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Telefoni Cellulari a Bordo

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Telefoni Cellulari a Bordo

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Old 12th Jan 2010, 19:54
  #21 (permalink)  
 
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E vero come dici che i lobi principali sono diretti verso il terreno, ma sai bene che ci sono anche quelli secondari, che possono essere diretti secondo altre direzioni rispetto a quella principale.
Inoltre il fenomeno diventa più rilevante in fase di discesa quando il segnale delle celle si rafforza, ma la distanza tra cella ed aereo è tale che la potenza di emissione del cellulare è ancora elevata.
jjohn is offline  
Old 14th Jan 2010, 12:50
  #22 (permalink)  
 
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quello ti risponde che sono tutte cavolate che non è pericoloso
Ho constatato che diventa molto più efficace in questi casi informare ad alta voce in modo che tutti intorno possano sentire, che in caso di turbolenza (in volo) o frenate brusche (a terra) loro stessi diventerebbero proiettili che potrebbero ferire gli altri passeggeri. In generale gli altri pax si sentono coinvolti e sostengono attivamente
l'equipaggio.
In caso di non ottemperanza con gli ordini dell'equipaggio, c'è la possibilità di 1) ammonire, e quindi se il pax non ottempera 2) usare i mezzi di contenzione. Non è necessario un'aggressione fisica, se il comportamento del pax è oggettivamente pericoloso e lui si rifiuta di obbedire agli ordini.
flyblue is offline  
Old 14th Jan 2010, 13:08
  #23 (permalink)  
 
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si vede che non siete mai stati in una cabina passeggeri, specie se italiani che considerano la norma di sicurezza come un'inutile rottura di scatole perchè "tanto se ci schiantiamo, muoriamo tutti indipendentemente da ciò che si fa"

tutte le cose dette hanno valore, ci sono diversi sistemi, si può far notare la cosa, spiegare le possibili conseguenze, cercare la complicità di altri passeggeri, ma a seconda dei casi c'è poco da fare. dare un warning perchè 80 persone sono in piedi? 80 warning?? sembra fattibile?
oppure quando le cose si ripetono e si ripetono e quello continua ad andare lo stesso in bagno? (subito dopo il decollo, in quel caso non puoi contare nemmeno sulla complicità degli passeggeri

ripeto viviamo un po' nel mondo reale, sarebbe bello che tutti fossero educati e rispettosi, ma questo non è vero e finchè un passeggero non ti mette le mani addosso (e ripeto perfino in quel caso spesso non si fa molto), c'è poco da fare, se non la speranza che non succeda nulla e che nessuno faccia causa alla compagnia (magari avendo dalla propria dei testimoni che possono confermare che il signore era stato avvisato più volte sui pericoli del suo atteggiamento)
shinners is offline  
Old 14th Jan 2010, 14:41
  #24 (permalink)  
 
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Allora, è tutto vero ciò che dice jjohn sulle interferenze, e aggiungo anche che per quanto minime possano sembrare, ogni apparato elettonico dotato di circuiti digitali (cioè dotati di microprocessore), emette radiofrequenze. Questo perchè i microprocessori, per poter funzionare e far lavorare le periferiche associate, hanno bisogno delle radiofrequenze, mentre i circuiti analogici, di solito no.

Anche oggetti fino a qualche anno fa consentìti, come i rasoi elettrici, ne sono dotati e, nonostante le schermature, ne emettono abbastanza da interferire con gli strumenti a bordo degli aerei. Questo non solo a causa delle emissioni in sè, ma soprattutto perchè ci si trova all'interno di un tubo metallico (cioè la fusoliera dell'aereo, al cui interno si trova la cabina).

Questa condizione particolare non fa altro che concentrare le piccole emissioni radio, le quali, a causa delle riflessioni sulle pareti interne della fusoliera, subiscono un effetto che si chiama sommatoria di fase del segnale. Spiegato in parole semplici significa che se un segnale emesso fosse anche piccolino e quasi non rilevabile dagli strumenti, in condizioni normali, all'interno dell'aereo invece si moltiplica diventando una seria interferenza.

