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Alitalia, la cura Cimoli resta a meta'

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Alitalia, la cura Cimoli resta a meta'

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Old 17th Jul 2006, 18:06
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Alitalia, la cura Cimoli resta a meta'

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Alitalia, la cura Cimoli resta a meta' (fol/87363)
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La lancetta segna sempre rosso per Alitalia. Le previsioni per l'anno in corso che circolano all'interno dell'azienda e riportate questa mattina dal Corriere Economia parlano di 253 milioni di ricavi in meno rispetto alle attese. In termini di passeggeri si tratta di un -10,7% del previsto e dell'11,5% in meno in termini di ricavi. l'obiettivo di ritorno all'utile per fine anno può dirsi definitivamente saltato. Ma cosa non è funzionato nella gestione dell'amministratore delegato, Giancarlo Cimoli? Quello che ancora non funziona è la parte operativa della compagnia di bandiera italiana. La cura Cimoli non ha successo perché non basta spacchettare la compagnia per poi verificare che quello che si paga in meno in costo del personale si paga in più in spese per servizi. Perché non basta fare ai piloti un contratto uguale a quello della Lufthansa quando i piloti di Alitalia volano molte ore in meno l'anno. Infine, non si possono tagliare i costi fissi senza agire su quelli di processo.

Redazione Finanzaonline ([email protected])
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Ho riportato sopra integralmente un lancio di agenzia di stamani su AZ.

Premesso che concordo pienamente con quanto riportato nell'ultimo periodo "omissis... non si possono tagliare i costi fissi senza agire su quelli di processo.", mi farebbe piacere leggere i commenti di qualcuno di voi su un'altra affermazione (gratuita, veritiera, ad effetto giornalistico?)contenuta nel lancio: "omissis... non si possono tagliare i costi fissi senza agire su quelli di processo.".

I-FORD, scusa se ti chiamo in causa, ma è di pubblico dominio la tua militanza* in AZ: commenti sull'argomento?

*Tengo a precisare la mia massima stima nei confronti di I-FORD, di cui leggo sempre con il massimo rispetto i posts, che, in genere, condivido. Anzi mi domando come possa "resistere" nel mondo AZ (ma lo posso immaginare).

Prepariamoci comunque ad un prossimo dirigistico cambio di vertici di AZ con relative liquidazioni milionarie (di euro, ovviamente e i sindacati che diranno?) e a salutare l'arrivo di qualche altro burocrate incompetente, ma specialista in traghettamenti (x lui milionari, ovviamente) da uno stato di cirsi ad un altro. Ed anche se fosse un luminare, non vedo come potrebbe salvare un malato terminale, i cui valori sono tutti saltati e fuori da ogni range accettabile.
iceman51 is offline  
Old 17th Jul 2006, 18:22
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Penso che alitalia racchiuda in se l'essenza di come funziona il panorama aeronautico italiano.
zlin is offline  
Old 17th Jul 2006, 21:43
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mi domando come possa "resistere" nel mondo AZ (ma lo posso immaginare)
Iceman, scusa, ma a parte emigrare, quale potrebbe essere secondo te l'alternativa? Le 4 tratte giornaliere (due nazionali più altre due di 5 ore, tipo SSH) più posizionamento di 3 ore che si fanno nelle private con lo stipendio che forse arriva e forse no il 10-15 del mese? Con magari una chiusura o un fallimento o una aquisizione piratesca che incombono?
Sai in quanti sarebbero ben felici di "resistere" in AZ?
Virgilio is offline  
Old 18th Jul 2006, 08:46
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Chiedo scusa ma il cut and paste non ha funzionato a dovere nel mio post iniziale e quindi il primo periodo doveva leggersi così:

Premesso che concordo pienamente con quanto riportato nell'ultimo periodo "omissis... non si possono tagliare i costi fissi senza agire su quelli di processo.", mi farebbe piacere leggere i commenti di qualcuno di voi su un'altra affermazione (gratuita, veritiera, ad effetto giornalistico?)contenuta nel lancio: "omissis... Perché non basta fare ai piloti un contratto uguale a quello della Lufthansa quando i piloti di Alitalia volano molte ore in meno l'anno.".
Grazie I-FORD per aver colto l'assist ed aver risposto come al solito com grande professionalità ed obiettività individuando anche il topic da discutere nonostante il mio errore .

