Nuova Alitalia (merged)
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Premesso che mi auguro che i Piloti AZ riescano ad ottenere quacosa di meglio di quanto gli viene attualmente offerto, nel tuo summary manca il fatto che quando gli altri fallivano i piloti AZ si comportavano come quelli che dicono, "ma che ti aspettavi? solo noi siamo degni di non fallire, noi siamo l'Alitalia, a noi ci pensa sempre qualcuno".
quello che viene rinfacciato in questi giorni agli AZ Pilot è proprio il comportamento tenuto in passato. io ho letto molti piloti AZ che si offendono quando qualche altro gli dice di provare sulla sua pelle quello che ha provato lui ma, mai un Pilota AZ che dica, mi dispiace di non aver provato a far nulla allora.........
quello che viene rinfacciato in questi giorni agli AZ Pilot è proprio il comportamento tenuto in passato. io ho letto molti piloti AZ che si offendono quando qualche altro gli dice di provare sulla sua pelle quello che ha provato lui ma, mai un Pilota AZ che dica, mi dispiace di non aver provato a far nulla allora.........
purtroppo gente come ford h8 snam ed altri fanno finta di non capire cio',
ma tra poco alcuni di loro lo capiranno a loro spese cosa intendevo... troppo tardi.
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taita, per quanto mi riguarda ti sbagli.
Su questo
concordo pienamente. al 100%
Ma se per fare un dispetto alla moglie devo tagliarmi le balle... preferisco tenermele !
Su questo
quello che viene rinfacciato in questi giorni agli AZ Pilot è proprio il comportamento tenuto in passato. io ho letto molti piloti AZ che si offendono quando qualche altro gli dice di provare sulla sua pelle quello che ha provato lui ma, mai un Pilota AZ che dica, mi dispiace di non aver provato a far nulla allora.........
Ma se per fare un dispetto alla moglie devo tagliarmi le balle... preferisco tenermele !
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Ma se per fare un dispetto alla moglie devo tagliarmi le balle... preferisco tenermele !
quello che, Taita in modo magari un pò troppo aggressivo vi vuol dire è che prima voi eravate lo stato italiano e gli altri nessuno mentre adesso state messi molto male.
Se allora vi foste battuti per noi adesso anche voi avreste raccolti i frutti di quella lotta. Anche perchè sicuramente 5 anni fà voi non avreste mai sospettato di ritrovarvi in questa situazione ma, avreste dovuto aiutarci perchè anche noi avevamo le stesse responsabilità ed orari e famiglia e figli etc. etc. (per SNAM)
Poi siccome conosco molti AZ Pilot, se le cose andassero male non potrei mai gioire, però ricordatevi di questo in futuro.
poi sono del parere che finirà tutto come deve (ossia come qualcuno ha detto che deve)
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Io sono sicuro di comportarmi in modo maturo ma, tu hai capito perchè ci girano?
E' la mentalità AZ che da fastidio, questo esser sicuri e superiori in tutto mentre gli altri posso anche morire in quanto inferiori.
spero in un miglior contratto per la CAI e spero in un contratto nazionale ma, sono certo che dopo che gli ex AZ avranno il Contratto CAI degli altri si scorderanno dopo due minuti........
E' la mentalità AZ che da fastidio, questo esser sicuri e superiori in tutto mentre gli altri posso anche morire in quanto inferiori.
spero in un miglior contratto per la CAI e spero in un contratto nazionale ma, sono certo che dopo che gli ex AZ avranno il Contratto CAI degli altri si scorderanno dopo due minuti........
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Per Riu
Banca Intesa vanta un credito di circa 1,1 miliardi di euro verso AP Holding, che non sarebbe riuscita mai a riscuotere, ecco perchè si è da sempre opposta all' affaire Air France, non avrebbe potuto riprendere i soldi, e si sarebbe trovata in Italia una concorrente che sa fare davvero il lavoro di vettore aereo, no Alitalia che ha sempre fatto l'interessE politico e non economico.
Saltata la situazione Air France, ha fatto un piano che prevedesse da subito l'unione delle 2 compagnie, il buco di air one viene colmato in parte dalla cordata e rientra nelle casse della banca, la differenza la tiene Toto come partecipazione e fornisce in leasing a prezzi non di mercato i futuri airbus opzionati, Alitalia viene valutata 300 milioni (Il sole 24 ore qualche giorno fa diceva che solo slot, terreni e aerei di proprietà erano valutati oltre i 2 miliardi di euro, ma c'è da tener presente anche i debiti), le viene presa solo la polpa (tranne qualche migliaio di persone di terra, che per motivi politici non possono essere lasciate a casa), il resto viene mandato nella Bad Company sulle spalle del contribuente.
