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Costo CPL/IR in Italia

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Costo CPL/IR in Italia

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Old 5th Apr 2009, 08:49
  #41 (permalink)  
 
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sei piuttosto disinformato. Informati, e poi ne riparliamo. I corsi americani non sono rapidi, ma intensivi. E' diverso.
Non credi che questa precisazione non vada comunque a cogliere il concetto centrale di questi discorsi?
Cosa c'entra se sono rapidi o intensivi?!?! Fattosta che chi non è ricco ha bisogno di lavorare per prendere le licenze. E di conseguenza ha bisogno di rimanere in Italia...
DotMark is offline  
Old 5th Apr 2009, 09:01
  #42 (permalink)  
 
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Wetstart, stai difendendo l'indifendibile, cioe` che in italia l'inglese si impara altrettanto bene che in USA/Australa/Inghilterra ecc. Non vale neanche la pena discuterne.
Quanto poi all'idea che chi va all'estero e` un ricco figlio di papa`, chi rimane in Italia e` uno che si e` sudato tutto....beh, ecco, e` un' ulteriore cosa che non sta` ne` in cielo ne`in terra. Forse tu e Dotmark non avete pensato che chi va all'estero generalmente alla fine in totale spende meno di chi e` rimasto in Italia. E magari ci va con mutui alle spalle e anni di stipendio (non sempre ma abbastanza spesso). E magari ci va con l'idea di rimanerci a lavorare all'estero senza bisogno di conversioni JAA.E magari Dotmark, ci va facendo piu` sacrifici che riamnere a casa a Torino con mamma` mentre si lavora e si studia...
nibbio86 is offline  
Old 5th Apr 2009, 09:02
  #43 (permalink)  
 
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A me tutti questi corsi americani iper rapidi non piacciono,
con le jaa si fa molta fatica a convertire tutto ( vanno fatte ore, ecc)]

Questa tua convinzione è errata. Ok che se pensi che in USA i corsi potrebbero non piacerti, è una cosa tua personale, libero di immaginartela.
Ma per convertire non serve molta fatica o molto tempo. Devi sostenere l'ATPL (io ci ho messo poco più di 7 mesi e non sono stato neppure molto veloce) e per la parte in volo 4 giorni in tutto. Non mi sembra "molto tempo quindi."
In questo lasso di tempo se ci pensi, non ti fai neppure un PPL in Italia
mau mau is online now  
Old 5th Apr 2009, 09:04
  #44 (permalink)  
 
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Fattosta che chi non è ricco ha bisogno di lavorare per prendere le licenze. E di conseguenza ha bisogno di rimanere in Italia...
ah si!
a casa mia si chiama bambagia chi sfrutta i soldi degli altri e non li ha sudati.
si chiama ricco chi li ha fatti onestamente e se li spende

e visto che ragazzi che a vent'anni hanno da parte 120.000 euro per le lincenze ne conosco pochi, il cerchio si restringe molto.
Avanti fenomeno Bambagia!

Rapido può racchiudere anche l'intensivo. Ma qui mi sembra tanto di parlare di uno che ha preso la laurea intensiva al CEPU coi soldi del babbo.
Wetstart is offline  
Old 5th Apr 2009, 09:12
  #45 (permalink)  
 
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Devi sostenere l'ATPL (io ci ho messo poco più di 7 mesi e non sono stato neppure molto veloce
ma devi seguire il corso in aula tutti i giorni o basta solo studiare "undici " due o tre sere la settimana come fanno molti?

Wetstart, stai difendendo l'indifendibile, cioe` che in italia l'inglese si impara altrettanto bene che in USA/Australa/Inghilterra ecc. Non vale neanche la pena discuterne.
Come credi, ma non sono il primo nè l'ultimo che ha imparato l'inglese stando in italia.


E magari ci va con mutui alle spalle e anni di stipendio
domani vado in banca gli dico che mollo il lavoro e che parto per l'america a fare i corsi di volo. cosi' gli chiedo se mi accendono un mutuo. aha aha questa è buona.
Wetstart is offline  
Old 5th Apr 2009, 09:14
  #46 (permalink)  
 
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Wetstart guarda che forse hai quotato la frase sbagliata. Visto che quella frase è mia e stiamo difendendo la stessa cosa.

