I Piloti lavorano due giorni alla settimana (merged)
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Da Dedalonews - Piloti contro Padoa Schioppa
Piloti contro Padoa Schioppa: non siamo privilegiati
I piloti di linea sono dei «privilegiati» che «lavorano due giorni alla settimana»? Per il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa sì, come si evince dalla loro inclusione nell’attacco contro «l’Italia della rendita» pubblicato ieri dal Corriere della Sera con la Repubblica, la Stampa e l’Unità. Diverso il punto di vista dei piloti, uno dei quali ha preso tastiera e mouse ed ha scritto ai quotidiani ed al ministro al quale, precisa per sgomberare il campo da eventuali strumentalizzazioni politiche, «ho dato il mio voto».
«Io lavoro solo otto giorni al mese», esordisce dunque Pietro Pallini, primo ufficiale di Boeing 777 Alitalia con 18 anni di servizio e 13.000 ore di volo. In quegli otto giorni Pallini vola su rotte che hanno una durata dalle nove ore per la Roma- New York alle 14 per la Milano-Buenos Aires, passando per le 12 e mezzo dei voli da e per il Giappone o verso il Brasile, con una media di 12 ore. Proprio per questo, spiega il pilota, il calcolo da fare è un altro. «Faccio solo otto voli al mese i quali, moltiplicati per una durata media di dodici ore, fanno novantasei (96) ore di volo… e qui casca l’asino (o meglio, il ministro) perché esiste una norma internazionale che pone un limite all’attività mensile dei piloti d’aereo: non si può volare per più di cento ore nei ventotto giorni consecutivi e, come abbiamo appena visto, io sono già arrivato a novantasei.»
«Tale limite», aggiunge il pilota, noto nell’ambiente anche come animatore della mailing list Gear Up alla quale aderiscono oltre 150 piloti, «non è solo italiano (spero che il ministro abbia sentito parlare di ICAO, JAA, FAA: se non sa cosa siano, può informarsi presso il suo collega Bianchi).»
La norma, spiega Pallini, «non nasce per garantire privilegi odiosi al sottoscritto, ma per garantire la sicurezza a coloro i quali a questo odioso privilegiato affidano le loro vite». Perché, ironizza da buon senese, «pare che un pilota stanco non sia in grado di pilotare al meglio… che strano eh, signor ministro? E pare anche che i ripetuti cambi di fuso orario, le notti insonni, i rapidi cambiamenti climatici non aiutino il riposo del pilota».
«Gli esperti lo sanno, e hanno posto dei limiti all’attività di pilotaggio… lo sa tutto questo il ministro?», chiede retoricamente Pallini. Che incalza poi Padoa Schioppa: «Sa il ministro quali siano i problemi di jet-lag che si incontrano quando si parte per Tokyo lunedì a mezzogiorno e si fa rientro a casa mercoledì sera? Si rende conto il ministro di cosa significhi perdere due notti di sonno su tre quando si parte per San Paolo il venerdì notte e si rientra a Milano lunedì all’alba e magari, come è successo proprio a me il 30 dicembre, la visibilità è di solo cento metri?»
Scontata, a questo punto, la risposta. «Non credo. Il signor ministro si limita a starsene seduto insieme ai passeggeri: per lui il viaggio è stato calmo, rilassante… è persino riuscito a dormire per quattro o cinque ore… dell’odioso privilegiato che gli ha consentito di dormire sonni tranquilli non gliene importa proprio niente.»
«E pensare - conclude la lettera di Pallini - che gli ho dato il mio voto…»
I piloti di linea sono dei «privilegiati» che «lavorano due giorni alla settimana»? Per il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa sì, come si evince dalla loro inclusione nell’attacco contro «l’Italia della rendita» pubblicato ieri dal Corriere della Sera con la Repubblica, la Stampa e l’Unità. Diverso il punto di vista dei piloti, uno dei quali ha preso tastiera e mouse ed ha scritto ai quotidiani ed al ministro al quale, precisa per sgomberare il campo da eventuali strumentalizzazioni politiche, «ho dato il mio voto».
