Ryanair ed i piloti srl
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Purtroppo c'è ancora molta ignoranza e superficialità nell'analizzare il "fenomeno ryanair" , il pilota nell'intervista non ha detto nulla di falso ma un errore lo ha comunque commesso: non dire tutta la storia.
Non penso però che non ce l'abbia raccontata perché omertoso ma semplicemente perché non la conosceva tutta.
Il grosso problema in questa azienda è che di fatto le storie sono tantissime e spesso molto diverse tra loro.
Degli esempi?
Ci sono i contratti cosiddetti "permanent" ed ossia indeterminati alle dipendenze dirette di ryanair, non sono tutti uguali e cambiano di base operativa in base operativa ed a volte sono diversi anche all'interno della stessa base. Questi sono contratti irlandesi con tasse e contributi pagati in Irlanda ma anche qui non è sempre così perché gli assunti dal luglio 2012 in poi devono obbligatoriamente pagare i contributi nel paese dove so o basati....beh questo è un tasto molto delicato perché nessuno sa se è come l'azienda paghi questi contributi.
Poi vi sono i contratti cosiddetti da "contractor" che possono essere con due diverse agenzie entrambe inglesi, vi sono i contratti cosiddetti nuovi ed anche quelli vecchi: nei primi si è costretti ad aprire delle srl (con una agenzia obbligatoriamente in Irlanda mentre con l'altra ai DEC è permesso aprirle dove si vuole all'interno della UE) mentre in quelli vecchi si era considerati come liberi professionisti e quindi senza nessuna srl.
Coloro che sono stati obbligati ad aprire srl in Irlanda (pena l'annullamento del contratto di lavoro) lo hanno dovuto obbligatoriamente fare tramite dei commercialisti "approvati" da ryanair e dalle agenzie di collocamento i quali fanno diventare il pilota un company director insieme ad altri piloti ugualmente directors (spesso i suddetti piloti/directors della medesima srl non si conoscono nemmeno); questi commercialisti di fatto gestisco o queste srl a proprio piacimento ed il director di fatto non ha nessun potere decisionale. Anche in questo caso ci sono esempi di mancati pagamenti dei contributi in base alla legge Europea vigente ed altre magagne fiscali (alcuni piloti detraggono delle spese che ad altri colleghi invece non permettono etc).
Poi ci sono quelli che hanno aperto srl in altri paesi e qui la situazione si complica ancor di più perché si va da Malta a Cipro al Lussemburgo ai paesi dell'est europeo ed anche a strutture dal funzionamento misterioso parzialmente operanti in Italia.
Beh questo è un riassunto di quello che ho sentito io chiacchierando con i colleghi ma sono certo che il quadro sopra descritto non è completo, potete quindi capire la complessità del sistema messo in piedi da questi signori.
Non si tratta, come di shinners, di una superficiale battaglia mediatica delle compagnie concorrenti ma di un vero e proprio sistema di business.
Legale o no spetterebbe alle autorità deciderlo ma fino ad oggi la cosa non è stata ancora messa sotto giudizio e questa è a mio parere la cosa più grave di tutte.
Non penso però che non ce l'abbia raccontata perché omertoso ma semplicemente perché non la conosceva tutta.
Il grosso problema in questa azienda è che di fatto le storie sono tantissime e spesso molto diverse tra loro.
Degli esempi?
Ci sono i contratti cosiddetti "permanent" ed ossia indeterminati alle dipendenze dirette di ryanair, non sono tutti uguali e cambiano di base operativa in base operativa ed a volte sono diversi anche all'interno della stessa base. Questi sono contratti irlandesi con tasse e contributi pagati in Irlanda ma anche qui non è sempre così perché gli assunti dal luglio 2012 in poi devono obbligatoriamente pagare i contributi nel paese dove so o basati....beh questo è un tasto molto delicato perché nessuno sa se è come l'azienda paghi questi contributi.
Poi vi sono i contratti cosiddetti da "contractor" che possono essere con due diverse agenzie entrambe inglesi, vi sono i contratti cosiddetti nuovi ed anche quelli vecchi: nei primi si è costretti ad aprire delle srl (con una agenzia obbligatoriamente in Irlanda mentre con l'altra ai DEC è permesso aprirle dove si vuole all'interno della UE) mentre in quelli vecchi si era considerati come liberi professionisti e quindi senza nessuna srl.
