The Fatal Logic
DOVE
Join Date: Oct 2003
Location: Myself
Age: 77
Posts: 1,179
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
E questi?
07_10_08 Qantas Flight 72 - Wikipedia, the free encyclopedia
27_11_08 XL Airways Germany Flight 888T - Wikipedia, the free encyclopedia e http://youtu.be/YUk1vvsa97M
C'è molto da imparare!
Scusate la mia ignoranza. E' stato detto: Poichè l'aereo era stato lavato con getti d'acqua pressurizzata, la stessa si era accumulata negli interstizi delle sonde AOA. Ma quando lo stesso vola a 850 km/h attraverso una nube, piena di vapore d'acqua allo stato sopraffuso, le sue superfici e le sue sonde esterne sono meno vulnerabili alle formazioni di ghiaccio?
Non voglio reinventare l'aereo, ma un dispositivo di sgiacciamento delle sonde AOA no eh!?
27_11_08 XL Airways Germany Flight 888T - Wikipedia, the free encyclopedia e http://youtu.be/YUk1vvsa97M
C'è molto da imparare!
Scusate la mia ignoranza. E' stato detto: Poichè l'aereo era stato lavato con getti d'acqua pressurizzata, la stessa si era accumulata negli interstizi delle sonde AOA. Ma quando lo stesso vola a 850 km/h attraverso una nube, piena di vapore d'acqua allo stato sopraffuso, le sue superfici e le sue sonde esterne sono meno vulnerabili alle formazioni di ghiaccio?
Non voglio reinventare l'aereo, ma un dispositivo di sgiacciamento delle sonde AOA no eh!?
Join Date: Aug 2010
Location: Worldwide
Posts: 1,468
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
Poichè l'aereo era stato lavato con getti d'acqua pressurizzata, la stessa si era accumulata negli interstizi delle sonde AOA. Ma quando lo stesso vola a 850 km/h attraverso una nube, piena di vapore d'acqua allo stato sopraffuso, le sue superfici e le sue sonde esterne sono meno vulnerabili alle formazioni di ghiaccio?
Effettivamente. Ma c'è sempre tempo.
Scusato.
DOVE
Join Date: Oct 2003
Location: Myself
Age: 77
Posts: 1,179
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
flydive1
Punto1:
Credo che vapore sopraffuso che congela immediatamente al contatto di una superficie, scagliato a 850 Km/h (ben superiori alla velocità impressa da un qualsiasi compressore che agisce perpendicolarmente) possa insinuarsi quanto meno altrettanto agevolmente negli interstizi.
Punto2:
Dopo 50 anni di mestiere mi sorprendo ancora ad imparare qualcosa.
Ma io intendevo che c'è molto da imparare dai due episodi citati.
Punto3:
Mi pare che si insinui che la sonda dell'AOA non è riscaldata. Tant'è vero che dopo varie supposizioni come l'apporto di un eccessivo strato di vernice, con "l'iniezione" di acqua portata in un surgelatore alla temperatura di -50° (c.ca a quella che c'è a FL330) si è replicato il bloccaggio dell'alula. Prego gli esperti di correggermi se sbaglio.
Punto4
Grazie per le scuse. Ne avevo veramente bisogno.
Romano c'è
Punto1:
Credo che vapore sopraffuso che congela immediatamente al contatto di una superficie, scagliato a 850 Km/h (ben superiori alla velocità impressa da un qualsiasi compressore che agisce perpendicolarmente) possa insinuarsi quanto meno altrettanto agevolmente negli interstizi.
Punto2:
Dopo 50 anni di mestiere mi sorprendo ancora ad imparare qualcosa.
Ma io intendevo che c'è molto da imparare dai due episodi citati.
Punto3:
Mi pare che si insinui che la sonda dell'AOA non è riscaldata. Tant'è vero che dopo varie supposizioni come l'apporto di un eccessivo strato di vernice, con "l'iniezione" di acqua portata in un surgelatore alla temperatura di -50° (c.ca a quella che c'è a FL330) si è replicato il bloccaggio dell'alula. Prego gli esperti di correggermi se sbaglio.
Punto4
Grazie per le scuse. Ne avevo veramente bisogno.
