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Indirizzo Cai???

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Indirizzo Cai???

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Old 15th Nov 2008, 12:58
  #21 (permalink)  
 
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Qui trovate il contratto CAI, sia quello originale, sia quello modificato dopo gli accordi con alcuni sindacati (di questa parte per ora è stata resa nota la parte sui cpt).
Ciao
dirk85 is offline  
Old 15th Nov 2008, 13:15
  #22 (permalink)  
 
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beh quel sito li è veramente ganzo..

speevy
Speevy is offline  
Old 15th Nov 2008, 14:48
  #23 (permalink)  
 
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Contratti ed accordi CAI

Il contratto e tutti gli accordi CAI, in ordine cronologico, li trovate qui. I documenti sono originali con le firme e non estratti. Buona lettura. Joe.
joe falchetto 64 is offline  
Old 15th Nov 2008, 15:34
  #24 (permalink)  
 
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trovato grazie, ora finalmente possiamo parlare su dati di fatto e non per sentito dire.....

cmq da una prima rapida lettura , gia' vedo che alcune bufale di N &B emergono.
non e' un gran contratto ma visto che a volte EN viene considerata on top, be' il loro contratto precedente e molto similare .....

Capisco che se si pensa ancora di essere una Major sia dura da digerire pero' .....la realta' e' questa.
taita is offline  
Old 15th Nov 2008, 16:12
  #25 (permalink)  
 
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sito molto interessante ...grazie
magicabula is offline  
Old 15th Nov 2008, 16:16
  #26 (permalink)  
 
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Perfetto.....
Quindi va benissimo che il nuovo contratto di riferimento in Italia sia questo. In IG già hanno detto che questo sarà il nuovo e se i piloti "privilegiati" non accetteranno....oplà, 120 esuberi!
Va da sè che, visto che EN è una regional al prossimo rinnovo cosa avremo? Credo che CAI-20% sia giusto.
E tutte le altre realtà in Italia? Bè Cai-30/40% sarà più che sufficiente.
Contenti tutti, l'importante è capire che AZ non è una major, per carità!
Sempre più sconsolato......

p.s. Non riesco a inviare il link ma se qualcuno lo trova andate a rileggervi il commento di Piero Ostellino sul Corsera di oggi, è molto istruttivo
marcosleo is offline  
Old 16th Nov 2008, 11:07
  #27 (permalink)  
 
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Non vorrei risultare banale.....ma se i sindacati avessero fatto il contratto nazionale tempo fa' ,magari togliendosi qualche privilegio acquisito, non sarebbero arrivati a questo punto e sicuramente avrebbero avuto anche dalla loro parte colleghi di altre compagnie.Ora e' normale che Lavoratori di altre compagnie, che hanno sempre sperato in un aiuto del sindacato anche per loro, un po' se la ridono....
Ormai e' Tardi.....come dice il Buon Vasco....
Ovviamente e' un mio pensiero spero che non s offenda nessuno....
sacco is offline  
Old 16th Nov 2008, 16:58
  #28 (permalink)  
 
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ho detto un po'......non e' che chi lavora in altre compagnie fa i salti di gioia che tutta l'italia va a rotoli.....almeno lo spero.....pero' visto che siamo in argomento....qualche sidacalista alitalia e non, mi spiega perche' non e' stato mai fatto il contratto nazionale??????
sacco is offline  
Old 16th Nov 2008, 20:15
  #29 (permalink)  
 
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perchè a NOI di voi non interessava molto prima di questo momento topico per l'aeronautica civile e adesso proprio non capiamo come mai non siete al nostro fianco a manifestare contro questa CAI che calpesta la dignità di tutto il personale navigante (che adesso ci sta improvvisamente molto a cuore) e mette a repentaglio il futuro di tutti! in bocca al lupo ragazzi!
giovino giovinazzo is offline  
Old 17th Nov 2008, 05:51
  #30 (permalink)  
 
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caro I-Ford, io con il contratto CAI già ci lavoro e non ho mai conosciuto di meglio, inoltre sono anche cosciente di dover lavorare altri 19 anni pur facendolo da 22 e non mi spaventa se la salute non mi abbandona, quindi crepi il lupo! e tu goditi la pensione felice che io chissà se ci arrivo alla mia!
giovino giovinazzo is offline  
Old 17th Nov 2008, 10:25
  #31 (permalink)  
 
