Aviation news
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Credo tu abbia centrato ambedue gli argomenti, purtroppo. Le cose potrebbero essere risolte agevolmente, ma purtroppo parliamo di una azienda che non troppi anni fa si rifiutava anche di rilasciare "security letters" , "reference letters", "training records" e "Flight time certification" ai propri dipendenti posti in esubero, rendendone così molto più difficoltosa la ricollocazione, ed in spregio a quanto previsto dalla allora in vigore EU OPS 1 : sono stato testimone diretto di questo, seguendo il caso di un pilota posto in CIGS che avevo ricollocato. Alla mia domanda diretta alla gentile dottoressa dell'HR sul perché l'azienda non rilasciasse quanto sopra, e con la norma alla mano, mi sono sentito rispondere che "AZ non ha mai prodotto questi documenti" (!)
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Ieri ho avuto un colloquio con il capo del recruitment che mi chiedeva di F/O disponibili , ora le ore richieste sulla macchina sono scese a 350 😳😳😳
Gli ho detto che se intanto considerassimo anche i rated sul Classic forse qualcuno lo troveremmo senza andare a pescare in Asia ⚡️😳😳😳
Verrà proposto al training e HR speriamo in bene
Per i cadet purtroppo solo local
Gli ho detto che se intanto considerassimo anche i rated sul Classic forse qualcuno lo troveremmo senza andare a pescare in Asia ⚡️😳😳😳
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Non sai cosa darei per poter fare come te , purtroppo grazie a quella brava donna della Fornero e ai politici italici mi tocchera lavorare fino a 70 anni
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Video datato ma grandioso
Condivido completamente
https://m.youtube.com/watch?v=pN41LvuSz10&feature=share
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Io lo so di essere un privilegiato ma "mi tocchera lavorare fino a 70 anni" non lo posso sentire.
Il mio lavoro mi piace, mi affascina, non mi stanca, se potessi lavorerei fino a quando il fisico e la mente non mi molleranno, come Un po' fa il mio maestro DOVES
Mi dispiace per chi invece vive il lavoro come un male necessario per arrivare a vivere di rendita, ogni minuto di attivita' professionale e' un peso che si toglie prima di raggiungere l'agognata meta e non una soddisfazione per un'opera ben riuscita.
Il mio lavoro mi piace, mi affascina, non mi stanca, se potessi lavorerei fino a quando il fisico e la mente non mi molleranno, come Un po' fa il mio maestro DOVES
Mi dispiace per chi invece vive il lavoro come un male necessario per arrivare a vivere di rendita, ogni minuto di attivita' professionale e' un peso che si toglie prima di raggiungere l'agognata meta e non una soddisfazione per un'opera ben riuscita.
Non conscendo la mia situazione personale forse avresti potuto evitare , ma d'altronde meglio per te che sei così felice di lavorare fino a 70 per hobby e soddisfazione e non per necessità . In quanto a vivere di rendita , MAGARI arrivassi a 70 e potessi vivere di rendita
Forse c'è un mondo a te sconosciuto , quello delle persone che non sono state brave e preparate come te e sono riuscite ad entrare in az da giovani , e quindi prima o poi andranno in pensione con un cospicuo conquibus
Io non sono così bravo , ho 24 anni di contributi versati i AM che grazie ad una legge sono stati ridotti a 18 , e bisogna fare ricorso per averli, e poi 15 di fondo volo , che non mi servono a nulla purtroppo
Casualmente ho una famiglia a cui pensare oltre che ad una anziana madre fortunatamente ancora in vita
Sono dovuto emigrare perché nn essendo così bravo l unico posto che mi permette di guadagnare abbastanza per supplire a quanto sopra e nel middle east, dove il volo non è proprio defaticante e rilassato
Con questo passo e chiudo nn ho i titoli per competere
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Io sono dell'opinione che chi lavora senza stancarsi - evidentemente - non lavora abbastanza, soprattutto di questi tempi. O forse, più correttamente, ha la fortuna di lavorare il giusto. E quindi di non stancarsi e non finire il mese conciato come uno straccio.
