Go Back  PPRuNe Forums > PPRuNe Worldwide > Italian Forum
Reload this Page >

Costo CPL/IR in Italia

Wikiposts
Search

Costo CPL/IR in Italia

Thread Tools
 
Search this Thread
 
Old 25th Mar 2009, 15:25
  #21 (permalink)  
 
Join Date: Aug 2005
Location: italy
Posts: 2,588
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
mi spiace che ci sia qualcuno che infili in una discussione sui costi del cpl in italia frasi di un qualunquismo e di un'ignoranza disarmante, neanche degna dei lavori "scomodi" che sono stati citati prima
shinners is offline  
Old 25th Mar 2009, 16:12
  #22 (permalink)  
 
Join Date: Dec 2006
Location: Between CJ610-8As turbojet
Posts: 5,041
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
mau mau sei senza speranza
Forse sarà anche vero, ma tu sei proprio fuori dalla realtà, senza contare che certi appellativi puoi anche tenerli per te stesso dal momento che nessuno si permette di dirti (me compreso) ciò che pensa di te e di quello che dici, anche se vorrebbe farlo.

Ifabio2, la soluzione migliore e meno dispendiosa è recarti negli USA, prendere le licenze FAA e dopo convertirle in JAA. A fronte di un leggero sbattimento in più a livello di studio (ma poco poco) spenderai meno e potrai operare veramente in tutto il mondo avendo licenze FAA/JAA quindi sarà più vantaggioso che: 1- Fare tutto in italia 2- Andare in una delle poche scuole in USA che rilascia direttamente licenze JAA (salvo poi andare in UK a rifare l'IR e spendere un botto).

I tempi sono (almeno ciò che ho impiegato io): 3 mesi per prendere il CPL/IR/MULTI FAA + X tempo per preparare l'ATPL (io ci ho messo 7 mesi) + 4,5 giorni per fare la conversione pratica dei brevetti FAA in JAA (15 ore di volo totali, fatta alla global in grecia). FINE.
vedi tu.
mau mau is offline  
Old 1st Apr 2009, 14:16
  #23 (permalink)  
 
Join Date: Jan 2008
Location: On Air
Posts: 31
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
ciao a tutti...
se mi permettete do il mio parere velocemente evitando polemiche e diatribe varie...
Le licenze all'estero sono da considerare al 99%
Personalmente mi trovo in Australia ed ho anche vissuto con un paio di piloti delle migliori scuole Italiane (premetto... non sono frocio, erano solo flat-mates) quindi credo di poter comparare differenze ICAOaus/JAAita a livello di addestramento.
Elenco i motivi per cui a mio parere un training in un paese come l'australia porta ad una migliore preparazione tecnica rispetto all'Italia:
-Comunicazioni in lingua inglese
-Condizioni metereologiche (Crosswind, Ceiling, etc.etc.-a quanto pare in Italia con forte crosswind non si parte)
-Esperienza di volo in localita' remote e standards molto (e ripeto molto) alti rispetto all'Italia per il volo VFR
...passando a quelle logistiche:
- Professionalita' delle scuole e buona programmazione del training
- Velocita' nelle faccende burocratiche ed esaminazioni
...ed infine quelle economiche:
- credo che non ci siano posti piu' cari dell'europa per volare, quindi take it easy!

P.s. (per MauMau) - le licenze JAA grk possono essere convertite in JAA uk ?!?
P.p.s (sempre per MauMau) - potresti darci qualche informazione in piu' rispetto a quelle che si trovano sul sito per la conversione delle licenze ICAO alla Global ?!?!

Grazie in anticipo
Buon Vento ragazzi
FightingFalcon is offline  
Old 1st Apr 2009, 16:02
  #24 (permalink)  
 
Join Date: Dec 2006
Location: Between CJ610-8As turbojet
Posts: 5,041
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
P.s. (per MauMau) - le licenze JAA grk possono essere convertite in JAA uk ?!?
Ogni licenza JAA può essere convertita (preferisco dire TRASFERITA) in un'altra JAA, per cui la mia risposta è SI.
Il riscontro è un ragazzo che fa (ora non so, è passato 1 anno) l'istruttore a Cranfield in UK.
Piccola nota: la leggenda metropolitana che una licenza UK è tenuta più in considerazione (leggi più fika) di un'altra, è appunto una leggenda metropolitana. Inoltre se vuoi lavorare in UK, puoi farlo anche con la tua licenza GRK.