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Sei un pò poco preparato, ad esempio in francia c'è un contratto di riferimento e anche in germania. Comunque avere delle tutele minime sotto le quali non scendere oggi sarebbe servito da paracadute. Con un contratto nazionale si sarebbero delineate meglio le differenze tra 1 livello e benefit di secondo livello ( i così detti priviliggi / diritti del lavoratore). Quello che accade oggi è che gli italiani e i piloti italiani si accorgono che fare il pilota, non vuol dire fare il pilota alitalia. Le associazioni professionali hanno voluto la botte piena e la moglie ubriaca, perchè si vantano di rappresentare tutti, ma poi hanno fatto sempre gli interessi di az. Spero che dopo questo terremoto ci sia spazio per una discussione di come rilanciare il nostro mestiere e di come tutelare i piloti ITALIANI Tutti, perchè cari colleghi TUTTI facciamo lo stesso mestiere.
Rommel81 is offline  
Old 17th Nov 2008, 15:10
  #32 (permalink)  
 
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Grrr

Rimango sempre dell'opinione che il contratto CAI vada bene sopratutto per un'azienda di cui sono state spolpate anche le ossa...

poi se mi parlate di pensione allora si apre la diga perchè probabilmente molti di NOI lavorerranno per pagare le profumate pensioni che qualcuno ha guadagnato forzando sempre la mano e non volendo un contratto nazionale...
makrider is offline  
Old 17th Nov 2008, 16:03
  #33 (permalink)  
 
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tanto per capirci....

http://www.pprune.org/italian-forum/...-rilascia.html ...leggere questo trd..

detto cio' pero', snam., il punto non e' il contratto unico, ma come al solito.....che cosa hanno fatto negli ultimi 10 anni anpac\up per stroncare sul nascere questo infame mercato dei type a pagamento?
quanto erano loro stessi parte in caysa con skymaster?
perche' quando in EN 35 persone, formavano un sindacato di riferimento ad uno in AZ che conta forse 20 piloti, e casualmente anpac EN veniva allontanata dal tavolo delle trattative, loro non sono insorti con i ns COLLEGHI PILOTI DI AZ con uno scioperetto di solidarieta' , almeno , o una azione eclatante in difesa dei COLLEGHI PILOTI E ISCRITTI ALLO STESSO SINDACATO???

questo solo per non dimenticare come diceva mi pare alatristissima,...

per non dimenticare e io non ho dimenticato!
taita is offline  
Old 18th Nov 2008, 06:16
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In francia FR non apre basi perchè deve sottostare a regole francesi, perchè se lavori in Francia paghi le tasse in Francia. E comunque, c'è che tanta gente incazzata e pronta a vendersi perchè negli anni ha visto ANPAC sbandierare di essere il sindacato dei piloti, quando invece era il sindacato di ALCUNI piloti AZ. La gente è incazzata perchè per tanti anni hanno fatto il discorso: " noi siamo noi e voi non siete un *****" ( per parafrasare il Mitico Marchese), oggi ci troviamo una categoria spaccata contrapposta, ma la gente non ha memoria corta, soprattutto quando soffre. CAI sta commettendo un delitto nei confronti della professione, ma Anpac e Up hanno cercato di riprendere la palla al balzo e di ridettare regole corporative ( vedi criteri di ingresso indifferenziati tra Az e Ap solo su base della data di assunzione). In questa vicenda avevano volendo l'occasione di rappresentare il giusto, prima che la folla giustamente incazzata. Quello che io spero è che al pari dell'unico sindacato che c'è in Germania, un domani si facciano delle regole per tutti uguali, di modo che si smetta di pensare al freggio sul cappello e si inizi a pensare alla persona che c'è sotto.
Rommel81 is offline  
Old 18th Nov 2008, 10:13
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" noi siamo noi e voi non siete un *****" ( per parafrasare il Mitico Marchese)
Scusami R. a quale Marchese ti riferisci? Al Mitico Dr. Marchese Capo del Personale AP, oppure al Mitico Marchese del Grillo? La precisazione è importante perchè tutti e due dicono la stessa cosa!
'ngulo_frà is offline  
Old 18th Nov 2008, 21:11
  #36 (permalink)  
 