Il che ribadisco, è come dovrebbero funzionare le cose, ma d'altronde non siamo purtroppo noi a deciderlo.
Sulla passione, mi sembra che qui non manchi ... ma un conto è la passione per il proprio lavoro e un conto è la famiglia, il commuting, l'organizzazione della vita nei (spesso pochi) giorni off, insomma la vita reale.
Anch'io dovrò andare in pensione a 65 anni, se riesco ad arrivarci. Mi sarebbe piaciuto passare gli ultimi anni a riposo a volare ultraleggeri ed insegnare ai più giovani con la stessa passione con cui lo faccio ora. Ma bisogna accontentarsi di quel che passa al convento.
D'altronde non conto un caz*o anch'io sono un ascaro.
Il che ribadisco, è come dovrebbero funzionare le cose, ma d'altronde non siamo purtroppo noi a deciderlo.
Sulla passione, mi sembra che qui non manchi ... ma un conto è la passione per il proprio lavoro e un conto è la famiglia, il commuting, l'organizzazione della vita nei (spesso pochi) giorni off, insomma la vita reale.
Anch'io dovrò andare in pensione a 65 anni, se riesco ad arrivarci. Mi sarebbe piaciuto passare gli ultimi anni a riposo a volare ultraleggeri ed insegnare ai più giovani con la stessa passione con cui lo faccio ora. Ma bisogna accontentarsi di quel che passa al convento.
D'altronde non conto un caz*o anch'io sono un ascaro.
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In merito agli ultimi due post mi permetto di aggiungere sommessamente solo un paio di commenti.
@ I-FORD: l'indubbio piacere di svolgere la propria professione si scontra ovviamente con i limiti temporali stabiliti. Non credo possa essere dimenticato che qiuesta professione debba essere adeguatamente retribuita, debba consentire un ritiro dignitoso, e debba essere svolta con adeguata serenità: in questi elementi il piacere che ci viene dallo svolgerla non deve entrarci. Io per primo ho dovuto subire alcuni tuoi ex colleghi che sono venuti a volare da giovani pensionati "per il piacere" facendosi sottopogare (tanto loro cumulavano) e deprimendo le condizioni contrattuali di tutti gli altri. So che tu non volevi dire questo, ma bisogna sempre pensare in termini generali.
@Ramones: 18 di ex INPDAP (se ricongiunti) e 15 di Fondo Volo (purchè siano effettivamente almeno 15) ti danno diritto alla pensione di VECCHIAIA erogata dal Fondo Volo con 33 anni validi per il calcolo.
Ciao.
@ I-FORD: l'indubbio piacere di svolgere la propria professione si scontra ovviamente con i limiti temporali stabiliti. Non credo possa essere dimenticato che qiuesta professione debba essere adeguatamente retribuita, debba consentire un ritiro dignitoso, e debba essere svolta con adeguata serenità: in questi elementi il piacere che ci viene dallo svolgerla non deve entrarci. Io per primo ho dovuto subire alcuni tuoi ex colleghi che sono venuti a volare da giovani pensionati "per il piacere" facendosi sottopogare (tanto loro cumulavano) e deprimendo le condizioni contrattuali di tutti gli altri. So che tu non volevi dire questo, ma bisogna sempre pensare in termini generali.
@Ramones: 18 di ex INPDAP (se ricongiunti) e 15 di Fondo Volo (purchè siano effettivamente almeno 15) ti danno diritto alla pensione di VECCHIAIA erogata dal Fondo Volo con 33 anni validi per il calcolo.
Ciao.
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Alitalia e piano industriale
Fonti solitamente bene informate mi danno prossimo un incontro tra il CEO di Alitalia e i Segretari Nazionali dei Trasporti dei sindacati confederali + UGL (forse si eleverà l'incontro a livello di Segretari Nazionali). Tale incontro dovrebbe avvenire prima del prossimo sciopero indetto dal personale navigante.