La nuova società avrà 1550 piloti, tutti i confermati Air One e circa un migliaio di Alitalia, gli altri mille di Alitalia, in cassa integrazione, (non si poteva mettere in cassa integrazione piloti air one, già è un casino giustificare all'opinione pubblica che deve mantenere migliaia di persone "ex statali" era impossibile giustificare il trattamento per dei privati, giustamente).
Per cui banca Intesa ha preso 2 piccioni con una fava, non ha perso il credito di Air One e ha passato il debito allo stato mascherandolo insieme al resto del debito Alitalia, spinto dalla pressione politica di Berlusconi, ha trovato una cordata che doveva e aveva ricevuto favori, e l' affare è fatto.
Il problema, e che a questa gente di fare lavoro aereo non gliene frega nulla, e nemmeno lo sanno fare, il contratto CAI è stato fatto con dei copia incolla di vari altri contratti, cambiando le cifre in ribasso.
Devono fare alitalia/air one per un problema politico, ma con questo piano industriale inesistente, la società è destinata a durare pochi anni, e dopo saranno C...zi amari per tutti i piloti, ex AZ ed ex AP,..... che finalmente si sentiranno uniti e solidali, si,........ ma nella TRAGEDIA
Saltata la situazione Air France, ha fatto un piano che prevedesse da subito l'unione delle 2 compagnie, il buco di air one viene colmato in parte dalla cordata e rientra nelle casse della banca, la differenza la tiene Toto come partecipazione e fornisce in leasing a prezzi non di mercato i futuri airbus opzionati, Alitalia viene valutata 300 milioni (Il sole 24 ore qualche giorno fa diceva che solo slot, terreni e aerei di proprietà erano valutati oltre i 2 miliardi di euro, ma c'è da tener presente anche i debiti), le viene presa solo la polpa (tranne qualche migliaio di persone di terra, che per motivi politici non possono essere lasciate a casa), il resto viene mandato nella Bad Company sulle spalle del contribuente.
La nuova società avrà 1550 piloti, tutti i confermati Air One e circa un migliaio di Alitalia, gli altri mille di Alitalia, in cassa integrazione, (non si poteva mettere in cassa integrazione piloti air one, già è un casino giustificare all'opinione pubblica che deve mantenere migliaia di persone "ex statali" era impossibile giustificare il trattamento per dei privati, giustamente).
Per cui banca Intesa ha preso 2 piccioni con una fava, non ha perso il credito di Air One e ha passato il debito allo stato mascherandolo insieme al resto del debito Alitalia, spinto dalla pressione politica di Berlusconi, ha trovato una cordata che doveva e aveva ricevuto favori, e l' affare è fatto.
Il problema, e che a questa gente di fare lavoro aereo non gliene frega nulla, e nemmeno lo sanno fare, il contratto CAI è stato fatto con dei copia incolla di vari altri contratti, cambiando le cifre in ribasso.
Devono fare alitalia/air one per un problema politico, ma con questo piano industriale inesistente, la società è destinata a durare pochi anni, e dopo saranno C...zi amari per tutti i piloti, ex AZ ed ex AP,..... che finalmente si sentiranno uniti e solidali, si,........ ma nella TRAGEDIA
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RaiNews24 - Alitalia, Berlusconi: "Se fallisce niente garanzie su esuberi", Cgil: "Inaccettabile"
ItAli Airlines vuole aerei e personale in esubero
Una seconda manifestazione di interesse è giunta ieri. Il commissario straordinario di Alitalia, ha ricevuto ieri "una manifestazione di interesse al progetto di cessione da Alitalia ad ItAli Airlines di aerei e relativi personale navigante e tecnico in esubero, sulla base di un contratto di servizio pluriennale". Lo rende noto la compagnia con una nota. La ItAli Airlines è una compagnia regionale abbruzzese con una flotta di 10 aerei che ha in gestione il servizio di Canadair.
Il Commissario Straordinario "ha richiesto ad ambedue i predetti soggetti chiarimenti e documentazione per una preliminare valutazione di dette manifestazioni di interesse".
ItAli Airlines vuole aerei e personale in esubero
Una seconda manifestazione di interesse è giunta ieri. Il commissario straordinario di Alitalia, ha ricevuto ieri "una manifestazione di interesse al progetto di cessione da Alitalia ad ItAli Airlines di aerei e relativi personale navigante e tecnico in esubero, sulla base di un contratto di servizio pluriennale". Lo rende noto la compagnia con una nota. La ItAli Airlines è una compagnia regionale abbruzzese con una flotta di 10 aerei che ha in gestione il servizio di Canadair.
Il Commissario Straordinario "ha richiesto ad ambedue i predetti soggetti chiarimenti e documentazione per una preliminare valutazione di dette manifestazioni di interesse".