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fly now

non devi essere un granche' smart se per cominciare a volare ti sei dovuta pagare 2 tr, mi sembra di capire che uno dovrebbe bastare di questi tempi.
E poi ti hanno dato 3 strisce e ti hanno anche messo a dx di un aereo di linea, bel coraggio.
E la selezione, dove "TI VALUTANO PER L'ESPERIENZA CHE HAI", beh vuoi mettere...2 tr.
Riguardo la "VERA DRIFT DOWN" (?), una one eng out (?) , beh in genere ce la caviamo, i tasti da spingere sono tutti in inglese, in cockpit uno lo parla l'inglese (male), e l'altro lo sa leggere (poco). Alle brutte in cabina c'e' sempre qualche ragazzino(a) a cui chiedere aiuto, loro sanno sempre tutto.
Anche se non sempre sembra si siano mai pagati un tr in educazione (manners).
Crescerai
sleepypilot is offline  
Old 18th Nov 2008, 21:41
  #37 (permalink)  
 
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Caro sleepy pilot

il tuo nome dice gia tutto

SLEEPY

forse flynow ha veramente ragione!!!
dobbiamo aprire gli occhi un po e capire che siamo un po indietro....


curiosità tu su che type voli???
dztcu is offline  
Old 19th Nov 2008, 01:52
  #38 (permalink)  
 
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ad esempio in francia c'è un contratto di riferimento e anche in germania.
Come gia' detto e sottolineato altre volte non esistono "contratti collettivi nazionali per piloti" in nessun paese occidentale ed avanzato che si conosca.
A tale scopo, e viste le ricorrenti insistenze di alcuni forumisti in tal senso,vi lascio due link interessanti circa i paesi citati da Rommel nel suo post: GERMANIA e FRANCIA.
Per chi non avesse la pazienza/voglia di leggere tutto lascio qui sotto i due passi che ci interessano nello specifico della discussione:

Contrary to the predominant pattern of collective bargaining in Germany there is no collective bargaining at sector level in the airline industry. Collective bargaining only takes place at company level. At some airlines there are collective agreements which apply to all employees of the company concerned but there also exist separate collective agreements regulating pay and conditions for cabin crews, pilots and ground staff. Finally there are domestic airlines such as Air Berlin which have not yet agreed to any collective agreement.
France.
As of now, there is no sector-wide collective agreement specific to technical and commercial cabin crew, despite a recent attempt to reach one and a long series of meetings aimed at devising a plan to establish such an agreement. This category of staff is thus covered by the provisions of the Labour Code and the Civil Aviation Code, European regulations and in-house agreements reached within airlines. These agreements, negotiated for each category of employee (CCC on one hand and TCC on the other hand), have codified most of their activities and have addressed, in particular, pay and schedules as well as tours of duty and the composition of crew (TN0403106F).
Ford,

come al solito parli come se dal destino di AZ/CAI dipendessero le sorti di tutta l'aviazione e l'avvenire di ognuno di noi.
Fortunatamente per tutti non e' cosi anche se ora ti fa comodo farlo credere a chi magari non era ancora in giro quando migliaia di piloti Pan Am,Eastern,Valujet,West Pac,Sabena,Swissair,AirLiberte',AOM,Aero Lloyd,AirUk,AirEurope,Ansett etc etc si riversavano sui mercati mondiali senza peraltro aver mai causato nessuna catastrofe contrattuale.
Anche voi verrete fagocitati dal mercato e tra un paio d'anni AZ sara' storia.
It's a big world outta there, believe me.
tarjet fixated is offline  
Old 19th Nov 2008, 03:37
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Da Massimiliano Busatto, pilota di una compagnia italiana "low cost", riceviamo e volentieri pubblichiamo(www.repubblica.it):

Egregio Direttore e Dott. Colaninno,

mi chiamo Massimiliano Busatto e sono un giovane pilota di linea. Le scrivo questa lettera perché , come ogni italiano che si interessa di cosa succede nella sua nazione, guardo i telegiornali e leggo i quotidiani. Non c'è giorno che passi che non si parli del caso Alitalia e delle sue ripercussioni dirette e indirette sulla vita di tutti noi. Data la mia professione desidero perciò esprimere una mia personale e, penso competente, opinione in merito.

Voglio però fare un accenno alla mia, se pur breve, carriere nel mondo dell'aviazione e lo voglio fare per portare alla ribalta tutti quei colleghi che, come me, hanno sacrificato molti anni della loro vita e molti dei loro risparmi per inseguire un sogno. Io mi sono diplomato come perito chimico ormai 7 anni fa, ma con la chimica non ho mai avuto molto a che fare: il mio sogno fin da piccolo era quello di diventare pilota. Finita la scuola ho svolto il servizio di leva e subito dopo essermi congedato mi sono iscritto all'aeroclub di Treviso.

