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Old 26th Jan 2014, 17:17
  #761 (permalink)  
 
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Ma come e' possibile ? Ne hanno investiti 40 e ne chiedono 89 di riasarcimento ?
Nick 1 is offline  
Old 26th Jan 2014, 18:28
  #762 (permalink)  
 
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busta paga

ho ! a me hanno pagato, per adesso!
speriamo il mese prossimo.
winglet1961 is offline  
Old 26th Jan 2014, 18:31
  #763 (permalink)  
 
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Ti sono già arrivati sul conto ? Con valuta domani, 27 ?
Oppure hai solo visto la busta paga....?
ypsilon is offline  
Old 26th Jan 2014, 18:53
  #764 (permalink)  
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gli stipendi di questo mese con difficoltà li pagheranno. Come ho più volte scritto, il problema arriverà a Febbraio
EM75 is offline  
Old 26th Jan 2014, 19:20
  #765 (permalink)  
 
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Investono 37 e ne chiedono 80...

...ovvio! Un risarcimento danni "da svalutazione e da lucro cessante". In termini giuridici significa che il creditore richiede NON solo il danno in termini di perdita del proprio investimento svalutato dalle scelte sbagliate (acquisizione Air One ed erroneo sbilanciamento della flotta sul medio raggio) ma anche per il cessato lucro. E cioe' se avessero investito iu loro quattrini in un'altra impresa ne avrebbero potenzialmente guadagnato un profitto.
Una prassi normale quando in ballo ci sono richieste di risarcimento del danno.

La cosa enorme dal punto di vista aziendale e' che un AZIONISTA vuole fare causa agli AMMINISTRATORI per le caxxate che hanno combinato.
L'equivalente a dire FIDUCIA ZERO!

Il vero problema, come accennavo, e' l'effetto a catena (e se altri azionisti decidono di seguire la stessa strada? E il conseguente andamento in borsa del titolo AZ? E il conseguente atteggiamento dei fornitori?) ma, e principalmente, la reazione di Ethiad a questo pollaio infinito della CAI dove le continue schioppettato seminano il panico tra le galline stesse.
EM75 parla di Febbraio. Staremo a vedere. Febbraio e' vicino.
selcalcheck is offline  
Old 27th Jan 2014, 08:55
  #766 (permalink)  
 
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ROMA (MF - DJ )- - Le banche avrebbero trovato un ' intesa e, salvo colpi di scena, dovrebbero aprire gia ' oggi i cordoni della borsa e versare 200 mln di
liquidita' . Lo scrive il "Messaggero " spiegando che l ' impasse era dovuta al fatto che Intesa Sanpaolo e Unicredit pretendono che anche B .Mps e
Popolare di Sondrio si assumano i rispettivi oneri finanziari senza ulteriori indugi. Dal lato del Governo c' e' la disponibilita ' a garantire il massimo
appoggio nella riscrittura delle regole sul trasporto aereo ( eliminando alcuni privilegi delle low cost ) e a mettere in campo gli ammortizzatori sociali per
gli esuberi. Il via libera ufficiale al matrimonio con Etihad dovrebbe avvenire con la visita di Stato del premier Enrico Letta negli Emirati arabi i primi di
febbraio . red / gug ( fine ) MF - DJ NEWS 2708 :51 gen 2014

Ma cosa pensate di poter vedere a febbaio!

Secondo voi le banche continuerebbero a mettere tutti questi soldi se ci fosse il reale rischio di fallimento?
DEVILFISH is offline  
Old 27th Jan 2014, 15:20
  #767 (permalink)  
 
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Sembra che oggi non sono arrivati gli stipendi.....
ypsilon is offline  
Old 27th Jan 2014, 15:58
  #768 (permalink)  
 
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no, controlla meglio sul tuo conto in banca, li hanno solamente nascosti bene. Io sto cercando attentamente, ma sono stati piuttosto bravi a nasconderli

a parte la facile ironia, anche per stemperare, c'è da essere preoccupati.
Pennellino is offline  
Old 27th Jan 2014, 20:21
  #769 (permalink)  
 
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dal "Fatto Quotidiano" di oggi 27 gennaio