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....non sarà per caso che anche loro con Spadaccini & Co hanno trovato qualche debito da spalmare insieme a quelli di AZ e AP con questa generosa offerta solidale??!
Ah che brutto però essere malpensanti!...
Ah che brutto però essere malpensanti!...
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grazie paoloaz
esattamente qui volevo arrivare.
CAI inizia secondo la piu' classica tradizione del magna magna politico.. E nessuno dice niente.
AP doveva essere lasciata al suo corso e AZ sarebbe dovuta andare con AF/KLM.. i sindacati corrotti, ancora una volta si sono dimostrati il cancro del nostro lavoro. manovrati fino all'inverosimile..
Banca Intesa vanta un credito di circa 1,1 miliardi di euro verso AP Holding, che non sarebbe riuscita mai a riscuotere, ecco perchè si è da sempre opposta all' affaire Air France, non avrebbe potuto riprendere i soldi, e si sarebbe trovata in Italia una concorrente che sa fare davvero il lavoro di vettore aereo, no Alitalia che ha sempre fatto l'interessE politico e non economico.
Saltata la situazione Air France, ha fatto un piano che prevedesse da subito l'unione delle 2 compagnie, il buco di air one viene colmato in parte dalla cordata e rientra nelle casse della banca, la differenza la tiene Toto come partecipazione e fornisce in leasing a prezzi non di mercato i futuri airbus opzionati, Alitalia viene valutata 300 milioni (Il sole 24 ore qualche giorno fa diceva che solo slot, terreni e aerei di proprietà erano valutati oltre i 2 miliardi di euro, ma c'è da tener presente anche i debiti), le viene presa solo la polpa (tranne qualche migliaio di persone di terra, che per motivi politici non possono essere lasciate a casa), il resto viene mandato nella Bad Company sulle spalle del contribuente.
La nuova società avrà 1550 piloti, tutti i confermati Air One e circa un migliaio di Alitalia, gli altri mille di Alitalia, in cassa integrazione, (non si poteva mettere in cassa integrazione piloti air one, già è un casino giustificare all'opinione pubblica che deve mantenere migliaia di persone "ex statali" era impossibile giustificare il trattamento per dei privati, giustamente).
Per cui banca Intesa ha preso 2 piccioni con una fava, non ha perso il credito di Air One e ha passato il debito allo stato mascherandolo insieme al resto del debito Alitalia, spinto dalla pressione politica di Berlusconi, ha trovato una cordata che doveva e aveva ricevuto favori, e l' affare è fatto.
Il problema, e che a questa gente di fare lavoro aereo non gliene frega nulla, e nemmeno lo sanno fare, il contratto CAI è stato fatto con dei copia incolla di vari altri contratti, cambiando le cifre in ribasso.
Devono fare alitalia/air one per un problema politico, ma con questo piano industriale inesistente, la società è destinata a durare pochi anni, e dopo saranno C...zi amari per tutti i piloti, ex AZ ed ex AP,..... che finalmente si sentiranno uniti e solidali, si,........ ma nella TRAGEDIA
Saltata la situazione Air France, ha fatto un piano che prevedesse da subito l'unione delle 2 compagnie, il buco di air one viene colmato in parte dalla cordata e rientra nelle casse della banca, la differenza la tiene Toto come partecipazione e fornisce in leasing a prezzi non di mercato i futuri airbus opzionati, Alitalia viene valutata 300 milioni (Il sole 24 ore qualche giorno fa diceva che solo slot, terreni e aerei di proprietà erano valutati oltre i 2 miliardi di euro, ma c'è da tener presente anche i debiti), le viene presa solo la polpa (tranne qualche migliaio di persone di terra, che per motivi politici non possono essere lasciate a casa), il resto viene mandato nella Bad Company sulle spalle del contribuente.
La nuova società avrà 1550 piloti, tutti i confermati Air One e circa un migliaio di Alitalia, gli altri mille di Alitalia, in cassa integrazione, (non si poteva mettere in cassa integrazione piloti air one, già è un casino giustificare all'opinione pubblica che deve mantenere migliaia di persone "ex statali" era impossibile giustificare il trattamento per dei privati, giustamente).
Per cui banca Intesa ha preso 2 piccioni con una fava, non ha perso il credito di Air One e ha passato il debito allo stato mascherandolo insieme al resto del debito Alitalia, spinto dalla pressione politica di Berlusconi, ha trovato una cordata che doveva e aveva ricevuto favori, e l' affare è fatto.
Il problema, e che a questa gente di fare lavoro aereo non gliene frega nulla, e nemmeno lo sanno fare, il contratto CAI è stato fatto con dei copia incolla di vari altri contratti, cambiando le cifre in ribasso.
