PPRuNe Forums - View Single Post - V.L.A. e U.L.M.
Thread: V.L.A. e U.L.M.
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Old 7th Nov 2009, 14:14
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gianmarko
 
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svatt

gli incidenti sono inevitabilmente piu' frequenti in atterraggio e decollo, succede anche per i liners, un po come andare in ospedale e stupirsi che sono tutti malati ;-)
ogni paragone di sicurezza tra aviazione commerciale e aviazione da diporto e' comunque improponibile. cosi come sono improponibili paragoni tra le diverse professionalita' e competenze. gli scopi sono assai diversi ed e' normale che la licenza VDS sia come e'. e' pero' anche assurdo presumere che un pilota VDS debba rimanere confinato vita natural durante al giro campo in CAVOK. uno puo' imparare anche senza dover ottenere un CPL in strutture certificate.

in ogni caso, se vai a vedere le stastiche con un minimo di obiettivita' noterai che:
- gli incidenti sono in continuo calo, oppure rimangono su numeri simili ma con incrementi sostanziosi della attivita'. nel 2008 2000 nuovi piloti e 500 aerei immatricolati, dati AeCI;
- i morti per ora volata sono tra 5 e 10 volte inferiori che in AG, questo in italia.
- i cedimenti strutturali sono rarissimi, statisticamente irrilevanti.
- le collisioni pure nonostante i campi siano molto affollati e la radio si usi poco e male. anche qauesti statisticamente irrilevanti. noi non abbiamo l'illusione che un FIC ci separi dall'altro traffico, come purtroppo sento troppo spesso, quindi teniamo gli occhi aperti.
- considerando che molti campi sono difficili, e' inevitabile che ci sia qualche incidente, in ogni caso zero incidenti e' impossibile. gli incidenti mortali per ora volata sono a livelli molto bassi, simili a quelli della GA americana, che pero' usufruisce di orografia, organizzazione, assistenza e piste assai piu' favorevoli.
- esiste una infrastruttura di oltre 500 campi, molti dei quali con facilities quali officine, ristoranti, hotel, piscine, campi da golf etc. tanto che si sta sviluppando un buon turismo aereo. ma cio' costituisce anche una fondamentale misura di sicurezza, perche' c'e' sempre un campo dove poter atterrare in caso di necessita'. questa preziosa infrastruttura e' anche in parte disponibile alla AG e non potrebbe certo reggersi su essa. questa e' una cosa che dovrebbe essere sfruttata di piu', cadrebbero anche molti preconcetti da ambo le parti.
- c'e' un buon flusso di piloti VDS che si prendono il PPL, e qui trovo assurdo che non esista un percorso semplificato, un pilota VDS con 2000 ore di volo deve fare 35 ore di scuola quando riesce a ottenere lo sconto se no deve sorbirsene e pagare 45. c'e' altresi' un sostanzioso flusso di PPL o ex-PPL che passa al VDS, e questo e' molto positivo. c'e' gente che ama volare, non importa come e dove.

ora, considerando quanto sopra, certi giudizi che ho letto qui sono totalmente ingiustificati e parecchio offensivi.
la realta' e' che il futuro ma ormai anche il presente del volo da diporto e' il VDS. ostinarsi a mettersi le dita nelle orecchie e strillare incompetenti pericolosi mai-nel-mio-ctr (ma tanto ci siamo gia'!) non serve a nessuno, perche' a parte un nucleo di eroi e uno di uber-rich, l'AG e' condannata a sparire, e questo e' un fatto inconfutabile.
quando qualcuno passa al nostro campetto e si mostra gli offriamo sempre un volo sul lago.
ora, la maggior parte accetta volentieri, ma qualcuno risponde che su questi aggeggi mortali non ci salirebbe mai. quando mi rendo conto che alcuni di questi sono piloti, ci rimango molto male. ma a seconda di come lo dicono, mi imbufalisco.

signori CTA, lo ho gia' detto altrove tante volte e lo ripeto qua.
sento continuamente queste storie di terrore di fantomatici VDS che attraversano le fondamentali di tutte le piste di italia, seminando scompiglio e terrore.
sarete sorpresi di sapere che moltissimi ULM hanno il transponder a bordo, ma lo usano solo all'estero, perche' in italia si dice sia vietato (non e' vero, ma vabbe)
perche non facciamo una cosa intelligente, e ci si mette d'accordo per assegnare un codice per il VDS, in modo che anziche' vedere primari sconosciuti si vedano dei codici con quota? ha senso che sotto la TMA di milano si costringa qualche traffico AG al contatto col FIC, e si ignorino totalmente centinaia di ulm che volano a quote simili?
ultimamente in volo sul lago di garda, in spazio G, abbiamo sentito un CTA segnalare un traffico sconosciuto a un elicottero. eravamo noi, cosi' abbiamo chiamato e segnalato dove eravamo e a che quota.
sia garda app che l'elicottero ci hanno ignorato. mi piacerebbe sapere il perche'.
ha senso tutto cio? non mi pare proprio. la realta' e' che abbiamo la costante sensazione di essere di troppo, di scocciare, di essere tollerati a malapena perfino quando siamo totalmente in regola (ok, non avevamo casco )
questo non giova a nessuno e crea inutili attriti.
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