Ho postato il lancio di Finanzaonline perchè credo sia iniziato il tam tam mediatico che vedrà impallinati i piloti (e magari anche, ma molto di meno gli a/v) per il prossimo - inutile - giro di vite che il nuovo management di AZ dovrà fare dopo esseresi insediato e con il beneplacito dell'attuale governo e delle c.d. parti sociali che strilleranno un pochino, ma si accoderanno in fretta.

Spero di sbagliarmi, ma ho paura che la categoria dei piloti prossimamente in AZ sarà utilizzata come parafulmine e schermo dietro al quale e sulle spalle dei suddetti combinare le più nefaste zozzerie.

Avevo, infatti, scritto
omissis... un'altra affermazione (gratuita, veritiera, ad effetto giornalistico?)
omettendo volutamente pilotata, ma credo che sia proprio questo il caso e come I-FORD ho qualche sospetto.

La processione degli aspiranti e la ricerca occulta dei nuovi salvatori di AZ è ormai a pieno regime, i soliti nomi si fanno avanti, altri si presentano ed autoinvitano. Fortunatamente, anche per le tasche del contribuente, mi sembra che superconsulenti tipo McKinsey o gli "americani" di buona recente memoria non sono ancora apparsi sui piazzali di AZ, ma presto arriveranno a validare le scelte che saranno effettuate. Avendo già tagliato molto ed essendo l'ancora tagliabile purtroppo in "oasi naturali e protette" (leggasi posti di lavoro a terra, specialmente negli uffici centrali e nelle sedi periferiche - quelle rimaste - all'estero, fonti sicure di preferenze elettorali) credo si incomicierà a parlare di verticalizzazione dei processi (senza realizzarla), razionalizzazione della struttura commerciale (senza cambiare nulla nella sostanza mentre qs è l'area + critica di AZ e fonte di buona parte dei suoi guai), outsourcing di servizi ed attività varie e magari tenteranno di riportare "in casa" alcune attività prima di essere costretti ad ammettere che anche se poste al di fuori di AZ non sono competitive. Naturalmente si continuerà a traccheggiare sul problema degli hub (ma servono ancora in una realtà come quella italiana e con LHR/CDG/FRA/MAD/AMS + MCH e ZRH a meno di 2h di volo?), il problema della sostituzione degli MD-80 sarà lasciato decantare ancora un attimo con Seattle che busserà fortissimo ... Nulla di nuovo quindi, altro giro, altra corsa, venghino signori, venghino ...
Volendo, se possibile, rimanere in Italia, AZ resta comunque il posto migliore per farlo
concordo, se ci sei già dentro, hai una grande "pazienza", spirito di adattabilità e riesci a "staccare la spina" da buona parte di quello che ti circonda e ti piace volare.
Mi piacerebbe molto se saltasse fuori un Richard Branson italiano ma ho paura che le nostre autorità non gli consentirebbero di svilupparsi.
Sfortunatamente a noi dapprima mancano i Richard Branson, Stelios Haji-Ioannou, Michael O'Leary, del caso. Per quanto concerne le nostre autorità, fortunatamente il loro spazio di manovra è sempre più ridotto grazie alla UE e lo sarà sempre di più nel futuro. Per quanto concerne i tre sopramenzionati, non sono comunque degli angeli, anzi sono un giusto mix di cow-boys, squali e corsari, ma tutti hanno messo sul piatto (o hanno fatto mettere) l'ingrediente primo per il successo dopo la giusta business vision e la capacità di strutturare e ristrutturare in continuo le propie aziende: MONEY.
Per fortuna l'ultimo ordine di servizio che ha un po' rivoluzionato le operazioni volo ha elevato a ranghi dirigenziali qualche personaggio strettamente legato ad elementi di spicco della compagine governativa.
Chiedo scusa, ma sei ironico o dici sul serio?
a parte emigrare, quale potrebbe essere secondo te l'alternativa?
Purtroppo non esiste alternativa. Personalmente credo che nel Paese vi siano solo tre società, per vari motivi, semi serie (EN, AP, AZ nell'ordine) ed una fuori classifica (IG) nelle quali si può sopravvivere per il resto ...mi avvalgo del diritto di non rispondere, ma sottolineo che nel gruppo rimanente occorre fare dei distinguo.
iceman51 is offline  
Old 18th Jul 2006, 09:28
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non basta fare ai piloti un contratto uguale a quello della Lufthansa quando i piloti di Alitalia volano molte ore in meno l'anno
Per scrivere delle cose cosi' palesemente false bisogna essere in malafede, i piloti alitalia come gia' detto non solo guadagnano molto meno di quelli lufthansa ma lavorano in media di piu'. Cimoli ha capito che sta per essere sbattuto fuori e quindi comincia a scaricare le responsabilità sugli altri grazie ai soliti scribacchioli da quattro soldi che si prestano a queste porcherie, come al solito le vittime sono i piloti. Vomitevole.
epsilonmiuraised is offline  
Old 18th Jul 2006, 12:27
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concordo, se ci sei già dentro, hai una grande "pazienza", spirito di adattabilità e riesci a "staccare la spina" da buona parte di quello che ti circonda e ti piace volare.
1)Se così non fosse iceman51, forse non sarei neanche un pilota!

