Ita: al via il piano assunzioni 2023, oltre 1200 posti
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Ma con la compagnia ben finanziata e perfettamente gestita o che è sul punto di fare il botto da un momento all'altro? Chiedo per il mio amico immaginario...
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P.S.
Per i colleghi alle prime armi che troveranno sicuramente noioso questo scambio di frecciatine: non prendetevela, purtroppo Alitalia ha dato da mangiare e penare a tanti negli anni. Se siete disoccupati fate benissimo ad applicare e cercate quanto più possibile di tapparvi le orecchie di fronte alle nostre critiche, perché la vostra priorità è cominciare a volare. Avrete modo di rendervi conto con i vostri occhi del marciume che purtroppo continua ad aleggiare in compagnia, e poi decidere (o far decidere ad altri per voi, ancora più probabile) se rimanere o scappare.
Sono sempre stato dell'idea che Pprune è una miniera di informazioni, ma anche pieno di gente frustrata: con Alitalia la questione è diversa. Mi rendo conto che a volte le critiche possono sembrare esagerate, ma vi assicuro che la realtà supera la fantasia, come abbiamo avuto modo di vedere negli ultimi quindici mesi (forse pure negli ultimi quindici anni). In ogni caso con l'ingresso di Lufthansa, e a meno di sorprese, dovrebbero essere concessi i canonici due/tre anni di "serenità" economica, usateli per fare esperienza e guardarvi attorno, come hanno fatto altri prima di voi.
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Mi sono fatto i conti, andare in Ita mi costerebbe 380k netti di mancato guadagno in 6 anni. Opzione insostenibile
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Il libro dei sogni..
MS
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Buongiorno ragazzi, è arrivato il momento di raccontare la mia brevissima esperienza in ITA.
Il mio racconto non vuole essere nè una polemica nè uno sfogo (anzi forse un pochino), solo delle riflessioni personali.
Ho partecipato alla selezione di ITA, e la mia carriera con loro si è fermata immediatamente al primo step.
Sono già rated sul 320, attualmente volo in un'altra compagnia.
Step che consisteva in un esercizio di gruppo (i classici che si trovano anche in molti altri colloqui), una chiacchierata con accento romano alla HR, ed un secondo colloquio con un comandante che verifica tutte le scartofie.
Si parte subito con l'esercizio di gruppo, nulla di che, basta partecipare, proporre le proprie idee, non parlarsi sopra, ascoltare. Insomma easy, soprattutto se il gruppo è composto da persone cordiali.
Poi successivamente si iniziano i colloqui face to face, 2 alla volta, ed ognuno aspetta nella hall il suo turno.
La mia chiacchierata ha trattato il mio background, dove sto volando attualmente, che tipo di contratto ho, perchè ITA, ecc. ecc.
Fammi un esempio di quando hai dovuto importi ad un comandante, un esempio di quando hai mostrato hai dovuto prendere una tua iniziativa, o di quando hai dovuto rompere qualche regola, ecc. ecc.
L'atmosfera era quella di una chiacchierata tranquilla, senza pressioni, non mi sentivo dentro un interrogatorio. Infatti ci sono stati momenti anche di ironia durante il colloquio stesso.
Solamente su una domanda ho esitato un po': se ero pronto a dare le dimissioni prima di ricevere un contratto nero su bianco da loro.
(Nella mia testa ho detto, sti cazzi !), a voce ho detto "farò le mie valutazioni".
(Ho un contratto permanente in una compagnia di bandiera).
L'interesse per ITA era forte, sia per tornare in Italia, sia per volare per la compagnia di bandiera, non mancavo di motivazione, però le bollette le devo pagare, non mi dimetto da dove sono per eventualmente un pugno di mosche.
Dopodichè, nel pomeriggio si fa una seconda chiacchierata con il comandante, molto alla mano, amichevole. Nuovamente si parlava del mio background, quante ore ho, il Notice period, sguardo alla licenza ed al logbook, stretta di mano, fine del colloquio.
