PPRuNe Forums - View Single Post - Pilota militare al bivio:ufficio for ever o scommettere d'azzardo per volare?
Old 13th May 2014, 10:05
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Il Marchese
 
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Marco1980 hai sicuramente ragione, anche io ho esperienza diretta di quanto dici. Sono ben consapevole che il mio sogno e' comunque un azzardo.

Come un'altra cosa che so e' che l'erba del vicino e' sempre piu' verde...io voglio passare di la ed alcuni amici, che fecero tempo fa il salto inverso, vorrebbero tornare indietro.

Dal mio punto di vista ti dico che essere militare vuol dire anche questo:

-Io sono Comandante su velivolo, con le annesse responsabilita', ma non vi differenziazioni economiche con il mio Primo Ufficiale.
-sono reperibile H24 per qualsiasi esigenza, anche di notte, con cell sempre acceso
-sono Comandante anche di articolazione interna, con personale dipendente che devo gestire in toto e che ti chiama per qualsiasi esigenza, anche quando stai in ferie alle Mauritius.
-sono soggetto su ordine della mia gerarchia, a gestire pratiche, incombenze amministrative, compiti vari, presiedere briefing, accompagnare le delegazioni piu' disparate, firmare per collaudi tecnici e forniture (anche minuterie per un bagno da sistemare!)
-effettuo turnazioni con la media di circa 10 giorni al mese nelle quali sono pronto alla partenza, e quindi con valigia al seguito, in macchina.
-quando vai in missione ti puo' capitare di essere alloggiato in una caserma dove le stanzette hanno 2 cm di polvere e i bagni sfondati.
-sono soggetto a trasferimenti di sede, anche da una parte all'altra dell'Italia, circa ogni 3-4 anni.
-visto che in GDF la considerazione del pilota di aereo e' il "fighetto" che vola e basta, e che prende l'indennita' di volo, la mia carriera e' finita. Ho 38 anni, sono T.Col. Con 2 lauree e 5 anni accademia.
-dal punto di vista economico, visto il blocco stipendiale che ci ha fermato 3 anni fa, ho la paga di un capitano che e' all'incirca poco piu' della meta' di un primo ufficiale di una compagnia grande...la mia ora di extra time vale 12 euro (e visti i tempi comunque va benissimo!)
-l'equipaggio che parte in missione deve fare tutto. Pensare all'allogio, mezzi di trasporto, autorizzazioni diplomatiche, supporto logistico da coordinare, comprare anche l'acqua da imbarcare, reperire cartine aggionate (spesso grazie a fotocopie per gentile concessione di chi e' piu' organizzato, mamma AM), fare piani di volo, ecc. poi se porti autorita' di Stato moltiplica per 10!

Tutto questo per me non rappresenta un problema enorme. IO AMO IL MIO LAVORO, adoro essere operativo e le emozioni piu' grandi sono quando, alla fine di una notte interminabile di volo, dopo 6 ore passate bassi sul mare, in totale isolamento radio, vedi i colleghi del navale abbordare il target che hai trovato tu, carico di droga e di delinquenti.
Questo per me e' il lavoro piu' bello del mondo, l'unico che vorrei fare, ma caro Marco e' proprio tutto questo che mi verra' tolto. Io non riesco a vedermi in ufficio a discutere su come gestire il capitolo economico per comprare le stampanti per il 2015.

Quanto detto Marco non e' per contraddirti in alcun modo, anzi io ti ringrazio perche' comunque ti sei disturbato per darmi una tua opinione, conservativa certo, ma valida e comunque frutto della tua esperienza. Il settore civile in questo momento ha tante criticita', ma come vedi anche il militare ha grossi problemi. Se poi cominciano a tagliare straordinari, tredicesime e ridurre gli stipendi, come gia' succede in Spagna e Grecia, allora inutile parlare.

Saluti
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