Comunque io non sto dicendo che rimanendo in italia si impara l'inglese allo stesso livello che andando in un paese anglofono...ci mancherebbe.

Sto solo dicendo che è difficile (non dicom impossibile, per ora, dovrei calcolare bene) andare a studiare all'estero avendo la necessità di lavorare nel frattempo.
Voi parlate di gente con mutui alle spalle che va a studiare all'estero. Io sarei curioso di sapere come fa fronte alla spesa del mutuo se nel frattempo non sta lavorando. Ok, potrà avere i suoi risparmi. Ma questo sistema non fa altro che allungare ulteriormente i tempi. Se prima devo mettere i soldi da parte e poi partire...allora si parla di parecchi anni.

Comunque, giusto per capire, almeno ho dei dati alla mano da confrontare: a quanto può equivalere un'ipotetica spesa per prendere le licenze negli USA, comprensiva di spese quali affitto, vitto, assicurazione medica ecc.? E quali sono i costi e i tempi di conversione?
DotMark is offline  
Old 5th Apr 2009, 09:21
  #47 (permalink)  
 
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Wetstart, hai proprio ragione, hai ragione su tutto...diciamo cosi'
nibbio86 is offline  
Old 5th Apr 2009, 09:24
  #48 (permalink)  
 
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Dot infatti diciamo la stessa cosa, precisavo solo la differenza tra ricco e bambagia.
lavorare in America non puoi senza la green card.

E a meno che non sei bambagia (e non ricco) tra il tempo per guadagnare i soldi necessari, i viaggi , le conversioni per me vai a spendere molto più.

In più sei sempre in balia delle jaa per la conversione, ricordo che sono nate anche con lo scopo di difendere il mercato interno, se viene sfruttato troppo questo meccanismo potrebbero da un giorno all'altro irrigigidire il processo delle conversioni.

Fare il corso atpl non vuole dire solo sostenere gli esami, ma studiare in classe per 9 mesi quasi tutti i giorni, quando toglieranno questo sistema del quiz che ti può far bypassare lo studio? dovrebbero decuplicare le domande si scremerebbe un po' di ignoranza in giro...
Wetstart is offline  
Old 5th Apr 2009, 14:49
  #49 (permalink)  
 
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Non credi che questa precisazione non vada comunque a cogliere il concetto centrale di questi discorsi?
Cosa c'entra se sono rapidi o intensivi?!?! Fattosta che chi non è ricco ha bisogno di lavorare per prendere le licenze. E di conseguenza ha bisogno di rimanere in Italia
Rapido = veloce, presto. Pensando al tempo e non alla qualità. Intensivo = veloce ma con tutte le nozioni che servono.

State frignando come due bambinetti... la bambagia, i soldi, posso o non posso, l'America e l'Australia. Invece di fare questi figuroni da "cioccolatini" davanti a tutti, fatevi due conti, calcolatrice alla mano. Scoprirete che fare i corsi e le ore in America, e poi convertirle in Europa (dove, ve lo cercate, ma credetemi che c'è) vi costa (tutto compreso, vitto e alloggio inclusi) un 30% in meno. Che a conti fatti sono 30mila €

Quindi smettetela di fare gli invidiosi se uno ha il babbo che gli tira fuori il millino, va in America o sta in Italia, ma informatevi, se avete l'intenzione di intraprendere questa carriera. Quel babbo avrà lavorato anche lui per pagare il corso a suo figlio. O tutti quelli che fanno i piloti sono ladri e figli di ladri, e voi i poveri sfortunati?

lavorare in America non puoi senza la green card
Esistono anche i visti per lavoratorio, qundi niente green card, o se vuoi fare anche le ore, ti iscrivi a un corso full time dov'è previsto il training. E fai le ore in qualche aerotaxi.