Tra i corsi di teoria e i voli di addestramento dovevo anche lavorare per far fronte ai costi del volo e per potermi permettere qualche uscita con gli amici nei weekend. Con davvero molto sacrificio sono riuscito a conseguire il brevetto di pilota privato di aeromobile. Fatto ciò ho cominciato ad informarmi su quali potessero essere le migliori scuole di volo da frequentare per ottenere le varie licenze per poter esercitare la professione di pilota commerciale. Per una serie di motivi, tra cui la cronica arretratezza dell'Italia nell'adottare gli standard europei, scelsi la Spagna. Detto ciò partii nel settembre del 2005 per affrontare un corso di 16 mesi con un costo totale, compreso l'alloggio per tutta la sua durata, pari a 75.000 euro.


Nel gennaio dello scorso anno tornai in Italia con l'orgoglio di essere stato tra i migliori del mio corso e con l'euforia di poter finalmente coronare il sogno di una vita: mi sbagliavo! Dopo mesi e mesi di curriculum inviati senza ricevere alcuna risposta, mi decisi a fare un ultimo sforzo economico pagandomi il corso macchina per poter pilotare aeromobili della famiglia Airbus. Diciamo che la scelta fu obbligata perché oggi giorno la sola licenza di pilota commerciale non basta, anzi è meno di niente. Per poter dire una parola in più sul mercato decisi di pagarmi anche l'addestramento in linea che mi avrebbe garantito un impiego immediato ed almeno 100/150 ore di volo in portafoglio.

Il corso macchina lo feci per metà in Svizzera e per metà in Finlandia, mentre l'addestramento in linea lo feci con una compagnia italiana. Corso macchina più addestramento in linea incrementarono vertiginosamente l'esborso economico fino alla cifra di circa 120.000 euro, cifra che senza un cospicuo aiuto dei miei genitori non sarei mai riuscito a pagare.

Ora sto lavorando per la stessa compagnia, ma il mio contratto sta per scadere e purtroppo non mi sarà rinnovato per questioni di riduzione del personale: dopo circa un anno da quel primo emozionante volo da pilota di linea, mi ritrovo a terra.

Quando più mi sentivo sicuro di aver finalmente raggiunto l'obbiettivo, di aver finito il periodo di sacrifici, di potermi rilassare e di godermi la mia meritata tranquillità, mi devo rimboccare le maniche per trovare un'altra compagnia.

Questa lettera vuole essere una riflessione su chi, pur avendo la possibilità di godere di un impiego fisso peraltro di prestigio in una compagnia come l'Alitalia, decide di alzare delle barricate in nome di pretese ormai fuori da ogni logica di mercato e, soprattutto, di buon senso.

Una buon numero di piloti Alitalia ha alle spalle una carriera nell'Aeronautica Militare e questo significa che per la loro formazione aeronautica non hanno speso un solo centesimo. Oggigiorno un giovane ragazzo che vuole intraprendere questa professione sa che dovrà spendere non meno di 100.000 euro e che le possibilità di trovare un impiego sono praticamente nulle, a meno che non abbia amicizie forti.

Quando sento certe dichiarazioni vorrei tanto che chi ha il coraggio di "piangere il morto" analizzasse in maniera più approfondita come va il mercato al di fuori di Fiumicino: c'è chi vola per molto meno e con molto meno, ma mantiene una dignità e una dedizione al lavoro pari se non superiore a chi si vanta di una professionalità ormai perduta.

Non metto in dubbio che il personale navigante di Alitalia abbia delle ottime ragioni per protestare e per proseguire uno sciopero "bianco" e che tanti di loro sentano a rischio il proprio posto di lavoro, ma non è giustificabile alzare delle barricate in un momento in cui nulla si può ottenere, con l'unico risultato di condannare l'utente finale, il passeggero, a dover subire ogni tipo di torto pretendendo che capisca ragioni alle volte incomprensibili.

Scene negli aeroporti come quelle che stiamo vedendo in questi giorni non fanno altro che ridicolizzare il nostro paese, minimizzare il valore della nostra compagnia di bandiera e incoraggiare il passeggero a guardare ad altri vettori, magari stranieri, dove i servizi e l'efficienza sono di gran lunga diversi.