Dopo Mediobanca, anche Intesa SanPaolo vuole uscire dalla scomoda posizione di banca di sistema. “Facciamo la banca non la compagnia aerea”, ha infatti detto il numero uno dell’istituto milanese, Carlo Messina, dichiarando che ”tutte le volte che avremo la possibilità di fare degli utili dismetteremo le partecipazioni che non sono core (strategico, ndr)” e precisando che “nell’arco di 3-5 anni daremo indicazioni molto chiare sul portafoglio che non risulterà strategico e, in questo senso, tutte le partecipazioni del gruppo risulteranno non strategiche”. L’idea è infatti che tutte le partecipazioni non bancarie non sono più strategiche e quindi potenzialmente vendibili. dismessibili. Le cessioni, tuttavia, avverranno solo quando si verificherà la possibilità di guadagnarci. “Non parlo di domani anche perchè non vogliamo avere delle perdite dal nostro portafoglio partecipazioni”, ha aggiunto a tal proposito il successore di Enrico Cucchiani alla guida dell’istituto, ben consapevole delle difficoltà di buona parte delle società di cui Intesa è azionista.
Si preannuncia, quindi, uno smobilizzo non da poco, benché a lungo termine, se si pensa che Intesa SanPaolo è azionista e spesso anche creditrice di una grande famiglia di imprese italiane spesso in difficoltà. Il caso principe è proprio quello delle compagnie aeree come l’Alitalia, di cui la banca è appena diventata il primo socio con il 20,59% dopo aver sottoscritto l’aumento di capitale da 300 milioni sia per la quota di sua competenza sia garantendo insieme a Unicredit quanto non pagato dagli altri azionisti. Prima della ricapitalizzazione la partecipazione dell’istituto nella compagnia era del 10%, quota che Intesa aveva da poco svalutato portandone il valore in bilancio a 5 milioni di euro contro i 58 di fine 2012. L’iniezione di denaro fresco, però, è destinata a servire a ben poco se Alitalia non risolverà presto il nodo del socio industriale, con il candidato principale, gli arabi di Etihad, che si stanno invece prendendo tutto il tempo necessario prima di investire nella compagnia. Che, complice il ritardo nell’apertura delle linee di credito per 200 milioni, sta faticando a pagare gli stipendi i dipendenti. E la nuova ondata di problemi è solo agli inizi.
selcalcheck is offline  
Old 27th Jan 2014, 21:37
  #770 (permalink)  
 
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rischio di fallimento?

Se guardo il bicchiere mezzo vuoto, come dovrei, è una certezza, se lo guardo mezzo pieno, come non dovrei, è quasi una realtà... e non sto sognando. In tempi non sospetti sia EM75, sia il sottoscritto avevamo indicato fine febbraio e comunque entro fine marzo.

E non fatevi illusioni su Ethiad, le cui condizioni sono guarda caso identiche a quelle di Air France cui era stato negato l'accesso alla data room ma che è piuttosto amica di Ethiad. E se mai, per puro sbaglio ma per suprema volontà politica, Ethiad dovesse arrivare sappiate che sarà un portage per conto Air France o una loro "joint venture".

Comunque i segnali per organizzare un Chapter 11 all'italiana sono sempre più forti e non potrebbe essere differente, infatti siamo ben oltre la FR, non Ryanair ma Final Reserve come si legge altrove sull'Italian Forum. Sarà una condizione sufficiente per Ethiad/AF? Forse ma cosa chiederanno in cambio?

Cosa succederà? La risposta non è semplice in quanto vi sono importanti forze economiche e politiche che agiscono in modo opposto. In un post precedente si leggeva

Secondo voi le banche continuerebbero a mettere tutti questi soldi se ci fosse il reale rischio di fallimento?
Bene la risposta è semplice, affermativo perché non possono fare diversamente, salvo portare a sofferenze tutta la baracca che per Intesa Sanpaolo credo valga qualche centinaio di milioni di euro, capitale investito a parte e già perduto.

Non può permetterselo, come anche non può accettare la condizione di Ethiad/AF di azzerare i suoi crediti. Il suo bilancio 2013 è già non florido e sarebbe un peso enorme sulla prima trimestrale del 2014. Cosa andrebbero a raccontare a fine aprile nell'assemblea degli azionisti? Tenete presente che circola voce che ISP per chiudere l'esercizio 2013 non solo dovrà fare ampi esercizi di ginnastica di bilancio, ma che per pagare il dividendo agli azionisti sembra che non pagherà il bonus ai dipendenti... tutti i dipendenti, dirigenti, quadri, impiegati, ausiliari... Un write off verso CAI/Alitalia non può quindi essere preso in considerazione come neanche lasciarla andare a bagno. Non parliamo poi di Unicredit, anche loro a ridosso della prima trimestrale hanno l'assemblea dei soci, che non potrebbe trovare giusificazione alcuna al suo operato, recente e non. Inconfessabili anche le altre due banche, ma invero è il sistema finanziario italiano che è marcio dalle fondamenta... io copro te... tu copri me... ti assicuro che le aste del Tesoro vadano sempre a buon fine... faccio la banca del sistema Italia (scusate mi viene da vomitare)... ecc. L'obiettivo minimo delle banche coinvolte è quindi di arrivare a maggio, possibilmente a luglio ma non credo che ce la faranno.

