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Old 23rd Sep 2013, 10:44
  #241 (permalink)  
 
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Certo che la vita è strana, ti svegli una mattina e scopri che quello che hai scritto oltre 1 anno fa, adesso lo trovi scritto sul CORRIERE della SERA.
EM75 in passato un tuo degno predecessore ci aveva azzeccato con l'affaire Volare, ora tocca a te

EDIT : ecco nello stesso momento in cui mandavo il posto appare...
Bentornato Ice

Last edited by sonicbum; 23rd Sep 2013 at 10:46.
sonicbum is offline  
Old 23rd Sep 2013, 20:11
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La banca d'affari di piazzetta Cuccia affianca Lazard Nel primo semestre conti di Cai in rosso di 250 milioni
23-Settembre-2013
C'è Mediobanca a disegnare la rotta per l'atterraggio di Air France su Alitalia. La compagnia francese, che oggi riunisce il suo consiglio per prendere una decisione, secondo quanto risulta al Messaggero.it, avrebbe ingaggiato negli ultimi giorni la banca d'affari milanese come advisor, al fianco di Lazard che l'assiste da tempo. L'arrivo di Mediobanca serve probabilmente per facilitare il negoziato con le banche creditrici, che è uno dei tasselli - forse il più delicato- del piano che l'ad francese Alexandre De Juniac sta mettendo a punto.

Nel fine settimana gli uomini di Mediobanca avrebbero avuto incontri con i colleghi di Leonardo & co, la boutique che è stata ingaggiata da Alitalia per redigere il piano finanziario che sarà al centro del
cda del vettore italiano presieduto da Roberto Colaninno di giovedì 26 che dovrà approvare la semestrale al 30 giugno e il fabbisogno finanziario. I conti registreranno un rosso di 250 milioni, più alto rispetto ai 200 milioni stimati. E nel fabbisogno sarà previsto un aumento di capitale di circa 150 milioni: Alitalia vorrebbe la garanzia di un consorzio bancario per la riuscita.

Centrale Bankitalia: debiti per 577 milioni.
Alitalia ha un'esposizione complessiva di 577 milioni, secondo il censimento della Centrale rischi di Bankitalia, a luglio scorso (l'ultima disponibile) che Il Messaggero.it ha potuto consultare: i 577 milioni utilizzati a fronte di 720 milioni accordati (Alitalia può ancora attingere la differenza, cioè 143 milioni già deliberati) sono suddivisi tra 442,5 milioni per cassa (nelle varie tipologie) e 134,5 di firma, cioè garanzie prestate. Nel dettaglio dei debiti per cassa, si ricava che 165 milioni (su 240 accordati) sono autoliquidanti, in pratica rappresentano lo sconto commerciale per esempio dei biglietti; 243 milioni (su 303 accordati) sono a scadenza: di cui 11,8 milioni di leasing, 40 milioni di anticipazione crediti futuri, 50 milioni di mutuo con ipoteca; 33,9 milioni (su 34,9 accordati) a revoca. Nei 243 milioni a scadenza ce ne sono 30 di sconfino, cioè Cai è andato oltre l'affidamento di una delle banche.
Negli ultimi giorni gli advisor avrebbero consultato le principali banche creditrici di Cai: Unicredit, principale creditore con circa 180 milioni in linee di factoring, Intesa con poco meno di 100 milioni, Popolare di Sondrio (90 milioni), Mps (70 milioni): le ultime tre avrebbero esposizioni per cassa. .
La proposta dei francesi che oggi dovrebbe essere sottoposta al cda prevederebbe un nuovo piano industriale di Alitalia dove verrebbe risposizionato il business, in particolare le rotte verrebbero rimodulate sempre sul lungo raggio.

