Etihad vs Alitalia
Per quello che mi é stato detto in un passato recente c'é stato un interessamento da parte di Etihad, non é stata concretizzata l'azione perché i grossi azionisti pretendevano un compenso "congruo" rispetto all'investimento fatto. I piccoli azionisti non vedono l'ora di liberarsi di questa "avventura" ma si vede che la cordata dei "capitani coraggiosi" ha il nodo scorsoio sempre più veloce in chiusura finanziaria...
Poi partono le voci incontrollate, chi ha vissuto un fallimento conosce già l'argomento in questione... |
@devilfish
Credo sia sufficiente avere il 49% + un capitano coraggioso " controllabile" con il 2% per avere il controllo no? Non vedo comunque cosa cambia nel nostro tragico destino di ritrovarci senza nemmeno uno straccio di compagnia nazionale |
dichiarazione di O'Leary su Alitalia
qualche giorno fa in conferenza stampa O'Leary ha esattamente centrato il problema di Alitalia e il futuro di Alitalia
ecco il testo: Sono del resto chiare le idee del manager di Ryanair sul vettore guidato da Andrea Ragnetti. "Come tante altre grandi compagnie - chiarisce O'Leary - anche Alitalia, a causa dei costi elevati, è in grande difficoltà. Per questo nel suo futuro positivo ci sarà sicuramente una grande ristrutturazione che comporterà anche la riduzione delle rotte. Il tutto - conclude - sotto il controllo di Air France". Be mi fa piacere constatare che il miglior manager di questo settore la pensa esattamente come un piccolo osservatore di numeri come me. |
|
DAL SOLE 24 ORE DI STAMANE
Alitalia, salta l'accordo fra i soci sul debito
Non c'è accordo tra i venti soci italiani di Alitalia-Cai sul rifinanziamento della compagnia, con il capitale ormai azzerato dalle perdite e in crisi di liquidità, mentre i debiti finanziari si aggirano sul miliardo di euro. Così è stato rinviato, potrebbe tenersi il 12 febbraio, il consiglio di amministrazione fissato per ieri, per deliberare un finanziamento soci da 200 milioni di euro, per assicurare il carburante necessario per volare almeno fino all'estate, mentre gli azionisti cercano un compratore all'estero. L'incidente di sabato all'Atr72 della rumena Carpatair che, con livrea e codice di volo di Alitalia ma equipaggio rumeno, volava da Pisa a Fiumicino, ha fatto aumentare la tensione tra i soci. E l'assenza già programmata del presidente Roberto Colaninno ha consigliato di prendere tempo, per trovare un'intesa di una parte dei soci su un finanziamento di almeno 150 milioni. Un gruppo di soci più piccoli, guidati da Salvatore Mancuso del fondo Equinocse e titolari di circa il 20% del capitale, non vuole mettere soldi e contesta la linea «filofrancese» di Colaninno e la gestione dell'a.d. Andrea Ragnetti. Se la situazione non cambia, i finanziamenti arriveranno soprattutto da Intesa Sanpaolo e Air France-Klm, mentre non è scontata l'adesione di tutti gli altri grandi soci, Colaninno, Emilio Riva, i Benetton con Atlantia, Toto, Angelucci. La Procura di Civitavecchia ha ipotizzato il reato di disastro colposo contro ignoti per l'incidente di sabato a Fiumicino. Sabato notte l'Alitalia ha fatto riverniciare la fusoliera dell'Atr rumeno danneggiato a bordo pista, cancellando la livrea dell'Alitalia e il tricolore. Una mossa che ha suscitato critiche. Il direttore operazioni dell'Alitalia, Giancarlo Schisano, ha detto a Repubblica: «Lo fanno tutte le compagnie». È stato sospeso l'appalto a Carpatair per utilizzare in affitto due Atr72 con equipaggi su voli interni. C'erano già stati alcuni episodi che avevano creato allarme e anomalie, ma né l'Alitalia né l'Enac avevano messo in discussione il contratto «low cost» con i rumeni. Con i rumeni resta in vigore l'accordo commerciale partito nell'inverno 2011 per i voli verso Timisoara e altre destinazioni in Romania e all'Est, con aerei di Carpatair e codice congiunto dei due vettori. In questo caso i velivoli non hanno livrea Alitalia, ma il volo viene venduto anche con il codice "Az". In attesa di una decisione del cda, Banca Intesa è il socio che rimane decisivo per fornire ossigeno sia alla compagnia sia a diversi soci dell'Alitalia privata voluta nel 2008 da Silvio Berlusconi, il quale lanciò questo progetto in nome dell'«italianità», per impedire che la comprasse Air France-Klm. Berlusconi ha ripetuto ieri la sua contrarietà a una vendita ai francesi. Quel progetto è costato 3 miliardi ai contribuenti. Adesso i soldi all'Alitalia sono