Questa volta il "salvataggio" sarà veramente una mission impossibile salvo regalarla a Ethiad/AF dopo averla ripulita. Ma come? chiediamo alle Poste di intervenire nuovamente dopo avere buttato nel wc 75 milioni di euro? Vedremo come andrà a finire ma siamo sempre nel bel paese, il piano originario si chiamava Fenice quindi questo come lo chiameremo? il ritorno della Fenice?

Allacciate le cinture, è meglio, e - se posso aggiungere - non date retta ai sindacati, purtroppo in ogni caso sarà impossibile fare sentire la vostra voce e quella di tutti i vostri colleghi.
iceman51 is offline  
Old 27th Jan 2014, 22:25
  #771 (permalink)  
 
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... io copro te... tu copri me...
E tira tira la coperta... adesso stanno rimanendo "scoperti" tutti...
(Noi compresi )
'ngulo_frà is offline  
Old 28th Jan 2014, 08:06
  #772 (permalink)  
 
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Nuove tendenze

OT, ma neanche troppo, anzi per nulla

Il piano Electrolux per l'Italia: "Salari dimezzati agli operai" - Repubblica.it

quindi le nostre deroghe saranno in linea con quello che avviene al di fuori del perimetro aeroportuale, ma sempre entro i confini...europei

per cui ho un pensiero, personale e opinabile. Ormai abbiamo globalizzato tutto, sarà dura se non impossibile, credo entro un decennio, trovare un posto che paghi questo lavoro più di una volotea qualunque. Includo anche quei posti che oggi sono considerati "paradisi"
Pennellino is offline  
Old 28th Jan 2014, 08:26
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CDA straordinario, secondo Reuters

PUNTO 1-Alitalia, sindaci per cda straordinario su situazione finanziaria | Notizie | Società Italiane | Reuters

Pare per oggi alle 14.

Forse sono stati colti di sorpresa ? Come un liceale in vacanza spensierata che, tra frizzi e lazzi, alla fine apre il portafogli e...Azz...son finiti i soldi !!!

Questa rimarrà nella storia come una delle più scellerate operazioni industrial-finanziarie ad opera dell' "imprenditoria" italiana (volutamente minuscolo..)
Tuned is offline  
Old 28th Jan 2014, 08:59
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Ma noi facciamo l'annuncio con voce impostata, mettiamo il minimo e tagliamo i costi che vedrete supereremo questo momento di empasse (si scrive così?). Alle brutte ritiriamo fuori
"The Winner is... " e risolviamo.
giovino giovinazzo is offline  
Old 28th Jan 2014, 09:49
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Ciao Iceman,
i miei e i tuoi conti erano giusti, considerando i 200k di Unicredit e Intesa, ergo i 500k complessivi. Ma se non glieli danno prossima settimana non hanno i soldi nemmeno per il carburante io temo.
Considera che tra ADR e Eurocontrol hanno ad oggi oltre 400k.
Del resto l'avevamo detto e scritto in tuttle le lingue che come meno di 1,5 miliardi di € non si andava da nessuna parte.
Inoltre i bilanci sono a dir poco edulcorati, il 1,5 miliardi di buffi li avevano raggiunti già 1 anno fa, come ho più volte scritto, era semplice vederlo considerando quello che amabilmente non spesavano a costo ma capitalizzavano.
Come scrivo da tempo la soluzione è una sola Chapter 11 e stand alone. no altro.
EM75 is offline  
Old 28th Jan 2014, 10:16
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Ma questo Chapter 11, come funzionerebbe ? Ci sarebbe in ogni caso una riduzione della flotta con una serie di licenziamenti ? Ci sarebbe la possibilità che, questa volta, qualcuno paghi per i soldi "scomparsi" o , diciamo, mal gestiti ??
ypsilon is offline  
Old 30th Jan 2014, 10:57
  #777 (permalink)  
 
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Alitalia, riunione urgente e segreta: sul tavolo il fallimento

Alitalia, riunione urgente e segreta: sul tavolo il fallimento


"Riunione urgente sulla situazione Alitalia per discutere di quella che sta ormai assumendo i contorni dell'emergenza". Con questo avviso i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti - e con loro i segretari di categoria - e i vertici di Alitalia sono stati convocati dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Sul tavolo, i libri pronti a sbarcare in tribunale già da lunedì per sancire il fallimento della ex compagnia di bandiera.