P.p.s (sempre per MauMau) - potresti darci qualche informazione in piu' rispetto a quelle che si trovano sul sito per la conversione delle licenze ICAO alla Global ?!?!
Parlo per esperienza mia personale quindi certificata al 100%.

- E' necessario prima avere conseguito l'ATPL frozen JAA o cmq una parte teorica JAA relativa alla licenza che vogliamo convertire.

- Le ore di volo da farsi sono in tutto 15: 10 di monomotore VFR 5 di bimotore VFR/IFR + circa 2 ore di esame VFR/IFR

- I tempi di conversione possono ovviamente variare. Io ho impiegato 4 giorni, esame compreso e sono rimasto 6 giorni in tutto in grecia. Ma ho fatto veramente molto in fretta.

- I prezzi si aggirano attorno ai 5000€ 5500€, tutto compreso.

- I documenti che servono sono i seguenti:
  • l'attestazione da parte della CAA di provenienza (se hai fatto l'atpl in italia, in uk o dove ti pare, serve la certificazione da parte della CAA che hai superato l'esame)
  • foto tessera
  • copia licenza FAA (oppure CASA) in corso di validità.
  • Medical certificate FAA (oppure CASA) in corso di validità
  • Medical certificate JAA (fatelo dove vi fare, il mio era inglese)
  • copia di tutte le pagine del vostro loogbook (immaginate la mia gioia ) ma le farete la nel loro ufficio dopo l'esame.
Direi nient'altro. Se vi servono altre info chiedete pure.
mau mau is offline  
Old 1st Apr 2009, 17:16
  #25 (permalink)  
 
Join Date: Feb 2009
Location: Italy
Age: 43
Posts: 117
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
Comunicazioni in lingua inglese
?? perchè in italia no? ricordo che l'inglese è obbligatorio in ifr ovunque

a quanto pare in Italia con forte crosswind non si parte
scherzi vero?

Esperienza di volo in localita' remote e standards molto (e ripeto molto) alti rispetto all'Italia per il volo VFR
qui volgio esempi concreti, ma visto che a quanto pare non hai mai volato in italia , ma hai solo sentito pareri di terzi non si sa di quale scuola,
ritengo la tua affermazione imbarazzante

credo che non ci siano posti piu' cari dell'europa per volare, quindi take it easy
hai considerato i costi di alloggio all'estero?
e quelli di conversione delle licenze?
e che comunque sei dall'altra parte del mondo?
e che non è che a tutti tutti interessa raspare sui costi delle licenze?


Ma è mai possibile che ognuno, ovunque vada, dice di essersi istruito nel posto migliore del mondo?
Mi sembra la stessa risposta che si ottiene chiedendo ad un bambino di 5 anni se la sua mamma sia la migliore del mondo.
Wetstart is offline  
Old 3rd Apr 2009, 15:11
  #26 (permalink)  
 
Join Date: Jan 2008
Location: On Air
Posts: 31
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
Rispondo a Wetstart:

1- Prima di tutto, ho solo espresso un parere personale

2-
hai considerato i costi di alloggio all'estero?
e quelli di conversione delle licenze?
e che comunque sei dall'altra parte del mondo?
...no, mai considerati... mi sono svegliato un giorno in Australia e ho deciso di prendermi le licenze qui.. perche'? si spende di meno in Italia?

3-
?? perchè in italia no? ricordo che l'inglese è obbligatorio in ifr ovunque
Questa affermazione e' sarcastica o parli sul serio!?!

4-
qui volgio esempi concreti, ma visto che a quanto pare non hai mai volato in italia , ma hai solo sentito pareri di terzi non si sa di quale scuola,
ritengo la tua affermazione imbarazzante
-IMBARAZZANTE e' chiamare un ente di aviazione civile nazionale e non ricevere risposte perche' risposte non ne hanno
-IMBARAZZANTE e' aspettare mesi un esaminatore per svolgere un test pratico
-IMBARAZZANTE e' pagare una quota associativa annua elevata per volare in un aeroclub senza poi avere dei servizi effettivi
-IMBARAZZANTE e' che almeno un paio degli esaminatori presenti sul territorio nazionale (e non sono piu' di 5 o 6 in tutto) siano indagati da procure di tutta Italia per vari reati commessi in ambito aeronautico
-IMBARAZZANTE e' la TUA di affermazione, cosa ne sai che non ho mai volato in Italia?!?
Quello che ho scritto nel post precedente era un riassunto che rifletteva bene o male il pensiero di persone che hanno svolto un training JAA o ICAO ed hanno avuto modo di confrontare i due sistemi grazie ad esperienze personali.