Devono fare alitalia/air one per un problema politico, ma con questo piano industriale inesistente, la società è destinata a durare pochi anni, e dopo saranno C...zi amari per tutti i piloti, ex AZ ed ex AP,..... che finalmente si sentiranno uniti e solidali, si,........ ma nella TRAGEDIA
CAI inizia secondo la piu' classica tradizione del magna magna politico.. E nessuno dice niente.
AP doveva essere lasciata al suo corso e AZ sarebbe dovuta andare con AF/KLM.. i sindacati corrotti, ancora una volta si sono dimostrati il cancro del nostro lavoro. manovrati fino all'inverosimile..
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dal quotidiano "il Riformista" del 17 settembre 2008, in prima pagina
La cupola dei piloti
Ecco come i sindacalisti dell'Anpac gonfiano le buste paga e controllano carriere, permessi, promozioni e consulenze
di Tonia Mastronuoni
I piloti temono la fine del regime. Del loro, beninteso. Perché in Alitalia comanda una categoria sola, anzi, un sindacato solo, che in senso stretto non è neanche un sindacato, ma è un'organizzazione professionale: l'Anpac. In queste ore in cui si decide vita o morte di Alitalia, continua a fare muro perché teme di perdere il suo sistema di potere. Che è impressionante. L'Anpac decide più o meno tutto, a cominciare dagli stipendi, passando per gli istruttori, i controllori che fanno i check frequentissimi ai comandanti per decidere se sono capaci o meno di volare, e che ha in mano le nomine dei capi piloti e dei dirigenti di una divisione delicatissima come quella delle operazioni di volo. E intasca soldi a palate con società di consulenza come Anpac Service che offre servizi e consulenze generosamente retribuite dall'Alitalia.
Cominciamo dagli stipendi e dalla scandalosa storia dei permessi sindacali. Anzitutto, va detto che conviene molto di più fare il dirigente dell'Anpac che pilotare un aereo. Il suo presidente, Fabio Berti, dichiara 158 mila euro di imponibile all'anno. In più, incassa le indennità e le infinite voci che compongono l'articolato contratto dei comandanti. Il suo vice, Stefano De Carlo, ne dichiara 130 mila. Il più anziano tra i piloti di Alitalia ne guadagna molto meno, 95 mila. E per farsi un'idea di quanto possa lievitare uno stipendio del genere, con tutte le voci aggiuntive, basti calcolare che un comandante che guadagni attorno ai 65mila euro, ne intasca a fine anno oltre 100 mila, quasi il doppio. Ma gli stipendi d'oro non sono l'unica prerogativa dei dirigenti Anpac. La loro organizzazione ha anche il potere di arricchire le buste paga degli iscritti, grazie al sistema dei permessi sindacali.
Il sistema dei permessi funziona così: per ogni pilota iscritto, un sindacato (o un'organizzazione professionale) può rivendicare 2,1 giorni l'anno. In virtù dei suoi iscritti, circa mille, l'Anpac ha dunque diritto a oltre 2000 giorni di permesso all'anno. Quando un comandante vola, prende 164 euro al giorno di indennità. Quando non vola, nulla. I dirigenti dell'Anpac, che ovviamente volano poco o niente perché fanno i sindacalisti, prendono comunque 150 euro al giorno. E ora viene il bello: chi riceve dall'Anpac un permesso sindacale (può essere ovviamente un semplice iscritto), ne prende molti meno, 110. Ma siccome i piloti hanno 20 giorni di volo e 10 di riposo ogni mese, il trucco sta nel prendersi i permessi sindacali nei giorni di riposo. Così, la busta paga si gonfia automaticamente di 110, 220 o 1100 euro in più. Un sistema talmente oliato, non solo in Anpac, che un modo persuasivo per convincere i piloti a iscriversi alle organizzazioni sindacali è sempre stato quello di promettere in anticipo un tot di permessi sindacali per un certo lasso di tempo, ad esempio un anno. Un extra in busta paga garantito dal sindacato, semplicemente in cambio dell'iscrizione.