I paletti di Klm.
A fronte di questo piano, i francesi vorrebbero salire nel capitale dal 25 al 50% e, acquisendo il controllo, vorrebbero anche adeguare la governance: l'ad Gabriele Del Torchio potrebbe essere affiancato da un dg scelto dai francesi. Ma in casa Air France-Klm, la componente olandese pone molte pià condizioni per autorizzare l'operazione. Oltre tutto in base ai patti stipulati tra Air France e Klm all'epoca dell'integrazione, è necessario il voto favorevole dei consiglieri espressione del vettore olandese tutte le volte che c'è da decidere l'integrazione di una nuova compagnia aerea. Klm sembra che, tra gli altri paletti, pone anche la nomina dell'intero vertice operativo e la maggioranza del consiglio.
'ngulo_frà is offline  
Old 24th Sep 2013, 00:39
  #243 (permalink)  
 
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Stiamo facendo ridere il mondo.....il ministro Lupi che dichiara di " non essere contrario ad un'aquisizione da parte di AirFrance-KLM"....... Come se avesse un'altra decina di alternative, mentre i cugini d'oltralpe prendono tempo, si siedono sulla riva del fiume e aspettano.
Secondo voi ( in particolare Iceman e EM75) in caso si passi in mano ai francesi , quali possono essere gli scenari operativi e le conseguenze per il personale?
LRpilot is offline  
Old 24th Sep 2013, 07:56
  #244 (permalink)  
 
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Scenari Operativi CAI

Come ampiamente preveduto da tutti i piu' attenti osservatori della saga CAI si sta lentamente avverando il travaso di capitale (e quindi di controllo).
AF ha chiaramente detto: italians rinegoziate il debito con le banche e noi siamo pronti a fare esattamente quello che stavamo facendo nel 2008. Solo che con una frazione del capitale investito.

Il governo interberra' sicuramente. Non puo' permettersi un ecatombe di posti di lavoro su Roma. Gia' alla canna del gas sul piano occupazionale.

Lungi da me avere la palla di vetro ma credo proprio che, visto l'assetto del network AF-KL lo scenario potrebbe essere il seguente:

AMS e CDG sono ampiamente e prevalentemente organizzati verso il lungo raggio. Il gruppo, nella sua globalita', ha verso i diversi continenti questi collegamenti: EUR 55; SAM 10; OCE 8; CAM 15; NAM 21; ASI 18; AFI 33.
(EUR=EUROPE; SAM=SOUTH AMERICA; OCE=OCEANIA; CAM=CENTRAL AMERICA; NAM=NORTH AMERICA; ASI=ASIA; AFI=AFRICA).

Ora immaginare un rafforzamento di CAI sul Lungo Raggio mi sembra solo un sogno ingenuo...

Con quel network AF-KL non faranno altro che usare l'attuale flotta CAI (tutti A32x nuovi) per feederare i due Hubs (AMS-CDG) dall'europa dell'est (dove non sono forti) e da altre zone deboli. Acquisiranno gli A330 e i B777 di CAI (compatibili con le loro flotte) per ampliare ulteriormente i loro stessi collegamenti verso il Far East (mercato che aumentera' nei prossimi anni).
Avere 3 hubs di lungo raggio e' semplicemente e tecnicamente NON possibile.

Nulla o quasi quindi cambiera' in termini di impatto occupazionale. Non credo che i piloti CAI debbano preoccuparsi per questo. Lavoreranno in una compagnia aerea di esclusivo di medio raggio ma il posto di lavoro sara' protetto.
Questa e' un opinione personale, ovviamente. Aspettiamo gli sviluppi e vedremo...
selcalcheck is offline  
Old 24th Sep 2013, 12:38
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sottolineato il passaggio che si riferisce al management colluso con gli obiettivi AF a prescindere da quelli che sarebbero stati il bene della Compagnia

....come EM75 disse mesi fa



ROMA (WSI) - L'estate non ha fatto bene aGabriele Del Torchio e l’autunno per lui si presenta anche peggio.

Quando arrivò, all’inizio della stagione calda, il nuovo amministratore Alitalia era tutto sorrisi, entusiasmo e fiducia. Ora sembra un altro: sorrisi pochi, perplessità tante, preoccupazioni di più. C’è da capirlo: non immaginava che il diavolo fosse più brutto di come lo dipingevano.

