L'agenzia delle entrate manda cartelle esattoriali ad equipaggi Ryanair
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Complimenti per la grazia con cui esprimi le tue opinioni e rispetti quelle altrui.
Anche se poi non mi sembri ben documentato
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posto un pò di letture per approfindire
Il caso Ryanair e le tasse da pagare - Il Sole 24 ORE
L'Ocse fissa la sede fiscale - Il Sole 24 ORE
...Grazie alla mancanza di una sede in Italia Ryanair ha potuto soprattutto "spostare" gli utili conseguiti sulle tratte interne alla Penisola verso Dublino, ottenendo notevoli risparmi d'imposta. Una manovra che è costata nel luglio 2010 una verifica delle Fiamme Gialle che ha contestato il mancato pagamento delle imposte sui 350 milioni di ricavi conseguiti fra il 2005 e il 2009 per i voli nazionali (la convenzione tra Italia e Irlanda contro le doppie imposizioni prevede che quelli internazionali siano tassati nella patria della compagnia aerea).....
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Ribadisco quanto detto già da altri.
purtroppo ogni ufficio dell'agenzia delle imposte interpreta come gli pare.
A una mia richiesta su COME dichiarare (non SE dichiarare) i redditi esteri (faccio il comandante in una compagnia di uno stato dove esiste accordo contro le doppie imposizioni) sul modello RW, visto che il mio stipendio viene regolarmente e senza segreti accreditato in dollari sul mio conto italiano, questa è stata la risposta del solerte funzionario:
Gentile contribuente, ai sensi dell'art. 3 del DPR 917/1986 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) per i soggetti residenti in Italia il reddito complessivo è costituito da tutti i redditi posseduti, compresi quelli prodotti all'estero, salvo quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva. Come precisato nelle istruzioni per la compilazione del modello UNICO PF/2013 (Fascicolo 1 - Appendice - Stipendi, redditi e pensioni prodotti all'estero) devono essere dichiarati in Italia gli stipendi, percepiti da contribuenti residenti in Italia, prodotti in un Paese estero con il quale esiste convenzione contro le doppie imposizioni in base alla quale tali redditi devono essere assoggettati a tassazione sia in Italia sia nello Stato estero. L'art. 15, comma 3, della convenzione stipulata tra la Repubblica Italiana e lo stato dove lei lavora dispone che "le remunerazioni percepite in corrispettivo di un lavoro subordinato svolto a bordo di navi o di aeromobili impiegati in traffico internazionale sono imponibili nello Stato contraente nel quale è situata la sede della direzione effettiva dell'impresa". La convenzione, pertanto, non prevede che detti redditi debbano essere tassati "esclusivamente" lì: ne consegue che il reddito in esame dovrà essere dichiarato anche in Italia. Si rammenta infine che, ai sensi dell'art 165 del TUIR, se alla formazione del reddito complessivo concorrono redditi prodotti all'estero, per le imposte ivi pagate a titolo definitivo su tali redditi è riconosciuto un credito d'imposta, fino a concorrenza della quota di imposta italiana corrispondente al rapporto tra i redditi prodotti all'estero ed il reddito complessivo. Per ulteriori informazioni, La invitiamo a consultare le istruzioni per la compilazione del quadro CR (fascicolo 1 del modello UNICO PF/2013), riservato alla determinazione del suddetto credito d'imposta. Cordiali saluti.
Ora se questo fosse vero, l esistenza stessa dell'articolo 15 non avrebbe nessun senso visto che quello che dice questo signore vale per tutti i redditi da lavoro dipendente, e se così fosse detto articolo non sarebbe altro che la ripetizione di quanto già avviene per tutte le altre professioni.
Ma questo è purtroppo il pensiero dell'agenzia e starà a noi, dopo aver ricevuto la cartella esattoriale, dimostrare per vie legali (e dopo aver comunque pagato subito il 30% di quanto chiesto) dimostrare che hanno torto.
Aggiungo che pago all'INPS i contributi volontari nella misura di circa 4000 euro a trimestre e che, anche questi secondo l agenzia sono parte del reddito imponibile.
La soluzione? scappare definitivamente da questo schifo di paese.
purtroppo ogni ufficio dell'agenzia delle imposte interpreta come gli pare.