Poi c'è il capitolo, altrettan*to delicato, del vasto e robusto sistema di controllo delle no*mine. I dirigenti della "Direzione operazioni di volo", quella che organizza, chiamiamole così, "le politiche economiche di volo" cioè dalle modalità di addestramento a que*stioni delicate come il numero di piloti obbligatorio per garantire gli standard minimi di sicurezza su ogni volo, ma anche cose più banali, come sintetizza un comandante, cioè «se dobbiamo mangiare prosciutto o tonno», sono saldamente in mano all'Anpac. Il direttore delle operazioni di volo decide i capipilota, che sono dunque tutti, ça va sans dire, emanazione dell'Anpac. Infine, siccome l'Enac, l'ente nazionale dell'aviazione civile, dovrebbe esprimere i controllori e gli istruttori, ma non ha i numeri per farlo, delega ai piloti stessi questi compiti. E quasi tutti gli istruttori e i controllori sono iscritti all'Anpac (tanto che l'Up, l'altro sindacato dei comandanti, ha denunciato Alitalia per comportamento antisindacale). Visto che i piloti sono obbligati a vari controlli all'anno, un check al simulatore ogni sei mesi e uno in volo ogni dodici, è chiaro che i controllori, dunque i sindacati che li nominano, hanno un discreto potere in mano, per esercitare eventualmente le loro moral suasion, chiamiamole così, sui colleghi.
Poi c'è il capitolo Anpac Service. Una società che offre, prima anomalia, consulenze al*l'Alitalia, l'azienda di cui è controparte nelle trattative sindacali. E che pubblica riviste del settore come Pegaso che sono corredate da pubblicità dell'Alitalia. Fino al 2004 aveva anche in appalto l'aggiornamento dei voluminosi manuali per i piloti (uno o più per ogni tipo di aereo). Infine, ci sono capitoli come Sanivolo, l'assicurazione sanitaria ad hoc per i piloti istituita nel 2001: nel consiglio di amministrazione due dei tre rappresentanti dei sindacati sono dell'Anpac.
È ovvio allora perché, quando Roberto Colaninno ha espresso la volontà di cambiare radicalmente registro, di introdurre anche in Alitalia le Rsu, le rappresentanze sindacali che verrebbero elette attraverso le liste, l'Anpac ha alzato le barricate. Nella Cai, secondo l'accordo quadro su cui i confederali hanno già dato l'assenso, i piloti saranno 1550, contro i 3300 assistenti di volo e agli altri 7650 dipendenti nei servizi e nella manutenzione. Con le Rsu i piloti diventerebbero una minoranza che avrebbe difficoltà a mantenere postazioni di potere come quella attuale dell'Anpac. E se si introducesse anche il contratto unico, com'è nella volontà di Colaninno, il loro potere contrattuale sarebbe molto ridimensionato, rispetto ad oggi. Su questi due punti, raccontano i bene informati, l'Anpac ha detto il no più netto. Rispetto ad essi, il piano industriale o le prospettive reali di rilancio sono questioni molto più secondarie, per le "aquile selvagge".
La cupola dei piloti
Ecco come i sindacalisti dell'Anpac gonfiano le buste paga e controllano carriere, permessi, promozioni e consulenze
di Tonia Mastronuoni
I piloti temono la fine del regime. Del loro, beninteso. Perché in Alitalia comanda una categoria sola, anzi, un sindacato solo, che in senso stretto non è neanche un sindacato, ma è un'organizzazione professionale: l'Anpac. In queste ore in cui si decide vita o morte di Alitalia, continua a fare muro perché teme di perdere il suo sistema di potere. Che è impressionante. L'Anpac decide più o meno tutto, a cominciare dagli stipendi, passando per gli istruttori, i controllori che fanno i check frequentissimi ai comandanti per decidere se sono capaci o meno di volare, e che ha in mano le nomine dei capi piloti e dei dirigenti di una divisione delicatissima come quella delle operazioni di volo. E intasca soldi a palate con società di consulenza come Anpac Service che offre servizi e consulenze generosamente retribuite dall'Alitalia.
Cominciamo dagli stipendi e dalla scandalosa storia dei permessi sindacali. Anzitutto, va detto che conviene molto di più fare il dirigente dell'Anpac che pilotare un aereo. Il suo presidente, Fabio Berti, dichiara 158 mila euro di imponibile all'anno. In più, incassa le indennità e le infinite voci che compongono l'articolato contratto dei comandanti. Il suo vice, Stefano De Carlo, ne dichiara 130 mila. Il più anziano tra i piloti di Alitalia ne guadagna molto meno, 95 mila. E per farsi un'idea di quanto possa lievitare uno stipendio del genere, con tutte le voci aggiuntive, basti calcolare che un comandante che guadagni attorno ai 65mila euro, ne intasca a fine anno oltre 100 mila, quasi il doppio. Ma gli stipendi d'oro non sono l'unica prerogativa dei dirigenti Anpac. La loro organizzazione ha anche il potere di arricchire le buste paga degli iscritti, grazie al sistema dei permessi sindacali.