«Io lavoro solo otto giorni al mese», esordisce dunque Pietro Pallini, primo ufficiale di Boeing 777 Alitalia con 18 anni di servizio e 13.000 ore di volo. In quegli otto giorni Pallini vola su rotte che hanno una durata dalle nove ore per la Roma- New York alle 14 per la Milano-Buenos Aires, passando per le 12 e mezzo dei voli da e per il Giappone o verso il Brasile, con una media di 12 ore. Proprio per questo, spiega il pilota, il calcolo da fare è un altro. «Faccio solo otto voli al mese i quali, moltiplicati per una durata media di dodici ore, fanno novantasei (96) ore di volo… e qui casca l’asino (o meglio, il ministro) perché esiste una norma internazionale che pone un limite all’attività mensile dei piloti d’aereo: non si può volare per più di cento ore nei ventotto giorni consecutivi e, come abbiamo appena visto, io sono già arrivato a novantasei.»
«Tale limite», aggiunge il pilota, noto nell’ambiente anche come animatore della mailing list Gear Up alla quale aderiscono oltre 150 piloti, «non è solo italiano (spero che il ministro abbia sentito parlare di ICAO, JAA, FAA: se non sa cosa siano, può informarsi presso il suo collega Bianchi).»
La norma, spiega Pallini, «non nasce per garantire privilegi odiosi al sottoscritto, ma per garantire la sicurezza a coloro i quali a questo odioso privilegiato affidano le loro vite». Perché, ironizza da buon senese, «pare che un pilota stanco non sia in grado di pilotare al meglio… che strano eh, signor ministro? E pare anche che i ripetuti cambi di fuso orario, le notti insonni, i rapidi cambiamenti climatici non aiutino il riposo del pilota».
«Gli esperti lo sanno, e hanno posto dei limiti all’attività di pilotaggio… lo sa tutto questo il ministro?», chiede retoricamente Pallini. Che incalza poi Padoa Schioppa: «Sa il ministro quali siano i problemi di jet-lag che si incontrano quando si parte per Tokyo lunedì a mezzogiorno e si fa rientro a casa mercoledì sera? Si rende conto il ministro di cosa significhi perdere due notti di sonno su tre quando si parte per San Paolo il venerdì notte e si rientra a Milano lunedì all’alba e magari, come è successo proprio a me il 30 dicembre, la visibilità è di solo cento metri?»
Scontata, a questo punto, la risposta. «Non credo. Il signor ministro si limita a starsene seduto insieme ai passeggeri: per lui il viaggio è stato calmo, rilassante… è persino riuscito a dormire per quattro o cinque ore… dell’odioso privilegiato che gli ha consentito di dormire sonni tranquilli non gliene importa proprio niente.»
«E pensare - conclude la lettera di Pallini - che gli ho dato il mio voto…»
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Proprio come hanno fatto i sindacati...
Aaah! Se tutti avessimo l'e-mail personale o il numero di telefono del ministro e facessimo come il buon Pallini! Chissà che un giorno non si svegli dal letargo, ormai non ci vanno più neanche gli orsi, invece lui e i sindacati vari...
Mi viene in mente che potrebbe essere lo spunto per aprirci un nuovo Thread, ma devo prima combattere (e vincere) una battaglia contro la mia pigrizia...
Mah...
Marco
Mi viene in mente che potrebbe essere lo spunto per aprirci un nuovo Thread, ma devo prima combattere (e vincere) una battaglia contro la mia pigrizia...
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Aaah! Se tutti avessimo l'e-mail personale o il numero di telefono del ministro ...
D'altronde cosa potevamo aspettarci da un teorico dell'economia che non ha MAI rivestito un ruolo operativo, figlio d'arte prestato alla politica perchè avevano vergogna di rimettere Visco in quella posizione ...
per i curiosi che vogliono saperne di più su TPS e le sue 6 dicasi SEI lauree honoris causa cliccare qui - ufficiale - ed anche qui - informazione libera - dove lo definiscono banchiere ...anche se in una banca vera non ci ha mai messo piede, tranne aver scaldato in più riprese una poltrona in Bankit!
ice51
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Verissimo, oggigiorno ci sono tecniche di tortura sofisticatissime, lente e molto dolorose che bisognerebbe istituire alla formazione dell'equipaggio...
hehehe
hehehe
Antonio Fogazzaro scriveva di questo "piccolo mondo antico" all'inizio del secolo scorso ma le cose non sembrano esser cambiate di molto.....
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il minestrone
Mi domando?ma i sindacati che ne pensano?