A una mia richiesta su COME dichiarare (non SE dichiarare) i redditi esteri (faccio il comandante in una compagnia di uno stato dove esiste accordo contro le doppie imposizioni) sul modello RW, visto che il mio stipendio viene regolarmente e senza segreti accreditato in dollari sul mio conto italiano, questa è stata la risposta del solerte funzionario:
Gentile contribuente, ai sensi dell'art. 3 del DPR 917/1986 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) per i soggetti residenti in Italia il reddito complessivo è costituito da tutti i redditi posseduti, compresi quelli prodotti all'estero, salvo quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva. Come precisato nelle istruzioni per la compilazione del modello UNICO PF/2013 (Fascicolo 1 - Appendice - Stipendi, redditi e pensioni prodotti all'estero) devono essere dichiarati in Italia gli stipendi, percepiti da contribuenti residenti in Italia, prodotti in un Paese estero con il quale esiste convenzione contro le doppie imposizioni in base alla quale tali redditi devono essere assoggettati a tassazione sia in Italia sia nello Stato estero. L'art. 15, comma 3, della convenzione stipulata tra la Repubblica Italiana e lo stato dove lei lavora dispone che "le remunerazioni percepite in corrispettivo di un lavoro subordinato svolto a bordo di navi o di aeromobili impiegati in traffico internazionale sono imponibili nello Stato contraente nel quale è situata la sede della direzione effettiva dell'impresa". La convenzione, pertanto, non prevede che detti redditi debbano essere tassati "esclusivamente" lì: ne consegue che il reddito in esame dovrà essere dichiarato anche in Italia. Si rammenta infine che, ai sensi dell'art 165 del TUIR, se alla formazione del reddito complessivo concorrono redditi prodotti all'estero, per le imposte ivi pagate a titolo definitivo su tali redditi è riconosciuto un credito d'imposta, fino a concorrenza della quota di imposta italiana corrispondente al rapporto tra i redditi prodotti all'estero ed il reddito complessivo. Per ulteriori informazioni, La invitiamo a consultare le istruzioni per la compilazione del quadro CR (fascicolo 1 del modello UNICO PF/2013), riservato alla determinazione del suddetto credito d'imposta. Cordiali saluti.
Ora se questo fosse vero, l esistenza stessa dell'articolo 15 non avrebbe nessun senso visto che quello che dice questo signore vale per tutti i redditi da lavoro dipendente, e se così fosse detto articolo non sarebbe altro che la ripetizione di quanto già avviene per tutte le altre professioni.
Ma questo è purtroppo il pensiero dell'agenzia e starà a noi, dopo aver ricevuto la cartella esattoriale, dimostrare per vie legali (e dopo aver comunque pagato subito il 30% di quanto chiesto) dimostrare che hanno torto.
Aggiungo che pago all'INPS i contributi volontari nella misura di circa 4000 euro a trimestre e che, anche questi secondo l agenzia sono parte del reddito imponibile.
La soluzione? scappare definitivamente da questo schifo di paese.
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davidaz68
A mio avviso il funzionario ha ragione:
i contributi inps sono volontari e quindi non detraibili e ciò mi sembra normale
nella convenzione Italia Usa
http://www.mefop.it/documento/10054/...Italia_USA.pdf
all art 15 par . 3 riporta:
Nonostante le precendenti disposizione del presente articolo, le remunerazioni percepite in corrispettivo di un lavoro subordinato regolarmente svolto a bordo di navi o aeromobili utilizzati da un'impresa di uno stato contraente in traffico internazionale sono imponibili in detto stato.
cioè lo stato che ha diritto a percepire le tasse è quello in cui la compagnia ha sede.
Nella convenzione Italia Irlanda ad esempio è completamente differente e c'è la dicitura di esclusione:
Articolo 7 - Navigazione marittima ed aerea
I redditi derivanti dall'esercizio, in traffico internazionale, di navi o aeromobili non sono tassabili che nello Stato contraente in cui è situata la sede della direzione effettiva dell'impresa.
riguardo ai contributi inps volontari mi permetto di consigliarti piani di accumulo privati perchè nel tuo caso verrebero tassati due volte: la prima all'origine e la seconda quando percepirai gli stessi.
un piano di accumulo convertibile in vitalizio, invece , non ha tasse perchè proviene appunto da reddito già tassato.