finiti. Gli italiani vorrebbero vendere. Ma il compratore ipotizzato, di nuovo Air France-Klm che con il 25% è rientrata in partita come primo azionista della società, non accetta le richieste dei venditori, che vorrebbero farsi riconoscere gli 847 milioni versati a fine 2008 più un sovrapprezzo fino al 30%: semmai, fa notare una fonte autorevole, i francesi, che pagherebbero con azioni della holding Air France-Klm, potrebbero riconoscere circa il 20% dell'importo, cioè 170-200 milioni. Cai ha comunque bisogno di denaro fresco. C'è una crisi di liquidità, già nel cda del 28 gennaio è emersa, come proposta compromesso, quella di un finanziamento soci di circa 200 milioni, ognuno pro quota: un prestito ponte fino all'estate. Un'alternativa possibile ai francesi è l'ingresso nel capitale di una compagnia araba ma solo con una quota di minoranza. Si è fatto il nome della Etihad Airways di Abu Dhabi, già azionista con il 29,2% di Air Berlin. Il numero uno, James Hogan, ha detto ieri che Etihad non ha trattative in corso con Alitalia oltre agli accordi commerciali di code sharing. La compagnia ha aumentato gli utili nel 2012 da 14 a 42 milioni di dollari. I francesi non hanno fretta: più passa il tempo, più le perdite abbattono il valore di Alitalia. Da il Sole 24 ore Ogni commento è ormai superfluo, purtroppo tutto ciò che ho scritto nei mesi scorsi, si sta puntualmente avverando. Se AF non fa presto o Intesa non ci mette i soldi immediatamente, questi hanno finito la benzina...... |
Dai EM lo sai benissimo, Colannino assente, Intesa Sanpaolo non riunisce certo gli organi deliberanti per CAI e quindi occorre attendere mentre qualche uccellino canta che neanche il 12 febbraio sarà la volta buona... "qualcuno" pare infatti suggerire di passare le elezioni senza nulla fare perchè diversamente una parte della politica si scaglierebbe contro il Berluscao e il suo partito potrebbe averne nocumento.
Le riserve legali sono state intaccate da un pezzo e a primavera potrebbe non arrivarci. Resta solo da aspettare quando sarà lanciato il May Day, AF non ha alcuna fretta ad intervenire e lo farà solo con un prestito soci ovvero con un convertendo "pesante". Stay tuned |
Ice solo un gesto :ok:
|
ROMA - Alitalia avrebbe a giorni un nuovo amministratore delegato, nella persona di Giancarlo Schisano, oggi direttore operativo. Secondo il blog Bluebirdnews, di Alberto Brambilla, sarebbe destinato a prendere il posto di Andrea Ragnetti, attuale ad della compagnia,
“finito nel mirino dei soci minori della cordata italiana che controlla Alitalia. Il malumore è dovuto al fatto che non riusciranno a rientrare dall’investimento fatto nel 2008, con l’iniziativa di Berlusconi e Passera. Che Ragnetti sia seriamente in bilico è un mormorio che circola con insistenza da almeno una settimana. E l’ipotesi è concreta. Tanto concreta che secondo quanto risulta a BBN sarebbe pronto il suo sostituto: Giancarlo Schisano, direttore operativo Alitalia. Non è un caso se è lui che si sta esponendo in prima persona sull’incidente della Carpatair a Fiumicino. E non è nemmeno un caso che Ragnetti sia rimasto taciturno”. |
Alitalia, l'ad Ragnetti rischia il posto
Il manager è finito nel mirino di Air France Klm (socio di maggioranza con il 25%) e di altri soci minori - Non ha giovato alla sua posizione l'incidente di sabato della Carpatair. Alitalia L'amministratore delegato di Alitalia, Andrea Ragnetti, rischia il posto. Lo scrive Antonella Baccaro sul Corriere della Sera, spiegando che il manager è finito nel mirino di Air France Klm (socio di maggioranza con il 25%) e di altri soci minori. Non ha giovato a Ragnetti l'incidente con la Carpatair, la compagnia romena a cui Alitalia aveva affidato alcune rotte interne e che sabato ha provocato l'uscita di pista di un aereo all'aeroporto di Fiumicino. La questione principale da affrontare rimane comunque quella dei conti. Il Cda che avrebbe dovuto tenersi ieri è stato rinviato alla settimana prossima per prendere tempo. Sul tavolo il prestito-ponte da 150-200 milioni di euro da parte dei soci, anche se molti di loro non sembrano disponibili a metter mano al portafoglio. |
Schisano
Passare da Ragnetti a Schisano, non serve a nulla, si passa da un incompetente con l'attenuante di essere almeno nuovo del settore, ad un totale incompetente che ha anche l'aggravante di starci dentro da quasi un decennio e non averci capito nulla ma proprio un bel nulla.