Grazie Pallini,se non ci fossi tu..
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I sindacati sono anche loro nel governo non lo avete capito? ora capite il brutto di avere sindacati legati a partiti politici...
Ieri sera ho visto ( a Porta a Porta) addirittura un Pacifista (ministro Ferrero) essere favorevole all'esecuzione di Saddam! tra un po' avremo Pannella proibizionista e Prodi vegetariano!
Mi sa che io in Italia non ci posso piu' tornare...
Ieri sera ho visto ( a Porta a Porta) addirittura un Pacifista (ministro Ferrero) essere favorevole all'esecuzione di Saddam! tra un po' avremo Pannella proibizionista e Prodi vegetariano!
Mi sa che io in Italia non ci posso piu' tornare...
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email flooding
A parte il facile Pallini for President, che, io non conoscendolo, pondererei maggiormente (adesso comunque vado ad informarmi su GearUp), penso che comunque l'iniziativa del collega Pallini sia da elogiare e supportare.
Allora grazie ad Iceman abbiamo un indirizzo email e grazie a Pallini una buona risposta al Ministro (che ne meriterebbe per quanto mi riguarda di ben più pesanti per quanto contenuto in Finanziaria.... ).
Facciamo un cut & paste e riempiamo la casella postale del Ministero di nostre email di supporto e condivisione al testo di Pallini. E in copia mandiamole alle emailbox dei principali quotidiani. Magari qualcuno si accorgerà del nostro disappunto .
Allora grazie ad Iceman abbiamo un indirizzo email e grazie a Pallini una buona risposta al Ministro (che ne meriterebbe per quanto mi riguarda di ben più pesanti per quanto contenuto in Finanziaria.... ).
Facciamo un cut & paste e riempiamo la casella postale del Ministero di nostre email di supporto e condivisione al testo di Pallini. E in copia mandiamole alle emailbox dei principali quotidiani. Magari qualcuno si accorgerà del nostro disappunto .
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cplpilot,
molti di noi in italia ci tornano e ci stanno pure bene.....da turisti pero'.
L'importante e' non lavorare per gli italiani, non avere a che fare con la loro burocrazia, non essere invischiati con i loro clientelismi politico/sindacali, non dover render loro conto di nulla e non dargli un centesimo di euro (non perche' si inneggia all'evasione ma per il semplice fatto che quei soldi verrebbero sprecati).
molti di noi in italia ci tornano e ci stanno pure bene.....da turisti pero'.
L'importante e' non lavorare per gli italiani, non avere a che fare con la loro burocrazia, non essere invischiati con i loro clientelismi politico/sindacali, non dover render loro conto di nulla e non dargli un centesimo di euro (non perche' si inneggia all'evasione ma per il semplice fatto che quei soldi verrebbero sprecati).
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Piloti contro Padoa Schioppa: non siamo privilegiati
I piloti di linea sono dei «privilegiati» che «lavorano due giorni alla settimana»? Per il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa sì, come si evince dalla loro inclusione nell’attacco contro «l’Italia della rendita» pubblicato ieri dal Corriere della Sera con la Repubblica, la Stampa e l’Unità. Diverso il punto di vista dei piloti, uno dei quali ha preso tastiera e mouse ed ha scritto ai quotidiani ed al ministro al quale, precisa per sgomberare il campo da eventuali strumentalizzazioni politiche, «ho dato il mio voto».
«Io lavoro solo otto giorni al mese», esordisce dunque Pietro Pallini, primo ufficiale di Boeing 777 Alitalia con 18 anni di servizio e 13.000 ore di volo. In quegli otto giorni Pallini vola su rotte che hanno una durata dalle nove ore per la Roma- New York alle 14 per la Milano-Buenos Aires, passando per le 12 e mezzo dei voli da e per il Giappone o verso il Brasile, con una media di 12 ore. Proprio per questo, spiega il pilota, il calcolo da fare è un altro. «Faccio solo otto voli al mese i quali, moltiplicati per una durata media di dodici ore, fanno novantasei (96) ore di volo… e qui casca l’asino (o meglio, il ministro) perché esiste una norma internazionale che pone un limite all’attività mensile dei piloti d’aereo: non si può volare per più di cento ore nei ventotto giorni consecutivi e, come abbiamo appena visto, io sono già arrivato a novantasei.»
