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...mancano o no piloti?

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...mancano o no piloti?

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Old 3rd Jul 2018, 10:50
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...mancano o no piloti?

Buongiorno a tutti
pongo una domanda da "pilotino della domenica"....ma che più che una domanda è una mia curiosità.
E' un po di tempo a questa parte che si leggono articoli in cui le compagnie aeree lamentano scarsità di piloti e sembrano alla spasmodica ricerca di chi possa pilotare i loro aerei. La Cina addirittura sembra faccia ponti d'oro a chi sia disposto a trasferirsi la.
Dall'altra parte vedo piloti (specialmente di primo pelo) che sono alla spasmodica ricerca di un impiego. Ma possibile che non si riesca a fare la "quadra" tra domanda e offerta?
Ma questa ricerca di piloti è veritiera, ma vengono offerti stipendi e condizioni lavorative inadeguate, o in realtà non siamo ancora arrivati a richieste "vere" e concrete da parte degli operatori aeronautici?
Buona giornata a tutti!
pilota-aereo is offline  
Old 3rd Jul 2018, 12:07
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Mancano piloti, sì, ma piloti con esperienza. E le compagie e agenzie che offrono P2F ci marciano su.
Banana Joe is offline  
Old 3rd Jul 2018, 18:21
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Originally Posted by pilota-aereo
Buongiorno a tutti
pongo una domanda da "pilotino della domenica"....ma che più che una domanda è una mia curiosità.
E' un po di tempo a questa parte che si leggono articoli in cui le compagnie aeree lamentano scarsità di piloti e sembrano alla spasmodica ricerca di chi possa pilotare i loro aerei. La Cina addirittura sembra faccia ponti d'oro a chi sia disposto a trasferirsi la.
Dall'altra parte vedo piloti (specialmente di primo pelo) che sono alla spasmodica ricerca di un impiego. Ma possibile che non si riesca a fare la "quadra" tra domanda e offerta?
Ma questa ricerca di piloti è veritiera, ma vengono offerti stipendi e condizioni lavorative inadeguate, o in realtà non siamo ancora arrivati a richieste "vere" e concrete da parte degli operatori aeronautici?
Buona giornata a tutti!
Fin quando la formazione rimarrà un business, la domanda sarà sempre maggiore dell'offerta ed i "wannabes" saranno sempre in eccesso, volenti o nolenti è così, non si scappa.
La soluzione è il numero chiuso; tornare a selezionare i più meritevole e capaci e formarli a spese di chi ne dovrà usufruire.
Per quanto riguarda i profili con più esperienza il mercato è diverso ( per ora ) soprattutto per quel che riguarda i CPT.
EI-PAUL is offline  
Old 4th Jul 2018, 10:19
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..in sostanza allora adesso siamo ancora nella fase "se vuoi volare (lavorare) devi pagare (type, corsi, ore volo, ecc)"? Attualmente non ci sono compagnie che ti assumono avendo "solo" ATPL... ma devi avere n° ore di volo e type ...se hai queste caratteristiche di lavoro ne hai...altrimenti resti a terra?
Immagino che una situazione cosi però non possa durare ancora molto se effettivamente alcuni paesi (America e Cina in testa) sono a corto di piloti... e l'estate scorsa anche Rayan ....
pilota-aereo is offline  
Old 5th Jul 2018, 05:39
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Originally Posted by pilota-aereo
..in sostanza allora adesso siamo ancora nella fase "se vuoi volare (lavorare) devi pagare (type, corsi, ore volo, ecc)"? Attualmente non ci sono compagnie che ti assumono avendo "solo" ATPL... ma devi avere n° ore di volo e type ...se hai queste caratteristiche di lavoro ne hai...altrimenti resti a terra?
Immagino che una situazione cosi però non possa durare ancora molto se effettivamente alcuni paesi (America e Cina in testa) sono a corto di piloti... e l'estate scorsa anche Rayan ....
guarda forse Paul non si è spiegato bene.
servno tanti piloti , ma , basta che guardi anche qualche trd su questo forum, ci sono d cine e decine di piloti che sono pronti a pagare per entrare in compagnie , il type , il line training, le divise , poi finito ciò accettano di lavorare per 1500 € al mese , o dopo fare il Captain upgrade e lavorare per 2500 € al mese tutto incluso .
Quindi per concludere i piloti servono , ma fino a che I wannabe e i low hours saranno disposti a pagare o lavorare per due noccioline ........
questo porta anche al grosso problema delle non -selezioni, visto che nessuno bocciera’ mai un cadetto che paga per fare un type o un Line .
Ramones is offline  
Old 5th Jul 2018, 06:53
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Se fosse pericoloso penso che lo boccerebbero....tutto questo è legato anche al fatto che oggi un aereo lo saprebbe pilotare anche chi un tempo l’aereo se lo sarebbe tirato in testa. La tecnologia ha allargato l’accesso alla professione.. Le compagnie lo sanno e sguazzano su questo “beh se non sei tu tra 2 minuti trovo un altro”. La solita legge del mercato: tante persone che sanno fare un mestiere=benefit in ribasso. Però la sicurezza è aumentata grazie alla tecnologia. . Ma capisco che sia un discorso molto ampio da portare avanti.
Restando in tema, uno cerca di farsi esperienza per potersi rivendere meglio in futuro, non penso che sia masochista solo per mettersi i ryban e farsi selfie ....la colpa quindi non è tanto dei wanna be ma di chi permette certi sistemi.
mau mau is offline  
Old 5th Jul 2018, 07:37
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Originally Posted by mau mau
....la colpa quindi non è tanto dei wanna be ma di chi permette certi sistemi.

