PPRuNe Forums - View Single Post - Presentazione libro "Handling the Circling"
Old 8th Jun 2016, 18:56
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Ramones
 
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Originally Posted by RaymundoNavarro
Era il 2001 inoltrato quando entrai in AirOne, Lei era già andato via. Quella non fu propriamente la mia prima Compagnia Aerea; avevo iniziato nel '92 ed AP fu la mia ottava realtà. Alla metà di Agosto fui rilasciato in linea e basato a Milano. Credo fosse all'incirca Ferragosto (ma non ricordo con estrema precisione) quando mi accinsi a fare il mio primo volo da titolare. Arrivai in presentazione con circa un ora di anticipo; trovai un Com.te con la barba ed un sigaro spento in mano che si stava evidenziando i punti sulla cartina per un charter che avrebbe dovuto fare (con me). Si girò verso di me, chi sei? mi disse, sei nuovo? Gli porsi la mano (che mai mi fu data) e mi presentai. "Finalmente sei arrivato!" mi disse...guardai l'orologio e chiesi conferma che mancava un ora alla presentazione. Era il Com.te Zeno G. Avremmo fatto Milano Roma, Sarajevo, Roma e poi rientrati cmg su Linate. Iniziò ad interrogarmi arrogantemente per tutta l'ora di anticipo trattandomi veramente male.
Giungemmo a bordo, e non conferì parola. Salirono i passeggeri ed una persona (in borghese) entrò in cockpit, lo salutò, si mise a parlare con lui. Non mi degnò neppure di un saluto. Alla fine dell'imbarco si aprì il jump seat e si accomodò (non capivo se era solamente un amico del Com.te oppure un Collega). Durante il rullaggio altre domande. Ad ogni risposta mi diceva "ma chi è quel cog...ne che ti ha abilitato? Come arriviamo scrivo al DOV....ti faccio rimettere in addestramento": La persona seduta dietro ogni tanto parlava...."lascialo perdere è giovane è normale che non sa niente...dai ....imparerà". Questa frase fu ripetuta più volte nel tempo. Il siparietto continuò così per quasi tutto il volo. Ad un tratto il Com.te (era una domanda....non accadde nulla) prese la cartina di navigazione, si girò verso di me e chiese: "se adesso ho una depressurizzazione a che quota scendo? Buttai l'occhio sulla mia cartina e gli detti la risposta. Mi chiese: che quota mi hai dato? Io gli risposi: "la minima di griglia". Di griglia? Di griglia?.....no!...ora tu mi dici chi ti ha abilitato....tu mi devi dare la minima di Aerovia...capito? La persona seduta sul Jump seat accennò un sorriso. Tanto era impossibile la sua risposta che inizia a capire che qualunque domanda era un pretesto solo per umiliare. Dentro di me non capivo se mi facesse più male l'arroganza di chi sedeva alla mia sinistra oppure l'indifferenza di chi sedeva dietro di me. Se fossi stato io sul Jump Seat, e non fossi riuscito a far tornare sereno l'ambiente, sarei andato dietro con una scusa nel rispetto della dignità di chi stà subendo una ingiusta umiliazione. Questo però fa parte dell'educazione e della sensibilità delle persone che, ovviamente, non tutti hanno.
A Roma la persona sul Jump Seat scese accennandomi un "ciao ed in bocca al lupo ragazzo.....hai bisogno di crescere........". Le altre due tratte...neppure le racconto.
Quando arrivammo a Fiumicino dopo l'ultima tratta chiesi al Com.te di poter rimanere a Roma e lui mi salutò. Andai nel bagno dell'aerostazione a piangere senza che nessuno mi vedesse; non sono un robot......mai nessuno mi aveva umiliato in questo modo. Uscendo incontrai il DOV, lo salutai ma per quanto volessi nascondere capì che era accaduto qualcosa. Mi chiese con chi avessi volato....gli dissi con il Com.te Zeno G. ed un suo amico nel Jump Seat......senza dirmi nulla mi spiegò (diciamo così) con chi ero stato in cockpit e si scusò Lui a nome dei due.
Il Comandante lo conosce.....sul Jum Seat c'era Lei.

Dopo 16 anni io sono comunque qui a ringraziarLa e, la prego di credermi, senza retorica alcuna. Lei ed il Suo amico mi avete insegnato molto più in quei 50, interminabili, minuti di volo che molti anni. Fu allora, infatti, che imparai come non mi sarei MAI dovuto comportare con gli altri...tanto nel lavoro quanto nella vita!

Dopo qualche hanno Lei mi chiese un passaggio, quando seppi che era Lei feci un sorriso, ed accettai. Entrò in cockpit e mi salutò cordialmente. Avevo 4 strisce e forse queste erano il solo motivo per un saluto.

Anche io oggi scrivo qualche libro....sono molti gli argomenti che coronano la nostra Professione ed ognuno di noi ha il suo preferito: sono contento che Lei abbia scelto un argomento normativo perché probabilmente con lo Human Factor non avrebbe riscosso lo stesso successo.


Tecnicamente...
Posso solo dirLe che nella mia compagnia le minime di circling sono 1000/4000, per il resto non ho competenze al Suo livello per poter apporre un ulteriore contributo.

La vita è strana, mi ha fatto comunque piacere rincontrarLa seppure su un forum.
La saluto cordialmente e se mai ricapitasse, a bordo, per me, sarà sempre il benvenuto: sono certo che oggi...non mi farebbe più il male che mi fece a suo tempo.

Alberto Mazzei
Amen
Ps perché questa storia mi risulta famigliare?
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