«Tale limite», aggiunge il pilota, noto nell’ambiente anche come animatore della mailing list Gear Up alla quale aderiscono oltre 150 piloti, «non è solo italiano (spero che il ministro abbia sentito parlare di ICAO, JAA, FAA: se non sa cosa siano, può informarsi presso il suo collega Bianchi).»
La norma, spiega Pallini, «non nasce per garantire privilegi odiosi al sottoscritto, ma per garantire la sicurezza a coloro i quali a questo odioso privilegiato affidano le loro vite». Perché, ironizza da buon senese, «pare che un pilota stanco non sia in grado di pilotare al meglio… che strano eh, signor ministro? E pare anche che i ripetuti cambi di fuso orario, le notti insonni, i rapidi cambiamenti climatici non aiutino il riposo del pilota».
«Gli esperti lo sanno, e hanno posto dei limiti all’attività di pilotaggio… lo sa tutto questo il ministro?», chiede retoricamente Pallini. Che incalza poi Padoa Schioppa: «Sa il ministro quali siano i problemi di jet-lag che si incontrano quando si parte per Tokyo lunedì a mezzogiorno e si fa rientro a casa mercoledì sera? Si rende conto il ministro di cosa significhi perdere due notti di sonno su tre quando si parte per San Paolo il venerdì notte e si rientra a Milano lunedì all’alba e magari, come è successo proprio a me il 30 dicembre, la visibilità è di solo cento metri?»
Scontata, a questo punto, la risposta. «Non credo. Il signor ministro si limita a starsene seduto insieme ai passeggeri: per lui il viaggio è stato calmo, rilassante… è persino riuscito a dormire per quattro o cinque ore… dell’odioso privilegiato che gli ha consentito di dormire sonni tranquilli non gliene importa proprio niente.»
«E pensare - conclude la lettera di Pallini - che gli ho dato il mio voto…»
I piloti di linea sono dei «privilegiati» che «lavorano due giorni alla settimana»? Per il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa sì, come si evince dalla loro inclusione nell’attacco contro «l’Italia della rendita» pubblicato ieri dal Corriere della Sera con la Repubblica, la Stampa e l’Unità. Diverso il punto di vista dei piloti, uno dei quali ha preso tastiera e mouse ed ha scritto ai quotidiani ed al ministro al quale, precisa per sgomberare il campo da eventuali strumentalizzazioni politiche, «ho dato il mio voto».
«Io lavoro solo otto giorni al mese», esordisce dunque Pietro Pallini, primo ufficiale di Boeing 777 Alitalia con 18 anni di servizio e 13.000 ore di volo. In quegli otto giorni Pallini vola su rotte che hanno una durata dalle nove ore per la Roma- New York alle 14 per la Milano-Buenos Aires, passando per le 12 e mezzo dei voli da e per il Giappone o verso il Brasile, con una media di 12 ore. Proprio per questo, spiega il pilota, il calcolo da fare è un altro. «Faccio solo otto voli al mese i quali, moltiplicati per una durata media di dodici ore, fanno novantasei (96) ore di volo… e qui casca l’asino (o meglio, il ministro) perché esiste una norma internazionale che pone un limite all’attività mensile dei piloti d’aereo: non si può volare per più di cento ore nei ventotto giorni consecutivi e, come abbiamo appena visto, io sono già arrivato a novantasei.»
«Tale limite», aggiunge il pilota, noto nell’ambiente anche come animatore della mailing list Gear Up alla quale aderiscono oltre 150 piloti, «non è solo italiano (spero che il ministro abbia sentito parlare di ICAO, JAA, FAA: se non sa cosa siano, può informarsi presso il suo collega Bianchi).»
La norma, spiega Pallini, «non nasce per garantire privilegi odiosi al sottoscritto, ma per garantire la sicurezza a coloro i quali a questo odioso privilegiato affidano le loro vite». Perché, ironizza da buon senese, «pare che un pilota stanco non sia in grado di pilotare al meglio… che strano eh, signor ministro? E pare anche che i ripetuti cambi di fuso orario, le notti insonni, i rapidi cambiamenti climatici non aiutino il riposo del pilota».