Insomma, l'idea è stata quella di una giornata molto easy, di una compagnia che cerca disperatamente, infatti il 90% passa la selezione.
Mi sto interrogando su cosa può non aver funzionato nella mia situazione, dal momento che non c'è stata nessuna valutazione tecnica (teoria / simulatore, che cmq sarebbe stato lo step successivo).
Probabilmente dovrei essere risultato un mostro all'HR, un serial killer.
Oppure, come sospetto, forse mi trovo in una situazione di gran lunga migliore di ITA, ed ho esitato troppo nel dimettermi per aspettare il contratto loro.
Avrei dovuto dire, sì, mi dimetto in diretta in questo momento davanti a lei, ora digito il numero della mia compagnia.
Altri candidati, sempre rated, non sono risultati idonei e a quanto pare anche loro hanno avuto "la stessa problematica", chi sul notice period, o comunque su esitazioni sulla disponibilità immediata.
Ciò che non capisco è il fatto che la maggior parte dei candidati idonei sono tutti non-rated, che devono iniziare il Type a Singapore (si proprio Singapore).
Mi fa piacere per loro, e sono contento che hanno passato, ma forse qualche domandina sulle scelte "amministrative" o strategiche della compagnia me le farei.
E' forse più conveniente prendere non-rated, fargli il type a Singapore, o prendere piloti già pronti a partire, con un OPC una firma e decollare ?
Per carità, non dico che non avrebbero dovuto assumere chi è su un'altra macchina, ben venga questa opportunità anche per loro, soprattutto per chi è senza lavoro, o viene da compagnie del cavolo.
Ma pensavo che il mio CV gli avesse fatto abbastanza comodo, volo la stessa macchina, in una compagnia molto ben vista, con un ottimo training, le ore le ho ....
Misteri del Managment ....
Il mio racconto non vuole essere nè una polemica nè uno sfogo (anzi forse un pochino), solo delle riflessioni personali.
Ho partecipato alla selezione di ITA, e la mia carriera con loro si è fermata immediatamente al primo step.
Sono già rated sul 320, attualmente volo in un'altra compagnia.
Step che consisteva in un esercizio di gruppo (i classici che si trovano anche in molti altri colloqui), una chiacchierata con accento romano alla HR, ed un secondo colloquio con un comandante che verifica tutte le scartofie.
Si parte subito con l'esercizio di gruppo, nulla di che, basta partecipare, proporre le proprie idee, non parlarsi sopra, ascoltare. Insomma easy, soprattutto se il gruppo è composto da persone cordiali.
Poi successivamente si iniziano i colloqui face to face, 2 alla volta, ed ognuno aspetta nella hall il suo turno.
La mia chiacchierata ha trattato il mio background, dove sto volando attualmente, che tipo di contratto ho, perchè ITA, ecc. ecc.
Fammi un esempio di quando hai dovuto importi ad un comandante, un esempio di quando hai mostrato hai dovuto prendere una tua iniziativa, o di quando hai dovuto rompere qualche regola, ecc. ecc.
L'atmosfera era quella di una chiacchierata tranquilla, senza pressioni, non mi sentivo dentro un interrogatorio. Infatti ci sono stati momenti anche di ironia durante il colloquio stesso.
Solamente su una domanda ho esitato un po': se ero pronto a dare le dimissioni prima di ricevere un contratto nero su bianco da loro.
(Nella mia testa ho detto, sti cazzi !), a voce ho detto "farò le mie valutazioni".
(Ho un contratto permanente in una compagnia di bandiera).
L'interesse per ITA era forte, sia per tornare in Italia, sia per volare per la compagnia di bandiera, non mancavo di motivazione, però le bollette le devo pagare, non mi dimetto da dove sono per eventualmente un pugno di mosche.
Dopodichè, nel pomeriggio si fa una seconda chiacchierata con il comandante, molto alla mano, amichevole. Nuovamente si parlava del mio background, quante ore ho, il Notice period, sguardo alla licenza ed al logbook, stretta di mano, fine del colloquio.