Sembra che sul piatto venga posto il cospicuo prossimo investimento in flotta, con numeri sensibili e l'ampliamento dell'operativo aziendale a fronte di una ulteriore esigenza relativa alla ottimizzazione dei processi e degli organici (non del personale navigante) con la gestione non traumatica di eventuali eccedenze di personale.
Qualora la notizia fosse attendibile, si confermerebbe la strategia industriale di EY, che su AZ è chiamata dai fatti ad investire cospicuamente, a fronte però di una profonda rivisitazione della struttura dei costi e probabilmente anche di un profondo ripensamento delle dimensioni e dell'impiego della flotta di corto-medio raggio. Tali decisioni dovranno essere prese in fretta, stante la concorrenza che si sta delineando nel settore cargo dove è prossimo ad entrare il nuovo "player" IG su MXP (gli equipaggi per i B 777 F sono già in addestramento) e l'eventuale nuova aggressiva strategia di gruppo di IAG sull'Italia.
Sembra che sul piatto venga posto il cospicuo prossimo investimento in flotta, con numeri sensibili e l'ampliamento dell'operativo aziendale a fronte di una ulteriore esigenza relativa alla ottimizzazione dei processi e degli organici (non del personale navigante) con la gestione non traumatica di eventuali eccedenze di personale.
Qualora la notizia fosse attendibile, si confermerebbe la strategia industriale di EY, che su AZ è chiamata dai fatti ad investire cospicuamente, a fronte però di una profonda rivisitazione della struttura dei costi e probabilmente anche di un profondo ripensamento delle dimensioni e dell'impiego della flotta di corto-medio raggio. Tali decisioni dovranno essere prese in fretta, stante la concorrenza che si sta delineando nel settore cargo dove è prossimo ad entrare il nuovo "player" IG su MXP (gli equipaggi per i B 777 F sono già in addestramento) e l'eventuale nuova aggressiva strategia di gruppo di IAG sull'Italia.
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In merito agli ultimi due post mi permetto di aggiungere sommessamente solo un paio di commenti.
@ I-FORD: l'indubbio piacere di svolgere la propria professione si scontra ovviamente con i limiti temporali stabiliti. Non credo possa essere dimenticato che qiuesta professione debba essere adeguatamente retribuita, debba consentire un ritiro dignitoso, e debba essere svolta con adeguata serenità: in questi elementi il piacere che ci viene dallo svolgerla non deve entrarci. Io per primo ho dovuto subire alcuni tuoi ex colleghi che sono venuti a volare da giovani pensionati "per il piacere" facendosi sottopogare (tanto loro cumulavano) e deprimendo le condizioni contrattuali di tutti gli altri. So che tu non volevi dire questo, ma bisogna sempre pensare in termini generali.
@Ramones: 18 di ex INPDAP (se ricongiunti) e 15 di Fondo Volo (purchè siano effettivamente almeno 15) ti danno diritto alla pensione di VECCHIAIA erogata dal Fondo Volo con 33 anni validi per il calcolo.
Ciao.
@ I-FORD: l'indubbio piacere di svolgere la propria professione si scontra ovviamente con i limiti temporali stabiliti. Non credo possa essere dimenticato che qiuesta professione debba essere adeguatamente retribuita, debba consentire un ritiro dignitoso, e debba essere svolta con adeguata serenità: in questi elementi il piacere che ci viene dallo svolgerla non deve entrarci. Io per primo ho dovuto subire alcuni tuoi ex colleghi che sono venuti a volare da giovani pensionati "per il piacere" facendosi sottopogare (tanto loro cumulavano) e deprimendo le condizioni contrattuali di tutti gli altri. So che tu non volevi dire questo, ma bisogna sempre pensare in termini generali.
@Ramones: 18 di ex INPDAP (se ricongiunti) e 15 di Fondo Volo (purchè siano effettivamente almeno 15) ti danno diritto alla pensione di VECCHIAIA erogata dal Fondo Volo con 33 anni validi per il calcolo.
Ciao.
