Alitalia, la cura Cimoli resta a meta'
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Alitalia, la cura Cimoli resta a meta'
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Alitalia, la cura Cimoli resta a meta' (fol/87363)
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La lancetta segna sempre rosso per Alitalia. Le previsioni per l'anno in corso che circolano all'interno dell'azienda e riportate questa mattina dal Corriere Economia parlano di 253 milioni di ricavi in meno rispetto alle attese. In termini di passeggeri si tratta di un -10,7% del previsto e dell'11,5% in meno in termini di ricavi. l'obiettivo di ritorno all'utile per fine anno può dirsi definitivamente saltato. Ma cosa non è funzionato nella gestione dell'amministratore delegato, Giancarlo Cimoli? Quello che ancora non funziona è la parte operativa della compagnia di bandiera italiana. La cura Cimoli non ha successo perché non basta spacchettare la compagnia per poi verificare che quello che si paga in meno in costo del personale si paga in più in spese per servizi. Perché non basta fare ai piloti un contratto uguale a quello della Lufthansa quando i piloti di Alitalia volano molte ore in meno l'anno. Infine, non si possono tagliare i costi fissi senza agire su quelli di processo.
Redazione Finanzaonline ([email protected])
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Alitalia, la cura Cimoli resta a meta' (fol/87363)
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La lancetta segna sempre rosso per Alitalia. Le previsioni per l'anno in corso che circolano all'interno dell'azienda e riportate questa mattina dal Corriere Economia parlano di 253 milioni di ricavi in meno rispetto alle attese. In termini di passeggeri si tratta di un -10,7% del previsto e dell'11,5% in meno in termini di ricavi. l'obiettivo di ritorno all'utile per fine anno può dirsi definitivamente saltato. Ma cosa non è funzionato nella gestione dell'amministratore delegato, Giancarlo Cimoli? Quello che ancora non funziona è la parte operativa della compagnia di bandiera italiana. La cura Cimoli non ha successo perché non basta spacchettare la compagnia per poi verificare che quello che si paga in meno in costo del personale si paga in più in spese per servizi. Perché non basta fare ai piloti un contratto uguale a quello della Lufthansa quando i piloti di Alitalia volano molte ore in meno l'anno. Infine, non si possono tagliare i costi fissi senza agire su quelli di processo.
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Premesso che concordo pienamente con quanto riportato nell'ultimo periodo "omissis... non si possono tagliare i costi fissi senza agire su quelli di processo.", mi farebbe piacere leggere i commenti di qualcuno di voi su un'altra affermazione (gratuita, veritiera, ad effetto giornalistico?)contenuta nel lancio: "omissis... non si possono tagliare i costi fissi senza agire su quelli di processo.".
I-FORD, scusa se ti chiamo in causa, ma è di pubblico dominio la tua militanza* in AZ: commenti sull'argomento?
*Tengo a precisare la mia massima stima nei confronti di I-FORD, di cui leggo sempre con il massimo rispetto i posts, che, in genere, condivido. Anzi mi domando come possa "resistere" nel mondo AZ (ma lo posso immaginare).
Prepariamoci comunque ad un prossimo dirigistico cambio di vertici di AZ con relative liquidazioni milionarie (di euro, ovviamente e i sindacati che diranno?) e a salutare l'arrivo di qualche altro burocrate incompetente, ma specialista in traghettamenti (x lui milionari, ovviamente) da uno stato di cirsi ad un altro. Ed anche se fosse un luminare, non vedo come potrebbe salvare un malato terminale, i cui valori sono tutti saltati e fuori da ogni range accettabile.
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mi domando come possa "resistere" nel mondo AZ (ma lo posso immaginare)
Sai in quanti sarebbero ben felici di "resistere" in AZ?
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Chiedo scusa ma il cut and paste non ha funzionato a dovere nel mio post iniziale e quindi il primo periodo doveva leggersi così:
Grazie I-FORD per aver colto l'assist ed aver risposto come al solito com grande professionalità ed obiettività individuando anche il topic da discutere nonostante il mio errore .