Fare il corso atpl non vuole dire solo sostenere gli esami, ma studiare in classe per 9 mesi quasi tutti i giorni, quando toglieranno questo sistema del quiz che ti può far bypassare lo studio? dovrebbero decuplicare le domande si scremerebbe un po' di ignoranza in giro...
altra stronzata. Esistono i corsi a distanza, on line, e studi quando vuoi. Se hai la testa in 5 mesi te la cavi, se sei normale in 9/10, e se non ci arrivi.....
cavok_italy is offline  
Old 5th Apr 2009, 16:55
  #50 (permalink)  
 
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Ok non insisto !
l'addestramento italiano è nettamente qualitativamente inferiore, non si parla inglese e qui si può fare solo il ppl!
non si atterra con il vento a traverso e il vfr fa schifo. e poi non si può imparare l'ingelse.
se potessi verrei a istruirmi dove lo avete fatto voi. lo farei subito per cosi' diventare un pilota professionista vero. (che notoriamente non è certo colui che sopporta le lungaggini e i soprusi dell'Enac)

ma faccio ancora in tempo dai in 6 mesi in america si fa tutto. due settimane per il ppl tre per il cpl. una e mezzo per l'ifr e altre due per passaggio sul 787 più 500 ore pagate.
grazie degli utili consigli
Non te la prendere Wetstart.
Ognuno di noi, per forza di cose, è portato a difendere il sistema e il paese nel quale ha imparato a volare.

Inutile metterla sul piano economico, ci sono persone che si sono addestrate negli USA pur non avendo grosse disponibilità economiche, ci sono persone che si sono addestrate in Italia, ma che se avessero voluto avrebbero potuto permettersi la FTE di Jerez.
Se dobbiamo paragonare i due sistemi, dobbiamo elencare le cose positive e negative di ognuno e tirare le somme; io non posso entrare nel merito, sono di parte, conosco soltanto uno dei due sistemi.
Mi sbaglierò, ma nei tuoi messaggi, mi sembra di "leggere" un pò di invidia, la frase "figli di papà" credo sia una conferma, magari avresti voluto addestrarti all'estero, ma purtroppo, per un discorso economico non hai potuto; e questa cosa mi "suona" come una ammissione, ma soprattutto come una consapevolezza del fatto che all'Estero, forse, l'addestramento è migliore.
Chissà, magari hai ragione, anzi io ti credo, in Italia ti insegnano ad atterrare col vento al traverso proprio come in USA, però permettimi, per quanto riguarda l'Inglese, è inevitabile che chi è stato un anno in un paese anglofono, in radio, in Inglese, se la cava molto meglio di chi è stato quasi sempre in Italia; e soltanto questo mi sembra un motivo più che valido per andare ad addestrarsi lontano dall'Italia.

Non è questione di "IO SONO MEGLIO DI TE", la strada per diventare pilota professionista non è una, ogni pilota ha da raccontare la propria storia, alla fine la differenza sta nel fatto che magari un determinato tipo di percorso ti porta a finire prima o a spendere un pò meno, ma alla fine arriviamo tutti lì, freschi di licenza e cercare di trovare un .azzo di lavoro da qualche parte.

-IMBARAZZANTE e' chiamare un ente di aviazione civile nazionale e non ricevere risposte perche' risposte non ne hanno
-IMBARAZZANTE e' aspettare mesi un esaminatore per svolgere un test pratico
-IMBARAZZANTE e' pagare una quota associativa annua elevata per volare in un aeroclub senza poi avere dei servizi effettivi
-IMBARAZZANTE e' che almeno un paio degli esaminatori presenti sul territorio nazionale (e non sono piu' di 5 o 6 in tutto) siano indagati da procure di tutta Italia per vari reati commessi in ambito aeronautico
Ripeto, fino adesso non ho mai avuto a che fare con il sistema Italiano, però a quanto pare tutte queste cose sono vere (se mi smentite, mi fa te un favore), ed effettivamente provo un pò di imbarazzo anch'io.

anche perhè spostandosi di scuola in scuola può cambiare tutto sia in italia che penso in australia o ovunque.
Su questo sono d'accordo con te.

Cià.
Antonio.

Last edited by collaudatore; 5th Apr 2009 at 17:10.
collaudatore is offline  
Old 5th Apr 2009, 17:55
  #51 (permalink)  
 
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ma devi seguire il corso in aula tutti i giorni o basta solo studiare "undici " due o tre sere la settimana come fanno molti?
Wetstart scegli tu. Puoi fare il corso in aula, andando a scuola tutti i giorni oppure studiare a casa tua quando e come vuoi i giorni e le ore che ti pare usando il Distance Learning.
Io ho fatto col Distance Learning con un provider inglese.

