Info su residenza in Italia e stipendio offshore
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Ciao Poydras,
l'anno scorso ho fatto un interpello all'Agenzia delle Entrate riguardo proprio all'Art 15 comma B.
Mi hanno risposto dalla sede generale a Roma dicendo che le tasse vanno pagate in Italia perché in quell'articolo non viene citata la parola "ESCLUSIVAMENTE".
A me sembra una follia ai limiti della legalità.
Buona fortuna
l'anno scorso ho fatto un interpello all'Agenzia delle Entrate riguardo proprio all'Art 15 comma B.
Mi hanno risposto dalla sede generale a Roma dicendo che le tasse vanno pagate in Italia perché in quell'articolo non viene citata la parola "ESCLUSIVAMENTE".
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Ridicoli e delinquenti!
Ho chiesto una consulenza ad una associazione consumatori e mi hanno consigliato vivamente di ignorare la loro risposta.
Praticamente loro ci provano lo stesso ad inc...
Ho chiesto una consulenza ad una associazione consumatori e mi hanno consigliato vivamente di ignorare la loro risposta.
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Io dico solo che é un campo minato e poi si tratta con agenzie che non scherzano o che non si fermano ai confini ecc quindi anche io consiglio vivamente di cercare un aiuto professionale. Io son stato espatriato via da UK per 6.5 anni in Spagna con NATS e anche con una azienda bella grande i casini per sbrogliare i problemi delle tasse si sprecavano. Son rientrato da 2.5 anni e la mia situazione con le autoritá spagnole ancora non é chiara e manco il mio datore di lavoro tramite consulenti riesce e finalizzare il tutto (!!).
Per info generiche prova a contattare i grandi come Deloittes o noi alla fine abbiamo usato una ditta ormai acquisita da Baker Tilly che ho visto ha rappresentanti in Italia (Home | Baker Tilly Revisa e Associazione professionale Studio Maurizio Godoli).
Io starebbe attento visto che almeno in Spagna e UK non timbrano ma in UK scannerizzano i passaporti elettronici ed in Spagna scrivono sempre sul PC guardando la C. Identitá e son sicurano vedono se sei su qualche lista e senz'altro il fatto che sei entrato o uscito viene registrato. (In UK ho avuto casini a LHR che risultavo in entrata quando giá ero dentro e son stato 2.5 ore a sbrigare la faccenda che non mi facevano entrare...tutti e 4 della family abbiamo quasi perso il volo). Ricorda poi che per altre questioni come quelle delle macchine con targa straniera in Spagna adesso presumono che sei residente e devi TU dimostrare che non lo sei quindi probabilmente potrebbero applicare questo principio altre autoritá (anche in UK mi pare sta a te dimostrare che NON risiedi).
in bocca al lupo e W la CEE!! quanti casini abbiamo che non avevamo prima, alla faccia del free movement!
CTG
Per info generiche prova a contattare i grandi come Deloittes o noi alla fine abbiamo usato una ditta ormai acquisita da Baker Tilly che ho visto ha rappresentanti in Italia (Home | Baker Tilly Revisa e Associazione professionale Studio Maurizio Godoli).
quando entra in Italia non gli viene messo alcun timbro sul passaporto
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Confermo. Al momento in molti paesi europei il requisito unico per determinare la tax liability e' il domicilio e non la residenza. E l'interpretazione di domicilio e' molto vaga & ampia. Inoltre, come gia' evidenziato da altri sta all'individuo provare che si e' domiciliati altrove. Con i controlli incrociati, adesso bisogna stare molto attenti a bollette varie (affitto, luce, gas, etc.), case di proprieta', macchine. Se si ha famiglia poi, bisogna stare attenti anche a dove vive la moglie e dove vanno a scuola i figli (sotto il principio del domicilio del nucleo famigliare). Attenti anche a conti in banca e carte di credito.
Tra l'altro i paesi scandinavi sono molto attenti a queste cose...