A propagare il segnale, in assenza di antenne visibili, ci pensano il corpo umano della persona che lo mantiene, insieme agli oggetti vicini quali fili elettrici vari dislocati all'interno della struttura della cabina, o anche i sedili con anima di metallo che fanno da ottimi riflettori delle onde radio.

C'è da considerare anche il fatto che in un aereo di linea ci sono anche più di un centinaio di persone, normalmente, e se fossero tutti italiani molto difficilmente, statisticamente parlando, farebbero la dovuta attenzione tutte quante...

Sul mercato esistono appòsiti rilevatori passivi (che se fòssero seri strumenti di misura porterebbero il nome di "rilevatori di campo elettromagnetico"), che se utilizzàti dal personale in modo continuo e sistematico aiuterebbero a prevenire e anche a risolvere la maggior parte dei problemi. I prezzi vanno da 50 centesimi in su, ovviamente uno strumento serio non costa 0,5 Euro, ma anche i portachiavi venduti dai cinesi nelle bancarelle che si illuminano quando squilla il cellulare, per esempio, a volte bastano a identificare la fonte di interferenza.

Per i cellulari esistono, inoltre, dei particolari dispositivi elettronici (volgarmente definiti "killer telefonici"), che inibiscono qualsìasi chiamata in ingresso o in uscita da qualsìasi tipo di cellulare in un'aerea circoscritta intorno all'apparecchiatura: sarebbero un ottimo deterrente per chi fosse abituato a chiamare da bordo dell'aereo, chissà...

Le celle ripetitrici per i telefoni cellulari adatte per il funzionamento a bordo degli aerei includono la funzione di inibizione di tutte le chiamate ("killer"), controllabile dalla cabina o dal personale di bordo.

E adesso me ne vado in volo, buon viaggio a tutti!!!

Marco

P.S.: per chi volesse la fonte, siccòme sarebbero troppi i link che conosco (bastano a riempire due pagine intere del forum), vi prego di fidarvi della mia professionalità di tecnico hardware industriale, che ho svolto dal 1988 fino a un paio di anni fa, e di esperto di radiotecnica, come certificatomi dal Ministero competente...
Mi sei piacuto, compliementi!!!
__________________________________

Ho letto tutto il post e mi sembra molto interessante...Ho sempre voluto sapere i motivi di queste regole. Sebbene riuscissi facilmente a comprendere i vari divieti mi sono sempre meravigliato che con tutta la tecnologia che abbiamo e la modernizzazione degli aeroplani ancora non c'è una sicurezza per cià che riguarda l'uso dei dispositivi elettronici (cellulare esclusi per ovvi motivi)

ciaoo
Ste88 is offline  
Old 14th Jan 2010, 16:57
  #25 (permalink)  
 
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il mio discorso era più generico sulle istruzioni impartite dai membri dell'equipaggio, se parliamo dello specifico del telefono, è forse la cosa in cui i passeggeri sono più collaborativi

(la frase si riferiva al pax che gironzola subito dopo il decollo senza le cinture, fidatevi che lì certa gente o la prendi in malo modo altrimenti se ne frega altamente)

ma io facevo un altro discorso... forse un po' OT perchè si stava parlando di apparecchiature elettroniche e non di altre cose
shinners is offline  
Old 14th Jan 2010, 22:58
  #26 (permalink)  
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Thumbs up Grazie

Ringrazio tutti coloro che hanno preso parte alla mia richiesta di chiarimento.

@Shinners
Per esperienza, come passeggero sui voli nazionali, tendo a essere d'accordo con quello che scrivi (a parte la questione relativa alla polizia a bordi, ma I-FORD ha risposto bene con i link corretti).