A mio avviso il funzionario ha ragione:
i contributi inps sono volontari e quindi non detraibili e ciò mi sembra normale
nella convenzione Italia Usa
http://www.mefop.it/documento/10054/...Italia_USA.pdf
all art 15 par . 3 riporta:
Nonostante le precendenti disposizione del presente articolo, le remunerazioni percepite in corrispettivo di un lavoro subordinato regolarmente svolto a bordo di navi o aeromobili utilizzati da un'impresa di uno stato contraente in traffico internazionale sono imponibili in detto stato.
cioè lo stato che ha diritto a percepire le tasse è quello in cui la compagnia ha sede.
Nella convenzione Italia Irlanda ad esempio è completamente differente e c'è la dicitura di esclusione:
Articolo 7 - Navigazione marittima ed aerea
I redditi derivanti dall'esercizio, in traffico internazionale, di navi o aeromobili non sono tassabili che nello Stato contraente in cui è situata la sede della direzione effettiva dell'impresa.
riguardo ai contributi inps volontari mi permetto di consigliarti piani di accumulo privati perchè nel tuo caso verrebero tassati due volte: la prima all'origine e la seconda quando percepirai gli stessi.
un piano di accumulo convertibile in vitalizio, invece , non ha tasse perchè proviene appunto da reddito già tassato.
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I contributi sono un problema relativo e non il centro del problema. Avendo quasi 20 anni di contribuzione al fondo volo, voglio arrivare almeno a questo traguardo per avere (forse) un panino al giorno quando andrò in pensione (fra 21 anni)
Il problema sono le tasse, perchè dici che il funzionario ha ragione, ti riferisci solo ai contributi? Anche secondo me lo stato che ha diritto a chiedere le tasse è quello dove lavoro e dove è basata la compagnia e non l italia. Alcuni stati recentemente hanno aggiunto l'esclusività proprio per evitare qualsiasi fraintendimento che invece negli altri casi, l agenzia cerca di sfruttare a suo favore. Ma le parole dell'accordo mi sembra che non lascino molto spazio alle interpretazioni
L'articolo riguardante l irlanda che hai messo comunque non c'entra niente e riguarda l'esercizio di navi ed aerei, quindi le aziende non i dipendenti
Il problema sono le tasse, perchè dici che il funzionario ha ragione, ti riferisci solo ai contributi? Anche secondo me lo stato che ha diritto a chiedere le tasse è quello dove lavoro e dove è basata la compagnia e non l italia. Alcuni stati recentemente hanno aggiunto l'esclusività proprio per evitare qualsiasi fraintendimento che invece negli altri casi, l agenzia cerca di sfruttare a suo favore. Ma le parole dell'accordo mi sembra che non lascino molto spazio alle interpretazioni
L'articolo riguardante l irlanda che hai messo comunque non c'entra niente e riguarda l'esercizio di navi ed aerei, quindi le aziende non i dipendenti
Last edited by davidaz68; 28th Mar 2013 at 17:41.
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3. Nonostante le precedenti disposizioni del presente articolo, le remunerazioni relative a lavoro
subordinato svolto a bordo di navi ed aeromobili in traffico internazionale sono tassabili nello Stato
contraente in cui è situata la sede della direzione effettiva dell'impresa.
anche per la convenzione Italia Irlanda non riporta l'esclusività nella sezione dei dipendenti , quindi potrebbe essere interpretabile come ha fatto il funzionario cui tu hai chiesto.
l'articolo che avevo postato si riferisce ai redditi derivati dall'esercizio aereo . in questa categoria ricadono, secondo l'ocse, le compagnie aeree e le loro sussidiarie che utilizzano i mezzi e sono strettamente collegate ad esse ( manutenzione, piloti contractor, ecc)
Adesso ho capito paghi l'inps! perchè avevi già 20 di contributi, ovviamente acquisisce un altro senso!
comunque per Italia Irlanda il problema non si pone perchè le aliquote sono pressochè identiche .paga di qua o paga di là cosa cambia??