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Raffa, credo che la cosa dipenda molto da dove sara' la residenza di tuo marito. In ogni caso le tasse che dovra' pagare saranno frutto dell accordo fra due paesi, quello dove tuo marito sara' residente e quello dove sara' basata la compagnia. In genere questi accordi sono simili e prevedono il pagamento delle tasse dove e' basata la compagnia e la differenza dove si e' residenti. Se la compagnia versa uno stipendio off shore esentasse si rischia di pagare tutto l ammontare nel paese di residenza.
Per quanto riguarda l italia nella maggior parte degli accordi con gli altri paesi esiste un articolo specifico, come gia' spiegato, il 15 comma 3 che dice che lo stipendio dei naviganti e' imponibile dove ha la sede l impresa.
Il problema e' nato dagli ultimi accordi stipulati (con Hong kong, emirati, qatar, e sud corea) dove hanno aggiunto la famosa parolina "soltanto" .
La nostra agenzia delle entrate percio', prendendo la palla al balzo ha interpretato che dove quella parola non c'e' lo stipendio e' tassabile anche nel nostro paese rendendo di fatto impossibile lavorare nella maggior parte dei paesi esteri pena prendere uno stipendio da bidello.
L unico modo al momento per aggirare la cosa e' non avere nessun legame con l italia, cioe' non avere famiglia o figli o comunque niente che faccia presumere che il nostro centro vitale degli interessi e/o affetti e' in italia perche' in questo caso il fisco nostrano ci considera fiscalmente residenti in italia anche se iscritti all AIRE.
Ovviamente in caso di accertamento fiscale in questo senso ci sara' da andare per vie legali con, d'aiuto, qualche precedente che ci puo' far comodo. Ai naviganti marittimi per esempio e' stata accordata l esenzione totale di dichiarazione in italia se lavorano su navi estere per piu di 183 gg all anno anche se residenti in italia (art. 5, comma 5 della legge 88/2001) Insomma e' una guerra appena iniziata e credo ne vedremo delle belle anche a causa dell ignoranza quasi totale che regna sull argomento.
Per quanto riguarda l italia nella maggior parte degli accordi con gli altri paesi esiste un articolo specifico, come gia' spiegato, il 15 comma 3 che dice che lo stipendio dei naviganti e' imponibile dove ha la sede l impresa.
Il problema e' nato dagli ultimi accordi stipulati (con Hong kong, emirati, qatar, e sud corea) dove hanno aggiunto la famosa parolina "soltanto" .
La nostra agenzia delle entrate percio', prendendo la palla al balzo ha interpretato che dove quella parola non c'e' lo stipendio e' tassabile anche nel nostro paese rendendo di fatto impossibile lavorare nella maggior parte dei paesi esteri pena prendere uno stipendio da bidello.
L unico modo al momento per aggirare la cosa e' non avere nessun legame con l italia, cioe' non avere famiglia o figli o comunque niente che faccia presumere che il nostro centro vitale degli interessi e/o affetti e' in italia perche' in questo caso il fisco nostrano ci considera fiscalmente residenti in italia anche se iscritti all AIRE.
Ovviamente in caso di accertamento fiscale in questo senso ci sara' da andare per vie legali con, d'aiuto, qualche precedente che ci puo' far comodo. Ai naviganti marittimi per esempio e' stata accordata l esenzione totale di dichiarazione in italia se lavorano su navi estere per piu di 183 gg all anno anche se residenti in italia (art. 5, comma 5 della legge 88/2001) Insomma e' una guerra appena iniziata e credo ne vedremo delle belle anche a causa dell ignoranza quasi totale che regna sull argomento.
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Davideaz,
io sono iscritto all'AIRE e le tasse le pago qui dove sto non Italia.
Capisco male o stai dicendo che pur essendo residenti all'estero bisogna pagare le tasse anche in Italia? Guarda che non è cosi vecio
io sono iscritto all'AIRE e le tasse le pago qui dove sto non Italia.