Ciao,
Ulxima
ulxima is offline  
Old 15th Jan 2010, 05:34
  #27 (permalink)  
 
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Per info

Sugli aerei Emirates é installato un sistema chiamato Aeromobile che permette ai pax di usare il proprio cellulare a bordo con l'unica limitazione di spegnere la suoneria e di cercare di essere il meno molesti possibile verso gli altri pax. La logica é che, essendo il sistema parte dell'aeromobile, i telefoni usano il minimo della potenza per trovare un segnale.
C'é quindi la teorica (e neanche tanto) possibilitá di avere 500+ telefonini accesi nello stesso momento.
Sul 380 ci sono 3 domini Intranet usati dai vari impianti per dialogare tra di loro e trasmettersi dati e anche questo sembra non essere affatto un problema. Mi riferisco ai vari Blackberry, iPhones ecc con capacitá di roaming internet.
Il divieto di usare il telefono (raramente fatto rispettare) sussiste comunque da quando si chiudono le porte fino al top of climb e dal top of descent fino ad aver liberato la pista.

mad
maddog62 is offline  
Old 15th Jan 2010, 09:01
  #28 (permalink)  
 
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immagino che sia per il fatto che il cell in quota non ha alcun campo

che poi cerchi il segnale emettendo altre onde, questo non lo so


certo che i-ford è stato preciso e corretto, però era una discussione un po' accademica, la realtà è che su cose meno gravi non si può stare sempre a minacciare il pax di arresto anche perchè non è fattibile
shinners is offline  
Old 15th Jan 2010, 12:49
  #29 (permalink)  
 
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Sugli aerei Emirates é installato un sistema chiamato Aeromobile che permette ai pax di usare il proprio cellulare a bordo con l'unica limitazione di spegnere la suoneria e di cercare di essere il meno molesti possibile verso gli altri pax. La logica é che, essendo il sistema parte dell'aeromobile, i telefoni usano il minimo della potenza per trovare un segnale.
C'é quindi la teorica (e neanche tanto) possibilitá di avere 500+ telefonini accesi nello stesso momento.
Sul 380 ci sono 3 domini Intranet usati dai vari impianti per dialogare tra di loro e trasmettersi dati e anche questo sembra non essere affatto un problema. Mi riferisco ai vari Blackberry, iPhones ecc con capacitá di roaming internet.
Mi stai dicendo quindi che è semplicemente questione di tempo e che il problema è prettamente tecnologico in quanto su un 737 della ryanair non c'è nessun tipo di isolamento, o comunque non è stato testato in situazione di interferenze elettromagnetiche. Mentre su aerei di ultima generazione non c'è alcun problema.

Deduco quindi che tra pochi anni il divieto sparirà...
Ste88 is offline  
Old 15th Jan 2010, 13:07
  #30 (permalink)  
 
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Deduco quindi che tra pochi anni il divieto sparirà...
Sopratutto quando le compagnie potranno farsi pagare per l'utilizzo del telefonino a bordo
Henry VIII is offline  
Old 15th Jan 2010, 13:23
  #31 (permalink)  
 
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Non lavoro più in Italia da tempo per cui non ho particolare esperienza recente di pax Italiani.
Quello che è certo è che ci sono due elementi indispensabili per gestire pax "difficili": la coesione dell'equipaggio (tutti i membri dell'equipaggio dovrebbero sostenersi attivamente in questi casi)
e la formazione specifica nel trattare questo genere di problemi.
Nella mia compagnia fanno corsi che insegnano (sia a piloti che AA/VV) come non arrivare a conflitti ma "convincere" in modo autorevole (e autoritario se serve, ma in ultimo ricorso) .
Non aiuta certo il fatto che in molte compagnie Italiane la media di età del personale di cabina è sui 20, e tutto personale scarsamente o niente addestrato a gestire i conflitti e con poca esperienza di contatto con il pubblico. Non le migliori condizioni per essere riconosciuti in quanto figure autorevoli.
Da qui il senso di solitudine di shinners, che si pone un problema reale, che a quanto pare la maggior parte delle volte (e la legge Italiana qui non aiuta) viene affrontato facendo finta che il problema non esista.
flyblue is offline  
Old 15th Jan 2010, 13:57
  #32 (permalink)  
 