È proprio questo il nodo, fin quando il Legislatore (EU) non inizierà ad ascoltare anche chi sta sul pezzo tutti i giorni anziché andare a braccetto con la parte datoriale difficilmente cambierà qualcosa. “Iniziare ad ascoltare” vuol dire intanto vietare il P2F, poi riiniziare a parlare del risultato finale che si vorrebbe ottenere alla fine di un percorso formativo (preferibilmente comune a tutti), modificare drasticamente i syllabi attuali e parlare la stessa lingua in ambito training. Ma soprattutto il secondo punto al momento è fantascienza.
Posso assicurarti che in molti, senza AP e A/THR, l’aeroplano rischiano di metterselo per cappello lo stesso nonostante non sia un fast jet o un vecchio DC3 ed abbia anche l’autotrim, e questo è semplicemente inaccettabile e sottende un grosso errore a monte.
PS occhio poi a quando diciamo che “la sicurezza è aumentata”, statisticamente è vero, è diminuito il “failure rate” perché le macchine sono più affidabili ed i programmi di manutenzione migliori, un tempo una engine failure era quasi all’ordine del giorno, quando accade ora ci fanno un articolo di giornale. Il modo in cui però gli equipaggi affrontano l’avaria è peggiorato drasticamente, come si è visto purtroppo in più di un’occasione negli ultimi anni, e questo è da ricondursi all’erosione se non alla mancanza completa degli handling basic skills, che ci rimandano a piè pari al concerto di formazione ...

Last edited by EI-PAUL; 5th Jul 2018 at 07:48.
EI-PAUL is offline  
Old 5th Jul 2018, 08:14
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Concordo in toto e dire che non servirebbe molto, basterebbe copiare gli USA anche se mi rendo conto che l’aviazione in Europa non offre cosi tante chances di formazione e di farsi le ossa che negli USA.
Sui failure rate pure mi trovi d’accordo...però ci sono casi in cui chi sedeva a sinistra con i capelli bianchi coadiuvato da uno ancora piu esperto dietro non sono riusciti a salvare la situazione, quindi sarà la tecnologia troppo complessa che nasconde e maschera i principi del volo basici facendo non capire più niente oppure la tecnologia addormenta gli skills anche dei piloti “all’antica”? Comunque in questo mestiere penso che contino le statistiche volenti o dolenti e ad oggi gli incidenti sono irrisori. Come dicevi tu prima, ad oggi fanno questo mestiere piloti che senza la tecnologia si metterebbero l’aereo per cappello, quindi perchè mai una co,pagnia dovrebbe pagare molto una professione che riesce a fare anche un beota? Insomma, è un circolo vizioso da bloccare come dici alla fonte. Ma anche sfoltire la richiesta con dei DLR non mi sembra la scelta giusta per decidere chi far accedere alla professione....
mau mau is offline  
Old 5th Jul 2018, 11:35
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Stoppare p2f . No line training a pagamento.
Esami attitudinali e psicologici approfonditi come parte del conseguimento I classe. Mancano i piloti? Si..quelli che hanno le capacità per fare il pilota. Abbondano quelli finti a pagamento..in genere con gravi problemi di varia natura ..che ti trovi in linea. Scandaloso...e pericolosissimo.
​​​​​

Last edited by cucuotto; 6th Jul 2018 at 07:10.
cucuotto is offline  
Old 13th Jul 2018, 13:04
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Cucuotto,
io aggiungerei problemi medici in primis, seguiti poi dalle capacità e qualità "pilotative" e ancora più importante dalla dallo sgravio che arrecano agli stipendi !!!!!
J74 is offline  
Old 14th Jul 2018, 20:37
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@Mau, il discorso non fa una piega, ma diciamo che il ”benchmark" negli ultimi anni si è un pò abbassato benché in molti facciano finta di non vedere e dicano che in realtà è tutto a posto.