Mi auguro per Alitalia che si chiuda questa drammatica farsa e che AF prende in mano subito la situazione. E' chiaramente un augurio amaro, ma a questo punto è la situazione meno peggio... |
quoto EM
spero ad ogni modo che il prossimo governo non creda di rimpinguare le casse di quella "roba" con denaro pubblico con pretesti idioti come l'italianita' o simili perchè, stavolta la vedo veramente male! |
Di che riduzione parlano i giornali?
ALITALIA: LUCIANO (FIT-CISL), GRAVISSIME LE INDISCREZIONI SU TAGLIO FLOTTA (AGENPARL) - Roma, 06 feb - Durissima reazione della Fit-Cisl alle indiscrezioni comparse sui giornali di oggi circa la riduzione del numero di aeroplani e quindi di personale navigante: “Dopo le incredibili esternazioni di dirigenti di Alitalia fatte ieri ai media circa la "normalità" dei rischi fino a disastro avvenuto – commenta Giovanni Luciano, Segretario generale Fit-Cisl – oggi sembrano affermarsi tesi aziendali volte a diminuire ulteriormente la dimensione dell'azienda. Dimenticano tutti il debito, non solo morale, che hanno nei confronti degli Italiani ai quali è stato accollato il costo maggiore per mantenere una compagnia di riferimento. Sarebbe veramente scandaloso buttare alle ortiche i sacrifici della fiscalità generale e dei lavoratori, che in questi anni hanno fatto moltissimo per portare Alitalia a recuperare gli standard di eccellenza dei suoi albori. Auspichiamo che le indiscrezioni che circolano siano spazzate via da notizie di rilancio e non di rattrappimento”. Altrettanto secco il commento di Francesco Persi, Responsabile Fit-Cisl per il Trasporto aereo: “Qualora fossero confermate le indiscrezioni sui nuovi tagli, la nostra reazione sarà durissima. Siamo estremamente preoccupati, perché Alitalia-Cai ha assunto precisi impegni dal 2009 nei confronti delle parti sociali, delle istituzioni e dell’intero Paese; impegni che erano finalizzati a rilanciare la principale compagnia italiana, il cui sviluppo avrebbe dovuto consentire il progressivo riassorbimento dei piloti e degli assistenti di volo posti in cassa integrazione a seguito del fallimento della vecchia Alitalia. Nei suoi quattro anni di vita invece, la flotta della nuova Compagnia è stata sistematicamente ridimensionata. La crisi non giustifica questa strategia eccessivamente rinunciataria, perché gli spazi di mercato lasciati da Alitalia vengono immediatamente occupati da vettori stranieri, ad esempio la spagnola Volotea è diventata la prima compagnia su Venezia e la conterranea Vueling annuncia ogni giorno nuovi collegamenti per l’Italia. La Fit-Cisl è chiara: Alitalia si salva solo aumentando i ricavi e presidiando i suoi mercati naturali, specialmente le rotte intercontinentali, e non perseguendo ottusamente la sola logica del ‘meno volo meno perdo’, ostinandosi a competere sul terreno delle low cost in una battaglia persa in partenza”. |
10-15 aerei sul prato
Avete letto l'articolo su Repubblica ?