Romano c'è
Join Date: Aug 2010
Location: Worldwide
Posts: 1,468
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
Come detto ci sono grosse differenze tra i due casi.
-Dimensione delle gocce.
-"Massa" del getto che colpisce la superficie.
-Forza/pressione di impatto molto superiore(una lancia a pressione può togliere la vernice, raramente il vapore in quota ci riesce)
-Angolo di impatto, in volo l'acqua colpisce la fusoliera e la sonda longitudinalmente, con la lancia la colpisce lateralmente.
Il problema qui è come il getto colpisce dove è montata la sonda ed il relativo meccanismo(dove la sonda ruota).
In volo l'acqua scorre sopra il meccanismo ed il ghiaccio si forma in superficie, dove agisce lo sghiacciamento.
Con la lancia il rischio è di forzare il getto all'interno del meccanismo, in profondità, dove il sistema non riscalda.
-Dimensione delle gocce.
-"Massa" del getto che colpisce la superficie.
-Forza/pressione di impatto molto superiore(una lancia a pressione può togliere la vernice, raramente il vapore in quota ci riesce)
-Angolo di impatto, in volo l'acqua colpisce la fusoliera e la sonda longitudinalmente, con la lancia la colpisce lateralmente.
Il problema qui è come il getto colpisce dove è montata la sonda ed il relativo meccanismo(dove la sonda ruota).
In volo l'acqua scorre sopra il meccanismo ed il ghiaccio si forma in superficie, dove agisce lo sghiacciamento.
Con la lancia il rischio è di forzare il getto all'interno del meccanismo, in profondità, dove il sistema non riscalda.
DOVE
Join Date: Oct 2003
Location: Myself
Age: 77
Posts: 1,179
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
Credo d'essere giunto alla conclusione che l'AOA sia riscaldato.
Nel pannello:
in posizione D4, tra gli ANTI ICE c'è un c.b. da cui si evince che qualcosa nell'AOA è riscaldato.
Suppongo che il comando, sia:
PROBE/WINDOW HEAT.
Ma un marchingegno che deve essere libero di ruotare credo che debba anche essere lubrifricato. Come si dice?: "CALDA E UMIDA!"
Sono certo che nei programmi della manutenzione è previsto (come lo era per la vite senza fine del comando dello stablizzatore dell'M83 dell'Alaska Airlines) un controllo e ingrassaggio dei componenti sottoposti ad attrito. Di più sul tema della formazione di ghiaccio nella sonda AOA non voglio dilungarmi.
Nè voglio infierire sulle deficienze del briefing per affrontare situazioni così inusuali.
In una delle compagnie per cui ho lavorato ho fatto, nelle vesti di TRE, un volo pre-consegna.
Per prepararlo abbiamo impiegato in riunione, il mio equipaggio, quello dell'acquirente e gli ingegneri, due giornate lavorative.
Voglio invece stigmatizzare un ennesimo difetto dell'eccesso di automazione.
Durante la prova dello stallo il side stick viene tirato per mantenere la quota man mano che diminuisce la velocità.
Al 35'.45 Il CM1 cerca di rimettere dallo stallo, ma vani sono i suoi sforzi, può solo dire: "It's pitching up!"
Al 36'.10 Il C.te seduto sullo strapuntino urla: "Stick forward!", anche se non era necessario.
Alle 37'.33 sul FMA appare la scritta "USE MAN PITCH TRIM"
Azzardo: "L'automatismo prono ai comandi del pilota ha autotrimmato l'aereo a fondo corsa a cabrare.
Nel momento in cui viene comandato spasmodicamente e invano l'esatto contrario quello subdolamente diserta e abbandona la condotta dell'aereo"
Riposino in pace
Nel pannello:
in posizione D4, tra gli ANTI ICE c'è un c.b. da cui si evince che qualcosa nell'AOA è riscaldato.
Suppongo che il comando, sia:
PROBE/WINDOW HEAT.
Ma un marchingegno che deve essere libero di ruotare credo che debba anche essere lubrifricato. Come si dice?: "CALDA E UMIDA!"