Ma è mai possibile che ognuno, ovunque vada, dice di essersi istruito nel posto migliore del mondo?
Mi sembra la stessa risposta che si ottiene chiedendo ad un bambino di 5 anni se la sua mamma sia la migliore del mondo.
Non ho mai detto niente del genere... ho solo espresso alcune buone ragioni per considerare la possibilita' di prendere le licenze all'estero.
Saluti
FightingFalcon is offline  
Old 3rd Apr 2009, 17:00
  #27 (permalink)  
 
Join Date: Feb 2009
Location: Italy
Age: 43
Posts: 117
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
Allora ho capito chi sei!
visto che non hai risposto alla mia domanda!!

Si!! tu sei Jimmy il fenomeno!!!!!!!

mi fai un corso di vfr con xwind landing parlando in inglese ti prego noi qui in italia non lo facciamo !!!

tu hai denigrato l'addestramento italiano, dicendo che in australia è migliore su vari punti
poi dopo hai aggiustato il tiro dicendo che la burocrazia in italia fa schifo (e questo è vero)
ma sul primo punto sei stato ben chiaro.


Quello che ho scritto nel post precedente era un riassunto che rifletteva bene o male il pensiero di persone che hanno svolto un training JAA o ICAO ed hanno avuto modo di confrontare i due sistemi grazie ad esperienze personali.
almeno un motivo citalo! dai per favore!

quello che in italia non si fa fonia in inglese e non si atterra con il vento a traverso è una tua invenzione molto mediocre.
Wetstart is offline  
Old 3rd Apr 2009, 21:20
  #28 (permalink)  
 
Join Date: Jul 2007
Location: Italy
Posts: 124
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
Wetstart, hai mai volato in qualche altro paese oltre l'Italia?
Quale scuola di volo stai frequentando?
Ben chiaro, non voglio fare polemica.
collaudatore is offline  
Old 4th Apr 2009, 06:01
  #29 (permalink)  
 
Join Date: Feb 2009
Location: Italy
Age: 43
Posts: 117
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
Ciao Collaudatore,
mi sono ben guardato da fare confronti!!!
anche perhè spostandosi di scuola in scuola può cambiare tutto sia in italia che penso in australia o ovunque.

guardando per dove e come mi sono addestrato io,
ho solo ribattuto all'illazione che in Italia non si fanno xwind landings e fonia inglese e che si opera in un vfr di basso livello rispetto all'australia chiedendo esempi concreti.

insomma dal punto di vista istruzionale si possono trovare standard molto elevati anche da noi. per la parte burocratica confermo che è un vero scandalo.

non sto frequentando nessuna scuola e ho volato anche in altri paesi
Wetstart is offline  
Old 4th Apr 2009, 06:20
  #30 (permalink)  
 
Join Date: Feb 2006
Location: too far away from home
Age: 38
Posts: 265
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
Wetstart, secondo me per quanto riguarda l'inglese hai torto. In Italia si faranno pure tutte le comunicazioni in inglese, ma imparare a volare in un paese anglofono ti dara` sempre qualcosa di piu` Anche perche` in Italia una volta sceso dall'aereo torni a parlare in romanesco, da altre parti sei costretto a parlare nella lingua della regina Elisabetta (ma purtroppo anche di Elthon John) tutto il giorno.
Per quanto riguarda le spese accessorie (viaggio, visto ecc.) hai parzialmente ragione, ma quelle spese poi bisogna guardarle in prospettiva tenendo conto di quello che si risparmia nel fare le licenze. E poi anche in Italia, a meno che tu viva vicino alla scuola di volo, dovrai pur sempre affittare un buco dove vivere.
nibbio86 is offline  
Old 4th Apr 2009, 07:32
  #31 (permalink)  
 
Join Date: Apr 2007
Location: EGTK
Posts: 69
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
Mi trovo pienamente d'accordo con nibbio, non c'è storia.
Fare il training in Italia e farlo in un paese anglofono dove in frequenza o capisci ciò che ti dicono o ti attacchi al tram non ha paragone.