Se tirò su qualche cosa è meglio di nulla
DOVE
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Non vorrei che mi si percepisse nei panni di paladino di I-FORD, che sa benissimo far valere da solo le sue ragioni.
Volevo soltanto puntualizzare alcuni concetti, che, travisati, hanno suscitato qualche pur legittima polemica.
Nell’ambito del tema circa le intenzioni dell’EASA di modificare/implementare la normativa MED nel senso di migliorare e l’efficienza e la sicurezza delle operazioni di volo, alla luce dell’incidente Germanwings, ne era stato proposto uno in subordine sulla maggiore reattività dei cervelli dei piloti più anziani.
Conoscendola meglio di chiunque altro ho citato brevemente la mia condizione:
‘Dopo cinquant’anni di volo sono ancora sul pezzo – Mi consentite di abusare di questa espressione pur trattandosi di ultraleggeri??? – ed istruisco giovani implumi.
Confesso di essere stato estremamente fortunato.
Sono stato ‘invitato’ ad intraprendere un’attività che mi ha preso per la vita. All’inizio (ma forse non ho mai smesso) ho sofferto e mi sono impegnato allo spasimo.
Ma dopo aver spiccato il primo balzo è stato per me come dicono che sia per colui che non può più fare a meno della bottiglia, della dose, della scommessa, del tavolo verde, della passeggiata nella strada buia costellata di lucine.
E’ stato così per tutti noi no?
Ed ogni volta che rimetto i piedi a terra progetto/programmo/pianifico con bramosia il prossimo volo.
In quanto agli emolumenti, senza i quali non si sopravvive, a meno che che no si abbiano rendite pregresse, non ho mai smaniato per quel che non avevo per godermi quel che posseggo.
E non mi dilungo sulle condizioni di precarietà dei nostri giovani, tra i quali annovero i miei tre figli, per i quali l’art 1 della nostra Costituzione è diventato una chimera.
Insomma, per me il volo è un po’ come la Roma: “SI AMA NON SI DISCUTE”
Scusate un po’ di retorica, ma non potevo trattenerla - Sapete… la prostata…”
Romano
Volevo soltanto puntualizzare alcuni concetti, che, travisati, hanno suscitato qualche pur legittima polemica.
Nell’ambito del tema circa le intenzioni dell’EASA di modificare/implementare la normativa MED nel senso di migliorare e l’efficienza e la sicurezza delle operazioni di volo, alla luce dell’incidente Germanwings, ne era stato proposto uno in subordine sulla maggiore reattività dei cervelli dei piloti più anziani.
Conoscendola meglio di chiunque altro ho citato brevemente la mia condizione:
‘Dopo cinquant’anni di volo sono ancora sul pezzo – Mi consentite di abusare di questa espressione pur trattandosi di ultraleggeri??? – ed istruisco giovani implumi.
Confesso di essere stato estremamente fortunato.
Sono stato ‘invitato’ ad intraprendere un’attività che mi ha preso per la vita. All’inizio (ma forse non ho mai smesso) ho sofferto e mi sono impegnato allo spasimo.
Ma dopo aver spiccato il primo balzo è stato per me come dicono che sia per colui che non può più fare a meno della bottiglia, della dose, della scommessa, del tavolo verde, della passeggiata nella strada buia costellata di lucine.
E’ stato così per tutti noi no?
Ed ogni volta che rimetto i piedi a terra progetto/programmo/pianifico con bramosia il prossimo volo.
In quanto agli emolumenti, senza i quali non si sopravvive, a meno che che no si abbiano rendite pregresse, non ho mai smaniato per quel che non avevo per godermi quel che posseggo.
E non mi dilungo sulle condizioni di precarietà dei nostri giovani, tra i quali annovero i miei tre figli, per i quali l’art 1 della nostra Costituzione è diventato una chimera.
Insomma, per me il volo è un po’ come la Roma: “SI AMA NON SI DISCUTE”
Scusate un po’ di retorica, ma non potevo trattenerla - Sapete… la prostata…”
Romano
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Non vorrei che mi si percepisse nei panni di paladino di I-FORD, che sa benissimo far valere da solo le sue ragioni.
