PPRuNe Forums - View Single Post - Presentazione libro "Handling the Circling"
Old 13th Jun 2016, 12:16
  #97 (permalink)  
DOVES

DOVE
 
Join Date: Oct 2003
Location: Myself
Age: 77
Posts: 1,179
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
Scusami per il ritardo caro Alberto. Ho dovuto fare i compiti a casa.
Del resto ci hanno insegnato a stare sempre davanti all'aeroplano.
‘Contestualizzazione’ è la parola chiave.
Anzi per essere più precisi, fattori non irrilevanti ai fini della decisione GO/NO GO, secondo il mio modesto avviso sono:
- Il testo
- La scenografia
- Gli attori
- Il regista
- Il pubblico
Per dirla in senso melodrammatico.
Con un linguaggio che ci è più consono:
1) La macchina e le norme che ne regolano l’impiego.
Ci permettono la manovra che ci apprestiamo a compiere?
I voli per il corso di transizione sulla Caravelle erano più di una ventina -Il simulatore era allora poco più di un Frasca, un Cockpit Procedure Trainer, senza motion né visual; altro che Zero Flight Time!- Tra l’altro facemmo anche dei circuiti a 100 piedi, a Palermo a dx per la 25. Non si faceva nessun allontanamento dopo il traverso: si iniziava a virare al traverso della soglia, etc. etc. etc.
Il Magenta line ha un sacco di bei gadgets: l’azionamento automatico delle superfici per l’appagamento dei desideri del pilota e per 'proteggerlo', l’indicazione della velocità che si avrà tra 5 secondi, la rappresentazione visiva della curva che sarà percorsa in virata, il disegno della rotta programmabile o tracciabile a piacimento, la rappresentazione pittorica degli ostacoli, etc., il cui ultimo scopo però è quello di lasciare al pilota il suo ruolo istituzionale di ‘Deus ex machina’
2) La location (come dicono i bravi oggi)
A Kathmandu (dove Ramones và spesso a prendere il caffè) la IAS di 180 diventa una TAS di 195, a Quito e ad Addis Abeba da 180 diventa 205.
Certamente per questi aeroporti (a Quito e ad Addis sono andato, ma tanti anni fà) sono state stabilite delle ‘prescribed tracks’ e/o minime maggiorate. Senza considerare la riattaccata che deve ricollegarsi a quella prescritta per la procedura strumentale originante, con tutto quello che ciò comporta in termini di separazione dai cumuli di granito e dall’altro traffico - Ne avevamo già discusso?
3) Le condizioni meteo.
E se ceiling e visibilità sono ridotte da Cumuli o magari da Cumulo-nembi? E c’è shear? Ed è notte? E c’è un’autostrada dritta e ben illuminata parallela alla pista -E’ successo più volte (anche in AZ), una recentemente, che qualcuno abbia scambiato quella con questa-
4) Gli uomini.
Sono gli equipaggi oggi addestrati, allenati e current per fare i Circling? E ammesso che lo siano: siamo sicuri che sia saggio che ne facciano dopo cinque tratte, otto ore di volo e dieci di servizio? Dobbiamo controllare lo stress dei piloti col sistema dello sputo prima che ne possano fare uno?
Quanto è lungimirante quel FOPH o il Fleet Manager che coarti più o meno subdolamente (poi mi farai un rapporto…) i suoi equipaggi?
Per rispondere più direttamente ad Alberto.
Comincio con una domanda: “Avendo visto la pista a 600’ a 2400 mt, avendo aperto per il sottovento (mantenendo sempre la pista in vista), quanto ti allontani dopo l’ABM della Threshold)?
Ammesso che tu voglia finire in finale a 300’ (e già sei fuorilegge perché sotto 400’ AGL oltre ad essere completamente stabilizzato, non puoi virare con più di 10° di Bank), significa che dovrai esserci a 1 NM, quindi dovrai allontanarti altrettanto, cioè di 1800 m. E siamo a 4200. Hai perso di vista la pista e devi riattaccare!
Perciò:
avendo il carburante che vuoi e tutte le altre considerazioni del caso.....ci provi oppure no a fare un avvicinamento?
Risposta: NO
E dopo tutto questo onanismo mentale: “PERCHE’ NON C’IMPEGNAMO, SCIOPERANDO SE NECESSARIO, A FAR STRUMENTALIZZARE, MAGARI COI RNAV (GPS) APP.CH, TUTTE LE PISTE? IN FONDO NEGLI USA SONO STATI SOPPRESSE DA TEMPO TUTTE LE NP”
Cieli sdereni ed Eolo favorevole

Pterosauro
DOVES is offline