«Gli esperti lo sanno, e hanno posto dei limiti all’attività di pilotaggio… lo sa tutto questo il ministro?», chiede retoricamente Pallini. Che incalza poi Padoa Schioppa: «Sa il ministro quali siano i problemi di jet-lag che si incontrano quando si parte per Tokyo lunedì a mezzogiorno e si fa rientro a casa mercoledì sera? Si rende conto il ministro di cosa significhi perdere due notti di sonno su tre quando si parte per San Paolo il venerdì notte e si rientra a Milano lunedì all’alba e magari, come è successo proprio a me il 30 dicembre, la visibilità è di solo cento metri?»
Scontata, a questo punto, la risposta. «Non credo. Il signor ministro si limita a starsene seduto insieme ai passeggeri: per lui il viaggio è stato calmo, rilassante… è persino riuscito a dormire per quattro o cinque ore… dell’odioso privilegiato che gli ha consentito di dormire sonni tranquilli non gliene importa proprio niente.»
«E pensare - conclude la lettera di Pallini - che gli ho dato il mio voto…»
anzi mettiamola facile: da quanti è composto il cockpit crew?
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iceman ok sparare sulla sparata del ministro, però non smontiamolo troppo
non è poi un deficiente...
vorrei ricordare che prima c'era uno che diceva che voleva vendere le spiaggie ed ha annunciato per più di 20 volte una ripresa che non c'è mai stata
uno che ha legalizzato l'evasione fiscale, mandato i conti del paese a quel paese (ed ecco perchè ora c'è bisogno delle politiche di risanamento, se non ci fossero i governi che scialaquano i beni pubblici non ce ne sarebbe bisogno)
devo andare avanti???
ah, in più era un ex democristiano eletto col patto segni e il giorno dopo le elezioni passato a FI, bel personaggio eh?
Cmq a parte questa parentesi, perchè la risposta deve arrivare sempre da parte di uno di AZ??
non è poi un deficiente...
vorrei ricordare che prima c'era uno che diceva che voleva vendere le spiaggie ed ha annunciato per più di 20 volte una ripresa che non c'è mai stata
uno che ha legalizzato l'evasione fiscale, mandato i conti del paese a quel paese (ed ecco perchè ora c'è bisogno delle politiche di risanamento, se non ci fossero i governi che scialaquano i beni pubblici non ce ne sarebbe bisogno)
devo andare avanti???
ah, in più era un ex democristiano eletto col patto segni e il giorno dopo le elezioni passato a FI, bel personaggio eh?
Cmq a parte questa parentesi, perchè la risposta deve arrivare sempre da parte di uno di AZ??
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cplpilot,
molti di noi in italia ci tornano e ci stanno pure bene.....da turisti pero'.
L'importante e' non lavorare per gli italiani, non avere a che fare con la loro burocrazia, non essere invischiati con i loro clientelismi politico/sindacali, non dover render loro conto di nulla e non dargli un centesimo di euro (non perche' si inneggia all'evasione ma per il semplice fatto che quei soldi verrebbero sprecati).
molti di noi in italia ci tornano e ci stanno pure bene.....da turisti pero'.
L'importante e' non lavorare per gli italiani, non avere a che fare con la loro burocrazia, non essere invischiati con i loro clientelismi politico/sindacali, non dover render loro conto di nulla e non dargli un centesimo di euro (non perche' si inneggia all'evasione ma per il semplice fatto che quei soldi verrebbero sprecati).
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cplpilot,
molti di noi in italia ci tornano e ci stanno pure bene.....da turisti pero'.
L'importante e' non lavorare per gli italiani, non avere a che fare con la loro burocrazia, non essere invischiati con i loro clientelismi politico/sindacali, non dover render loro conto di nulla e non dargli un centesimo di euro (non perche' si inneggia all'evasione ma per il semplice fatto che quei soldi verrebbero sprecati).
molti di noi in italia ci tornano e ci stanno pure bene.....da turisti pero'.
L'importante e' non lavorare per gli italiani, non avere a che fare con la loro burocrazia, non essere invischiati con i loro clientelismi politico/sindacali, non dover render loro conto di nulla e non dargli un centesimo di euro (non perche' si inneggia all'evasione ma per il semplice fatto che quei soldi verrebbero sprecati).
All'estero comunque ho incontrato i veri patrioti, chi hanno lasciato l'Italia ma gli e' rimasta comunque nel cuore!