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veramente una volta è stato il capo cabina a permettere a una signora mezza psicolabile di fumare in bagno e sono dovuto andare io dal comandante e con lui risolvere la situazione (coi pax che già si stavano lamentando perchè sentivano la puzza), una delle tante cose assurde unite alle illegalità varie che ho visto nel breve (fortunatamente) periodo in cui ho lavorato in italia

se mai il problema in italia è che c'è un sacco di gente coi contratti stagionali che vengono considerati meno di zero (dalla compagnia e dai colleghi stessi, non dai pax che non sono in grado di distinguerli) e se prendi delle iniziative anche se sei nel giusto ti possono cazziare o minacciare di non rinnovarti il contratto e quindi si delega ai più anziani che potrebbero avere voglia di intervenire oppure di non fare nulla
L'età non 'centra niente, forse all'estero sono ancora più giovani (a seconda dell'anzianità della compagnia) non è una questione anagrafica è come è gestito il personale, in italia c'è una parte che serve solo a far numero e a risparmiare per tappare i buchi dei privilegiati che possono aprire malattia quando gli pare e piace, diciamola tutta.
Se non lavori più in italia, sono contento per te
shinners is offline  
Old 15th Jan 2010, 14:19
  #33 (permalink)  
 
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Finalmente si comincia a parlare dei problemi veri. Che non dipendono dalla potenza di rice/trasmissione dei telefonini
Non aiuta certo il fatto che in molte compagnie Italiane la media di età del personale di cabina è sui 20, e tutto personale scarsamente o niente addestrato a gestire i conflitti e con poca esperienza di contatto con il pubblico. Non le migliori condizioni per essere riconosciuti in quanto figure autorevoli.
e sopratutto
in italia è che c'è un sacco di gente coi contratti stagionali che vengono considerati meno di zero (dalla compagnia e dai colleghi stessi, non dai pax che non sono in grado di distinguerli)
L'età non 'centra niente, forse all'estero sono ancora più giovani (a seconda dell'anzianità della compagnia) non è una questione anagrafica è come è gestito il personale, in italia c'è una parte che serve solo a far numero e a risparmiare
Non condivido la parte che riguarda le aperture di malattia.
Henry VIII is offline  
Old 15th Jan 2010, 14:30
  #34 (permalink)  
 
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beh, da quello che ho visto io era così... guarda caso apparivano dei giorni di malattia il 25 e 26 dicembre oppure quando c'erano dei pick-up alle 4 del mattino e in quei casi gli equipaggi erano quasi tutti di stagionali, cosa non positiva sotto tutti gli aspetti (la cosa paradossale è che gli unici che alla fine erano obbligati ad andare erano i purser perchè era l'unica categoria in cui non esistevano precari tra i piloti, comandanti inclusi, c'erano molti a contratto)

altra messa in malattia in massa fu quando gli stipendi non arrivarono per 10 giorni (fecero bene a mio avviso per carità, però la forma di protesta veniva compensata perchè avevano file e file di precari da chiamare per rimpiazzare gli indeterminati, cosa illegale perchè il numero di contratti a termine non dovrebbe superare un tot, percentuale minoritaria
shinners is offline  
Old 15th Jan 2010, 14:56
  #35 (permalink)  
 
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[OT] Non dico che a volte le malattie non possano essere state usate per scopi non terapeutici, ma non voglio considerare "privilegiati" coloro che hanno un contratto indeterminato. Quella è la normale condizione di lavoro. [fine OT]
Henry VIII is offline  
Old 15th Jan 2010, 16:06
  #36 (permalink)  
 
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certo, in realtà intendevo dirlo con tono ironico, avrei dovuto mettere le virgolette, è che a volte le condizioni sono tali che anche i diritti minimi appaiono come "privilegi" ma è ovvio che non devono essere considerati tali
shinners is offline  
Old 17th Jan 2010, 11:36
  #37 (permalink)  
 
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Originally Posted by Ste88
Deduco quindi che tra pochi anni il divieto sparirà...
Tra qualche anno gli aeromobili non certificati per campi em interni elevati saranno la minoranza.

Quindi tecnicamente e razionalmente non dovrebbe più esserci il divieto.