Ho postato il lancio di Finanzaonline perchè credo sia iniziato il tam tam mediatico che vedrà impallinati i piloti (e magari anche, ma molto di meno gli a/v) per il prossimo - inutile - giro di vite che il nuovo management di AZ dovrà fare dopo esseresi insediato e con il beneplacito dell'attuale governo e delle c.d. parti sociali che strilleranno un pochino, ma si accoderanno in fretta.
Spero di sbagliarmi, ma ho paura che la categoria dei piloti prossimamente in AZ sarà utilizzata come parafulmine e schermo dietro al quale e sulle spalle dei suddetti combinare le più nefaste zozzerie.
Avevo, infatti, scritto
omettendo volutamente pilotata, ma credo che sia proprio questo il caso e come I-FORD ho qualche sospetto.
La processione degli aspiranti e la ricerca occulta dei nuovi salvatori di AZ è ormai a pieno regime, i soliti nomi si fanno avanti, altri si presentano ed autoinvitano. Fortunatamente, anche per le tasche del contribuente, mi sembra che superconsulenti tipo McKinsey o gli "americani" di buona recente memoria non sono ancora apparsi sui piazzali di AZ, ma presto arriveranno a validare le scelte che saranno effettuate. Avendo già tagliato molto ed essendo l'ancora tagliabile purtroppo in "oasi naturali e protette" (leggasi posti di lavoro a terra, specialmente negli uffici centrali e nelle sedi periferiche - quelle rimaste - all'estero, fonti sicure di preferenze elettorali) credo si incomicierà a parlare di verticalizzazione dei processi (senza realizzarla), razionalizzazione della struttura commerciale (senza cambiare nulla nella sostanza mentre qs è l'area + critica di AZ e fonte di buona parte dei suoi guai), outsourcing di servizi ed attività varie e magari tenteranno di riportare "in casa" alcune attività prima di essere costretti ad ammettere che anche se poste al di fuori di AZ non sono competitive. Naturalmente si continuerà a traccheggiare sul problema degli hub (ma servono ancora in una realtà come quella italiana e con LHR/CDG/FRA/MAD/AMS + MCH e ZRH a meno di 2h di volo?), il problema della sostituzione degli MD-80 sarà lasciato decantare ancora un attimo con Seattle che busserà fortissimo ... Nulla di nuovo quindi, altro giro, altra corsa, venghino signori, venghino ...
concordo, se ci sei già dentro, hai una grande "pazienza", spirito di adattabilità e riesci a "staccare la spina" da buona parte di quello che ti circonda e ti piace volare.
Sfortunatamente a noi dapprima mancano i Richard Branson, Stelios Haji-Ioannou, Michael O'Leary, del caso. Per quanto concerne le nostre autorità, fortunatamente il loro spazio di manovra è sempre più ridotto grazie alla UE e lo sarà sempre di più nel futuro. Per quanto concerne i tre sopramenzionati, non sono comunque degli angeli, anzi sono un giusto mix di cow-boys, squali e corsari, ma tutti hanno messo sul piatto (o hanno fatto mettere) l'ingrediente primo per il successo dopo la giusta business vision e la capacità di strutturare e ristrutturare in continuo le propie aziende: MONEY.
Chiedo scusa, ma sei ironico o dici sul serio?
Purtroppo non esiste alternativa. Personalmente credo che nel Paese vi siano solo tre società, per vari motivi, semi serie (EN, AP, AZ nell'ordine) ed una fuori classifica (IG) nelle quali si può sopravvivere per il resto ...mi avvalgo del diritto di non rispondere, ma sottolineo che nel gruppo rimanente occorre fare dei distinguo.