Sono certo che nei programmi della manutenzione è previsto (come lo era per la vite senza fine del comando dello stablizzatore dell'M83 dell'Alaska Airlines) un controllo e ingrassaggio dei componenti sottoposti ad attrito. Di più sul tema della formazione di ghiaccio nella sonda AOA non voglio dilungarmi.
Nè voglio infierire sulle deficienze del briefing per affrontare situazioni così inusuali.
In una delle compagnie per cui ho lavorato ho fatto, nelle vesti di TRE, un volo pre-consegna.
Per prepararlo abbiamo impiegato in riunione, il mio equipaggio, quello dell'acquirente e gli ingegneri, due giornate lavorative.
Voglio invece stigmatizzare un ennesimo difetto dell'eccesso di automazione.
Durante la prova dello stallo il side stick viene tirato per mantenere la quota man mano che diminuisce la velocità.
Al 35'.45 Il CM1 cerca di rimettere dallo stallo, ma vani sono i suoi sforzi, può solo dire: "It's pitching up!"
Al 36'.10 Il C.te seduto sullo strapuntino urla: "Stick forward!", anche se non era necessario.
Alle 37'.33 sul FMA appare la scritta "USE MAN PITCH TRIM"
Azzardo: "L'automatismo prono ai comandi del pilota ha autotrimmato l'aereo a fondo corsa a cabrare.
Nel momento in cui viene comandato spasmodicamente e invano l'esatto contrario quello subdolamente diserta e abbandona la condotta dell'aereo"
Riposino in pace
Last edited by DOVES; 2nd Jan 2015 at 21:29.
Join Date: Aug 2010
Location: Worldwide
Posts: 1,468
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
No multiple posting. (Duplicate posts in more then one forum)
PPRuNe Forums - FAQ: PPRuNe Rules
Join Date: Jul 2011
Location: palm coast, FL
Age: 43
Posts: 34
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
You first
No multiple posting. (Duplicate posts in more then one forum)
Also, do me a favor, go back to this link (PPRuNe Forums - FAQ: PPRuNe Rules) and check out the rule RIGHT UNDER "no multiple postings" one.
And look up the definition of a hipocrite while you at it.
Join Date: Jul 2011
Location: palm coast, FL
Age: 43
Posts: 34
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
... che sfigato...
Dear dieselengine,
As the name suggests, this is the italian section of PPRuNe.
As the name suggests, this is the italian section of PPRuNe.
You're welcome!
DOVE
Join Date: Oct 2003
Location: Myself
Age: 77
Posts: 1,179
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
Se uno più uno fà due:
http://www.nytimes.com/2015/07/21/sc...lias.html?_r=0
https://it.wikipedia.org/wiki/Ex_Machina_(film)
Non mi stupirebbe che il film s'ispirasse ad un'eperienza che qualche programmatore della Airbus industrie stia già vivendo.
Del resto cos'è il Pay to Fly?
Non me ne vogliano i robot!
Cieli sereni, venti... e "aeroporti 'estinti'"
Romano c'è
http://www.nytimes.com/2015/07/21/sc...lias.html?_r=0
https://it.wikipedia.org/wiki/Ex_Machina_(film)
Non mi stupirebbe che il film s'ispirasse ad un'eperienza che qualche programmatore della Airbus industrie stia già vivendo.
Del resto cos'è il Pay to Fly?
Non me ne vogliano i robot!
Cieli sereni, venti... e "aeroporti 'estinti'"
Romano c'è
Join Date: Aug 2005
Location: italy
Posts: 2,588
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
Mi fa piacere di pensarla come la vecchia scuola....
quando pero' critico il sistema europeo perche' da' pochissime possiiblita'di "farsi le ossa", di solito ricevo insulti.....
quando pero' critico il sistema europeo perche' da' pochissime possiiblita'di "farsi le ossa", di solito ricevo insulti.....
DOVE
Join Date: Oct 2003
Location: Myself
Age: 77
Posts: 1,179
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
E non è bastato togliere il lavoro al terzo pilota
Un robot ci ruberà il lavoro: le occupazioni a rischio?
Secondo uno studio di Forrester Research negli Usa verranno cancellati 22,7 milioni di posti lavoro nei prossimi 10 anni.