Si sta accorgendo che la ex compagnia di bandiera non è una qualsiasi azienda malmessa, di difficile recupero per via degli 850 milioni di perdite in 4 anni, il miliardo circa di debiti a breve, medio e lungo termine e il capitale di nuovo agli sgoccioli. Il peggio è che Alitalia-Belzebù si porta dietro un peccato originale e cioè di essere stata affidata 5 anni fa da Silvio Berlusconi a un caravanserraglio di una ventina di azionisti di solito d’accordo su nulla.

L’amministratore Alitalia ha bruciato l’estate rincorrendo due miraggi: la rinegoziazione dei debiti con le banche e l’individuazione di una compagnia partner che potesse riaprire il cuore alla speranza.

Ma mentre sul primo punto gli azionisti hanno avuto poco da dividersi, sul secondo punto, le alleanze, Del Torchio è come in un frullatore. Sono almeno quattro le fazioni Alitalia.

La prima è capitanata da Air France che con il 25 per cento del capitale è l’azionista più azionista di tutti, con al traino una bella fetta di manager della compagnia italiana e una pletora di azionisti minori i quali non vedono l’ora che tutto si compia, cioè che i francesi entrino da padroni, consentendo a loro piccoli di farsi da parte alla chetichella, contenendo i danni con la vendita delle quote.

Poi ci sono, o almeno c’erano fino a qualche giorno fa, i filo-Etihad, la compagnia araba di Abu Dhabi, considerata come l’auspicabile cavaliere bianco. Poi i pro Aeroflot e infine gli azionisti fuori gioco a causa delle indagini della magistratura: i Riva, bloccati dalle inchieste sull’Ilva, i Ligresti, agli arresti domiciliari e infine Bellavista Caltagirone nei guai per il porto di Fiumicino.

Air France non ha alcuna fretta e gioca al tanto peggio tanto meglio, sicura che prima o poi Alitalia le cadrà nel cesto come una pera matura, consumata dai debiti.

Ora i francesi si dicono pronti (lo rivela il giornale francese La Tribune, non smentito) a raddoppiare la quota di possesso dal 25 al 50 per cento. Ma a condizioni che appaiono impossibili, cioè che nel frattempo Alitalia rinegozi il debito, ristrutturi l’azienda e ridisegni le rotte.

In sostanza Air France ribadisce il suo interesse per Alitalia, a patto di prenderla ripulita e con un tozzo di pane. Per spezzare questo che considerano il transalpino gioco al massacro al rallentatore, un’altra fazione di Alitalia, a cui lo stesso Del Torchio si era iscritto, ha fatto per tutta l’estate il filo a Etihad.

La compagnia araba aveva dimostrato l’intenzione di voler entrare nel mercato europeo e Alitalia sembrava il veicolo adatto. Già ora tra la compagnia degli Emirati e quella italiana c’è una collaborazione avviata, un accordo commerciale per cui i jet italiani trasportano ad Abu Dhabi i viaggiatori che poi proseguono per l’Australia con aerei arabi.

Alcune settimane fa Del Torchio e il suo staff sono volati nella capitale araba proprio con l’intenzione di rafforzare l’intesa per poi eventualmente concretizzarla in una partecipazione azionaria. I francesi hanno però reagito stizziti.

All’inizio pare siano addirittura riusciti a fare inviare dal loro governo una nota al governo italiano, mentre ora ribadiscono la loro mano morta su Alitalia facendo balenare la possibilità di un improbabile raddoppio azionario che in sostanza è un modo per mandare un segnale agli arabi, un messaggio che suona più o meno così: l’Alitalia è roba nostra, pazientate un po’ e poi tratterete eventuali accordi con noi.

Gli arabi hanno dimostrato di aver capito l’antifona emettendo un comunicato per dire che non pensano ad Alitalia, ma nei loro piani piuttosto c’è l’India. Non è finita perché tra filo francesi e filo arabi si intromettono anche i filo russi, i Benetton che fanno il tifo per Aeroflot da quando hanno sentito dire che come hub del Mediterraneo la compagnia di Mosca punterebbe su Roma, cioè sullo scalo Benetton.