Il sistema dei permessi funziona così: per ogni pilota iscritto, un sindacato (o un'organizzazione professionale) può rivendicare 2,1 giorni l'anno. In virtù dei suoi iscritti, circa mille, l'Anpac ha dunque diritto a oltre 2000 giorni di permesso all'anno. Quando un comandante vola, prende 164 euro al giorno di indennità. Quando non vola, nulla. I dirigenti dell'Anpac, che ovviamente volano poco o niente perché fanno i sindacalisti, prendono comunque 150 euro al giorno. E ora viene il bello: chi riceve dall'Anpac un permesso sindacale (può essere ovviamente un semplice iscritto), ne prende molti meno, 110. Ma siccome i piloti hanno 20 giorni di volo e 10 di riposo ogni mese, il trucco sta nel prendersi i permessi sindacali nei giorni di riposo. Così, la busta paga si gonfia automaticamente di 110, 220 o 1100 euro in più. Un sistema talmente oliato, non solo in Anpac, che un modo persuasivo per convincere i piloti a iscriversi alle organizzazioni sindacali è sempre stato quello di promettere in anticipo un tot di permessi sindacali per un certo lasso di tempo, ad esempio un anno. Un extra in busta paga garantito dal sindacato, semplicemente in cambio dell'iscrizione.
Poi c'è il capitolo, altrettan*to delicato, del vasto e robusto sistema di controllo delle no*mine. I dirigenti della "Direzione operazioni di volo", quella che organizza, chiamiamole così, "le politiche economiche di volo" cioè dalle modalità di addestramento a que*stioni delicate come il numero di piloti obbligatorio per garantire gli standard minimi di sicurezza su ogni volo, ma anche cose più banali, come sintetizza un comandante, cioè «se dobbiamo mangiare prosciutto o tonno», sono saldamente in mano all'Anpac. Il direttore delle operazioni di volo decide i capipilota, che sono dunque tutti, ça va sans dire, emanazione dell'Anpac. Infine, siccome l'Enac, l'ente nazionale dell'aviazione civile, dovrebbe esprimere i controllori e gli istruttori, ma non ha i numeri per farlo, delega ai piloti stessi questi compiti. E quasi tutti gli istruttori e i controllori sono iscritti all'Anpac (tanto che l'Up, l'altro sindacato dei comandanti, ha denunciato Alitalia per comportamento antisindacale). Visto che i piloti sono obbligati a vari controlli all'anno, un check al simulatore ogni sei mesi e uno in volo ogni dodici, è chiaro che i controllori, dunque i sindacati che li nominano, hanno un discreto potere in mano, per esercitare eventualmente le loro moral suasion, chiamiamole così, sui colleghi.
Poi c'è il capitolo Anpac Service. Una società che offre, prima anomalia, consulenze al*l'Alitalia, l'azienda di cui è controparte nelle trattative sindacali. E che pubblica riviste del settore come Pegaso che sono corredate da pubblicità dell'Alitalia. Fino al 2004 aveva anche in appalto l'aggiornamento dei voluminosi manuali per i piloti (uno o più per ogni tipo di aereo). Infine, ci sono capitoli come Sanivolo, l'assicurazione sanitaria ad hoc per i piloti istituita nel 2001: nel consiglio di amministrazione due dei tre rappresentanti dei sindacati sono dell'Anpac.
È ovvio allora perché, quando Roberto Colaninno ha espresso la volontà di cambiare radicalmente registro, di introdurre anche in Alitalia le Rsu, le rappresentanze sindacali che verrebbero elette attraverso le liste, l'Anpac ha alzato le barricate. Nella Cai, secondo l'accordo quadro su cui i confederali hanno già dato l'assenso, i piloti saranno 1550, contro i 3300 assistenti di volo e agli altri 7650 dipendenti nei servizi e nella manutenzione. Con le Rsu i piloti diventerebbero una minoranza che avrebbe difficoltà a mantenere postazioni di potere come quella attuale dell'Anpac. E se si introducesse anche il contratto unico, com'è nella volontà di Colaninno, il loro potere contrattuale sarebbe molto ridimensionato, rispetto ad oggi. Su questi due punti, raccontano i bene informati, l'Anpac ha detto il no più netto. Rispetto ad essi, il piano industriale o le prospettive reali di rilancio sono questioni molto più secondarie, per le "aquile selvagge".
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Una cosa comincia a trasparire e trova sempre più conferma come causa del mancato accordo.
Ieri sera di nuovo dal leccakulo il Comandante in pectoris Berti che cercava di spiegare perchè tutto era successo, e cercava di convincere e convincersi che c'è ancora una possibilità. Ciò che esce è che indipendentemente dalle affermazioni di piazza, nessuno ha pensato ai lavoratori da 1300 euro al mese (per i quali tra l'altro era stato raggiunto un accordo da tutte le sigle sindacali) ma lo stop è venuto dall'ANPAC e UP che si sono trascinati (per qualche giochino politico) anche la CGIL... tutto perchè dopo aver ottenuto meno ribassi, partecipazione agli utili, volevano per forza mettere le mani sul piano industriale... della serie Adamo ed Eva che potevano tutto ma si sono scelti la mela proibita. E allora cosa vogliono ancora solidarietà. Questi non stanno difendendo gli stipendi o la categoria, ma solo e soltanto i loro interessi economici di Associazione Piloti! chi vuole intendere intenda!