Fare il corso atpl non vuole dire solo sostenere gli esami, ma studiare in classe per 9 mesi quasi tutti i giorni, quando toglieranno questo sistema del quiz che ti può far bypassare lo studio? dovrebbero decuplicare le domande si scremerebbe un po' di ignoranza in giro...
Da questo si capisce che tu di ATPL non sei molto pratico secondo me. Magari mi sbaglio.
Innanzi tutto, in tutto il mondo si usa il metodo del quiz, cosa vorresti fare come in università?
Decuplicare le domande?!?! In USA l'ATP non so se arriva a 3-4000 domande. Noi in Europa, almeno in UK, siamo a 16.000!! MI pare già sufficientemente decuplicato, e se non ci credi, dai un'occhiatra alle domande: ti chiedono quanti cones e quanti rods hai all'interno di un occhio oppure di calcolare i PRN delle frequenze radio, gli L1 ed L2 dei GPS e una mole talmente vasta di sciocchezze inutili in tutte le 14 materie che penso un cervello di una persona normale si rifiuti di ricordare... direi che non si sa più dove andare a parare per inventare nuovi quiz.
Il pilota migliore non è mica quello che ha studiato di più fidati.
mau mau is online now  
Old 5th Apr 2009, 21:12
  #52 (permalink)  
 
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Innanzi tutto, in tutto il mondo si usa il metodo del quiz, cosa vorresti fare come in università?
Conosco chi ha studiato a memoria i quiz e non ha mai aperto libro ed ha passato tutti gli esami.

Wetstart scegli tu. Puoi fare il corso in aula, andando a scuola tutti i giorni oppure studiare a casa tua quando e come vuoi i giorni e le ore che ti pare usando il Distance Learning.
Io ho fatto col Distance Learning con un provider inglese.
Quindi i professori sono un'inutile e costoso spreco di tempo e denaro!
via i professori da scuole e università e tutti davanti ad un computer del cepu!!

Il pilota migliore non è mica quello che ha studiato di più fidati.
Neanche quello che ha studiato di meno

sbagllierò, ma nei tuoi messaggi, mi sembra di "leggere" un pò di invidia, la frase "figli di papà" credo sia una conferma, magari avresti voluto addestrarti all'estero, ma purtroppo, per un discorso economico non hai potuto; e questa cosa mi "suona" come una ammissione, ma soprattutto come una consapevolezza del fatto che all'Estero, forse, l'addestramento è migliore.
sbagli! in quanto non ho visto e non ci vedo nessun vantaggio a studiare all'estero. all'estero forse l'addestramento è migliore? ... rispetto a chi, a cosa, e perchè??? mah che fantasia.


Perchè in italia c'è obbligo del 75% di presenza alle lezioni in aula?

Quale università del mondo fa i corsi a distanza?


Non è questione di "IO SONO MEGLIO DI TE", la strada per diventare pilota professionista non è una, ogni pilota ha da raccontare la propria storia, alla fine la differenza sta nel fatto che magari un determinato tipo di percorso ti porta a finire prima o a spendere un pò meno, ma alla fine arriviamo tutti lì, freschi di licenza e cercare di trovare un .azzo di lavoro da qualche parte
oooooooooh finalmente un discorso centrato!!!

Ripeto, fino adesso non ho mai avuto a che fare con il sistema Italiano, però a quanto pare tutte queste cose sono vere (se mi smentite, mi fa te un favore), ed effettivamente provo un pò di imbarazzo anch'io.
a livello burocratico la situazione in Italia è scandalosa,
però a livello di qualità dei corsi e professionalità delle scuole puoi trovare livelli eccelsi!
Wetstart is offline  
Old 5th Apr 2009, 21:23
  #53 (permalink)  
 
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Io apprezzo tutti questi discorsi, ma continuate a non capire una cosa: io non ho i soldi per le licenze cash. Il che mi obbliga a richiedere un mutuo. Che per poter essere acceso e pagato deve vedermi lavorare. Per lavorare negli stati uniti si necessita o di un visto particolare o della green card. Tralasciando la green card che non fa testo perchè è quasi impossibile da ottenere. Per il visto da lavoratore si necessita che il datore di lavoro faccia esplicita richiesta di avere bisogno dei tuoi servizi e quindi garantisca per te. Ammettiamo che il proprietario della scuola una volta finiti i corsi sia disposto a prendermi lì come istruttore. Il problema è che se io non ho i soldi iniziali per prendere le licenze non arriverò neanche a quel posto da istruttore. Quindi è un circolo vizioso dal quale non è possibile uscire.
Come ho già detto non sto qui a discutere su quale sia la scelta più formativa da fare. Questo è ovvio. Sto qui a discutere su cosa sia effetivamente realizzabile.