Strattonato da tutte le parti, Del Torchio nel consiglio di amministrazione di giovedì 26 cercherà di convincere la maggioranza dei soci a tirare stoicamente avanti sottoscrivendo almeno quei 55 milioni di euro di prestito-ponte non sottoscritti alcuni mesi fa e proverà anche a mettere nel piatto l’ipotesi di un altro aumento di capitale.

Nella speranza che, nel frattempo, sulla compagnia cominci a brillare lo stellone d’Italia sotto forma di diminuzione del prezzo del petrolio.
kilstron is offline  
Old 25th Sep 2013, 07:54
  #246 (permalink)  
 
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L'impatto occupazionale dell'operazione potrebbe non essere così indolore e
l'atmosfera di relativa tranquillità che si respira in CAI mi ricorda tanto l'estate 2008, quella del "figurati se non trovano una soluzione".

Un'indiscrezione del Corriere parla della restituzione al lessor di un numero compreso tra 18 e 22 A32F più qualche macchina di LR in meno.
Tuned is offline  
Old 25th Sep 2013, 09:19
  #247 (permalink)  
 
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sarà per questo che all'uff. personale az ci sono decine di lettere di dimissioni di piloti...destinazione easy e middle east
bongo bongo is offline  
Old 25th Sep 2013, 10:30
  #248 (permalink)  
 
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Easy e middle east????
Sei sicuro?
eaglesnest1972 is offline  
Old 25th Sep 2013, 10:42
  #249 (permalink)  
 
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sicurissimo
perchè ti stupisci?
da az negli ultimi anni se sono andati molti verso le compagnie del golfo ed easyjet
bongo bongo is offline  
Old 25th Sep 2013, 12:41
  #250 (permalink)  
 
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Le lettere di dimissioni le hai viste tu o " si dice"
DEVILFISH is offline  
Old 25th Sep 2013, 19:04
  #251 (permalink)  
 
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viste viste
bongo bongo is offline  
Old 25th Sep 2013, 19:23
  #252 (permalink)  
 
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Io personalmente conosco 5 piloti che se ne sono andati! (4 ME e 1 Easy)
bio161 is offline  
Old 25th Sep 2013, 19:51
  #253 (permalink)  
 
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Il cerchio (i.e. "cappio") si chiude (si sta stringendo)

Tutto procede come da copione...

L'ossigeno i.e. €uro sta finendo, AF ha spostato il pallino ancora più oltre ma ha lasciato intendere che qualcosa potrebbe fare... alle sue condizioni.

Avrebbe nominato Lazard come consulente e guarda caso dopo i compagni di merenda di Banca Leonardo da qs parti scende in campo Mediobanca, storicamente "compagna di avventure" di Lazard...

Già Mediobanca, la - perdonatemi ROFL- migliore banca d'affari (i.e. "inciuci all'italiana") dove sempre guarda caso il maggior azionista è proprio Unicredit casulamente il maggiore creditore di CAI/Alitalia. Naturalmente Unicredit è in buona compagnia e tra i vari azionisti maggiori troviamo la Fondazione Ca. Ri. Bo. che diciamo è piuttosto vicina a Intesa Sanpaolo. Non solo ma chi troviamo nel patto di sindacato di Mediobanca. Indovina, indovinello proprio Unicredit insieme ad Edizione la cassaforte dei Benetton. Insomma, Mediobanca un nome, una garanzia per l'inciucio prossimo futuro, il "pontiere" giusto che magari potrebbe guidare il consorzio bancario di garanzia (ma non è affatto detto che ne faccia parte) per il prossimo ineluttabile aumento di capitale di CAI/Alitalia, 300mio €uro minimi di meno proprio non si può.

Quali scenari prossimi venturi?