Capisco male o stai dicendo che pur essendo residenti all'estero bisogna pagare le tasse anche in Italia? Guarda che non è cosi vecio
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Io e' dal 1994 che ho a che fare con multi-country taxation (tra Italia, UK, Danimarca ed un numero di paesi extra europei) e ho imparato sulla mia pelle che il nocciolo della questione non e' la residenza ma il domicilio.
Le tasse devono essere pagate dove si ha il centro vitale di interessi (lavoro & famiglia). L'iscrizione all Aire non ha alcun valore al riguardo, visto che copre la residenza non il domicilio.
Infatti leggete questo
L?iscritto all?aire non sfugge al fisco | Studio Melani
Le tasse devono essere pagate dove si ha il centro vitale di interessi (lavoro & famiglia). L'iscrizione all Aire non ha alcun valore al riguardo, visto che copre la residenza non il domicilio.
Infatti leggete questo
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io sono iscritto all'AIRE e le tasse le pago qui dove sto non Italia.
Capisco male o stai dicendo che pur essendo residenti all'estero bisogna pagare le tasse anche in Italia?
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azz, pensavo fosse un'altra italianata ma il concetto di domicilio/residenza é importante quindi. Io sono iscritto all'AIRE UK dal '92 e mai dichiarato o avuto problemi con tasse italiche, ma appunto non ho legami li tranne genitori ecc. 4 anni fa mi arrivó una lettera dell'agenzia delle entrate che mi chiedeva di dichiarare tutti i redditi stranieri ma l'ho ignorata visto che non so proprio come abbiano potuto far una richiesta del genere.
Anyway, tocca approfondire il discorso residenza/domicilio visto che il clue sta li. In UK hanno chiarito le cose, anche se il concetto di domicilio rimane meno definito, comunque il succo é quello. Residenza é dove si risiede fisicamente e domicilio é "casa" o provenienza d'origine.
HM Revenue & Customs: Meaning of 'residence' and how it affects your tax
HM Revenue & Customs: Meaning of 'domicile' and how it affects your tax
Comunque in questo caso tocca vedere il marito quanti giorni risiederá in Italia e quante imposte si puó aspettare avendo il nucleo familiare in Italia.
Studiando le opzioni con un aiuto professionale, potrá capire se magari gli conviene NON essere residente in Italia ma domiciliato (magari piú attraente economicamente) o risiedere in Italia e semplicemente lavorare fuori (vita piú semplice).
in ogni modo, appunto per questo esistono le grandi ditte di consulenza, non c'é una "text book answer" ma va studiato ogni caso in dettaglio e fare delle scelte.
CTG
Anyway, tocca approfondire il discorso residenza/domicilio visto che il clue sta li. In UK hanno chiarito le cose, anche se il concetto di domicilio rimane meno definito, comunque il succo é quello. Residenza é dove si risiede fisicamente e domicilio é "casa" o provenienza d'origine.
HM Revenue & Customs: Meaning of 'residence' and how it affects your tax
HM Revenue & Customs: Meaning of 'domicile' and how it affects your tax
Comunque in questo caso tocca vedere il marito quanti giorni risiederá in Italia e quante imposte si puó aspettare avendo il nucleo familiare in Italia.
Studiando le opzioni con un aiuto professionale, potrá capire se magari gli conviene NON essere residente in Italia ma domiciliato (magari piú attraente economicamente) o risiedere in Italia e semplicemente lavorare fuori (vita piú semplice).
in ogni modo, appunto per questo esistono le grandi ditte di consulenza, non c'é una "text book answer" ma va studiato ogni caso in dettaglio e fare delle scelte.
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Il discorso doppia tassazione e' abbastanza complesso (esempio di mau mau Malesia/Italia) e tutto dipende dagli accordi tra paesi.
Anche qui il nocciolo della questione e' il seguente: dove si e' domiciliati? E quanti giorni lavorativi si spendono nel paese A o B?