Insomma, l'idea è stata quella di una giornata molto easy, di una compagnia che cerca disperatamente, infatti il 90% passa la selezione.
Mi sto interrogando su cosa può non aver funzionato nella mia situazione, dal momento che non c'è stata nessuna valutazione tecnica (teoria / simulatore, che cmq sarebbe stato lo step successivo).
Probabilmente dovrei essere risultato un mostro all'HR, un serial killer.
Oppure, come sospetto, forse mi trovo in una situazione di gran lunga migliore di ITA, ed ho esitato troppo nel dimettermi per aspettare il contratto loro.
Avrei dovuto dire, sì, mi dimetto in diretta in questo momento davanti a lei, ora digito il numero della mia compagnia.
Altri candidati, sempre rated, non sono risultati idonei e a quanto pare anche loro hanno avuto "la stessa problematica", chi sul notice period, o comunque su esitazioni sulla disponibilità immediata.
Ciò che non capisco è il fatto che la maggior parte dei candidati idonei sono tutti non-rated, che devono iniziare il Type a Singapore (si proprio Singapore).
Mi fa piacere per loro, e sono contento che hanno passato, ma forse qualche domandina sulle scelte "amministrative" o strategiche della compagnia me le farei.
E' forse più conveniente prendere non-rated, fargli il type a Singapore, o prendere piloti già pronti a partire, con un OPC una firma e decollare ?
Per carità, non dico che non avrebbero dovuto assumere chi è su un'altra macchina, ben venga questa opportunità anche per loro, soprattutto per chi è senza lavoro, o viene da compagnie del cavolo.
Ma pensavo che il mio CV gli avesse fatto abbastanza comodo, volo la stessa macchina, in una compagnia molto ben vista, con un ottimo training, le ore le ho ....
Misteri del Managment ....
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Buongiorno ragazzi, è arrivato il momento di raccontare la mia brevissima esperienza in ITA.
Il mio racconto non vuole essere nè una polemica nè uno sfogo (anzi forse un pochino), solo delle riflessioni personali.
Ho partecipato alla selezione di ITA, e la mia carriera con loro si è fermata immediatamente al primo step.
Sono già rated sul 320, attualmente volo in un'altra compagnia.
Step che consisteva in un esercizio di gruppo (i classici che si trovano anche in molti altri colloqui), una chiacchierata con accento romano alla HR, ed un secondo colloquio con un comandante che verifica tutte le scartofie.
Si parte subito con l'esercizio di gruppo, nulla di che, basta partecipare, proporre le proprie idee, non parlarsi sopra, ascoltare. Insomma easy, soprattutto se il gruppo è composto da persone cordiali.
Poi successivamente si iniziano i colloqui face to face, 2 alla volta, ed ognuno aspetta nella hall il suo turno.
La mia chiacchierata ha trattato il mio background, dove sto volando attualmente, che tipo di contratto ho, perchè ITA, ecc. ecc.
Fammi un esempio di quando hai dovuto importi ad un comandante, un esempio di quando hai mostrato hai dovuto prendere una tua iniziativa, o di quando hai dovuto rompere qualche regola, ecc. ecc.
L'atmosfera era quella di una chiacchierata tranquilla, senza pressioni, non mi sentivo dentro un interrogatorio. Infatti ci sono stati momenti anche di ironia durante il colloquio stesso.
Solamente su una domanda ho esitato un po': se ero pronto a dare le dimissioni prima di ricevere un contratto nero su bianco da loro.
(Nella mia testa ho detto, sti cazzi !), a voce ho detto "farò le mie valutazioni".
(Ho un contratto permanente in una compagnia di bandiera).
L'interesse per ITA era forte, sia per tornare in Italia, sia per volare per la compagnia di bandiera, non mancavo di motivazione, però le bollette le devo pagare, non mi dimetto da dove sono per eventualmente un pugno di mosche.
