Quoto bianchetto, mi sembra il post più equilibrato tra tutti quelli presenti. Volare non significa necessariamente fare il pilota di linea, soprattutto nel mercato di oggi. Si inizia a volare per passione con l'entusiasmo alle stelle e troppo spesso ci si ritrova a farsi il sangue amaro per tanti motivi. Per questo credo che oggi un consiglio che si possa dare è di fare ciò che ti rende felice e appagato, senza seguire troppo le mode, ma pensando a ciò che realmente piace a te. Come l'esempio del Cpt Lufthansa che si mette a fare l'istruttore in aeroclub -ne conosco più di uno, non Lufthansa, ma di altre compagnie- è importante seguire il proprio istinto. Troppo spesso si vede il pilota di linea di qualche prestigiosa compagnia distante anni luce dall'istruttore dell'aeroclub o il pilota dei parà. Sono tutti e tre piloti, appassionati di volo che svolgono la stessa professione ma con finalità diverse. Prestano le proprie competenze al trasporto passeggeri o merci, alla formazione delle nuove leve o al divertimento di altri appassionati che si lanciano. La soddisfazione personale può essere allo stesso livello in tutti e tre i casi. Se poi la mettiamo in termini economici è un altro discorso ovviamente.