Bisognerebbe, ora che hanno abolito la naja, madare tutti per un anno all'estero, forse apprezzerebbero quello che abbiamo nel nostro paese...
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Bisognerebbe, ora che hanno abolito la naja, madare tutti per un anno all'estero, forse apprezzerebbero quello che abbiamo nel nostro paese...
Naturalmente chi torna deve poter vedere prospettive di successo nel caso decidesse di impegnarsi per cercare di cambiare le cose, un po' come e' successo agli emigrati irlandesi negli ultimi 10 anni.
Pero' in Italia siamo ancora alla prima fase, quella dei giovani che se ne vanno perche' in italia non vedono un futuro.
Basti vedere su questo forum il morale degli aspiranti piloti....
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Difficile essere entusiasti
mi sono informato ed in italia vogliono molti più soldi e farmi perdere molto più tempo per prendere anche solo il primo brevetto
poi ovviamente quando si va alla voce "documenti richiesti" nelle scuole italiane ho visto una sfilza infinita di document,i richieste a tribunali e procure roba che perdi un mese solo per procurarteli e poi alla fine del corso si aspetta l'enac che si degna di farti fare le'same chissà quando (da aavv l'ho aspettata per 4 mesi)
mi sono informato ed in italia vogliono molti più soldi e farmi perdere molto più tempo per prendere anche solo il primo brevetto
poi ovviamente quando si va alla voce "documenti richiesti" nelle scuole italiane ho visto una sfilza infinita di document,i richieste a tribunali e procure roba che perdi un mese solo per procurarteli e poi alla fine del corso si aspetta l'enac che si degna di farti fare le'same chissà quando (da aavv l'ho aspettata per 4 mesi)
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E' vero, verissimo... ma io dopo 10 anni lontano e dopo aver girato un po' mi dispiace sempre di piu' vedere un paese fantastico come l'Italia andare a pezzi per mano degli stessi italiani!
All'estero comunque ho incontrato i veri patrioti, chi hanno lasciato l'Italia ma gli e' rimasta comunque nel cuore!
Bisognerebbe, ora che hanno abolito la naja, madare tutti per un anno all'estero, forse apprezzerebbero quello che abbiamo nel nostro paese...
All'estero comunque ho incontrato i veri patrioti, chi hanno lasciato l'Italia ma gli e' rimasta comunque nel cuore!
Bisognerebbe, ora che hanno abolito la naja, madare tutti per un anno all'estero, forse apprezzerebbero quello che abbiamo nel nostro paese...
Join Date: Dec 2006
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iceman ok sparare sulla sparata del ministro, però non smontiamolo troppo
non è poi un deficiente...
vorrei ricordare che prima c'era uno che diceva che voleva vendere le spiaggie ed ha annunciato per più di 20 volte una ripresa che non c'è mai stata
uno che ha legalizzato l'evasione fiscale, mandato i conti del paese a quel paese (ed ecco perchè ora c'è bisogno delle politiche di risanamento, se non ci fossero i governi che scialaquano i beni pubblici non ce ne sarebbe bisogno)
devo andare avanti???
ah, in più era un ex democristiano eletto col patto segni e il giorno dopo le elezioni passato a FI, bel personaggio eh?
Cmq a parte questa parentesi, perchè la risposta deve arrivare sempre da parte di uno di AZ??
non è poi un deficiente...
vorrei ricordare che prima c'era uno che diceva che voleva vendere le spiaggie ed ha annunciato per più di 20 volte una ripresa che non c'è mai stata
uno che ha legalizzato l'evasione fiscale, mandato i conti del paese a quel paese (ed ecco perchè ora c'è bisogno delle politiche di risanamento, se non ci fossero i governi che scialaquano i beni pubblici non ce ne sarebbe bisogno)
devo andare avanti???
ah, in più era un ex democristiano eletto col patto segni e il giorno dopo le elezioni passato a FI, bel personaggio eh?
Cmq a parte questa parentesi, perchè la risposta deve arrivare sempre da parte di uno di AZ??
Cmq c'è qualche persona (di questo forum) che punta il dito verso chi lascia l'Italia come "persona che ha fallito, probabilmente pilota scarso che cerca di arabattarsi in aviazione all'estero".
Last edited by mau mau; 11th Jan 2007 at 12:04.