Purtroppo la compostezza della divisa non è direttamente proporzionale alle skill di volo.

preferisco un FO magari senza la giacca e con lo zaino (senza cravatta mai) ma che sia capace di andarsene in giro da solo piuttosto che mister universo tutto profumato e stirato che magari non riesci a mettere in buca un’avvicinamento tirato.

i più belli sono gli FO direct entry che hanno i complessi di inferiorità e vengono in FR a fare i lupi di mare, che sai io volo vecchia maniera(che poi non lo fanno, lo proponi e rifiutano perche non lo sanno fare)
e si cagano di usare flap 40 perché nella compagnia precedente la pista più corta era 3 km oppure su quella davvero corta atterrava il comandante.

Quindi preferisco la sostanza all’apparenza, seppur mi dispiace che ci sia questa brutta piega

Sonic, come dicevo anche ad altri utenti ( con la dovuta premessa che non ho un secondo lavoro come rappresentante Samsonite ) tutti i modelli di zaino serie DLX neri o grigio antracite sono estremamente pratici e “dignitosamente estetici”.

La capienza è accettabile e personalmente riesco a nasconderci tutti i documenti, un libro, le Bose ed i generi di prima necessità - visto che non tocco più alcun tipo di crew-meal - il tutto senza sembrare uno appena scappato di casa. Inoltre credo che ultimamente abbiano anche fatto un modello “trascinabile” con ruote, manico e bretelle intercambiabili.

Comunque anche il modello suggerito da Geppo sembra una figata a livello di praticità.

Personalmente ho sempre preferito lo zaino ( certo, non quello dell’Invicta ) alla pilotina.

Ma considera anche che il mio senso estetico, soprattutto per quel che riguarda i vari “accessori”, è pari a quello di un geko. Tieni infatti presente che i primi tempi usavo ancora la portacasco nera con le insegne del reparto staccate, fin quando qualcuno mi fece diplomaticamente notare che forse non era più il caso ...

Ma poi perché bisogna sempre buttarla in caciara usando questi toni?
Premesso che c’e un bisogno disperato di professionalità e che la quest’ultima sta anche nell’essere capaci di indossare una divisa in maniera esemplare e secondo gli standard dettati dalla propria Compagnia (nonché dalla dignità personale), non mi sembra che la diatriba zaino / pilotina faccia questa gran differenza, ed in sostanza non mi sembra che portare uno zaino da quasi 300 euro a tracolla voglia dire mancare di rispetto alla Categoria ed alla Compagnia, se quest'ultima non lo proibisce.
Trovo molto meno rispettoso ed illogico vedere colleghi/e grondanti in estate perché costretti ad andare in giro con una divisa invernale di lana, giusto per fare un esempio (ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale ...).
Siamo seri, se il problema fosse una diatriba zaino / pilotina saremmo la categoria più felice al mondo.
Ed invece ... prova a dare uno sguardo alle discussioni sulla fatica operazionale, sull’FRMS o i vari thread accumulati nel corso degli anni su formazione ed addestramento.

Premetto che sono ancora nel bel mezzo del training, che non potrò mandare nessun curriculum a nessuna compagnia se non prima di 6-7 mesi.
Ma comunque credo di poter esprimere la mia idea a riguardo. Una persona deve essere in ordine e deve agghindarsi in maniera tale da rispettare il lavoro che gli compete. Un pilota che è un pilota deve sentire il dovere ed il piacere ( sottolineerei piacere ) di indossare la divisa per la quale ha tanto lavorato. Questa divisa va rispettata.
Mia umile idea, per carità, ma credo che un pilota debba sempre dare un impatto che possa infondere sicurezza e professionalità.
Partendo da queste mie riflessioni, credo si possa dare spazio a zaini con un aspetto professionale ( e non quelli della quecha 😅 ), ma non mi si venga a dire che un pilota possa evitare la cravatta, la giacca, il cappello.. tutto per un discorso di rispetto, rispetto ad una professione che signori, non tutti possono fare.
Poi se qualcuno mi venisse a dire : vuoi volare con una capra ben vestita o con un asso mal vestito? La risposta sarebbe ovvia. Ma una risposta data in prefedenza mi ha già preceduto : una cosa non deve escludere l’altra.

Ah ragà: io volo in jeans e polo della ditta (camicia maniche lunghe azzurra in inverno) e scarpe comode da ginnastica nere....ho tutto in una borsa tracolla della Samsonite dentro la quale oltre al necessario, tengo gelosamente una bottiglia di plastica da 1L dentro la quale pisciarci visto che per 5 ore filate non posso alzarmi e non posso lasciare i comandi; mi porto anche una merendina perchè dalle 8:00 alle 13:00 è lunga, però spesso non riesco a mangiarla perchè a FL190 quando si usa l’aereo non pressurizzato, si indossa la maschera d’ossigeno quindi nada. Beh, ti spacca il cranio e non ti fa mangiare ok, però ti fa apprezzare ancora di più la bottiglia di cui sopra vista la pressione in vescica dovuta all’altitudine e il ghiaccio ai piedi per lo scarso riscaldamento che però, una volta al suolo, rimpiangi subito quando ritrovi 35° C e niente aria condizionata...naturalmente uso le david clark da C130 anche se mi piacerebbe indossare qualcosa di più isolante tipo le cuffie antirumore dei cantieri navali per preservarmi ancora un pò di udito rimasto per la vecchiaia visto il casino in cockpit per 5 ore filate. Ovviamente la bottiglia piena, me la rimetto in borsa sino a quando nel terminal non trovo un bagno disponibile dove vuotarla e sarebbe divertente se qualche finanziere volesse appurare cosa tengo nella mia Samsonite... ma secondo me guardandomi, i finanzieri sono troppo presi dal capire che tipo di lavoro faccio e cosa ci faccio lì in aeroporto essendo tutto sporco d’olio e sudato come un maratoneta ...insomma non proprio il tipico pilota medio. Eppure pensavo di fare ottimamente il mio lavoro di pilota e di tenere alto l’onore della mia compagnia...ma dopo aver letto questo 3D ho capito che i veri piloti siete voi. Bob777 se vuoi ti mando una mia foto al lavoro cosi ti fai delle grasse risate, altro che lo zainetto da boyscout.

Mau, io per 14 anni ho lavorato con una tuta di volo con le stellette, niente giacca e cravatta e niente berretto (che per noi non era previsto).
Missioni intere in Africa e d’estate nel sud della Spagna in maglietta e pantaloncini corti.
Per alcune missioni particolari in abiti civili per non essere riconoscibili. Sul P166DL3 la bottiglietta la portavo anche io insieme a qualche cartina 500.000 VFR in più (perché non si sa mai).

Ora tutto questo che vuol dire? Direi un bel nulla perché tutto va contestualizzato e credo che tu abbia interpretato male qualche commento sopra, tutto qui