Nick 1

Cosa ha detto di male Puposicilano ?
Sono 30 anni che in italia devono potenziare i trasporti ,fare sistema , collegare gli aeroporti necessari con la ferrovia e chiudere quelli inutili , e non e' stato fatto nulla.
Adesso perche' lo chiedono gli emiri dovrebbero fare tutto in un mese?
Ma loro cosa vogliono acquistare ? Una compagnia oppure un paese?
Le cose andrebbero fatte per la nazione e i suoi cittadini, non per genuflettersi a 90 gradi altrimenti il signorotto non caccia i soldi.
Dopo cosa viene, se non li aggrada, la pizza quadrata o il Colosseo trasformato in centro commerciale ?

winglet1961

Amen...........

giovino giovinazzo

Winglet , lo volevo scrivere io amen, mi rubi i pensieri....

DEVILFISH

Pare ( ma tanto gia' lo sanno tutti) essere arrivata una lettera da ey, non so se lettera di intenti, semplice risposta educata o cartolina di auguri.
Il ministro Lupi, in televisione, sembra ringalluzzito e questo mi fa pensare che la risposta di ey, sia la conferma che la trattativa vada avanti, ovviamente alle loro condizioni che verranno sicuramente accettate.

Erminio, cosa ne pensi?

DOVES

ROMA (MF-DJ)—Ultimatum di Etihad ad Alitalia con una lettera dura, dettagliata e piena di condizioni stringenti per proseguire nelle trattative. Lo scrive "II Messaggero" precisando che il nodo più difficile riguarda gli esuberi. Si chiede in sostanza l'uscita secca e senza ritorno di 3.000 dipendenti. La compagnia emiratma chiede inoltre che il 50% del debito del passato sia cancellato, mentre il restante 50% sia trasformato in azioni.
Il "Sole 24 Ore" entra più nei dettagli. In particolare, Etihad vorrebbe che almeno 400 mln (su 1 mld di debiti finanziari) vengano convertiti in azioni; altra condizione è una garanzia per tutelarsi dalle pendenze legali pregresse: viene chiesto uno scudo contro il contenzioso con Wmdjet e contro ulteriori multe fiscali.
Toh!
Ma guarda un po'!?
Dow Jones Newswires
April 30, 2014 02:06 ET (06:06 GMT)

ROMA (MF-DJ)-AI netto delle condizioni poste, Etihad sarebbe disposta a mettere sul piatto un investimento di oltre 500 mln di euro su Alitalia; oltre che in Aeroporti di Roma, che vorrebbe trasformare nell'hub europeo della compagnia.
Lo scrive la "Stampa" precisando che il filo della trattativa non si è rotto e da parte di James Hogan, a.d. della compagnia, c'è la volontà di andare avanti.
Dow Jones Newswires
April 30, 2014 02:56 ET (06:56 GMT)

EM75

Ciao Devil,
io ho già scritto cosa ne penso molto tempo addietro, questa storia è una boutade che non porterà a niente perché a niente può portare, Alitali come ho + volte scritto ha due vie:
1) AirFrance con tutti gli annessi e connessi che già più volte ho menzionato.
2) Il piano stand alone ovvero ridare dignità ad una compagnia e forse anche ad un Paese. La situazione di sistema è tragica, quello che scrive Ice non fa una grinza, ma Alitalia non ha altre vie sensate. Le alleanza le più fare solo se ti siedi al tavolo con pari dignità, e oggi la dignità di AZ è abbondantemente sotto lo zero.

sonicbum

Caro EM75 non metto in dubbio le tue analisi che sicuramente si fondano su dati di fatto e conoscenze ben specifiche ma asserire che l'acquisto di una quota da parte di Etihad non sia un'ipotesi importante lo trovo molto riduttivo. Il sistema Paese allo stato attuale delle cose non potrà mai dare le garanzie necessarie ad un piano stand alone. La situazione socio economico politica italiana è troppo delicata per pensare ad un'ipotesi del genere. Il discorso Air France come hai scritto tu stesso più volte è lontano dall'essere un punto positivo per Alitalia. Perché quindi bocciare a priori l'intervento di una compagnia che ha le carte in regola per far tornare Alitalia una potenza a livello europeo ?