PS: Ora "Tiraemolla" Fassino cerca di consigliare di vendere gli immobili per creare liquidità, o darli in garanzia per altri prestiti... ma lo ha capito che è commissariata in stato di insolvenza, il chhe vuol dire che qualsiasi soldo che riesce a tirare fuori è destinato ai creditori? Che è fortunata che ENAC che per molto meno alle altre compagnie ha ritirato l'AOC ancora non glielo ritira?
Associazione
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Amichetti e
Compagnucci
Ieri sera di nuovo dal leccakulo il Comandante in pectoris Berti che cercava di spiegare perchè tutto era successo, e cercava di convincere e convincersi che c'è ancora una possibilità. Ciò che esce è che indipendentemente dalle affermazioni di piazza, nessuno ha pensato ai lavoratori da 1300 euro al mese (per i quali tra l'altro era stato raggiunto un accordo da tutte le sigle sindacali) ma lo stop è venuto dall'ANPAC e UP che si sono trascinati (per qualche giochino politico) anche la CGIL... tutto perchè dopo aver ottenuto meno ribassi, partecipazione agli utili, volevano per forza mettere le mani sul piano industriale... della serie Adamo ed Eva che potevano tutto ma si sono scelti la mela proibita. E allora cosa vogliono ancora solidarietà. Questi non stanno difendendo gli stipendi o la categoria, ma solo e soltanto i loro interessi economici di Associazione Piloti! chi vuole intendere intenda!
PS: Ora "Tiraemolla" Fassino cerca di consigliare di vendere gli immobili per creare liquidità, o darli in garanzia per altri prestiti... ma lo ha capito che è commissariata in stato di insolvenza, il chhe vuol dire che qualsiasi soldo che riesce a tirare fuori è destinato ai creditori? Che è fortunata che ENAC che per molto meno alle altre compagnie ha ritirato l'AOC ancora non glielo ritira?
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Last edited by RHSp; 19th Sep 2008 at 07:02.
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Aggiungo e concludo
Perchè mai poi offendersi o prendersela con qualcuno perchè spera che fallisca... in fondo coi cartelli "MEGLIO FALLITI CHE IN MANO A DEI BANDITI", in fondo quelli che hanno esultato alla chiusura della trattativa con il ritiro dell'offerte sono loro... quindi per una volta mi sento solidale con loro, lo devo ammettere, CHE FALLISCANO!
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Ahhhhrggghhhhh
i piloti devono fare i piloti, quando fanno i manager (Angioletti,Soddu,Gentile anpac up ) il risultato e' catastrofico.
FATTI NON PAROLE .....PURTROPPO
FATTI NON PAROLE .....PURTROPPO
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lin fco lin
da altro sito tanto per fare capire a qualcuno che se az si ferma , in italia c'e' gia' chi e' pronto a farle le scarpe:
I9172 Air Italy Rome (FCO)-Milan (LIN) 06:00-07:10
I9163 Air Italy Rome (FCO)-Milan (LIN) 08:00-09:10
I9174 Air Italy Rome (FCO)-Milan (LIN) 10:00-11:10
I9165 Air Italy Rome (FCO)-Milan (LIN) 12:00-13:10
I9176 Air Italy Rome (FCO)-Milan (LIN) 15:00-16:10
I9167 Air Italy Rome (FCO)-Milan (LIN) 17:00-18:10
I9178 Air Italy Rome (FCO)-Milan (LIN) 19:00-20:10
I9169 Air Italy Rome (FCO)-Milan (LIN) 21:00-22:10
I9162 Air Italy Milan (LIN)-Rome (FCO) 06:00-07:10
I9173 Air Italy Milan (LIN)-Rome (FCO) 08:00-09:10
I9164 Air Italy Milan (LIN)-Rome (FCO) 10:00-11:10
I9175 Air Italy Milan (LIN)-Rome (FCO) 12:00-13:10
I9166 Air Italy Milan (LIN)-Rome (FCO) 15:00-16:10
I9177 Air Italy Milan (LIN)-Rome (FCO) 17:00-18:10
I9168 Air Italy Milan (LIN)-Rome (FCO) 19:00-20:10
I9179 Air Italy Milan (LIN)-Rome (FCO) 21:00-22:10
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quindi sono da portare ad esempio... Join Date: Mar 2003
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Da A N S A
» 2008-09-20 13:23
Anpac, contratto Cai per piloti peggio delle colf