Per esempio, se si e' residenti nel paese A ma si produce reddito nel paese B (e qui non ha importanza dove si viene pagati, quello che conta e' dove si lavora - infatti ci sono eccezioni per i naviganti), le tasse vanno pagate nel paese dove si produce reddito. Pero' se si spendono piu' di un tot di giorni nel Paese A o il Paese A ti considera domiciliato (per qualsiasi motivo) a quel punto scatta la possibilita' di doppia tassazione (se si e' fortunati ci sono accordi, altrimenti...).
Insomma, un casino...
E dal 94 ad oggi ho visto le leggi diventare molto piu stringenti.
Ed occhio ai conti bancari offshore...
Anche qui il nocciolo della questione e' il seguente: dove si e' domiciliati? E quanti giorni lavorativi si spendono nel paese A o B?
Per esempio, se si e' residenti nel paese A ma si produce reddito nel paese B (e qui non ha importanza dove si viene pagati, quello che conta e' dove si lavora - infatti ci sono eccezioni per i naviganti), le tasse vanno pagate nel paese dove si produce reddito. Pero' se si spendono piu' di un tot di giorni nel Paese A o il Paese A ti considera domiciliato (per qualsiasi motivo) a quel punto scatta la possibilita' di doppia tassazione (se si e' fortunati ci sono accordi, altrimenti...).
Insomma, un casino...
E dal 94 ad oggi ho visto le leggi diventare molto piu stringenti.
Ed occhio ai conti bancari offshore...
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eaglenest, dipende da:
dove lavori, dove risiedi, se in italia hai famiglia o figli
se il tuo centro vitale di interessi e' in italia ribadisco che per il fisco sei residente in italia e se il paese dove lavori non ha l'esclusivita' della tassazione specificata nell accordo contro le doppie imposizioni prima o poi il fisco italiano ti chiede il conto, non si scappa. Se ancora non l ha fatto lo fara'. Io lavoro in etiopia e ho lo stesso problema
dove lavori, dove risiedi, se in italia hai famiglia o figli
se il tuo centro vitale di interessi e' in italia ribadisco che per il fisco sei residente in italia e se il paese dove lavori non ha l'esclusivita' della tassazione specificata nell accordo contro le doppie imposizioni prima o poi il fisco italiano ti chiede il conto, non si scappa. Se ancora non l ha fatto lo fara'. Io lavoro in etiopia e ho lo stesso problema
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Io sono iscritto Aire da poco, paese Filippine.
In Italia non ho niente, solo un auto che tra poco intesto a mia sorella.
Adesso mi informo meglio sui rapporti tra i due paesi.
Grazie per l'heads up
In Italia non ho niente, solo un auto che tra poco intesto a mia sorella.
Adesso mi informo meglio sui rapporti tra i due paesi.
Grazie per l'heads up
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Io vivo da un paio di anni in un paese tax free (proveninete da Uk). Disincagliarmi da HMRC non e' stato un processo semplice ... L' importante e' poter dimostrare di non voler domiciliare in UK e non aver intenzione di farlo. per l'italia e' la stessa cosa.
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ma se non hai proprietà o se la tua azienda non è UK based non dovrebbe essere un semplice "adios amigos"??
Se poi torni, hai famiglia, casa ecc, allora posso capirlo.
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Io penso che loro siano anche interessati fondalmentalmente a se si pagano le tasse da qualche parte o no. Ossia, molti paesi hanno la regola degli XX giorni per essere tassabile o no, quindi se qualcuno dichiara di vivere in ogni paese XX-Y per evitare di pagare dappertutto allora immagino stiano in allerta e facciano molti controlli incrociati. Se uno vive qui ma lavora e paga li con trattati bilaterali ecc, mentre qualche paese p4r4cul0 o bisognoso (es. Italia o spagna) potrà provare a fare qualche richiesta un po marginale, non credo che si sforzino piu di tanto o che abbiano molto da poter contestare.
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