EM75

Ciao Sonicbum,
io non so quello che gli arabi farebbero con Alitalia, sicuramente Hogan ha attuato una politica di crescita per acquisizioni, ma quello che so per certo e che gli arabi non potranno mai comprare Alitalia alle condizioni da loro poste, perché a queste condizioni la compra AF che come attuale socio gode del diritto di prelazione.
Il ministro Lupi è davvero una barzelletta vivente e l'attuale AD di Alitalia dimostra tutta la sua inesperienza in tema di aviazione. Il piano degli Arabi, se è quello riportato dai giornali, è poi a dir poco irreale, figlio di una genesi assolutamente fuori il sistema europeo.

DEVILFISH

se cosi fosse sorgerebbe il dubbio se i " potenti e ricchissimi" arabi siano dei meri burattini nel teatro dei francesi.
Onestamente faccio un po di fatica a crederlo perche , da profano, mi sembra di aver capito che af non navighi in buon acque ed ey non sembra soffrire alcuna sudditanza.
Ora, e' mai possibile che lo sappiamo noi che a queste condizioni af ha il diritto di prelazione e non lo sanno gli arabi?

liftman

...come avevo anticipato qualche post fa....questo è indicativo della barzelletta internazionale che ormai Alitalia è...piccola riflessione....il settore 777 sembra ne combini una dietro l'altra...qualcuno sa perchè?

Volo Alitalia sbaglia rotta e torna indietro - Libero Quotidiano

Nick 1

Ca@@ate...gli e' stato vietato il sorvolo a causa dei subbugli in Crimea , avrebbe dovuto allungare il giro,non ci stavano con il carburante e avrebbero avuto l' equipaggio oltre i limite di servizio, quindi hanno deciso di andare a FCO, ripianificare il volo e cambiare equipaggio.

AFD

la colpa non è del crew è stata pianificata rotta via russia per la quale non c'erano i permessi,fare un rerouting sarebbe statoi possibile ma non ci sarebbero arrivati col fuel,fare extra scalo,rifornire e continuare sulla nuova rotta a sud della russia avrebbe portato il crew fuori ore

Fullblast

E questa non sarebbe una barzelletta?

FB

EM75

Ecco quanto riporta stamane "il Messaggero", giornale assai informato sulle vicende Alitalia

Newco Alitalia, debiti e rischi ai soci privati: lo Stato non sborserà un euro
Redazione Web
04-Maggio-2014
Da una parte la nuova Alitalia, una società sana, ben capitalizzata (800-900 milioni) e senza debiti o legami con il passato. Dall'altra quella che potremmo definire "old company", la cui gestione sarà tutta dei soci privati, dove resteranno i rischi finanziari legati ai contenziosi legali e fiscali del passato, la zavorra del debito bancario e i dipendenti considerati in eccesso rispetto alle richieste di Etihad. Lo Stato, insomma, non tirerà fuori un euro.

L'altolà di Lupi «Continuo a leggere notizie che non sono vere. Il tema della bad company non è accettabile e non è condiviso dal governo», ha detto il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi. Un altolà dovuto agli scenari che evoca il termine "bad company" usato forse erroneamente per indicare la società in cui confluiranno debiti ed esuberi (quella che noi abbiamo chiamato "old company", per intendersi). In passato, infatti, bad company, ha sempre significato enormi esborsi da parte dello Stato. Proprio il contrario di ciò che dovrebbe avvenire in base all'accordo con la compagnia degli Emirati. Il governo potrà eventualmente dare una mano sul fronte delle garanzie di sostegno al reddito per quanti verranno espulsi dal nuovo perimetro di Alihad.

Il rilancio con Etihad «Il tema - ha sottolineato infatti lo stesso Lupi - è affrontare un nuovo rilancio industriale della compagnia di bandiera. Il problema di Alitalia è trovare un grande partner industriale forte che la rilanci sul piano internazionale per tornare ad essere un vettore intercontinentale». Quindi, ha argomentato il ministro delle Infrastrutture, «giudicheremo l'accordo che speriamo si possa raggiungere tra Etihad e Alitalia sulla base del piano industriale e dello sviluppo. Il resto - ha concluso - lo lasciamo ai retroscena e alle indiscrezioni, magari di chi vuol far fallire questo accordo».