Dopodichè, nel pomeriggio si fa una seconda chiacchierata con il comandante, molto alla mano, amichevole. Nuovamente si parlava del mio background, quante ore ho, il Notice period, sguardo alla licenza ed al logbook, stretta di mano, fine del colloquio.
Insomma, l'idea è stata quella di una giornata molto easy, di una compagnia che cerca disperatamente, infatti il 90% passa la selezione.
Mi sto interrogando su cosa può non aver funzionato nella mia situazione, dal momento che non c'è stata nessuna valutazione tecnica (teoria / simulatore, che cmq sarebbe stato lo step successivo).
Probabilmente dovrei essere risultato un mostro all'HR, un serial killer.
Oppure, come sospetto, forse mi trovo in una situazione di gran lunga migliore di ITA, ed ho esitato troppo nel dimettermi per aspettare il contratto loro.
Avrei dovuto dire, sì, mi dimetto in diretta in questo momento davanti a lei, ora digito il numero della mia compagnia.
Altri candidati, sempre rated, non sono risultati idonei e a quanto pare anche loro hanno avuto "la stessa problematica", chi sul notice period, o comunque su esitazioni sulla disponibilità immediata.
Ciò che non capisco è il fatto che la maggior parte dei candidati idonei sono tutti non-rated, che devono iniziare il Type a Singapore (si proprio Singapore).
Mi fa piacere per loro, e sono contento che hanno passato, ma forse qualche domandina sulle scelte "amministrative" o strategiche della compagnia me le farei.
E' forse più conveniente prendere non-rated, fargli il type a Singapore, o prendere piloti già pronti a partire, con un OPC una firma e decollare ?
Per carità, non dico che non avrebbero dovuto assumere chi è su un'altra macchina, ben venga questa opportunità anche per loro, soprattutto per chi è senza lavoro, o viene da compagnie del cavolo.
Ma pensavo che il mio CV gli avesse fatto abbastanza comodo, volo la stessa macchina, in una compagnia molto ben vista, con un ottimo training, le ore le ho ....
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Il mio racconto non vuole essere nè una polemica nè uno sfogo (anzi forse un pochino), solo delle riflessioni personali.
Ho partecipato alla selezione di ITA, e la mia carriera con loro si è fermata immediatamente al primo step.
Sono già rated sul 320, attualmente volo in un'altra compagnia.
Step che consisteva in un esercizio di gruppo (i classici che si trovano anche in molti altri colloqui), una chiacchierata con accento romano alla HR, ed un secondo colloquio con un comandante che verifica tutte le scartofie.
Si parte subito con l'esercizio di gruppo, nulla di che, basta partecipare, proporre le proprie idee, non parlarsi sopra, ascoltare. Insomma easy, soprattutto se il gruppo è composto da persone cordiali.
Poi successivamente si iniziano i colloqui face to face, 2 alla volta, ed ognuno aspetta nella hall il suo turno.
La mia chiacchierata ha trattato il mio background, dove sto volando attualmente, che tipo di contratto ho, perchè ITA, ecc. ecc.
Fammi un esempio di quando hai dovuto importi ad un comandante, un esempio di quando hai mostrato hai dovuto prendere una tua iniziativa, o di quando hai dovuto rompere qualche regola, ecc. ecc.
L'atmosfera era quella di una chiacchierata tranquilla, senza pressioni, non mi sentivo dentro un interrogatorio. Infatti ci sono stati momenti anche di ironia durante il colloquio stesso.
Solamente su una domanda ho esitato un po': se ero pronto a dare le dimissioni prima di ricevere un contratto nero su bianco da loro.
(Nella mia testa ho detto, sti cazzi !), a voce ho detto "farò le mie valutazioni".
(Ho un contratto permanente in una compagnia di bandiera).
L'interesse per ITA era forte, sia per tornare in Italia, sia per volare per la compagnia di bandiera, non mancavo di motivazione, però le bollette le devo pagare, non mi dimetto da dove sono per eventualmente un pugno di mosche.