Ma il mondo è bello perchè è vario. E visto che io posso fare solamente così e la maggior parte di voi invece ha già fatto e finito, credo sia inutile continuare a discutere di questa cosa. Alla fine ognuna rimarrà delle sue idee, credo.

Buona continuazione e buona notte a tutti!!!

Mark
DotMark is offline  
Old 5th Apr 2009, 22:41
  #54 (permalink)  
 
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Dotmark, puoi lavorare in italia tra una licenza in usa e un'altra.
lo dico perchè se hai problemi economici è il modo più economico per prendere le licenze!
lavori qua ti metti da parte i soldi per la ppl, parti prendi sta benedetta ppl, vedi se ti piace (mica detto) poi torni lavori ancora e così via...ci impiegherai di più ma sicuramente avrai speso meno e avrai fatto un training migliore (almeno per l'inglese) che non a stare in italia


Wetstart, lasciamo stare il discorso atpl.....

una cosa talmente necessaria a un pilota che la si fa solo in europa (stendiamo un velo pietoso)

in usa le domande sono 1500 (che però fai dopo che hai 1500 ore di esperienza e inizi a capirci veramente qualcosa di aviazione...secondo te studiando e sapendo alla perfezione quei 14 esami (che se studi NON PASSI perchè dalle domande non si scappa) sei un pilota?
o essere pilota è una cosa un po' più complessa che non dare esamini di roba tutta teorica che forse non vedrai quasi mai in volo?
shinners is offline  
Old 6th Apr 2009, 00:55
  #55 (permalink)  
 
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(30 nodi sei sicuro che non hai superato i limiti dell'aereo jimmy?)
Il vero fenomeno qui sei tu!!!
ll massimo componente di crosswind non e' un limite, e' una velocita' dimostrata (maximum demonstrated crosswind velocity)!!! Significa che non e' un requirement per le operazioni..

P.S. fammi sapere quando troverai un metodo per evitare di atterrare in 30 nodi di crosswind in mezzo al deserto, non avendo alternates...

comunque ho fatto cose molto, ma molto più interessanti! fidati!
Ah ecco... ero io che non parlavo chiaro evitando esempi...

Chiudiamo qui questa conversazione perche' sta diventando veramente infantile... Fin dall'inizio ho dato un mio parere personale, non ti ho mai chiesto di condividerlo.

Saluti
FightingFalcon is offline  
Old 6th Apr 2009, 06:47
  #56 (permalink)  
 
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Il vero fenomeno qui sei tu!!!
ll massimo componente di crosswind non e' un limite, e' una velocita' dimostrata (maximum demonstrated crosswind velocity)!!! Significa che non e' un requirement per le operazioni..
io ti ho chiesto solo se eri sicuro vista la faciloneria. se è per questo allora nel manuale di volo non esistono limitazioni nemmeno per il ws

perchè ad esempio un seneca, ha un massimo xwind component dimostrato di soli 17 kts? forse perchè il collaudatore non era in grado?
forse perchè non avevano più vento a disposizione?
o forse perchè il cowboy (Jimmy il fenomeno) sta bene solo sui cavalli?

il massimo dimostrato è il limite che pongono ingegnieri e test pilot; andare oltre può essere pericoloso , magari perchè il timone di direzione oltre non riesce a compensare o il carrello si potrebbe lesionare.



P.S. fammi sapere quando troverai un metodo per evitare di atterrare in 30 nodi di crosswind in mezzo al deserto, non avendo alternates...
era un volo ambulanza??

Ah ecco... ero io che non parlavo chiaro evitando esempi...

Chiudiamo qui questa conversazione perche' sta diventando veramente infantile... Fin dall'inizio ho dato un mio parere personale, non ti ho mai chiesto di condividerlo.