Premesso che concordo pienamente con quanto riportato nell'ultimo periodo "omissis... non si possono tagliare i costi fissi senza agire su quelli di processo.", mi farebbe piacere leggere i commenti di qualcuno di voi su un'altra affermazione (gratuita, veritiera, ad effetto giornalistico?)contenuta nel lancio: "omissis... Perché non basta fare ai piloti un contratto uguale a quello della Lufthansa quando i piloti di Alitalia volano molte ore in meno l'anno.".
Ho postato il lancio di Finanzaonline perchè credo sia iniziato il tam tam mediatico che vedrà impallinati i piloti (e magari anche, ma molto di meno gli a/v) per il prossimo - inutile - giro di vite che il nuovo management di AZ dovrà fare dopo esseresi insediato e con il beneplacito dell'attuale governo e delle c.d. parti sociali che strilleranno un pochino, ma si accoderanno in fretta.
Spero di sbagliarmi, ma ho paura che la categoria dei piloti prossimamente in AZ sarà utilizzata come parafulmine e schermo dietro al quale e sulle spalle dei suddetti combinare le più nefaste zozzerie.
Avevo, infatti, scritto
omissis... un'altra affermazione (gratuita, veritiera, ad effetto giornalistico?)
La processione degli aspiranti e la ricerca occulta dei nuovi salvatori di AZ è ormai a pieno regime, i soliti nomi si fanno avanti, altri si presentano ed autoinvitano. Fortunatamente, anche per le tasche del contribuente, mi sembra che superconsulenti tipo McKinsey o gli "americani" di buona recente memoria non sono ancora apparsi sui piazzali di AZ, ma presto arriveranno a validare le scelte che saranno effettuate. Avendo già tagliato molto ed essendo l'ancora tagliabile purtroppo in "oasi naturali e protette" (leggasi posti di lavoro a terra, specialmente negli uffici centrali e nelle sedi periferiche - quelle rimaste - all'estero, fonti sicure di preferenze elettorali) credo si incomicierà a parlare di verticalizzazione dei processi (senza realizzarla), razionalizzazione della struttura commerciale (senza cambiare nulla nella sostanza mentre qs è l'area + critica di AZ e fonte di buona parte dei suoi guai), outsourcing di servizi ed attività varie e magari tenteranno di riportare "in casa" alcune attività prima di essere costretti ad ammettere che anche se poste al di fuori di AZ non sono competitive. Naturalmente si continuerà a traccheggiare sul problema degli hub (ma servono ancora in una realtà come quella italiana e con LHR/CDG/FRA/MAD/AMS + MCH e ZRH a meno di 2h di volo?), il problema della sostituzione degli MD-80 sarà lasciato decantare ancora un attimo con Seattle che busserà fortissimo ... Nulla di nuovo quindi, altro giro, altra corsa, venghino signori, venghino ...
Volendo, se possibile, rimanere in Italia, AZ resta comunque il posto migliore per farlo
Mi piacerebbe molto se saltasse fuori un Richard Branson italiano ma ho paura che le nostre autorità non gli consentirebbero di svilupparsi.
Per fortuna l'ultimo ordine di servizio che ha un po' rivoluzionato le operazioni volo ha elevato a ranghi dirigenziali qualche personaggio strettamente legato ad elementi di spicco della compagine governativa.
a parte emigrare, quale potrebbe essere secondo te l'alternativa?
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non basta fare ai piloti un contratto uguale a quello della Lufthansa quando i piloti di Alitalia volano molte ore in meno l'anno
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concordo, se ci sei già dentro, hai una grande "pazienza", spirito di adattabilità e riesci a "staccare la spina" da buona parte di quello che ti circonda e ti piace volare.
2) Se ti ci vogliono in AZ, allora cosa ti ci vorrebbe nelle altre realtà Italiane per "resistere"? L'aureola?