Wet...porta quelli che hanno imparato a volare in Italia qui negli USA o in Australia.
Poi mi dirai quanti di loro sono a proprio agio con le comunicazioni e la fonia in inglese...io un'idea ce l'ho, credo anche molto chiara per ciò che ho visto in questi 10 mesi di permanenza (durante i quali ho visto tanti italiani venire qui a volare col PPL italiano).
Senza fare polemica alcuna, volare costa sacrifici ed impegno sia se il training lo fai in Italia che se lo fai in USA o in Cambogia.
Per quanto riguarda i vari "imbarazzante" espressi da Falcon, mi trovo d'accordo anche con quelli. Il nostro non è un paese aeronauticamente valutabile e credo che, indipendentemente dal momento di crisi, sia tutto un pò squallido.

Se volete continuare a sognare fatelo pure. Ma secondo me l'esperienza italiana non può andare oltre il PPL se una persona ha come obiettivo quello di diventare un pilota PROFESSIONISTA.

Ah, approposito...oggi come oggi CONOSCERE l'inglese (non sapere dire "cleared for take off" e "maintain heading three three zero" bensì conoscerlo e parlarlo VERAMENTE!) è il minimo, è uno standard MINIMO...di lingue sarebbe meglio conoscerne tre a mio parere, si aprono molte più porte casomai chiuse ad altri.
woltgreat is offline  
Old 4th Apr 2009, 08:07
  #32 (permalink)  
 
Join Date: Mar 2009
Location: London
Age: 37
Posts: 172
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
Se volete continuare a sognare fatelo pure. Ma secondo me l'esperienza italiana non può andare oltre il PPL se una persona ha come obiettivo quello di diventare un pilota PROFESSIONISTA.
Mi sembra che tu restringa un pò troppo i possibili campi d'azione. Visto che il pilota, ma come qualunque altro lavoro, non lo si impara a fare tanto durante i corsi ma durante le varie esperienza che vengono dopo i corsi. E porei capire se tu dicessi che è "consigliabile" un training all'estero...in questo caso concorderei. Ma da qui a dire che è l'unica cosa possibile da fare ce ne passa.
Devi capire che non tutti quelli che sognano di diventare pilota sono nati ricchi. Non tutti hanno vinto alla lotteria.
Io personalmente dovrò lavorare dal mattino al primo pomeriggio per pagare l'ATPL. E ci starò dentro a malapena con le spese facendomi aiutare dai miei. Se a questo dovessi aggiungere tute quelle spese che stare all'estero comporta (l'affitto di una casa, civo, spostamenti ecc.) potrei darmi all'agricoltura e non all'aviazione visto che non potrei mai starci dentro col budget.

Non facciamo finta che se uno è laureato ad Harvard allora troverà un lavoro fantastico appena laureato e chi invece è laureato all'università degli studi di torino no. Forse partirà lievemente avvantaggiato... Ma chi vale davvero ce la fa.

Un saluto.
DotMark is offline  
Old 4th Apr 2009, 09:27
  #33 (permalink)  
 
Join Date: Aug 2005
Location: italy
Posts: 2,588
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
dotmark, quello che semini poi raccogli.
e per il discorso della lingua quello che ti può dare un'esperienza all'estero non te lo darà più nessuno anche perchè quella dimestichezza (che non vuol dire solo le parole tecniche) poi non la impari più e non è nemmeno la sede per impararla dato che si dà per scontato che già lo sappia (sempre in un contesto estero, ma bisogna vederla in quell'ottica perchè in italia per i prossimi anni non si prospetta nulla di buono)

e poi in usa ad esempio si spende meno che in italia (o al max uguale) quindi se facciamo una questione di costi....

non riesco ad immaginare come si possa fare comunicazioni in inglese in aviazione generale, se quando entri nei cockpit sui cieli dell'italia senti comunicazioni in italiano a go-go anche tra liners
shinners is offline  
Old 4th Apr 2009, 09:44
  #34 (permalink)  
 
Join Date: Mar 2009
Location: London
Age: 37
Posts: 172
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
dotmark, quello che semini poi raccogli.
e per il discorso della lingua quello che ti può dare un'esperienza all'estero non te lo darà più nessuno anche perchè quella dimestichezza (che non vuol dire solo le parole tecniche) poi non la impari più e non è nemmeno la sede per impararla dato che si dà per scontato che già lo sappia (sempre in un contesto estero, ma bisogna vederla in quell'ottica perchè in italia per i prossimi anni non si prospetta nulla di buono)
Vero. Quello che si semina si raccoglie.
E mi sembra che lavorare al mattino, seguire i corsi al pomeriggio e studiare la sera...beh, sia seminare molto bene. Sicuramente più onorevole di chi parte per l'america con in tasca 120.000 euro di papà e torna con 500h di line training sull'A320 dopo 2 anni e mezzo...
Per la lingua mi ci sto mettendo d'impegno seguendo corsi alla british. Più di questo non posso fare.