Non mi sento neanche più di dividere quelli con i capelli bianchi da quelli che ancora non li hanno, perché secondo me il problema è più ampio e riguarda la filosofia operativa ed addestrativa che negli ultimi decenni, lentamente ma inesorabilmente, è drasticamente cambiata in nome di “strutture più snelle” che tradotto vuol dire a costo zero o addirittura generanti profitto anziché considerarlo un investimento, come sarebbe ovvio; la giustificazione razionale sarebbe che i Liner moderni fanno tutto da soli e generalmente risolvono problemi che in passato il pilota avrebbe fatto molta più fatica ed impiegato molti più “skills” per risolvere, tralasciando il fatto che in realtà ne creano anche di nuovi ed altrettanto complessi, con la differenza che nel frattempo molti di quegli “skills” si sono semi-atrofizzati o non si è proprio fatto in tempo ad insegnarli, capirli e digerirli facendoli propri. Inoltre, spesso non si afferra il paradosso per il quale il sistema, per diminuire il carico di lavoro sul pilota aumenta a sua volta la sua complessità. Ci si trova quindi nella situazione in cui effettivamente nel 99% del tempo il carico di lavoro è "più basso" rispetto a qualsiasi sistema convenzionale, ma in quell'1% in cui si avrebbe realmente bisogno di abbassarlo paradossalmente si alza a causa della complessità insita nel sistema stesso.

So che il discorso è già stato affrontato, ma mi sta a cuore essendomene occupato per molto tempo prima di gettare la spugna, quindi perdonerete un breve excursus; quando ho iniziato sul Bus c’era ancora un capoverso sui Sacri Testi che riportava il fatto che il sistema “protezioni” era strutturato in modo tale che - praticamente - l’aereo non stallasse, ho anche fatto in tempo a conoscere alcuni istruttori che lo pensavano veramente.

Personalmente la cosa mi ha lasciato sempre molto scettico, visto che i “vecchi”, sin dall'inizio, mi hanno sempre insegnato che il miglior modo di proteggersi facendo sto mestiere è sapere quel che si fa in ogni momento e saperlo fare per bene, altrimenti meglio non farlo. Infatti quella nota è scomparsa poco dopo, sostituita dall’ammissione che effettivamente in alcuni casi remoti queste protezioni potrebbero venir meno, e quindi l’aereo torna ad essere un … aereo. Purtroppo però , a fronte di ciò, non ho mai letto che se l’aereo torna ad essere un aereo, bisogna che il pilota torni ad essere un pilota, e non un "operatore di sistema", termine ormai usato ed abusato soprattutto dai bravi culi da sedia.

Mi sono letto più volte il rapporto d’inchiesta sul disastro del volo AF447, perché sorprendentemente - nonostante le pressione politiche ed industriali - è stato scritto molto bene e le raccomandazioni finali sono estremante sensate.

Io mi sono messo nei panni di quel poveraccio che si è fatto da 35000 all’oceano stallato, magari pensando di aver letto da qualche parte che in realtà su quell’aereo non era previsto, oppure pensando all’ultima volta che aveva provato uno stallo anni prima su un C152.

Da quel momento si sarebbe dovuta tirare una linea, ammettere che si era sbagliato quasi tutto per quel che concerne la formazione e quindi, con calma ed ascoltando tutti ma soprattutto quelli che da tempo c'era qualcosa di profondamente sbagliato, riscrivere tutto daccapo.

Eppure, nonostante le raccomandazioni, la montagna ha partorito un topolino, vale a dire una parziale riscrittura della procedura di stallo e l’impegno all’introduzione di un programma UPRT che comunque, ad oggi (2018!) non è ancora sistematico ma semplicemente facoltativo.

Tu mi dirai, cosa c’entra questo bel discorso con la mancanza di piloti? c’entra nel momento in cui è proprio il sistema di cui sopra che crea il mostro di cui stiamo parlando, chiamando “pilot shortage” quello che in realtà è a tutti gli effetti un sovrannumero, perché così fa comodo. Il sovrannumero, oltre che potenzialmente abbassare le "terms & conditions" dei nuovi arrivati e via via di quelli sopra di loro, a sua volta fornisce anche materiale umano non selezionato e quindi più difficile da plasmare attraverso un percorso formativo che spesso, in alcune realtà, è quanto di più basico si possa immaginare, questo perché in molti contesti non si ha interesse nel forgiare un'ottimo prodotto, ma nel produrre e basta.

Il risultato è che, a parte sporadici casi di elementi estremamente sopra la media o centri di formazione seri ( che infatti richiedono selezione ) chi accede alla linea spesso si trova a fare “training on the job” almeno per i primi 6 / 12 mesi dopo il rilascio, sperando sempre nella professionalità e buona volontà di quello che siede a sinistra , in pochissimi sanno volare a mano, un visual, un circling, un avvicinamento raw data senza automatismi con cavok senza doverci mettere la voce e spesso le mani è sovente una chimera. E questo, per tornare al discorso d’introduzione, lo trovo inaccettabile; non è di certo su questa strada che si cambiano le statistiche e non possiamo certamente pretendere che quest’ultime migliorino per grazia ricevuta.

E comunque, finché chi permette l’esistenza ed il proliferare del sistema di cui sopra non inizierà a rivedere queste politiche, non vedo molte vie d’uscita.

Last edited by EI-PAUL; 14th Jul 2018 at 21:40.
EI-PAUL is offline  

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