La newco Come anticipato da Umberto Mancini sul Messaggero, la nuova Alitalia, che per comodità chiameremo Alihad, sarà una società sana, ben capitalizzata (800-900 milioni) e senza debiti o legami con il passato. Oltre alla cosiddetta operatività industriale (slot e voli) nella newco confluiranno circa 10 mila dipendenti (3 mila in meno rispetto all’attuale organizzazione) con un costo del personale molto competitivo. Verranno invece lasciati a terra, cioè nella "old company" (e non "bad company"), i rischi finanziari del passato, il debito bancario e i dipendenti considerati in eccesso.

Gestione in mano ai soci La gestione della old company, dall’indebitamento agli esuberi, sarà tutta in capo ai soci privati di Alitalia (Poste, Atlanta, Colaninno, Intesa, Unicredit etc.). E come faranno i soci a gestire e a dare vita propria a questa società? Utilizzeranno i dividendi, si spera consistenti, che verranno dalla newco Alitalia grazie allo sprint industriale che promette di portare Ethiad.

Allora dall'articolo si evince quanto segue:
1) l'acquisizione del 49% di Alitalia da parte degli Arabi era impossibile, come + volte ho sottolineato in questo forum

2) si da vita ad una nuova società che prenderà solo alcuni asset di Alitalia

3) prepariamoci ad oltre 3.000 nuovi cassa integrati

4) non esisterà più una compagnia aerea di bandiera in questo Paese

5) molti dei piloti italiani si dovranno trasferire presso gli emirati per portare lo stipendio a casa

6) chi ha trattato con gli Arabi si è fatto infinocchiare peggio di come Mengozzi si fece infinocchiare da Spinetta

7) complimenti ad Hogan che se questa cosa gli va importo si prende una fetta di mercato italiano sborsando solo 500 milioni di €, quel mercato tanto agongato dal 2003 ad oggi da Spinetta;

8) nell'ambito dell'aviazione civile, siamo un Paese di imbecilli veri se crediamo che con gli utili della newco si possano pagare i debiti della bad (e non old company) vi sarà una nuova procedura concorsuale e nell'ipotesi migliore i debiti saranno pagati al 40% con buona pace dei tanti creditori di Alitalia che ancora una volta dovranno subire un bel bagno di sangue insieme a loro ci saranno le banche che ricordo gestiscono non soldi propri ma i risparmi dei cittadini

9) tutto questo con la benedizione del Ministro Lupi. Dio lo abbia in gloria.

10) sarebbe interessante sapere come e quando il governo Renzi provvederà con decreto legge ad aggirare l'articolo 2112 del codice civile che dovrebbe garantire i lavoratori in caso di cessione di ramo d'azienda.

Davvero non ci sono parole, sono sbigottito... non pensavo si potesse arrivare a tal livello di bassezze. Presentarsi con la seconda procedura concorsuale in pochi anni dimostra ormai la totale perdita di dignità di quoto Paese rispetto al mondo intero.

mototopo

Ma Air France in tutto ciò che dice? Rimane in società di una bad / old company? Rimane in CAI come socio di minoranza rimanendo a guardare aerei Italo-Emiratini scorazzare per l'Europa / Atlantico?

sonicbum

EM ma quindi, detto in termini tecnici, secondo te "se fa o non se fa?"

EM75

AF allo stato dell'arte ne esce a pezzi, dovranno fare assolutamente qualcosa per non perdere un decennio di lavoro ai fianchi, io a questo punto non so + del cosa si fa o no, perché vedi sono a quando si parla di economia applicata a questo modello di business io posso dire la mia, ma quando si trascende in queste poliedriche architetture societaria di infimo livello, stile 2008 per intenderci, li mi fermo la politica alla fine può fare leggi ad hoc, quindi questo spiazza anche me che sono solo un modesto studioso di numeri e gestione aziendale.