e poi in usa ad esempio si spende meno che in italia (o al max uguale) quindi se facciamo una questione di costi....
Non facciamone tanto una questione di costi...ma di guadagno. Io, in america, avrei la possibilità di lavorare e di guadagnare abbastanza soldi da andare a coprire 450 euro che dò ai miei per il mutuo + spese per vitto, alloggio, trasporto e varie? Se sì allora non vedrei problemi. Molto meglio studiare in un paese anglofono come dite voi.
DotMark is offline  
Old 4th Apr 2009, 17:53
  #35 (permalink)  
 
Join Date: Feb 2009
Location: Italy
Age: 43
Posts: 117
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
Ok non insisto !
l'addestramento italiano è nettamente qualitativamente inferiore, non si parla inglese e qui si può fare solo il ppl!
non si atterra con il vento a traverso e il vfr fa schifo. e poi non si può imparare l'ingelse.
se potessi verrei a istruirmi dove lo avete fatto voi. lo farei subito per cosi' diventare un pilota professionista vero. (che notoriamente non è certo colui che sopporta le lungaggini e i soprusi dell'Enac)

ma faccio ancora in tempo dai in 6 mesi in america si fa tutto. due settimane per il ppl tre per il cpl. una e mezzo per l'ifr e altre due per passaggio sul 787 più 500 ore pagate.
grazie degli utili consigli
Wetstart is offline  
Old 5th Apr 2009, 03:50
  #36 (permalink)  
 
Join Date: Jan 2008
Location: On Air
Posts: 31
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
Elenco i motivi per cui a mio parere un training in un paese come l'australia porta ad una migliore preparazione tecnica rispetto all'Italia:
-Comunicazioni in lingua inglese
-Condizioni metereologiche (Crosswind, Ceiling, etc.etc.-a quanto pare in Italia con forte crosswind non si parte)
-Esperienza di volo in localita' remote e standards molto (e ripeto molto) alti rispetto all'Italia per il volo VFR
Wetstart, te lo faccio subito un esempio: hai mai volato su un deserto in VFR senza radioaiuti e senza ricezione VHF con dustdevils fino a 12.000 piedi?!? e dover poi atterrare su una pista non preparata con vento traverso di 30 nodi?!?

Per quanto riguarda la tua barzelletta sulla comunicazione inglese in italia, ti hanno gia' risposto altri.

Saluti
FightingFalcon is offline  
Old 5th Apr 2009, 04:47
  #37 (permalink)  
 
Join Date: Sep 2006
Location: Venice Italy
Age: 56
Posts: 386
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
è esattamente così niente soldi agli asili alle auto della polizia all' instruzione e tutti all' impregilo, all'alta velocità dell'amico lunardi in concorrenza con alitalia e al ponte sullo stretto . Non mangiamo ma andiamo velocissimi. Ciao Mafia
Wetstart, la qualità dei tuoi interventi è decisamente proporzionata all'uso del tuo italiano. Intendo che dici delle gran cagate, ma almeno cerca di scriverle usando i punti e le virgole. E ISTRUZIONE si scrive senza N.

E se in questo Paese ti senti mafioso, da dire ciao mafia, perché non te ne vai da qualche parte dove ti trovi meglio?

hai considerato i costi di alloggio all'estero?
e quelli di conversione delle licenze?
e che comunque sei dall'altra parte del mondo?
e che non è che a tutti tutti interessa raspare sui costi delle licenze?
io ho fatto il CPL IR multiengine in 3 mesi in America. Ero in Florida, apprtamente a 50 mt dal mare, sono stato da Dio, mi sono pagato tutto e di più, e rispetto a quello che avrei speso qui o in UK, mi sono avanzati soldi. Forse qui voli con un Baron a 250 €/ora?