L’innovazione tecnologia finirà per distruggere la maggior parte dei lavori che conosciamo oggi? Questa domanda non è una provocazione se si guardano i risultati contenuti in un nuovo studio di Forrester Research.
Secondo la ricerca l’utilizzo sempre più massiccio dei robot porterà nei soli Stati Uniti alla perdita netta di ben 9,1 milioni di posti di lavoro nei prossimi 10 anni.
Stime ancora più allarmistiche parlano addirittura di 100 milioni di posti di lavoro sottratti.
Forrester dà un'accezione ampia alla parola robot che comprende non solo i robot in senso stretto ma anche i software di intelligenza artificiale.
I robot e l’intelligenza artificiale saranno impiegati non solo nelle occupazioni manuali e di fatica, ma anche nelle attività intellettuali.
I posti di lavoro a rischio comprendono le relazione con il pubblico e attività professionali.
Robot si occuperanno dell’accoglienza clienti nei negozi e negli hotel sostituiranno i giornalisti, aiuteranno i medici a prendere decisioni.
Robot nelle catene di montaggio apprendono a svolgere sempre più funzioni, e anche nell’edilizia, compaiono i primi robot muratori.
Agli esseri umani restano solamente i compiti di istruire e guidare le loro attività.
Molti sollevano dubbi sui benefici sociali dell’automazione sempre più spinta. Come alla fine del 1700 a seguito della prima rivoluzione industriale, dovremo immaginare un nuovo modello della società.
La sensazione è che anche in questo caso solamente attraverso un ripensamento dei modelli lavorativi e sociali, gestiremo gli eserciti di disoccupati che si profilano all’orizzonte.
E i noi piloti? Fin dai primi giorni ci hanno insegnato che dobbiamo avvalerci degli automatismi non diventarne schiavi.
Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno Prima legge della robotica di Isaac Asimov, i suoi romanzi fantascientifici diventeranno realtà?
P.S.
Chissà dove aveva infilato l'indice destro Bernard Ziegler???
Fly safely
Romano
Secondo uno studio di Forrester Research negli Usa verranno cancellati 22,7 milioni di posti lavoro nei prossimi 10 anni.
L’innovazione tecnologia finirà per distruggere la maggior parte dei lavori che conosciamo oggi? Questa domanda non è una provocazione se si guardano i risultati contenuti in un nuovo studio di Forrester Research.
Secondo la ricerca l’utilizzo sempre più massiccio dei robot porterà nei soli Stati Uniti alla perdita netta di ben 9,1 milioni di posti di lavoro nei prossimi 10 anni.
Stime ancora più allarmistiche parlano addirittura di 100 milioni di posti di lavoro sottratti.
Forrester dà un'accezione ampia alla parola robot che comprende non solo i robot in senso stretto ma anche i software di intelligenza artificiale.
I robot e l’intelligenza artificiale saranno impiegati non solo nelle occupazioni manuali e di fatica, ma anche nelle attività intellettuali.
I posti di lavoro a rischio comprendono le relazione con il pubblico e attività professionali.
Robot si occuperanno dell’accoglienza clienti nei negozi e negli hotel sostituiranno i giornalisti, aiuteranno i medici a prendere decisioni.
Robot nelle catene di montaggio apprendono a svolgere sempre più funzioni, e anche nell’edilizia, compaiono i primi robot muratori.
Agli esseri umani restano solamente i compiti di istruire e guidare le loro attività.
Molti sollevano dubbi sui benefici sociali dell’automazione sempre più spinta. Come alla fine del 1700 a seguito della prima rivoluzione industriale, dovremo immaginare un nuovo modello della società.
La sensazione è che anche in questo caso solamente attraverso un ripensamento dei modelli lavorativi e sociali, gestiremo gli eserciti di disoccupati che si profilano all’orizzonte.
E i noi piloti? Fin dai primi giorni ci hanno insegnato che dobbiamo avvalerci degli automatismi non diventarne schiavi.
Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno Prima legge della robotica di Isaac Asimov, i suoi romanzi fantascientifici diventeranno realtà?
P.S.
Chissà dove aveva infilato l'indice destro Bernard Ziegler???
Fly safely
Romano