D'altra parte sono gli stessi protagonisti dell'incontro segreto a parlare di "emergenza". E non potrebbe chiamarsi diversamente una situazione che genera un "rosso" di un milione di euro al giorno per gestire un carrozzone costato in sette anni centinaia di migliaia di euro. Ora, però, siamo alla resa dei conti. Al fallimento di chi era stato chiamato in causa per salvare Alitalia mancano poche ore. Da qui la necessità di una riunione, come detto, urgente e segreta.

Ed è proprio il "mistero" che aleggia intorno a questa riunione nella quale si stanno discutendo le sorti lavorative di centinaia di persone che ha fatto infuriare i sindacati di base. Andrea Cavola, dell'esecutivo nazionale Usb Trasporti, raggiunto telefonicamente, definisce "inaccettabile" la scelta del Ministro e dell'azienda "di dialogare in modo privilegiato con il sindacato confederale. Siamo stanchi del balletto tra Cgil, Cisl e Uil e reputiamo assurdo l'aut aut dell'azienda che si è detta pronta a portare i libri in tribunale qualora, entro poche ore, non si raggiunga un accordo. In un momento così drammatico, dialogare solo con il sindacato confederale è una scelta irresponsabile. Oggi chiediamo una partecipazione paritetica a tutti i tavoli, sia presso l'azienda che presso il ministero, perché in una situazione talmente delicata scegliere degli interlocutori privilegiati contrasta con gli impegni formali di massima partecipazione presi pubblicamente dall'amminsitratore delegato Gabriele Del Torchio".

Non solo sindacati, però. A balzare sulla sedia alla notizia dell'incontro segreto azienda-ministero-confederali è stato anche il presidente dell'Osservatorio nazionale liberalizzazioni nei trasporti (Onlit) Dario Balotta: "Dal nostro punto di vista il problema non è con chi si decide di trattare ma il fatto che si sta continuando a battere sulla strada che vede il Paese pronto a tirare fuori i soldi e chi gestisce Alitalia a fare accordi per tenere vivo un carrozzone che perde un milione di euro al giorno". Per Balotta la questione è molto semplice: "Dopo sette anni anche la privatizzazione si è rivelata un bluff perché non sono cambiati i meccanismi che vogliono Alitalia un'azienda inefficiente e fuori dal mercato. Oggi - è il commento lapidario di Balotta - bisogna rendersi conto che non ci sono più le condizioni per tenere in vita Alitalia. Le spese fatte in questi sette anni di cassa integrazione, sette anni di monopolio sulle principali tratte aeree, sette anni di pagamenti in ritardo ai fornitori che hanno strozzato le aziende che lavoravano con Alitalia hanno reso impossibile qualsiasi continuità aziendale".

Ecco perché "l'unica strada è il fallimento: si vada in amministrazione controllata, si tuteli il personale e non l'azienda-baraccone e fino a quando Alitalia non verrà rilevata da un acquirente che oggi non esiste i lavoratori dell'azienda - e solo i lavoratori - vengano aiutati dalle risorse pubbliche". E a chi chiede come si farà in Italia a volare senza Alitalia, la risposta arriva direttamente dai dati: "Ad oggi solo 24 milioni di passeggeri all'anno su un totale di 146 milioni volano con Alitalia".

DALLA RIUNIONE - "Non ci stiamo agli aut aut, i lavoratori di Alitalia hanno già dato". Lo ha detto il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, a margine dell'incontro al ministero delle Infrastrutture sulla vertenza che riguarda la compagnia aerea italiana. "Alitalia ha aperto da due giorni le procedure formali per gli esuberi strutturali" ha annunciato invece Giovanni Luciano, segretario generale della Fit-Cisl, uscendo dal ministero delle Infrastrutture. "L'amministratore delegato Del Torchio ha sdrammatizzato la situazione economica - ha aggiunto - non siamo entrati nel merito perché il ministero non è la sede giusta per farlo. Noi siamo pronti a discutere, ma diciamo no a processi espulsivi. Per noi è una condizione inderogabile".
mark29 is offline  
Old 30th Jan 2014, 14:26
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DOVE
 
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C'è ancora una luce in fondo al tunnel

Un po' di cronistoria di una giornata non ancora conclusa.