l'addestramento italiano è nettamente qualitativamente inferiore, non si parla inglese e qui si può fare solo il ppl!
non si atterra con il vento a traverso e il vfr fa schifo. e poi non si può imparare l'ingelse
Se quando hai fatto il PPL (sempre che tu ce l'abbia) nessuno ti ha mai fatto atterrare col vento a traverso, probabilmente è che ti dicevano di non farlo perché non si fidavano di lascartelo fare. Se non ti parlano inglese, è che vista la qualità del tuo inglese forse è meglio parlarti in italiano per snellire le comunicazioni, visto poi che sarai in VFR. Tu da pilota ti assumi la responsabilità di atterrare con quanto vento ti pare, e se parli in inglese ti rispondono, persino a Ravenna dove c'è un tizio con la radio che sta seduto davanti al bar.

Last edited by cavok_italy; 5th Apr 2009 at 05:02.
cavok_italy is offline  
Old 5th Apr 2009, 08:31
  #38 (permalink)  
 
Join Date: Feb 2009
Location: Italy
Age: 43
Posts: 117
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
Wetstart, te lo faccio subito un esempio: hai mai volato su un deserto in VFR senza radioaiuti e senza ricezione VHF con dustdevils fino a 12.000 piedi?!? e dover poi atterrare su una pista non preparata con vento traverso di 30 nodi?!?
ah no! eccolo il vero Jimmy il fenomeno!
ma tu sei un vero cow boy dell'aria ! meriti una coppa ! (30 nodi sei sicuro che non hai superato i limiti dell'aereo jimmy?)
comunque ho fatto cose molto, ma molto più interessanti! fidati!
solo che io non mi sento un fenomeno e non vado a sbandierare che il mio addestramento è migliore di quello di un altro.

Se quando hai fatto il PPL (sempre che tu ce l'abbia) nessuno ti ha mai fatto atterrare col vento a traverso, probabilmente è che ti dicevano di non farlo perché non si fidavano di lascartelo fare
esiste l'ironia!! chi è scarsamente intelligente non capisce mai l'ironia!
e poi, per fare i pignoli ,non è che il tuo italiano sia così eccelso!

Tu da pilota ti assumi la responsabilità di atterrare con quanto vento ti pare, e se parli in inglese ti rispondono, persino a Ravenna dove c'è un tizio con la radio che sta seduto davanti al bar.
quindi? ti ricordo che dall' italia all'estero ci sono, a volte, 30 minuti di volo.

Forse qui voli con un Baron a 250 €/ora
molto comodo vivere sempre alle spalle di qualcuno che paga per te!
in America uno straniero non può lavorare quindi va bene per i bambagia mantenuti dai genitori.
Per un italiano che intenda construire la vita con le proprie mani non va bene

A me tutti questi corsi americani iper rapidi non piacciono,
con le jaa si fa molta fatica a convertire tutto ( vanno fatte ore, ecc)
Wetstart is offline  
Old 5th Apr 2009, 08:47
  #39 (permalink)  
 
Join Date: Sep 2006
Location: Venice Italy
Age: 56
Posts: 386
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
molto comodo vivere sempre alle spalle di qualcuno che paga per te!
in America uno straniero non può lavorare quindi va bene per i bambagia mantenuti dai genitori.
Per un italiano che intenda construire la vita con le proprie mani non va bene

A me tutti questi corsi americani iper rapidi non piacciono,
con le jaa si fa molta fatica a convertire tutto ( vanno fatte ore, ecc)
sei piuttosto disinformato. Informati, e poi ne riparliamo. I corsi americani non sono rapidi, ma intensivi. E' diverso.
cavok_italy is offline  
Old 5th Apr 2009, 08:47
  #40 (permalink)  
 
Join Date: Mar 2009
Location: London
Age: 37
Posts: 172
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
molto comodo vivere sempre alle spalle di qualcuno che paga per te!
in America uno straniero non può lavorare quindi va bene per i bambagia mantenuti dai genitori.
Per un italiano che intenda construire la vita con le proprie mani non va bene
Grazie per aver colto il punto centrale di tutti i miei discorsi Wetstart.

E' chiaro che chi va in USA con i 120.000 euro di papà, non può certo capire.
Per chi i soldi delle licenze, invece, se li suda, il discorso è un altro...
DotMark is offline  


Contact Us - Archive - Advertising - Cookie Policy - Privacy Statement - Terms of Service

Copyright © 2024 MH Sub I, LLC dba Internet Brands. All rights reserved. Use of this site indicates your consent to the Terms of Use.