Coloro che sono stati obbligati ad aprire srl in Irlanda (pena l'annullamento del contratto di lavoro) lo hanno dovuto obbligatoriamente fare tramite dei commercialisti "approvati" da ryanair e dalle agenzie di collocamento i quali fanno diventare il pilota un company director insieme ad altri piloti ugualmente directors (spesso i suddetti piloti/directors della medesima srl non si conoscono nemmeno); questi commercialisti di fatto gestisco o queste srl a proprio piacimento ed il director di fatto non ha nessun potere decisionale. Anche in questo caso ci sono esempi di mancati pagamenti dei contributi in base alla legge Europea vigente ed altre magagne fiscali (alcuni piloti detraggono delle spese che ad altri colleghi invece non permettono etc).
Poi ci sono quelli che hanno aperto srl in altri paesi e qui la situazione si complica ancor di più perché si va da Malta a Cipro al Lussemburgo ai paesi dell'est europeo ed anche a strutture dal funzionamento misterioso parzialmente operanti in Italia.
Beh questo è un riassunto di quello che ho sentito io chiacchierando con i colleghi ma sono certo che il quadro sopra descritto non è completo, potete quindi capire la complessità del sistema messo in piedi da questi signori.
Non si tratta, come di shinners, di una superficiale battaglia mediatica delle compagnie concorrenti ma di un vero e proprio sistema di business.
Legale o no spetterebbe alle autorità deciderlo ma fino ad oggi la cosa non è stata ancora messa sotto giudizio e questa è a mio parere la cosa più grave di tutte.
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lo so che è un sistema di business, però sicuramente la componente mediatica c'è eccome (specie in italia dove quando si parla di aviazione il 90% degli articoli (a parte le solite minchiate del panico a bordo) consiste nel parlar male di ryanair....
diciamo la verità il 90% del capitalismo italiano non ha mai operato in regime di minima concorrenza, in tutti i settori, dall' energetico, ai trasporti all'automobile, etc...)
diciamo la verità il 90% del capitalismo italiano non ha mai operato in regime di minima concorrenza, in tutti i settori, dall' energetico, ai trasporti all'automobile, etc...)
Last edited by shinners; 16th Jun 2013 at 12:35.
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Shinners la campagna mediatica italiana e' solo marginale rispetto ad altri paesi dove si fanno interi programmi televisivi sul problema delle condizioni di lavoro all'interno dell'azianda.
Quelli qui sotto sono solo una parte di quelli fatti negli ultimi tempi e si spazia dalla Francia alla Svezia all'Olanda:
Kalla fakta 9 Ryanair - English subtitles - TV4 Play
Reporter - Mayday Mayday - International version
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Sì ma di solito sono speciali e inchieste
io mi riferisco ad articoli come questi (quasi quotidiani) degni dei giornalai che sono....
Bari, Ryanair colpisce ancora. Sul Bari-Bologna finisce la benzina? ? VIDEO | Edizione di BARI ? Il quotidiano italiano
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Forse invece di perdere tempo con articoli spazzatura come quello riportato da Shinners dovremmo approfondire e divulgare quelli piu' seri tipo quello della Gabanelli o quelli che vi ho postato qui sopra.
P.S.: non ne ho voglia ma se mettessi i link di certi tabloids inglesi vedreste che la spazzatura mediatica non conosce frontiere.
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Shinners ho solo fatto una breve ricerca su google ed ho trovato un sacco di critica mediatica anche su AZ, spazzatura inclusa.
Con tutti i problemi che ha AZ almeno i loro piloti ed assistenti di volo non devono vivere nella paura di vedere la GdF bussare alle loro porte per cause attribuibili ad altri.
Volo Rio-Roma, Alitalia e il calvario infinito: il racconto di un lettore - Il Messaggero
Il pilota sbaglia manovra paura sul volo Alitalia - Repubblica.it » Ricerca
Con tutti i problemi che ha AZ almeno i loro piloti ed assistenti di volo non devono vivere nella paura di vedere la GdF bussare alle loro porte per cause attribuibili ad altri.
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ok ma non si può negare che ci sia un certo accanimento della stampa su ryan....
mentre di faccende contrattuali e/o di regole più o meno rispettate dalle compagnie italiane NON HO MAI LETTO UNA RIGA (e guarda che di compagnie italiane che facevano magagne e cose illegali ce n'erano una valanga) volevo solo dire quello non volevo difendere ryan
mentre di faccende contrattuali e/o di regole più o meno rispettate dalle compagnie italiane NON HO MAI LETTO UNA RIGA (e guarda che di compagnie italiane che facevano magagne e cose illegali ce n'erano una valanga) volevo solo dire quello non volevo difendere ryan
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Forse invece di perdere tempo con articoli spazzatura come quello riportato da Shinners dovremmo approfondire e divulgare quelli piu' seri tipo quello della Gabanelli o quelli che vi ho postato qui sopra.
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