Parla di 10-15 aerei sul prato...... E.M 75 stà avendo ragione pure questa volta.....purtroppo |
Ciao ypsilon,
adesso è ufficiale, ma non dicevano i sindacati e l'addetto stampa che non era vero?? o mi sbaglio, ma guarda un po che strano!!!!! ancora una volta ci ho preso.......... |
Se posso aggiungere... il peggio deve ancora arrivare perché EZY, RYR e magari qualcun altra non staranno certo a guardare... EZY ad esempio è nelle prime fasi di valutazione di una nuova base nel bel paese... magari un paio di macchine saranno basate per la Summer 13. Saranno molto cauti e se interverranno sceglieranno il momento migliore: CAI a terra ed AF che implementa nuove strategie dove le tratte nazionali non saranno certo la priorità numero 1.
|
10/15 aerei.....ma che so matti ????
VOGLIO VEDERE LA REAZIONE DEI SINDACATI.... |
LA REAZIONE DEI SINDACATI.... mi consenta... ROFL (purtroppo e senza speranza di essere smentito) |
Qualcuno potrebbe postare il link dell'articolo di Repubblica?
Non lo trovo da nessuna parte...grazie. LRpilot |
Copia-incolla un po' barbaro, sorry
Alitalia, salvagente di 150 milioni. Tagli alla flotta L'operazione LUCIO CILLIS ROMA — Dopo dieci giorni di scontri, gli azionisti Alitalia sembrano aver trovato un primo accordo sull'entità della somma da iniettare nella so-cietà, stretta tra la necessità di reperi-re risorse fresche e il crollo d'immagi-ne dovuto al caso Carpatair. Il prossimo cda, fissato per giovedì 14 febbraio, potrebbe dare il via libe-ra ad un prestito da 150 milioni. Ma in cambio del semaforo verde, sull'altro piatto della bilancia, alcuni soci - e non necessariamente quelli più pic- coli e combattivi - vorrebbero vedere la testa dell'amministratore delegato. Andrea Ragnetti è entrato nel miri-no dopo l'incidente all'aereo rome-no, un colpo all'immagine che po-trebbe convincere i soci forti a sacrifi-carlo. Il partito degli scontenti, infat-ti, sta cercando nuovi alleati dopo la sfiducia ai vertici votata dal cda la scorsa settimana, quando la richiesta di ritiro delle deleghe a Colaninno e Ragnetti è stata respinta con 13 voti contrari e 6 favorevoli. Resta da deci-dere quale tipologia di prestito utiliz-zare per rimpinguare le casse di Alita- lia: si va dall'ipotesi di un “convertibi-le” a quella di un finanziamento di-retto. Non è escluso il ricorso a versa-menti “in conto futuro aumento di capitale” o di vero e proprio aumento capitale, di fatto l'anticamera di una ricapitalizzazione. Ma in queste ore frenetiche non mancano novità sul fronte dell'ope-ratività della compagnia. Le previsio-ni di traffico passeggeri per i prossimi mesi restano negative e il manage-ment avrebbe allo studio un taglio di aeromobili. Dei 145 aerei che com-pongono la flotta Alitalia, si starebbe pensando alla messa a terra di alme-no 10-15 “macchine” di breve-medio raggio (Airbus A320). Una mossa che garantirebbe risparmi sul carburan-te, permettendo un maggiore utilizzo dei restanti velivoli sia pure a scapito dell'offerta. Tra i risparmi ci sarebbe anche quello che riguarda piloti, assi-stenti di volo e manutenzione. Po-trebbero essere coinvolti circa 350 tra steward e comandanti. Tutti da ricol-locare in un momento di forte tensio-ne con i sindacati e di calo della do-manda da parte dei passeggeri |
Grazie B767,
magari abbiamo anche volato insieme..... Spero che la notizia sia una bufala ma viste le previsioni sempre azzeccate di EM75 e Iceman ho paura che sia solo l'inizio di una ingloriosa fine della storia di un pezzo di paese che non riusciamo a valorizzare come meriterebbe. Il pensiero va a tutti gli amici e ex colleghi che meritano un po' di tranquillità' dopo questi anni passati sempre con la spada di damocle sulla testa e l'incertezza sul futuro. LRpilot |
All times are GMT. The time now is 01:51. |
Copyright © 2024 MH Sub I, LLC dba Internet Brands. All rights reserved. Use of this site indicates your consent to the Terms of Use.