Dopodichè, nel pomeriggio si fa una seconda chiacchierata con il comandante, molto alla mano, amichevole. Nuovamente si parlava del mio background, quante ore ho, il Notice period, sguardo alla licenza ed al logbook, stretta di mano, fine del colloquio.
Insomma, l'idea è stata quella di una giornata molto easy, di una compagnia che cerca disperatamente, infatti il 90% passa la selezione.
Mi sto interrogando su cosa può non aver funzionato nella mia situazione, dal momento che non c'è stata nessuna valutazione tecnica (teoria / simulatore, che cmq sarebbe stato lo step successivo).
Probabilmente dovrei essere risultato un mostro all'HR, un serial killer.
Oppure, come sospetto, forse mi trovo in una situazione di gran lunga migliore di ITA, ed ho esitato troppo nel dimettermi per aspettare il contratto loro.
Avrei dovuto dire, sì, mi dimetto in diretta in questo momento davanti a lei, ora digito il numero della mia compagnia.
Altri candidati, sempre rated, non sono risultati idonei e a quanto pare anche loro hanno avuto "la stessa problematica", chi sul notice period, o comunque su esitazioni sulla disponibilità immediata.
Ciò che non capisco è il fatto che la maggior parte dei candidati idonei sono tutti non-rated, che devono iniziare il Type a Singapore (si proprio Singapore).
Mi fa piacere per loro, e sono contento che hanno passato, ma forse qualche domandina sulle scelte "amministrative" o strategiche della compagnia me le farei.
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Per carità, non dico che non avrebbero dovuto assumere chi è su un'altra macchina, ben venga questa opportunità anche per loro, soprattutto per chi è senza lavoro, o viene da compagnie del cavolo.
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In tutto questo non capisco, se la compagnia per cui lavori è così buona come dici, chi te lo fa fare di applicare per questa banda di disperati? Questa fissazione per la compagnia di bandiera (qualunque cosa voglia dire) che radici ha? Non capisco davvero
Join Date: Mar 2009
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Comunque anche io ho applicato come "not experienced" con tutti i requisiti rispettati, ma nemmeno l'email di SHL ho mai ricevuto.... Sembrerebbe che ormai chi dovevano chiamare per gli step successivi li hanno chiamati 😔
Join Date: Feb 2023
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Buongiorno ragazzi, è arrivato il momento di raccontare la mia brevissima esperienza in ITA.
Il mio racconto non vuole essere nè una polemica nè uno sfogo (anzi forse un pochino), solo delle riflessioni personali.
Ho partecipato alla selezione di ITA, e la mia carriera con loro si è fermata immediatamente al primo step.
Sono già rated sul 320, attualmente volo in un'altra compagnia.
Step che consisteva in un esercizio di gruppo (i classici che si trovano anche in molti altri colloqui), una chiacchierata con accento romano alla HR, ed un secondo colloquio con un comandante che verifica tutte le scartofie.
Si parte subito con l'esercizio di gruppo, nulla di che, basta partecipare, proporre le proprie idee, non parlarsi sopra, ascoltare. Insomma easy, soprattutto se il gruppo è composto da persone cordiali.
Poi successivamente si iniziano i colloqui face to face, 2 alla volta, ed ognuno aspetta nella hall il suo turno.
La mia chiacchierata ha trattato il mio background, dove sto volando attualmente, che tipo di contratto ho, perchè ITA, ecc. ecc.
Fammi un esempio di quando hai dovuto importi ad un comandante, un esempio di quando hai mostrato hai dovuto prendere una tua iniziativa, o di quando hai dovuto rompere qualche regola, ecc. ecc.
L'atmosfera era quella di una chiacchierata tranquilla, senza pressioni, non mi sentivo dentro un interrogatorio. Infatti ci sono stati momenti anche di ironia durante il colloquio stesso.