Ti ricordo però che è proibito portare liquidi a bordo, ti sembra che si possa sperare in una decisione razionale?
vihai is offline  
Old 17th Jan 2010, 14:18
  #38 (permalink)  
 
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Immaginate quanto sarà bello quando sarà possibile usare il cellulare nella maggior parte degli aerei.
Ormai era rimasto l'unico posto dove avere un pò di pace e non dover sorbirsi il coatto che chiama la madre per dirle di buttare la pasta che da lì a poco sarebbe arrivato a casa....
jjohn is offline  
Old 17th Jan 2010, 14:58
  #39 (permalink)  
 
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ora manco in metropolitana...
shinners is offline  
Old 17th Jan 2010, 15:19
  #40 (permalink)  
 
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shinners, gli esempi che fai rientra nel capitolo "coesione". Tutto l'equipaggio dovrebbe lavorare secondo le stesse regole (non c'è discrezionalità per dare il permesso a qualcuno di fumare in bagno, è vietato e basta), così come tutti i membri dell'equipaggio, secondo il loro rango e competenze riconosciute dalla compagnia, dovrebbero essere considerati nello stesso modo. C'è troppa discrezionalità in Italia su quanto sia accettabile o meno, a partire dall'ultimo dell'equipaggio fino su, ai vertici delle autorità. Si autorizzano miriadi di eccezioni, si giustifica, si accetta. Le leggi non sono regole inflessibili, solo indicazioni da usare con discrezionalità e tolleranza variabili secondo gli individui. L'italiano manca di coerenza, ormai è abituato a questo sistema, e per quanto convinto sostenitore delle regole, non ci sta quando queste vengono applicate a lui stesso. Tipo, che so, pagare le tasse, o prendere un multa, o non guidare dopo avere bevuto anche poco.
Questa mancanza di consistenza ed efficacità si riflette in tutti gli aspetti della nostra vita sociale e collettiva. Accoppiato con la nostra alta tolleranza del non rispetto delle regole e dell'eccezione come unica regola rende il nostro paese poco civile e, per me almeno, invivibile.
Per fare un esempio, quando lavoravo ancora in Italia, mi era capitato durante l'imbarco di un volo nazionale, che un pax scendendo dall'intercampo si accorgesse che gli avevano rubato durante il percorso il portafogli che aveva messo in tasca mentre vi saliva. Ergo, il ladro era uno dei 30 pax (il volo non era pieno) che avevamo imbarcato. Chiamate le autorità di polizia, ci venne spiegato che avevano le mani legate, e che a meno che il derubato potesse designare con sicurezza il ladro, loro non avrebbero potuto procedere ad una perquisizione. Tutt'altra soluzione per un caso simile, quando durante un volo internazionale, un A/V era stato derubato. Arrivati a destinazione, la polizia aveva proceduto a far passare ai sotto ai metal detectors tutti i pax, finendo per trovare chi aveva rubato (tra l'altro) il telefono dell'A/V, per cui il resto delle sue cose.
Un altro esempio di inefficienza e inconsistenza è la decisione di qualche anno fa di un giudice italiano, che in un caso contro un pax che fumava a bordo e che era stato accusato di metere in pericolo la sicurezza, aveva stabilito che non fosse provato il legame tra fumare e il pericolo di incendio. E' vero che spesso i giudici si trovano a giudicare su argomenti e insiemi di regole sui quali sono completamente ignoranti, e questo è un grosso problema. Però secondo me la sentenza è figlia anche di un nostro problema culturale di "vivi e lascia vivere". Che sarà mai una sigaretta? L'italiano non è mai inflessibile: si piega, si contorce ma non prende posizioni coraggiose.
E per ogni decisione coraggiosa, arriva subito l'annacquamento all'Italiana. Lo sapevate che secondo una decisione del TAR del Lazio, ormai i gestori non sono più tenuti a far rispettare il divieto di fumare nei loro locali? Se qualcuno fuma, ora "bisognerebbe" chiamare la polizia e i carabinieri, che potete contarci, arriveranno subito. Magari quando avranno finito di sbellicarsi (un mio amico che faceva il traduttore per la polizia ha smesso perché nei loro locali il divieto di fumare era tranquilamente ignorato, malgrado lui avesse fatto presente di essere asmatico).


Per quanto riguarda il fattore età shinners, c'entra eccome, anche se è solo uno dei fattori dell'equazione, e non sarebbe determinante senza gli altri.
flyblue is offline  


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