ROMA - Il contratto proposto dalla Cai ai piloti di Alitalia e condiviso da FitCisl, Uiltrasporti e UglTrasporti, in alcune parti "ha contenuti peggiorativi rispetto a quello recentemente rinnovato dalle collaboratrici domestiche, categoria per cui nutriamo il massimo rispetto e considerazione". Lo afferma l'Anpac in una nota. L'associazione dei piloti fa poi riferimento al sondaggio pubblicato dal Corriere della Sera, da cui emerge che il 77% degli italiani "ritiene che i contratti di piloti e assistenti di volo andrebbero uniformati a quelli in vigore nelle altre compagnie europee". E, a questo proposito, la nota ricorda che "Anpac e Unione Piloti, nel corso della trattativa con la Cai, hanno più volte proposto questa soluzione ed hanno inoltre aggiunto di essere pronti ad una decurtazione della relativa parte economica fino al 30%"
Anpac, contratto Cai per piloti peggio delle colf
ROMA - Il contratto proposto dalla Cai ai piloti di Alitalia e condiviso da FitCisl, Uiltrasporti e UglTrasporti, in alcune parti "ha contenuti peggiorativi rispetto a quello recentemente rinnovato dalle collaboratrici domestiche, categoria per cui nutriamo il massimo rispetto e considerazione". Lo afferma l'Anpac in una nota. L'associazione dei piloti fa poi riferimento al sondaggio pubblicato dal Corriere della Sera, da cui emerge che il 77% degli italiani "ritiene che i contratti di piloti e assistenti di volo andrebbero uniformati a quelli in vigore nelle altre compagnie europee". E, a questo proposito, la nota ricorda che "Anpac e Unione Piloti, nel corso della trattativa con la Cai, hanno più volte proposto questa soluzione ed hanno inoltre aggiunto di essere pronti ad una decurtazione della relativa parte economica fino al 30%"
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Numeri ed Alitalia
A voi un link con dati, tabelle e grafici su Alitalia e le altre principali compagnie; numeri alla mano si smentiscono categoricamente le leggende circa esuberi, bassa produttività ed alto costo del lavoro di Alitalia.
http://docs.google.com/View?docid=dg6j9j4m_24f27mjqfc
Per quanto riguarda la proposta CAI ed i successivi miglioramenti, senza un piano industriale realisticamente di rilancio, anche aumenti del 100% rispetto agli attuali contratti sarebbero solo fumo negli occhi perché la neonata Alitalia bis ben presto andrebbe a gambe all’aria e con essa i “fortunati reduci”.
Ciò sarebbe un danno enorme per il Paese che già ha pagato caro certe gestioni che hanno per di più ottenuto la "manleva"; qualcuno ricorda per caso Op computer? Con il fallimento di Olivetti personal computer l'Italia ha subito un danno enorme e, tra i responsabili sembra esservi anche un certo Schisano ex amministratore delegato di Alitalia.
«Opc creata per disfarsi del ramo pc»Rita Cola | la Sentinella del Canavese
Cortesemente risparmiate certe battute sul libero mercato e sulla concorrenza che siamo in un paese dove non si può scegliere nemmeno chi votare.
http://docs.google.com/View?docid=dg6j9j4m_24f27mjqfc
Per quanto riguarda la proposta CAI ed i successivi miglioramenti, senza un piano industriale realisticamente di rilancio, anche aumenti del 100% rispetto agli attuali contratti sarebbero solo fumo negli occhi perché la neonata Alitalia bis ben presto andrebbe a gambe all’aria e con essa i “fortunati reduci”.
Ciò sarebbe un danno enorme per il Paese che già ha pagato caro certe gestioni che hanno per di più ottenuto la "manleva"; qualcuno ricorda per caso Op computer? Con il fallimento di Olivetti personal computer l'Italia ha subito un danno enorme e, tra i responsabili sembra esservi anche un certo Schisano ex amministratore delegato di Alitalia.
«Opc creata per disfarsi del ramo pc»Rita Cola | la Sentinella del Canavese
Cortesemente risparmiate certe battute sul libero mercato e sulla concorrenza che siamo in un paese dove non si può scegliere nemmeno chi votare.
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Volete che facciano i confronti degli stipendi degli operai AZ con quelli dei dirigenti Telecom, delle Letterine & c. o peggio ancora con quello di un onorevole? Te parli d'informazione ma mi spieghi chi è che fa informazione in Italia? Tu parli di Floris ma, Gad Lerner l'hai visto alle prese con Notaro? Per me era scontato, perchè tengo ben presente che LA 7 è legata a Telecom e da Telecom alla CAI il passo non è tanto lungo.