Per me é solo una lotta a chi deve avere il grosso delle tasse iniziali e che vengano colpiti i dipendenti è immorale, squallido e da vili.
subordinato svolto a bordo di navi ed aeromobili in traffico internazionale sono tassabili nello Stato
contraente in cui è situata la sede della direzione effettiva dell'impresa.
anche per la convenzione Italia Irlanda non riporta l'esclusività nella sezione dei dipendenti , quindi potrebbe essere interpretabile come ha fatto il funzionario cui tu hai chiesto.
l'articolo che avevo postato si riferisce ai redditi derivati dall'esercizio aereo . in questa categoria ricadono, secondo l'ocse, le compagnie aeree e le loro sussidiarie che utilizzano i mezzi e sono strettamente collegate ad esse ( manutenzione, piloti contractor, ecc)
Adesso ho capito paghi l'inps! perchè avevi già 20 di contributi, ovviamente acquisisce un altro senso!
comunque per Italia Irlanda il problema non si pone perchè le aliquote sono pressochè identiche .paga di qua o paga di là cosa cambia??
Per me é solo una lotta a chi deve avere il grosso delle tasse iniziali e che vengano colpiti i dipendenti è immorale, squallido e da vili.
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in ogni caso, quella che ho avuto è l opinione di un funzionario, confermo che non ho ricevuto nessuna cartella esattoriale ma visto l andazzo me la aspetto l anno prossimo....
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Il parere di un passacarte non é certo vincolante, non ti fare intimorire, ma segui il tuo commercialista.
nel caso, chiedi almeno che te le mandino in carta morbida,
Affinché siano utili almeno ad altri scopi!
Il formato attuale non é buono a niente.
nel caso, chiedi almeno che te le mandino in carta morbida,
Affinché siano utili almeno ad altri scopi!
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one thousand per favore puoi linkare questa convenzione? me la leggo tutta volentieri, contratto storm....magari se mi dici dove trovo quella spagna irlanda, ma la residenza cell ho in italia.. non so che devo fare..
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L accordo che ti interessa è quello fra il paese dove risiedi e quello dove è basata la compagnia, comunque vai su FiscoOggi.it | Sito web di fiscalità nazionale ed internazionale e trovi tutti gli accordi.
Oppure basta che cerchi con google "accordi doppie imposizioni"
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http://www.fiscooggi.it/files/immagi...irlanda-it.pdf
Ecco il tuo caso Fulminn è uno dei più antipatici; contratto inglese, compagnia irlandese con tasse sottratte alla fonte con aliquote identiche alle Italiane ed alle spagnole, residenza fiscale in Italia e lavoro con base Spagna.
e come ci si salta fuori? farai fatica a trovare un professionista in grado di capirci qualcosa e il fai da te può essere ancora più pericoloso... sarebbe abbastanza frustrante sapere dopo 10 anni che hai pagato tasse che non dovevi.
Al tuo posto regolarizzerei solo la posizione italiana tralasciando, quella spagnola altrimenti non finisci più. Tanto gli spagnoli non hanno potere su di te se hai la residenza in Italia.
Ah un professionista per compilare un Unico chiede circa 200€ e non 2000€
e di tasse da pagare in più non dovresti averne perchè le aliquote sono simili.
quindi probaibilmente con 200€ regolarizzi la posizione al 100%
Ecco il tuo caso Fulminn è uno dei più antipatici; contratto inglese, compagnia irlandese con tasse sottratte alla fonte con aliquote identiche alle Italiane ed alle spagnole, residenza fiscale in Italia e lavoro con base Spagna.
e come ci si salta fuori? farai fatica a trovare un professionista in grado di capirci qualcosa e il fai da te può essere ancora più pericoloso... sarebbe abbastanza frustrante sapere dopo 10 anni che hai pagato tasse che non dovevi.
Al tuo posto regolarizzerei solo la posizione italiana tralasciando, quella spagnola altrimenti non finisci più. Tanto gli spagnoli non hanno potere su di te se hai la residenza in Italia.
