PPRuNe Forums - View Single Post - Alitalia, la cura Cimoli resta a meta'
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Old 18th Jul 2006, 08:46
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iceman51
 
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Chiedo scusa ma il cut and paste non ha funzionato a dovere nel mio post iniziale e quindi il primo periodo doveva leggersi così:

Premesso che concordo pienamente con quanto riportato nell'ultimo periodo "omissis... non si possono tagliare i costi fissi senza agire su quelli di processo.", mi farebbe piacere leggere i commenti di qualcuno di voi su un'altra affermazione (gratuita, veritiera, ad effetto giornalistico?)contenuta nel lancio: "omissis... Perché non basta fare ai piloti un contratto uguale a quello della Lufthansa quando i piloti di Alitalia volano molte ore in meno l'anno.".
Grazie I-FORD per aver colto l'assist ed aver risposto come al solito com grande professionalità ed obiettività individuando anche il topic da discutere nonostante il mio errore .

Ho postato il lancio di Finanzaonline perchè credo sia iniziato il tam tam mediatico che vedrà impallinati i piloti (e magari anche, ma molto di meno gli a/v) per il prossimo - inutile - giro di vite che il nuovo management di AZ dovrà fare dopo esseresi insediato e con il beneplacito dell'attuale governo e delle c.d. parti sociali che strilleranno un pochino, ma si accoderanno in fretta.

Spero di sbagliarmi, ma ho paura che la categoria dei piloti prossimamente in AZ sarà utilizzata come parafulmine e schermo dietro al quale e sulle spalle dei suddetti combinare le più nefaste zozzerie.

Avevo, infatti, scritto
omissis... un'altra affermazione (gratuita, veritiera, ad effetto giornalistico?)
omettendo volutamente pilotata, ma credo che sia proprio questo il caso e come I-FORD ho qualche sospetto.

La processione degli aspiranti e la ricerca occulta dei nuovi salvatori di AZ è ormai a pieno regime, i soliti nomi si fanno avanti, altri si presentano ed autoinvitano. Fortunatamente, anche per le tasche del contribuente, mi sembra che superconsulenti tipo McKinsey o gli "americani" di buona recente memoria non sono ancora apparsi sui piazzali di AZ, ma presto arriveranno a validare le scelte che saranno effettuate. Avendo già tagliato molto ed essendo l'ancora tagliabile purtroppo in "oasi naturali e protette" (leggasi posti di lavoro a terra, specialmente negli uffici centrali e nelle sedi periferiche - quelle rimaste - all'estero, fonti sicure di preferenze elettorali) credo si incomicierà a parlare di verticalizzazione dei processi (senza realizzarla), razionalizzazione della struttura commerciale (senza cambiare nulla nella sostanza mentre qs è l'area + critica di AZ e fonte di buona parte dei suoi guai), outsourcing di servizi ed attività varie e magari tenteranno di riportare "in casa" alcune attività prima di essere costretti ad ammettere che anche se poste al di fuori di AZ non sono competitive. Naturalmente si continuerà a traccheggiare sul problema degli hub (ma servono ancora in una realtà come quella italiana e con LHR/CDG/FRA/MAD/AMS + MCH e ZRH a meno di 2h di volo?), il problema della sostituzione degli MD-80 sarà lasciato decantare ancora un attimo con Seattle che busserà fortissimo ... Nulla di nuovo quindi, altro giro, altra corsa, venghino signori, venghino ...
Volendo, se possibile, rimanere in Italia, AZ resta comunque il posto migliore per farlo
concordo, se ci sei già dentro, hai una grande "pazienza", spirito di adattabilità e riesci a "staccare la spina" da buona parte di quello che ti circonda e ti piace volare.
Mi piacerebbe molto se saltasse fuori un Richard Branson italiano ma ho paura che le nostre autorità non gli consentirebbero di svilupparsi.
Sfortunatamente a noi dapprima mancano i Richard Branson, Stelios Haji-Ioannou, Michael O'Leary, del caso. Per quanto concerne le nostre autorità, fortunatamente il loro spazio di manovra è sempre più ridotto grazie alla UE e lo sarà sempre di più nel futuro. Per quanto concerne i tre sopramenzionati, non sono comunque degli angeli, anzi sono un giusto mix di cow-boys, squali e corsari, ma tutti hanno messo sul piatto (o hanno fatto mettere) l'ingrediente primo per il successo dopo la giusta business vision e la capacità di strutturare e ristrutturare in continuo le propie aziende: MONEY.
Per fortuna l'ultimo ordine di servizio che ha un po' rivoluzionato le operazioni volo ha elevato a ranghi dirigenziali qualche personaggio strettamente legato ad elementi di spicco della compagine governativa.
Chiedo scusa, ma sei ironico o dici sul serio?
a parte emigrare, quale potrebbe essere secondo te l'alternativa?
Purtroppo non esiste alternativa. Personalmente credo che nel Paese vi siano solo tre società, per vari motivi, semi serie (EN, AP, AZ nell'ordine) ed una fuori classifica (IG) nelle quali si può sopravvivere per il resto ...mi avvalgo del diritto di non rispondere, ma sottolineo che nel gruppo rimanente occorre fare dei distinguo.
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