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Per scrivere delle cose cosi' palesemente false bisogna essere in malafede
Infatti, guarda caso, stamani il ministro Bianchi ha dichiarato che in settimana sarà pronto il dossier su AZ e Ferrovie e che dopo aver parlato con il premier e definito la mission di AZ si potrà parlare del cambiamento di parte della guida. Guarda caso, sempre stamani sono stati sospesi gli scioperi previsti per il 20 ed il 21 luglio dopo che il ministro aveva preso l'impegno a far confluire tutte le sigle sindacali nella "cabina di regia" e che intende trasferirla presso la sua "sede naturale" e cioè il suo ministero . Dal 20 luglio quindi tutte le sigle assieme (confederali, riconosciuti e non ed autonomi) appassionatamente per un ennesimo giro di valzer, chissà se canteranno anche Supercalifragilisticespiralidoso mentre affondano nella cogestione (speriamo)
Contenta, pare, anche la Piloti Italiani Uniti che nell'incontro del 19/7 farà il pianto greco d'abitudine con il ministro, senza ovviamente proporre nulla di concreto se non le solite frasi d'obbligo ...impossibilità di rinviare ancora importanti investimenti sulla flotta e la definizione di alleanze strategiche e commerciali, per recuperare quote di mercato e ridefinire un network efficiente e produttivo, in grado di arginare l'asalto delle low cost e dell'agguerrita concorrenza internazionale.
Ma perchè non vanno, loro da soli, loro con Anpac, l'Anpac da sola, da una primaria banca d'affari internazionale e non si propongono a rilevare con un MBO la quota dello stato in AZ che ai valori odierni sono noccioline? Forse qs, con la licenza di eliminare i 3/4 del personale della Magliana e rinnovare tutte le posizioni chiave, è l'unica possibilità di salvare AZ. Diversamente si continuerà a "volare a vista" cercando di non infilarsi inqualche CB finanziario che in ogni caso arriverà, presto temo visto che AZ continua ad essere un cash-burner, anche d'estate.
Questo qui sotto ha manifestato un mese fa l'interesse per la quota di proprietà del governo
Ho però il timore che, se mai il governo dovesse "liberarsi" di AZ, lo farebbe a favore di "amici degli amici"
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arrivano gli "amici" ? (forse)
"La cosa che eviterei in assoluto è dismettere pezzettini di quote". Così il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, parlando di Alitalia, ha ribadito il fatto di essere contrario all'ipotesi di dismissione di piccole quote a privati. "Ho già detto di essere contrario ad uno spezzatino con la vendita di quote del 5 o del 10%". In caso di cessione, il ministro ha aggiunto, "se ci dovesse essere parlerei di quote consistenti, ma soprattutto parlerei di un acquirente serio, con le spalle molto larghe", che sia in sintonia con "le strategie che il Governo deve fissare". In merito poi al discorso delle nomine per Alitalia ed Fs, Bianchi si è espresso dichiarando che dall'istruttoria tecnica non attende delle "novità sconvolgenti sulla situazione; quello che si doveva sapere lo sapevamo", spera piuttosto di "trovare qualche indicazione di percorso". Bianchi sostiene, infatti, che sia necessario "affidare un compito, dare un mandato alle persone che guideranno le società nei prossimi anni. Ed anche se alla guida restassero le stesse persone avrebbero bisogno di un mandato perché siamo convinti del fatto che non ci sia un tracciato chiaro sulle strategie".
E'proprio vero, al peggio non c'è mai limite!
...che questo rimanga un forum di aviazione e non diventi di politica ...
Comincio a dubitare che io ed Iceman siamo la stessa persona con due alias diversi.
Per quanto concerne l'MBO convengo che sia una mission impossible, non esiste tra i piloti (ma non solo) una sufficiente "cultura" (e qs in ogni caso non è peccato) sull'argomento e non esiste un elemento catalizzante esterno od interno che sappia cogliere l'opportunità e radunare le necessarie energie (non quelle finanziarie che sono l'ultimo dei problemi). Peccato.
Qualche anno fa ci si è andati vicino, poi ognuno è andato per la sua strada (Angioletti in testa) e le azioni, dopo due ricapitalizzazioni, hanno perso il 90% del loro valore borsistico.
Teniamo le cinture allacciate ben strette.