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Old 18th Feb 2016, 19:56
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EI-PAUL
 
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Dato per scontato che nè 'DLR' nè 'Vienna' ci consentono di scandagliare i più remoti recessi dell'animo umano - Non sono io a dirlo (anche se col senno di poi ora ricordo che quando furono introdotti gli strizzacervelli nella selezione dei candidati ai corsi base AZ di piloti con lunga esperienza militare, vennero bocciati addirittura ex Comandanti di gruppo... a suffragare la tesi di quanto la psicologia sia inefficace in certi casi in cosi breve analisi) -
EI PAUL Aiuto!

Caro DOVES,

Hai ragione, né DLR né Vienna test ci consentono di scandagliare i più remoti recessi dell'animo umano.
Pochi test in realtà possono farlo. E probabilmente, aggiungo, DLR e Vienna piuttosto che proporsi di scandagliare nel vero senso del termine la personalità del candidato si propongono di esaminare un potenziale e di misurare la capacità di lavoro sotto stress, la cosiddetta "spare capacity" tanto importante per chi fa il nostro mestiere o, più correttamente, per chi vuole iniziare a farlo.

La psicologia non è una scienza forte come - ad esempio - la matematica, i cui risultati empirici sono inappellabili.
Eppure è una scienza che ha una "cumulabilità empirica" sovrapponibile a quella della fisica, scienza per definizione forte subito dopo la matematica.

La realtà è che bisogna, in primis, capire cosa si vuole andare a cercare e per trovarlo le vie del signore sono infinite, così come infiniti o quasi sono i modi in cui un test può essere concepito e disegnato. Anche le capacità e gli indirizzi professionali di chi il test lo concepisce non sono un'incognita da poco.
In moltissimi ambiti, e quello Aeronautico non ne è escluso, anzi, questo "modo di progettare" un determinato test implica la scelta del target medio più numeroso, che generalmente è giovane, poco esperto e molto motivato. Motivo per cui non c'è troppo da stupirsi se i più esperti e disincantati Comandanti di gruppo non rientrano nel profilo. É la vecchia storia della coperta troppo corta, alla fine cerchi di usarla in modo da metterla lì dove temi di poter avere più freddo.

Per quanto riguarda l'aspetto clinico della faccenda, non sono molto esperto a tal riguardo, sicuramente Ray può essere molto più d'aiuto, credo però di poter dire che entriamo in una sorta di campo minato.
Per intenderci, ad oggi, una volta conseguita la Class 1 una sindrome di burnout non è detto possa essere sistematicamente notata durante un rinnovo e soprattutto il medico che ha in cura un paziente con sindrome di burnout, ammesso che conosca la mansione svolta da quest'ultimo, non è obbligato a trasmettere la sua cartella clinica all'AME che ha emesso il medical certificate per tutta una serie di motivazioni deontologiche e di privacy. Chiedo a RAy di correggermi e di dirci se, nel frattempo, qualcosa sia cambiato. Intanto spero di esserti stato un pò d'aiuto
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