ROMA (MF-DJ)-Sono ore decisive per la partita Alitalia-Etihad: per entrare nel vivo della trattativa, scrive Repubblica, la compagnia degli Emirati vuole nero su bianco l'ok dei sindacati al piano dell'a.d. Del Torchio.
Entro le prossime 72 ore, spiega il quotidiano. Del Torchio dovrà ottenere, con la mediazione del ministro Lupi, il via libera di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. L'accordo consentirà' al premier Enrico Letta, in partenza per Abu Dhabi, di concretizzare i termini dell'acquisizione. I tempi sarebbero rapidi: una volta arrivato l'ok dei sindacati, le banche verseranno i 200 mln previsti dall'aumento di capitale ed entro la fine della prossima settimana Del Torchio e il numero uno di Etihad James Hogan si incontreranno per avviare la trattativa in esclusiva tra le parti.
January 30, 2014 04:11 ET (09:11 GMT)

ROMA (MF-DJ)—"Si è aperta formalmente la procedura di esuberi strutturali. I tempi stringono, noi siamo pronti a discutere ad una condizione inderogabile: che non ci devono essere processi espulsivi e non ci devono essere lavoratori che perdono posti di lavoro".
Cosi il segretario generale della Fit-Cisl, Giovanni Luciano, commenta l'incontro con il ministro delle Infra-strutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, sulla situazione dei 1.900 esuberi m Alitalia. "Non si è parlato di trattativa - spiega - che sarà' difficile e che continueremo in sede Alitalia".
January 30, 2014 06:18 ET (11:18 GMT)

ROMA (MF-DJ)--"Presto ci vedremo" con Etihad.
Lo ha confermato l'a.d. di Alitalia, Gabriele Del Torchio, arrivando al Ministero delle infra-strutture e dei trasporti a chi gli chiedeva quando ci sarebbe stato un nuovo incontro con la compagnia.
January 30, 2014 06:56 ET (11:56 GMT)

ROMA (MF-DJ)-"Non si può chiudere la vertenza con la questione degli esuberi aperta".
Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso a margine dell'incontro con il ministro delle infra-strutture e dei trasporti, Maurizio Lupi e l'azienda, sulla situazione di Alitalia.
"Bisogna fare - precisa - un piano per lo sviluppo e per creare le condizioni di una partnership forte. Abbiamo criticato la scelta strumentale dell'azienda da cui ci aspettiamo una proposta diversa", inoltre conclude che "è aperto il conto con le banche"
January 30, 2014 06:59 ET (11:59 GMT)

ROMA (MF-DJ)-"I sindacati sono disposti a dare il loro consenso" al nuovo piano industriale di Alitalia "a patto che non ci siano esuberi".
Lo ha detto il segretario generale della UIL, Luigi Angeletti, a margine dell'incontro con il ministro dei Trasporti e delle infra-strutture, Maurizio Lupi. "Bisogna dare atto - precisa - che il governo ha svolto un ruolo di regia utile e finora efficace. Etihad vuole un accordo entro il quale ci può essere il consenso dei sindacati" che "daremo - aggiunge Angeletti - sulla base della soluzione dei problemi : se ci sono esuberi no, ma con una condizione che garantisca tutti si".
January 30, 2014 07:28 ET (12:28 GMT)

ROMA (MF-DJ)-Ci sarà' "ad horas una nuova convocazione" tra i sindacati e i vertici di Alitalia.
Lo conferma il segretario generale dell'Ugl. Giovanni Centrella, a margine dell'incontro con il ministro dei Trasporti e delle Infra-strutture, Maurizio Lupi.
January 30, 2014 07:29 ET (12:29 GMT)

ROMA (MF-DJ)-E' previsto oggi alle 17h00 un nuovo incontro tra Alitalia e sindacati di categoria per riprendere il confronto sul nuovo Piano industriale che prevede 1.900 esuberi. E’ quanto si apprende da fonti sindacali.
January 30, 2014 09:04 ET (14:04 GMT)
DOVES is offline  
Old 30th Jan 2014, 14:47
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C'è ancora una luce in fondo al tunnel
Da sempre ottimista, mi auguro però che non sia quella del treno che ci viene contro...
B767Capt is offline  
Old 30th Jan 2014, 15:02
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DOVE
 
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Ti giuro che avrei voluto aggiungere di non citare codesta risposta!
Eppoi non ho scritto galleria!
Incrociamo le dita!
Ciao
Romano

Last edited by DOVES; 30th Jan 2014 at 15:21.
DOVES is offline  


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