Volevo soltanto puntualizzare alcuni concetti, che, travisati, hanno suscitato qualche pur legittima polemica.
Nell’ambito del tema circa le intenzioni dell’EASA di modificare/implementare la normativa MED nel senso di migliorare e l’efficienza e la sicurezza delle operazioni di volo, alla luce dell’incidente Germanwings, ne era stato proposto uno in subordine sulla maggiore reattività dei cervelli dei piloti più anziani.
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Confesso di essere stato estremamente fortunato.
Sono stato ‘invitato’ ad intraprendere un’attività che mi ha preso per la vita. All’inizio (ma forse non ho mai smesso) ho sofferto e mi sono impegnato allo spasimo.
Ma dopo aver spiccato il primo balzo è stato per me come dicono che sia per colui che non può più fare a meno della bottiglia, della dose, della scommessa, del tavolo verde, della passeggiata nella strada buia costellata di lucine.
E’ stato così per tutti noi no?
Ed ogni volta che rimetto i piedi a terra progetto/programmo/pianifico con bramosia il prossimo volo.
In quanto agli emolumenti, senza i quali non si sopravvive, a meno che che no si abbiano rendite pregresse, non ho mai smaniato per quel che non avevo per godermi quel che posseggo.
E non mi dilungo sulle condizioni di precarietà dei nostri giovani, tra i quali annovero i miei tre figli, per i quali l’art 1 della nostra Costituzione è diventato una chimera.
Insomma, per me il volo è un po’ come la Roma: “SI AMA NON SI DISCUTE”
Scusate un po’ di retorica, ma non potevo trattenerla - Sapete… la prostata…”
Romano
Volevo soltanto puntualizzare alcuni concetti, che, travisati, hanno suscitato qualche pur legittima polemica.
Nell’ambito del tema circa le intenzioni dell’EASA di modificare/implementare la normativa MED nel senso di migliorare e l’efficienza e la sicurezza delle operazioni di volo, alla luce dell’incidente Germanwings, ne era stato proposto uno in subordine sulla maggiore reattività dei cervelli dei piloti più anziani.
Conoscendola meglio di chiunque altro ho citato brevemente la mia condizione:
‘Dopo cinquant’anni di volo sono ancora sul pezzo – Mi consentite di abusare di questa espressione pur trattandosi di ultraleggeri??? – ed istruisco giovani implumi.
Confesso di essere stato estremamente fortunato.
Sono stato ‘invitato’ ad intraprendere un’attività che mi ha preso per la vita. All’inizio (ma forse non ho mai smesso) ho sofferto e mi sono impegnato allo spasimo.
Ma dopo aver spiccato il primo balzo è stato per me come dicono che sia per colui che non può più fare a meno della bottiglia, della dose, della scommessa, del tavolo verde, della passeggiata nella strada buia costellata di lucine.
E’ stato così per tutti noi no?
Ed ogni volta che rimetto i piedi a terra progetto/programmo/pianifico con bramosia il prossimo volo.
In quanto agli emolumenti, senza i quali non si sopravvive, a meno che che no si abbiano rendite pregresse, non ho mai smaniato per quel che non avevo per godermi quel che posseggo.
E non mi dilungo sulle condizioni di precarietà dei nostri giovani, tra i quali annovero i miei tre figli, per i quali l’art 1 della nostra Costituzione è diventato una chimera.