Saluti
sei tu che hai iniziato screditando e buttando ***** sulle scuole di volo italiane non è una questione di opinione ma di buon senso che ti manca in assoluto. mi sa che mangi troppe bistecche con gli ormoni

Wetstart, lasciamo stare il discorso atpl.....

una cosa talmente necessaria a un pilota che la si fa solo in europa (stendiamo un velo pietoso)
ok allora oltre ai professori buttiamo via anche le scuole di volo e le università!! studiare non serve ecco la buona novella . basta la teoria del ppl! distance learning !

Per quanto riguarda il lavoro... shinners non hai cognizione con la realtà
i consigli che dai a dot mark sono follia ci metterebbe quarant'anni.

Dot potresti trovare ad esempio lavoro come rampista o marshall nell' aeroporto dove vuoi fare i brevetti per autofinanziarti e rimanere vicino

Last edited by Wetstart; 6th Apr 2009 at 07:11.
Wetstart is offline  
Old 6th Apr 2009, 08:44
  #57 (permalink)  
 
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Conosco chi ha studiato a memoria i quiz e non ha mai aperto libro ed ha passato tutti gli esami.
Si, ci sono "leggende metropolitane" di persone che lo hanno fatto. Forse poteva essere molto tempo fa quando le domande erano 1/3. Adesso 16.000 domande sono troppe da memorizzare anche se conosci gli argomenti figurati se non hai mai aperto un libro. Di contro, se anche sai a menadito tutti i libri di tutte le 14 materie (nessuno al mondo), i quiz sono fatti in modo che verresti segato lo stesso al 100% te lo assicuro!!
In ogni caso VISTA LA NON UTILITA' di tutte le domande ATPL e dell' ATPL stesso, ti assicuro che non ha importanza se passi perchè hai imparato le domande a memoria oppure perchè sei un genio e hai imparato tutti i libri.

Quindi i professori sono un'inutile e costoso spreco di tempo e denaro! via i professori da scuole e università e tutti davanti ad un computer del cepu!!
NO. E poi scusa parliamo di scuole di volo o di università?!?!
Ai corsi in house a tempo pieno conviene andare se non conosci gli argomenti, sei a digiuno di aeronautica, sei agli inizi e hai bisogno di un professore che spiega passo a passo. Il distance learning è più adatto a chi è già nel mondo aeronautico e ha almeno un PPL da diverso tempo o meglio un CPL da integrare con ATPL. Studi da casa, su libri fatti e spiegati bene, ma sei in contatto spesso con i professori on line o per telefono, disponibili a spiegarti cose che non hai capito a casa e cmq prima degli esami cè la disponibilità di una settimana di ripasso da loro a scuola in cui ognuno porta le cose che non è riuscito a capire oppure domande personali.
Se non sei abbastanza determinato e non hai una buona auto disciplina, il distance learning è sconsigliato, perchè poi si rischia di non fare nulla a casa. In italia non esiste ancora il DL (tranne un paio che cmq si servono di provider inglesi) per cui l'ho fatto la anche perchè alla fine costa meno che fare l'ATPL in Italia e studio comodo a casa mia, potendo continuare a lavorare nel frattempo. Cosa che se vai a scuola tutti i giorni non puoi fare.

sbagli! in quanto non ho visto e non ci vedo nessun vantaggio a studiare all'estero. all'estero forse l'addestramento è migliore? ... rispetto a chi, a cosa, e perchè??? mah che fantasia.
Io ho studiato sia in USA che in europa che in italia, perchè ho le licenze italiane, FAA, e JAA prese in inghilterra e in grecia. L'italia è all'ultimo posto. In USA oltre a imparare la lingua sul campo come ti hanno già detto (e ti assicurio che anche se dici che tu l'inglese lo hai imparato bene in Italia, quando vai la a volare non ci capisci niente lo stesso) c'è proprio differenza a livello operativo. Procedure strumentali di ogni tipo, tutte vicine, tutte accessibili da ogni tipo di aereo dal più piccolo al più grande, voli in mezzo al traffico terminale assieme a jet grandi e piccoli, controllori svegli capaci e disponibili SEMPRE, condizioni meteo molto varie in cui si vola sempre, anche col brutto, aeroporti con 3 piste grandi come fiumicino in cui non esiste neppure una biga e il traffico terminale è tutto autogestito con chiamate all'aria.
In Italia, per fare una procedura devi volare almeno 30 minuti andata e 30 ritorno, sempre che poi te la facciano fare, quindi 1 ora di tempo per farti solo un ILS sempre vettorato perchè le full procedure da noi non ne fai. Quando le condizioni meteo sono un pò marginali, in Italia si vola con il "naso storto" (se voli) se decolli da un aeroporto strumentale, mentre proprio non si vola se la FTO è su un aeroporto non strumentale. Controllori che ti negano sempre tutto, se il solito traffico Ryan è in ancora a 150nm, ti mandano via...comunicazioni in inglese che si, è inglese, ma con uno slang quasi italiano tale che appena valichi il tuo stato e senti un accento differente già non capisci cosa ti hanno detto.....dai è veramente faticoso imparare qua. Non dico che ci sono istruttori o scuole scarse in Italia, dico che le condizioni per imparare a volare bene sono inferiori. Quando dopo il PPL italiano andai a volare in USA e cominciai i corsi, capii che non ero "bravo" come pensavo di essere.