AF ha già mandato a dire alcune cosette:
  • potrei partecipare all'aumento di capitale
  • potrei rastrellare parte dell'inoptato e diluire gli attuali azionisti
  • mi fermo in ogni caso al 49.9% così NON consolido la partecipazione nei miei libri
  • piloto io

Adesso tocca a Lupi che domani si recherà a Parigi con una lista di varianti provenienti dal CdA di CAI Alitalia che sarà magari già anche stato fatto e a raccogliere ulteriori istruzioni da AF.

Non ci saranno molti giri di valzer, CAI/Alitalia rischia di non arrivare a fine ottobre, massimo fine novembre. La semestrale deve essere approvata e ci sarebbe un codice civile da rispettare.

Naturalmente Enac come al solito è "molto distratta", scandalosamente non sospende la licenza e non ne emette una provvisoria. Shame on them!

In tempi non sospetti avevo scritto che il D-Day sarebbe stato ad Ottobre, ora mi spingo ad affermare 3a settimana. Vedremo.

Stay tuned

ice51

P.S.: i numeri citati dal Messaggero sono in buona sostanza corretti ed indicano che alcune banche con esposizioni a vista si sono già fatte da parte- Già la Centrale Rischi è in diminuzione... ma non ne usciranno indenni, troppo comodo dire bye bye. Fortunatamente i liquidatori possono "guardare indietro"...
iceman51 is offline  
Old 26th Sep 2013, 06:40
  #254 (permalink)  
 
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Da AZ se ne sono andati in parecchi e non solo perchè cacciati in cigs (come il sottoscritto) ma perchè per i FO almeno di non chiamarsi matteoli (volutamente minuscolo) le possibilità di carriera sono nulle. I primi esodi iniziarono intorno al 2004 con la prima crisi pesante e non sono mai cessati. Ci fu anche chi andò in Volare fece il comando e rientrò in AZ da comandante e TRE quando ci fu la fusione. Ed è vero, l'esodo continua e credo piu massiccio di prima soprattutto verso il golfo. Easy era una buona alternativa fino a poco tempo fa ma purtroppo anche loro si stanno "Ryanairizzando" iniziando a offrire contratti pagati a ore in giro per l europa.
davidaz68 is offline  
Old 26th Sep 2013, 07:37
  #255 (permalink)  
 
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«L'aumento di capitale di Air France-Klm per Alitalia? Credo che da quest'operazione alla fine Alitalia verrebbe fortemente ridimensionata. Lavoriamo a una soluzione ponte con il coinvolgimento di alcune banche: poi la ristrutturazione aziendale e la ricerca di altri partner». Lo dice in un'intervista il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato
chissà se ci crede veramente o è un modo per dire "io ero contrario" quando ci sarà il ridimensionamento
lor192 is offline  
Old 26th Sep 2013, 07:40
  #256 (permalink)  
 