Insomma, per me il volo è un po’ come la Roma: “SI AMA NON SI DISCUTE”
Scusate un po’ di retorica, ma non potevo trattenerla - Sapete… la prostata…”
Romano
Il resto diventa invece un discorso generale, da come la vedo io. Ciò che posso provare io, te e I-FORD sono legittime e personali sensazioni. Detto questo, credo che in questo forum né io, né te e neppure I-FORD ci si possa permettere di mischiare le sensazioni individuali con i parametri industriali della professione, che credo debbano restare distinti. Ovvero io volo per il mio piacere, ma volo come professionista generando una marea di revenue. Il trattamento che mi compete deve essere parametrato a quelle revenue e giammai al mio piacere . Non realizzare questa in un certo qual modo asettica e cinica separazione crea mostri, come il sonno della ragione: mostri come la lettera scritta dai comandanti di Air Dolomiti, alcuni miei amici,che scrivevano al Governo chiedendo l'estensione dell'età di esercizio professionale sino a 65 anni, e la stessa lettera mi è stata mostrata dalla Direttrice Generali Organi di Controllo dell'INPS quando, alle mie rimostranze circa l'idea di transitare il Fondo Volo nell'AGO con pensionabilita' a 67 anni come proposto dalla stessa, sottolineava questo concetto :" Comandante, siete voi stessi che chiedete di lavorare di più !" Correva l'anno 2013.
Ciò vuol dire impoverire la professione, senza peraltro essere cautelati di fronte a crisi aziendali. Ripeto: a me, che faticosamente avevo raggiunto un contratto a tempo indeterminato , da comandante, grazie a tuoi colleghi che sono andati dal Presidente della Compagnia offrendo i loro servigi pagati "a gettone off shore", che tanto loro si godevano la lauta e anticipata pensione con cumulo, mi è stato proposto di dimettermi volontariamente e passare a "gettone off shore" oppure di essere licenziato.
Di ciò che dico posseggo verbali, prove e nomi che sono a disposizione se si volesse approfondire.
Il piacere non va mischiato con la professione, pena il diventare intrinsecamente ricattabili.
Per il piacere di volare, oggi la JCAB lo consente fino a 67 anni e la CASA ha abolito il limite, per cui con una semplice conversione licenza vi posso indicare qualche posto dove continuare a volare sino a che la medica e' validata.
Spero di essere riuscito ad esprimere il mio pensiero, e comunque un'ultima cosa: tra professionisti, accetto discussioni sempre, ma mai censure.
Ciao.
Joe.
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L'espressione "non lo posso sentire..." che ho usato nel mio post si riferiva unicamente al mio sentimento verso la nostra attivita' che io spero di riuscire ad esercitare quanto piu' a lungo possibile alle condizioni migliori possibili.
Ramones se l'hai percepito come una critica mi dispiace e me ne scuso.
La gentile direttrice INPS ha dato una risposta figlia della sua mentalita' di pubblico funzionario, la pensione secondo lei e' una generosa liberalita' delle autorita' nei confronti dei sudditi lavoratori non piu' in grado di produrre invece di essere il frutto del risparmio previdenziale degli stessi di cui lei pensa di poter disporre secondo le esigenze della sua organizzazione.
L'eta' per la pensione e quella limite per esercitare non necessariamente devono coincidere, anzi.
Condivido l'opinione che i pensionati che accettano retribuzioni ridotte siano un danno per la professione, tanto quanto i giovani che aderiscono ai vari programmi di selfsponsorizzazione o P2F.
Ramones se l'hai percepito come una critica mi dispiace e me ne scuso.
La gentile direttrice INPS ha dato una risposta figlia della sua mentalita' di pubblico funzionario, la pensione secondo lei e' una generosa liberalita' delle autorita' nei confronti dei sudditi lavoratori non piu' in grado di produrre invece di essere il frutto del risparmio previdenziale degli stessi di cui lei pensa di poter disporre secondo le esigenze della sua organizzazione.
L'eta' per la pensione e quella limite per esercitare non necessariamente devono coincidere, anzi.
Condivido l'opinione che i pensionati che accettano retribuzioni ridotte siano un danno per la professione, tanto quanto i giovani che aderiscono ai vari programmi di selfsponsorizzazione o P2F.
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Investigation: AO-2015-029 - Data entry and navigational issues involving Airbus A330-343X, 9M-XXM, Sydney Airport, NSW, on 10 March 2015
Come i frattali ...un battito d' ala di una farfalla sviluppa un uragano .
Come i frattali ...un battito d' ala di una farfalla sviluppa un uragano .
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