Ah un professionista per compilare un Unico chiede circa 200€ e non 2000€
e di tasse da pagare in più non dovresti averne perchè le aliquote sono simili.
quindi probaibilmente con 200€ regolarizzi la posizione al 100%
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scusate potreste aiutarmi. anche io per la simpatica compagnia irlandese basato fuori dall'italia. le tasse le pago in irlanda ma non ho capito cosa devo dichiarare in italia visto che io qua ci lavoro solo, residenza e mutua li ho ancora in italia, e ci torno ogni 5 giorni. non ho il contratto ma anche io proprietario della società con altri.
Last edited by enrienri; 29th Mar 2013 at 14:34.
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enrienri
Ultimamente sta andando così:
sulle tratte internazionali non si paga se non in Irlanda, su quelle nazionali (cabotaggio) si detraggono le tasse già pagate in Irlanda ritassando questi utili, quindi in teoria nel tuo caso non avresti nulla da dichiarare in Italia .
Dico in teoria perchè se arriva il solito funzionario altoatesino potrebbe inventarsi di tutto e dopo toccherebbe a te provare il contrario. Se uno vuole stare dalla parte dei bottoni dichiara tutto in Italia sottraendo le imposte già pagate , dovrebbe venire un saldo pari quasi a 0 visto che anche in Irlanda l'aliquota arriva al 49%.
In caso di omessa dichiarazione non vengono contate le tasse già pagate, e quindi succede quello che è successo ai malcapitati di Bergamo. A loro non sono state contate le tasse già pagate a quanto ho capito.
Ultimamente sta andando così:
sulle tratte internazionali non si paga se non in Irlanda, su quelle nazionali (cabotaggio) si detraggono le tasse già pagate in Irlanda ritassando questi utili, quindi in teoria nel tuo caso non avresti nulla da dichiarare in Italia .
Dico in teoria perchè se arriva il solito funzionario altoatesino potrebbe inventarsi di tutto e dopo toccherebbe a te provare il contrario. Se uno vuole stare dalla parte dei bottoni dichiara tutto in Italia sottraendo le imposte già pagate , dovrebbe venire un saldo pari quasi a 0 visto che anche in Irlanda l'aliquota arriva al 49%.
In caso di omessa dichiarazione non vengono contate le tasse già pagate, e quindi succede quello che è successo ai malcapitati di Bergamo. A loro non sono state contate le tasse già pagate a quanto ho capito.
Last edited by One thousand; 29th Mar 2013 at 17:15.
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x davidaz68
è recentemente cambiato qualcosa informati meglio perchè pare siano finalmente deducibili
ciao
Contributi integrativi volontari. Deducibili come gli obbligatori FiscoOggi.it
http://laveritaquotidiana.********.i...educibili.html
Contributi volontari, sempre più cari ma ora deducibili dal reddito
Aggiungo che pago all'INPS i contributi volontari nella misura di circa 4000 euro a trimestre e che, anche questi secondo l agenzia sono parte del reddito imponibile.
ciao
Contributi integrativi volontari. Deducibili come gli obbligatori FiscoOggi.it
http://laveritaquotidiana.********.i...educibili.html
Contributi volontari, sempre più cari ma ora deducibili dal reddito
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Ci sono news a riguardo?
Attualmente la Ryanair sottrae dallo stipendio dei dipendenti basati in Italia dal 2012 (con contratto sempre irlandese) circa il 30%, con la giustificazione del pagamento della italian social security,
non specificando di che tipo di contributo si tratti (inps? inail?) e non fornendo alcun estratto conto a riguardo.
Qualcuno ha idea di dove e come eventualmente verrebero versati questi contributi? chiedendo a loro non rispondono.
Attualmente la Ryanair sottrae dallo stipendio dei dipendenti basati in Italia dal 2012 (con contratto sempre irlandese) circa il 30%, con la giustificazione del pagamento della italian social security,
non specificando di che tipo di contributo si tratti (inps? inail?) e non fornendo alcun estratto conto a riguardo.
Qualcuno ha idea di dove e come eventualmente verrebero versati questi contributi? chiedendo a loro non rispondono.
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Si può verificare sul sito dell'INPS la propria posizione contributiva , previa registrazione e con l'apposito codice pin.
Se trattengono questa somma, si DEVE avere un riscontro circa dove la versano....onde evitare che se la mettono loro in tasca...
Se trattengono questa somma, si DEVE avere un riscontro circa dove la versano....onde evitare che se la mettono loro in tasca...