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ROMA-Nei corridoi di Alitalia la tensione è palpabile. Le voci di una pesante ristrutturazione in arrivo iniziano a girare, i sussurri dei dipendenti sono sempre più preoccupati. Come nel 2008, anno del fallimento, Air France, l'alleato di una vita, forte oggi del suo 25% di azioni della società e parte integrante delle scelte della compagnia con base a Fiumicino, ha già in tasca un piano per "salvare" Alitalia. Come 5 anni fa i transalpini hanno preparato un dossier lacrime e sangue per les italiens volanti che ambiscono, ancora, a restare nel ristretto club delle compagnie che contano. Secondo le prime indiscrezioni si tratterà di un colpo secco di machete alla struttura aziendale, più che una carezza. Nei computer dei manager francesi ci sono piani che puntano ad alleggerire, e di molto, il peso di uomini e mezzi oltre che a dimezzare il fardello dei debiti. Se le acrobazie diplomatiche dei due governi non arriveranno ad un punto di equilibrio oggi durante il bilaterale Italia-Francia, che ha già il sapore di una finale di calcio, l'ex azienda pubblica (privatizzata nel 2008 dal governo Berlusconi spalmando perdite per 3,5 miliardi sugli italiani) verrà rimpicciolita al ruolo di Mini Alitalia. Una modesta compagnia regionale che fornirà passeggeri all'assetato hub parigino di Roissy Charles de Gaulle. Alitalia muterà pelle e subirà un taglio secco de114% della forza lavoro, una riduzione del 21% della flotta. E tanto per restare con i piedi per terra verrà cassato
per sempre l'ambizioso piano di espansione su rotte di lungo raggio presentato di recente dall'ad Gabriele Del Torchio. Ecco i numeri che circolano in queste ore frenetiche: si parla di 300 piloti in meno, 650 tra hostess e steward a casa, oltre a 1.150 dipendenti di terra fuori dall'azienda. Totale: 2.100 unità. Le cattive notizie non finiscono però qui. Prima dei lavoratori rimarranno a motori spenti ben 30 Airbus A320, usati oggi sul medió raggio, mentre resteranno fuori dalla flotta un pugno di macchine di lungo raggio (6 aerei). La dura realtà di una pesante ristrutturazione fa tornare alla mente il 2008, il commissariamento, gli scioperi, i colpi di cesoia al personale, gli aerei che si fermavano o venivano bloccati negli scali di mezzo mondo e tenuti lì senza kerosene fin quando non venivano onorati i debiti, contanti alla mano. Quei tempi bui per la compagnia di bandiera potrebbero bussare di nuovo se non si riporteranno le casse del vettore ai livelli richiesti dal codice civile grazie anche alle "concessioni" dei francesi. Ma per farlo, per permettere al mito dell'italianità di volare ancora alto tra le nubi, Air France mette sul tavolo un bo ccone molto amaro. Condizioni pesanti visto che, di problemi, anche a Parigi non ne mancano e la ristrutturazione lì è iniziata dallo scorso anno con 5.100 dip endenti in meno e altri 2.800 esuberi e tagli alla flotta annunciati soltanto pochi giorni fa. E quindi, per poter far digerire al governo francese, ma soprattutto all'opinione pubblica e ai dipendenti il boccone Alitalia (forum e blog di mezza Francia sono pieni di commenti poco onorevoli nei confronti degli amati-odiati cugini da salvare a tutti i costi), les italiens dovranno sudare ancora unavolta lacrime e sangue. E i passeggeri dovranno abituarsi a fare scalo a Parigi.


Il sole 24 ore
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Old 26th Sep 2013, 08:18
  #257 (permalink)  
 
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Bongo

appunto, negli ultimi anni...adesso la vedo un pochino più dura...
eaglesnest1972 is offline  
Old 26th Sep 2013, 08:29
  #258 (permalink)  
 
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Piccolo pensiero: Alitalia/CAI - ILVA - Telecom - Ansaldo - governi che non ci sono ecc........... Però la Nazionale di calcio è qualificata al prossimo turno, questo è importante

Last edited by South Prince; 26th Sep 2013 at 08:30.
South Prince is offline  
Old 26th Sep 2013, 10:24
  #259 (permalink)  
 
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Bongo

appunto, negli ultimi anni...adesso la vedo un pochino più dura...
in che senso? perchè?
bongo bongo is offline  
Old 26th Sep 2013, 23:29
  #260 (permalink)  
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Siamo alle comiche

Mai vista una cosa simile:
Senza una strategia, senza un management che si possa definire tale, senza un piano serio di ristrutturazione il CdA di Alitalia delibera un aumento di capitale di almeno 100 milioni. E che vuol dire? Cosa caxxo significa una assurdità del genere. Soprattutto chi mette questi almeno 100 milioni?? Siamo al grottesco, all'incredibile. Questi signori non hanno capito che purtroppo non vi è più nessuna altra scelta che consegnarsi ai francesi. 100 milioni con gli attuali conti sono una goccia nel mare. Non c'è più alcun dubbio: si sono completamente bevuti il cervello!!!!

Last edited by EM75; 26th Sep 2013 at 23:31.
EM75 is offline  


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