Solamente su una domanda ho esitato un po': se ero pronto a dare le dimissioni prima di ricevere un contratto nero su bianco da loro.
(Nella mia testa ho detto, sti cazzi !), a voce ho detto "farò le mie valutazioni".
(Ho un contratto permanente in una compagnia di bandiera).
L'interesse per ITA era forte, sia per tornare in Italia, sia per volare per la compagnia di bandiera, non mancavo di motivazione, però le bollette le devo pagare, non mi dimetto da dove sono per eventualmente un pugno di mosche.
Dopodichè, nel pomeriggio si fa una seconda chiacchierata con il comandante, molto alla mano, amichevole. Nuovamente si parlava del mio background, quante ore ho, il Notice period, sguardo alla licenza ed al logbook, stretta di mano, fine del colloquio.
Insomma, l'idea è stata quella di una giornata molto easy, di una compagnia che cerca disperatamente, infatti il 90% passa la selezione.
Mi sto interrogando su cosa può non aver funzionato nella mia situazione, dal momento che non c'è stata nessuna valutazione tecnica (teoria / simulatore, che cmq sarebbe stato lo step successivo).
Probabilmente dovrei essere risultato un mostro all'HR, un serial killer.
Oppure, come sospetto, forse mi trovo in una situazione di gran lunga migliore di ITA, ed ho esitato troppo nel dimettermi per aspettare il contratto loro.
Avrei dovuto dire, sì, mi dimetto in diretta in questo momento davanti a lei, ora digito il numero della mia compagnia.
Altri candidati, sempre rated, non sono risultati idonei e a quanto pare anche loro hanno avuto "la stessa problematica", chi sul notice period, o comunque su esitazioni sulla disponibilità immediata.
Ciò che non capisco è il fatto che la maggior parte dei candidati idonei sono tutti non-rated, che devono iniziare il Type a Singapore (si proprio Singapore).
Mi fa piacere per loro, e sono contento che hanno passato, ma forse qualche domandina sulle scelte "amministrative" o strategiche della compagnia me le farei.
E' forse più conveniente prendere non-rated, fargli il type a Singapore, o prendere piloti già pronti a partire, con un OPC una firma e decollare ?
Per carità, non dico che non avrebbero dovuto assumere chi è su un'altra macchina, ben venga questa opportunità anche per loro, soprattutto per chi è senza lavoro, o viene da compagnie del cavolo.
Ma pensavo che il mio CV gli avesse fatto abbastanza comodo, volo la stessa macchina, in una compagnia molto ben vista, con un ottimo training, le ore le ho ....
Misteri del Managment ....
Il mio racconto non vuole essere nè una polemica nè uno sfogo (anzi forse un pochino), solo delle riflessioni personali.
Ho partecipato alla selezione di ITA, e la mia carriera con loro si è fermata immediatamente al primo step.
Sono già rated sul 320, attualmente volo in un'altra compagnia.
Step che consisteva in un esercizio di gruppo (i classici che si trovano anche in molti altri colloqui), una chiacchierata con accento romano alla HR, ed un secondo colloquio con un comandante che verifica tutte le scartofie.
Si parte subito con l'esercizio di gruppo, nulla di che, basta partecipare, proporre le proprie idee, non parlarsi sopra, ascoltare. Insomma easy, soprattutto se il gruppo è composto da persone cordiali.
Poi successivamente si iniziano i colloqui face to face, 2 alla volta, ed ognuno aspetta nella hall il suo turno.
La mia chiacchierata ha trattato il mio background, dove sto volando attualmente, che tipo di contratto ho, perchè ITA, ecc. ecc.
Fammi un esempio di quando hai dovuto importi ad un comandante, un esempio di quando hai mostrato hai dovuto prendere una tua iniziativa, o di quando hai dovuto rompere qualche regola, ecc. ecc.
L'atmosfera era quella di una chiacchierata tranquilla, senza pressioni, non mi sentivo dentro un interrogatorio. Infatti ci sono stati momenti anche di ironia durante il colloquio stesso.