beh lui, essendo falegname, può sempre farsi le seghe
Concludendo, colgo l'occasione di una tua "battuta" di molti post fa, riferita a una persona a me cara che ha difficoltà serie e non le tue cagate; è questo che insegnano i professori in università? Non te lo avevo detto in precedenza, ma uno che fa battute cosi simpatiche, è meglio che se le faccia pure lui anzichè parlare di aerei, di corsi migliori in Italia o all'estero e di licenze..... perchè mi sa che è l'unico modo che ha per stare al contatto con gli uccelli.

Last edited by mau mau; 6th Apr 2009 at 09:29.
mau mau is online now  
Old 6th Apr 2009, 08:57
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Concludendo, colgo l'occasione; non te lo avevo mai detto prima, ma uno che fa battute cosi simpatiche, è meglio che se le faccia pure lui anzichè parlare di aerei, corsi e licenze perchè mi sa che è l'unico modo per stare al contatto con gli uccelli.
muahhhhhhh..... Lascia perdere Mau, non donare le tue perle ai porci!!!!
cavok_italy is offline  
Old 7th Apr 2009, 08:36
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sei tu che hai iniziato screditando e buttando ***** sulle scuole di volo italiane non è una questione di opinione ma di buon senso che ti manca in assoluto.
Non ho mai screditato nessuna scuola italiana!!!

Per tutto il resto lascio stare... purtoppo al mondo ci sono persone come te a cui manca veramente il buon senso (pero' per fortuna sanno prevedere mentalmente le condizioni meteo in localita' remote a quanto pare)

Ciao Wetstort

P.S. mau non te la prendere, i forum (anche quelli aeronautici purtroppo) sono pieni si segaioli come questo...

Saluti
FightingFalcon is offline  
Old 7th Apr 2009, 09:13
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Non ho mai screditato nessuna scuola italiana!!!
ah no eh! basta rileggere cosa dici negli ultimi post a riguardo, ma
come direbbe il berlusca : sono stato frainteso

faccio notare che hai risposto a tutte le mie repliche con offese,
forse c'è qualcosa che non va ? forse ho colto nel segno?
forse hai la coda di paglia?


Hai presente cosa è il titolo di questo post?
sei intervenuto solo per fare pubblicità al tuo sistema vaneggiando sulla qualità dell'insegnamento italiano con esempi grossolani tipo atterrare con 30 nodi al traverso, come se fosse un vanto o un motivo di presunzione di aver ricevuto un insegnamento di livello superiore,
alla mia domanda se avevi superato i limiti del mezzo, hai risposto in modo offensivo, dimostrando faciloneria perssapochismo e qualunquismo.
"è il massimo limite dimostrato, e non è un requirment per le operazioni"
ma come mai è il massimo dimostrato? come mai un seneca ha un massimo dimostrato di 17?
e se montavano a 50 le raffiche ? non avevi alternato Jimmy, come facevi? usavi il lazo?

per poi ricadere nell 'unica cosa potenzialemente a favore di un istruzione eseguita all'estero: la lingua

continui a non aver capito che non interessava nulla a nessuno della tua america o australia nè di sapere che ti ritieni superiore ad altri.

il post riguardava i costi di un cpl in ITALIA o come fare a lavorare e studiare contemporanemente.
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