2) Se ti ci vogliono in AZ, allora cosa ti ci vorrebbe nelle altre realtà Italiane per "resistere"? L'aureola?
Virgilio is offline  
Old 18th Jul 2006, 16:38
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Per scrivere delle cose cosi' palesemente false bisogna essere in malafede
Claro che sì, ma non credo sia Cimoli, lui è troppo impegnato a negoziare la sua buonuscita, ma qualcuno che ritiene opportuno incominciare ad alzare la cortina fumogena.

Infatti, guarda caso, stamani il ministro Bianchi ha dichiarato che in settimana sarà pronto il dossier su AZ e Ferrovie e che dopo aver parlato con il premier e definito la mission di AZ si potrà parlare del cambiamento di parte della guida. Guarda caso, sempre stamani sono stati sospesi gli scioperi previsti per il 20 ed il 21 luglio dopo che il ministro aveva preso l'impegno a far confluire tutte le sigle sindacali nella "cabina di regia" e che intende trasferirla presso la sua "sede naturale" e cioè il suo ministero . Dal 20 luglio quindi tutte le sigle assieme (confederali, riconosciuti e non ed autonomi) appassionatamente per un ennesimo giro di valzer, chissà se canteranno anche Supercalifragilisticespiralidoso mentre affondano nella cogestione (speriamo)

Contenta, pare, anche la Piloti Italiani Uniti che nell'incontro del 19/7 farà il pianto greco d'abitudine con il ministro, senza ovviamente proporre nulla di concreto se non le solite frasi d'obbligo ...impossibilità di rinviare ancora importanti investimenti sulla flotta e la definizione di alleanze strategiche e commerciali, per recuperare quote di mercato e ridefinire un network efficiente e produttivo, in grado di arginare l'asalto delle low cost e dell'agguerrita concorrenza internazionale.

Ma perchè non vanno, loro da soli, loro con Anpac, l'Anpac da sola, da una primaria banca d'affari internazionale e non si propongono a rilevare con un MBO la quota dello stato in AZ che ai valori odierni sono noccioline? Forse qs, con la licenza di eliminare i 3/4 del personale della Magliana e rinnovare tutte le posizioni chiave, è l'unica possibilità di salvare AZ. Diversamente si continuerà a "volare a vista" cercando di non infilarsi inqualche CB finanziario che in ogni caso arriverà, presto temo visto che AZ continua ad essere un cash-burner, anche d'estate.

Questo qui sotto ha manifestato un mese fa l'interesse per la quota di proprietà del governo
probabilmente chi aveva lanciato la notizia (ad arte) non aveva adeguate faccine a disposizione per corredare la delirante news. Ti posso assicurare che Mr. Bonderman conosce fin troppo bene il trasporto aereo mondiale e la realtà di AZ e del Bel Paese e questa idea non gli è mai passata neanche per l'anticamera del cervello. Hai mai letto un suo PR od uno della TPG al riguardo? Probabilmente in un coffee break di un convegno (non credo telefonicamente) o ad uno dei tanti cocktails a cui partecipa gli è stato chiesto: ... Mr. Bonderman lei rileverebbe le quote di Alitalia in mano dello Stato Italiano? E lui potrebbe aver risposto: ...TPG è sempre alla ricerca di nuove opportunità di investimento, anche nel settore del trasporto aereo, un'industria che - direi - conosce piuttosto bene, se non altro per il mio coinvolgimento in Ryanair, la compagnia leader in Europa. Se fosse sottoposta alla nostra attenzione una proposta interessante, dal prezzo allettante perchè non dovremmo valutarla? ...credo, tuttavia, che con riferimento specifico ad Alitalia avremmo qualche difficoltà a perfezionare oggi un investimento. Molte, infatti, sono ancora le problematiche che affliggono questo vettore che sicuramente racchiude in se grandi potenzialità ma che è ancora lontano da quel posizionamento competitivo necessario ed indispensabile per avere oggi successo in questo settore. ...TPG ha una politica di investimento assai selettiva ed i suoi azionisti sono estremamente esigenti ...nulla si può escludere, noi esaminiamo sempre e con attenzione tutti i dossier, le opportunità che ci vengono sottoposte. Ovviamente il giornalista di turno ha fatto il suo bravo cut & paste e scritto la sua bella news andando poi a farsi bello con chi di dovere. Tra parentesi cosa ha fatto il titolo in borsa in quel momento, come tutte quelle volte che veniva menzionata in uscita, in ingresso, di sopra, di sotto, a sinistra, a destra la Banca Centrale Norvegese e fatti i nomi di altri investitori o meglio speculatori che sono entrati ed usciti pesantemente sul titolo AZ negli ultimi mesi?
Ho però il timore che, se mai il governo dovesse "liberarsi" di AZ, lo farebbe a favore di "amici degli amici"
d'altronde mi pare di ricordare che l'attuale capo del governo e molti suoi compagni di banco siano degli "specialisti" in qs tipo di operazioni e svendite in saldo agli "amici", anche se fortunatamente qualcuna non gli è riuscita.
iceman51 is offline  
Old 19th Jul 2006, 11:48
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arrivano gli "amici" ? (forse)