Solamente su una domanda ho esitato un po': se ero pronto a dare le dimissioni prima di ricevere un contratto nero su bianco da loro.
(Nella mia testa ho detto, sti cazzi !), a voce ho detto "farò le mie valutazioni".
(Ho un contratto permanente in una compagnia di bandiera).
L'interesse per ITA era forte, sia per tornare in Italia, sia per volare per la compagnia di bandiera, non mancavo di motivazione, però le bollette le devo pagare, non mi dimetto da dove sono per eventualmente un pugno di mosche.
Dopodichè, nel pomeriggio si fa una seconda chiacchierata con il comandante, molto alla mano, amichevole. Nuovamente si parlava del mio background, quante ore ho, il Notice period, sguardo alla licenza ed al logbook, stretta di mano, fine del colloquio.
Insomma, l'idea è stata quella di una giornata molto easy, di una compagnia che cerca disperatamente, infatti il 90% passa la selezione.
Mi sto interrogando su cosa può non aver funzionato nella mia situazione, dal momento che non c'è stata nessuna valutazione tecnica (teoria / simulatore, che cmq sarebbe stato lo step successivo).
Probabilmente dovrei essere risultato un mostro all'HR, un serial killer.
Oppure, come sospetto, forse mi trovo in una situazione di gran lunga migliore di ITA, ed ho esitato troppo nel dimettermi per aspettare il contratto loro.
Avrei dovuto dire, sì, mi dimetto in diretta in questo momento davanti a lei, ora digito il numero della mia compagnia.
Altri candidati, sempre rated, non sono risultati idonei e a quanto pare anche loro hanno avuto "la stessa problematica", chi sul notice period, o comunque su esitazioni sulla disponibilità immediata.
Ciò che non capisco è il fatto che la maggior parte dei candidati idonei sono tutti non-rated, che devono iniziare il Type a Singapore (si proprio Singapore).
Mi fa piacere per loro, e sono contento che hanno passato, ma forse qualche domandina sulle scelte "amministrative" o strategiche della compagnia me le farei.
E' forse più conveniente prendere non-rated, fargli il type a Singapore, o prendere piloti già pronti a partire, con un OPC una firma e decollare ?
Per carità, non dico che non avrebbero dovuto assumere chi è su un'altra macchina, ben venga questa opportunità anche per loro, soprattutto per chi è senza lavoro, o viene da compagnie del cavolo.
Ma pensavo che il mio CV gli avesse fatto abbastanza comodo, volo la stessa macchina, in una compagnia molto ben vista, con un ottimo training, le ore le ho ....
Misteri del Managment ....
Hanno detto qualcosa sul contratto?
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Ragazzi buongiorno a tutti,
io ho fatto il pre assessment online lo scorso martedì e oggi ho ricevuto la email di convocazione per la selezione a Roma in presenza nel mese di Febbraio! Qualcuno di voi sa qualcosa di più riguardo la selezione o l'eventuale assunzione? Io specifico che sono un "Not experieced" e il prossimo 9 Febbraio dovrei essere a Roma a sostenere l'assessment in presenza! Sull'email c'è scritto che si tratterà di una prova di gruppo e un colloquio individuale! Quindi mi confermate che non ci sarà nessuna prova per la valutazione delle conoscienze? Grazie mille
io ho fatto il pre assessment online lo scorso martedì e oggi ho ricevuto la email di convocazione per la selezione a Roma in presenza nel mese di Febbraio! Qualcuno di voi sa qualcosa di più riguardo la selezione o l'eventuale assunzione? Io specifico che sono un "Not experieced" e il prossimo 9 Febbraio dovrei essere a Roma a sostenere l'assessment in presenza! Sull'email c'è scritto che si tratterà di una prova di gruppo e un colloquio individuale! Quindi mi confermate che non ci sarà nessuna prova per la valutazione delle conoscienze? Grazie mille