Henry VIII

Da quanto visto fare in passato basta sottoscrivere un accordo tra la nuova proprietà e le rappresentanze dei lavoratori in base al quale si rinuncia a tale tutela... et voilà... il gioco è fatto !
E siccome le rappresentanze dei lavoratori pensano esclusivamente a far carriera politica personale non credo avranno problemi a trovare non solo una, ma due, tre, quattro sigle nazionali disponibilissime a sottoscrivere in cambio di arrufianamenti e favori reciproci... et rivoilà...!

selcalcheck

Vorrei iniziare questa lettera con una domanda:

Piloti CAI, vi rendete conto che stanno per svendervi ancora una volta o no?

Quando vi hanno assunti, nel 2009, pensavate di esservi salvati la pelle? A distanza di 6 anni si ripropone il dramma sociale ed industriale del recente passato: Henry VIII ha RAGIONE DA VENDERE.

Vi useranno ancora! Faranno accordi capestro per accontentare Ethiad che con quattro lire si compra il trasporto aereo italiano (le sue spoglie).

Macineranno il Codice Civile e le leggi in generale per raggiungere lo scopo.
Il Governo delle lobbies massoniche guidato da Renzie fara' un hamburger di voi tutti cosi' come hanno fatto gia' nel 2008. Con il beneplacido di CGIL, CISL, UIL, UGL, ANPAC e compagni.

Ma lo volete capire?


Nel 2009 ragionavate cosi', inopinatamente:

Quelli in CIGS? Chi se ne frega. Si beccano i soldi e stanno pure a casa a curarsi il giardino. (Molti di questi avevano famiglie e 40 anni di eta'...)

Stavolgono la Lista di Anzianita'? Chi se ne frega. Tanto io da bassotto che ero vado sul 777. (Inizio dell'era "Mi manda Picone", corsi comando ad hoc, passaggi macchiana e nomina a TRI a "simpatia" della compagnia, a prescindere da tutto)

Licenziano la gente al simulatore? Chi se ne frega tanto io sono amico dell'Onorevole Pilota che mi para il c..o

Tolgono i biglietti ai pensionati? Chi se ne frega tanto io lavoro.

Continuano a perpetrare scelte industriali DA FANTASCIENZA? Chi se ne frega tanto mi pagano lo stipendio (non piu' il 27 comunque...)

I sindacati fanno solo finta di esistere? Chi se ne frega tanto la tessera serve per avere protezione mafiosa.

Cari Piloti CAI iscritti ai sindacati avete una sola soluzione oggi. Ma purtroppo non lo capirete mai! Come NON LO CAPIMMO NOI STESSI NEL 2008!

Togliere alla mafia sindacale l'unico potere che ha in mano: LE TESSERE, I SOLDI, GLI ISCRITTI: LA LEGITTIMAZIONE!!!

Il solo sistema per tutelare la vostra dignita' di cittadini italiani e la vostra caratura professionale e' quello di delegittimare il sindacato. Se non hanno iscritti non possono sedersi al tavolo delle trattative. Proveranno a dirvi che tanto se non vi si siedono loro qualcun'altro lo fara' al loro posto. Non credetegli. Non e' vero. La legge non glielo concede.

Vi stanno preparando una bella cicuta da bere con questa urgenza di svendere ad Ethiad. Solo voi stessi potete fare qualcosa per tutelare la vostra vita professionale e le vostre famiglie. O perlomeno provarci.

Non siate miopi come in passato, non siate ingenui come noi tutti lo fummo. E' vero che l'economia di mercato impone regole dure e che l'Italia e' un paese alla frutta ma e' pur vero che avete un mestiere in mano che non puo', no deve, essere schiacciato a terra da questi quattro massoni.

Alzate la testa!

Henry VIII

Mi consenta di avere fondati dubbi in merito.
Sempre per averlo già visto alcune rappresentanze (CGIL, CISL, UIL, UGL e forse anche altre) sono state titolate a partecipare a qualsiasi trattativa pur avendo ZERO iscritti.
Loro possono.
E quindi dispongono.
Con la filosofia già esposta.