"La cosa che eviterei in assoluto è dismettere pezzettini di quote". Così il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, parlando di Alitalia, ha ribadito il fatto di essere contrario all'ipotesi di dismissione di piccole quote a privati. "Ho già detto di essere contrario ad uno spezzatino con la vendita di quote del 5 o del 10%". In caso di cessione, il ministro ha aggiunto, "se ci dovesse essere parlerei di quote consistenti, ma soprattutto parlerei di un acquirente serio, con le spalle molto larghe", che sia in sintonia con "le strategie che il Governo deve fissare". In merito poi al discorso delle nomine per Alitalia ed Fs, Bianchi si è espresso dichiarando che dall'istruttoria tecnica non attende delle "novità sconvolgenti sulla situazione; quello che si doveva sapere lo sapevamo", spera piuttosto di "trovare qualche indicazione di percorso". Bianchi sostiene, infatti, che sia necessario "affidare un compito, dare un mandato alle persone che guideranno le società nei prossimi anni. Ed anche se alla guida restassero le stesse persone avrebbero bisogno di un mandato perché siamo convinti del fatto che non ci sia un tracciato chiaro sulle strategie".
Ritengo che quanto sopra non abbia bisogno di alcun commento, salvo per la chiosa finale,che esprimerò con delle faccine ...anche se alla guida restassero le stesse persone avrebbero bisogno di un mandato perché siamo convinti del fatto che non ci sia un tracciato chiaro sulle strategie

E'proprio vero, al peggio non c'è mai limite!

...che questo rimanga un forum di aviazione e non diventi di politica ...
l'aviazione è anche politica

Comincio a dubitare che io ed Iceman siamo la stessa persona con due alias diversi.
forse mai che siamo due gemellini e non lo sappiamo? In ogni caso è bello sapere che in AZ c'è qualcuno che spesso pensa come me. Normalmente il mio rapporto con AZ è stato sempre turbolento e quasi mai nei rispettivi ruoli abbiamo avuto delle convergenze d'opinioni. Anzi credo che dopo l'ultimo incontro (poco prima dell'arrivo di Cimoli) mi abbiano vietato l'accesso alla Magliana a vita! Diciamo che le rispettive business visions erano nell'occasione ...molto distanti e che i vertici si irritarono un poco, un poco tanto

Per quanto concerne l'MBO convengo che sia una mission impossible, non esiste tra i piloti (ma non solo) una sufficiente "cultura" (e qs in ogni caso non è peccato) sull'argomento e non esiste un elemento catalizzante esterno od interno che sappia cogliere l'opportunità e radunare le necessarie energie (non quelle finanziarie che sono l'ultimo dei problemi). Peccato.

Qualche anno fa ci si è andati vicino, poi ognuno è andato per la sua strada (Angioletti in testa) e le azioni, dopo due ricapitalizzazioni, hanno perso il 90% del loro valore borsistico.
Quella era un sceneggiata, neanche napoletana, con il finale già scritto, come anche le belle convenienze di qualcuno che come ricordato se ne è andato. Al limite potrei qualificarla come una maldestra operazione di azionariato diffuso, con la quale sono stati gabbati migliaia di dipendenti.

Teniamo le cinture allacciate ben strette.
iceman51 is offline  

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