Se i dipendenti Alitalia vogliono lottare per i loro diritti devono trovare altri metodi di protesta e comunque non possono pretendere che l'opinione pubblica li capisca incoraggiandoli ad arrecare un danno alla loro azienda in momento in cui di tutto c'è bisogno tranne che di ulteriori problemi.

Io in primis che faccio parte di questo mondo mi ritengo nauseato da una questione che va avanti da mesi e mesi e mesi e sono convinto che gran parte dei cittadini italiani siano stanchi di pagare e sopportare le beghe di questo carrozzone: ci vorrebbe una ventata di aria nuova, bisognerebbe voltare la pagina della vecchia Alitalia con tutte le sue inefficienze ed aprirne una nuova con altre persone molto più motivate.

Forse il Dott. Colaninno non ha tutti i torti a voler guardare verso altri bacini da dove prelevare forze nuove, ma prima dei piloti Ryanair ci sono molti giovani piloti italiani desiderosi di far parte di un grande gruppo con grandi idee. Io sono tra uno di quelli che ha spedito il proprio curriculum con la speranza di essere preso in considerazione ma in Italia, come si sa, spesso la buona volontà, l'impegno e la professionalità vengono dopo a molte altre cose. Mi auguro che alla fine prevalga il buon senso e che chi continua a restare fermo sulle proprie posizioni si faccia un esame di coscienza e che capisca che oggi è il momento di dare, magari un domani con una situazione più rosea si potrà ritornare a chiedere.

Massimiliano Busatto

Ecco, io adesso non lo so' se sto Massimiliano Busacco frequenta questo forum. Se si, vorrei fargli presente che questa sua "disponibilita'" a lavorare per una compania aerea - come l'alitalia - a condizioni inferiori di quelle che l'attuale gruppo piloti della suddetta compania sta cercando di negoziare, e' un addeggiamento squallido che qui in negli USA viene bollato come "scab". a mio giudizio, in questo momento i piloti alitalia meritano tutta la nostra solidarieta' nel vedere le loro condizioni approvate, almeno nella maggior parte dei punti del contratto. concordo che oggi giorno i tempi non sono dei migliori, ma cio' non autorizza i piani alti di alitalia ad approfittarsi di tale situazione per estorcere ai propri impiegati un contratto con condizioni inaccettabili. ripeto, diffido chiunque abbia intenzione di voler essere assunto da alitalia a condizioni inferiori di quelle che l'attuale sindacato dei piloti az sta cercando di negoziare.
purtoppo, individui come il sig. busacco, o per poca esperienza nel mondo dell'aviazione inteso come rapporto "piloti vs. management", o per propria "paraculaggine", contribuiscono a trascinare la nostra professione sempre di piu' nel fango.
mah....
ForzaLazio is offline  
Old 19th Nov 2008, 09:35
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Penso anche io che non è corretto pagare per il LT, infatti mi sembra che l'enac abbia bloccato tale pratica. Sul Contratto nazionale, non sono d'accordo , sarebbe il minimo sotto il quale non scendere. Sul sindacato nazinale mi viene da ridere, ti sembra che anpac e up abbiano cercato di creare un sindacato di tutti?????
Poi ti posso dire che quello che la CAI a fatto con i sindacati di categoria non è niente di più di quello che è successo nella vicenda di rinnovo contrattuale fatta in ap ad aprile. Infatti in quella occasione nonostante la maggior parte dei piloti fosse contraria alla piattaforma, e avesse promposso un referendum per bocciare il contratto UP, quest'ultimo è andato avanti per la sua strada avendo non più di 40 iscritti a fronte di 340 piloti. Praticamente la proprietà ha deciso con chi dialogare, esattamente quello che è successo con cisl ugl e cgil. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.Oggi c'è bisogno di riflettere di capire che il mondo è cambiato. Una cosa che ti voglio dire è che se pensate che il blocco del trasporto come fece AF nel 93 possa servire, forse non vi siete accorti che in quel periodo si giocava secondo regole diverse. Infatti la deregulation (5° regola dell'aria) entrò solo nel 95 e le compagnie erano piccoli monopolisti. Oggi se uno non vola AZ, come dimostrano i numeri, si trova a volare con qualcunaltro, quindi anche nazionalizzando il vettore non si avrebbero i risultati da voi sperati (tra l'altro az oggi è pubblica). Quello che spero, è che si cominci a parlare di piloti in quanto tali e non di piloti az o piloti di serie B.
Rommel81 is offline  


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