PPRuNe Forums - View Single Post - V.L.A. e U.L.M.
Thread: V.L.A. e U.L.M.
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Old 6th Nov 2009, 10:42
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gianmarko
 
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tornando a bomba, e volendo discutere della assurda mentalita' che circonda il volo, riattacco un post che scrissi al propoposito su VFRFLIGHT.NET, e che la dice lunga sulla assurda visione elitistica del volo, e sulle assurde politiche della "sicurezza" nel volo da diporto

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qualche giorno fa il famoso incidente sul fiume hudson, uno degli spazi aerei piu' affollati del pianeta. tutti avrete sentito le varie, assurde richieste: chiusura di quello spazio aereo, installazione obbligatoria di TCAS, e strupidaggini varie, sino alla ricerca spasmodica del capro espiatorio, probabilmente il CTA che ha avuto la megasfiga di essere di turno al momento. nessun danno a terzi o a infrastrutture e' stato causato, a parte la perdita dei velivoli. l'intero mondo e' rimasto sconvolto dall'accaduto e se ne parlera' per anni.

quasi esattamente un'anno fa, questo incidente sulla A4. anche qui, sette morti, ma ingenti danni a cose e infrastrutture.

INCIDENTE AUTOSTRADA A4 SETTE MORTI TIR IMPAZZITO SALTA LA CARREGGIATA VIDEO SHOCK 08-08-2008

in questo caso, nessuno ha reclamato la chiusura della A4, l'abolizione dei TIR, la costruzione di muri di cemento tra le due carreggiate, l'installazione di improbabili sistemi anticollisione, di martinbaker o di serbatoi antiscoppio, o ha cercato di portare al banco degli imputati qualcuno a parte le persone coinvolte nell'incidente. poche ore dopo l'A4 era riaperta al traffico, pochi giorni dopo, nessuno si ricordava piu' di questo incidente. il mondo e' rimasto ignaro dell'accaduto, e l'italia ha sbadigliato.

ogni anno in italia avvengono migliaia di incidenti stradali, nel 2007 230mila con 5.100 morti. di questi incidenti, circa un quarto ha coninvolto veicoli isolati, e tre quarti ha coinvolto piu veicoli.
in aviazione, una sparuta minoranza di eventi riguarda piu' di un aereo, e i danni a terzi sono eventi rarissimi. ciononostante, l'assicurazione RC del mio beechcraft 4 posti, che pesa 1044 kg a pieno carico, e' piu' che doppia di quella della mia alfaromeo 156, che pesa 1500kg a vuoto e porta 5 persone a bordo. i motivi di cio' mi sono oscuri, ma temo abbiano a che fare con la paranoica, spasmodica richiesta di sicurezza totale a tutti i costi.
la realta' e' che i soldi spesi in RC sono praticamente un regalo alle assicurazioni, visto che nel 99% dei casi gli incidenti danneggiano solo chi era in volo.

ora, non mi stupisce tanto che le richieste di sicurezza totale, ottenibile peraltro solo mediante la messa a terra di tutto e tutti, venga dal popolo bue, al quale i nostri ineffabili media passano tonnellate di spazzatura, distorsione, disinformazione e balle belle e buone. d'altro canto, chi vorrebbe mai vedersi piovere in testa 1000 kili di alluminio, ma anche solo 300kg di legno o tela? certo, non sarebbe male far presente che e' assai priu' probabile essere colpiti da un fulmine che da un cessna o da un tecnam, ma non mi aspetto certo che i giornalisti decidano di passare addirittura INFORMAZIONI al volgo.

quello che mi stupisce assai e' che fasce enormi di addetti ai lavori come piloti, controllori eccetera siano saltati con convinzione su questa carrozza della sicurezza totale a ogni costo, che viaggia a tutta forza verso il niente.

la ricerca della sicurezza e' ovviamente doverosa, ma la ricerca della sicurezza totale e' una chimera irragiungibile che otterra' solo la fine del volo da diporto.

il VDS italiano ha dimostrato che al di fuori del controllo di agenzie governative in una ventina di anni il settore ha raggiunto virtualmente la perfezione. i mezzi sono prestanti e sicurissimi, i piloti volano a sufficienza, e si e' arrrivati a un punto dove e' difficile trovare un pattern tra gli incidenti, che sono secondo il mio modesto parere arrivati a un minimo fisiologico molto difficile da migliorare: gli incidenti sono praticamente tutti causati da motivi come
- stupidaggini del pilota (volo radente, acro a bassa quota etc),
- iella mostruosa (il samba l'anno scorso, T7-MLK, il barone rotto etc)

e da un numero di incidenti inspiegabili come quello di Tannoja.
rimangono gli incidenti per ingresso accidentale in IMC sui quali sapete bene la mia posizione, e quelli per piantata motore, sui quali pero' in genere contribuisce una dose massiccia di jella, ma anche una cultura del rifornimento che e' perfezionabile a costi bassissimi.

da qui la mia teoria della sicurezza tramite la popolarizzazione del volo

se tutti avessero un'aereo invece di una auto ci sarebbero migliaia di incidenti ogni anno, ma percentualmente pochissimi rispetto al numero di piloti e aerei, e di fronte a incidenti come quello dell'hudson il mondo sbadiglierebbe e non ci sarebbero inutili, costose strette normative come quella che quasi certamente arrivera', in un modo o nell'altro, per questa collisione.

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scusate, ma proprio non riesco a digerire chi vede il volo da diporto come una attivita' per elite ricche o speciali. ovviamente un tizio che deve portare a spasso 300 passeggeri o un fighter a 300 nodi a bassa quota deve essere sanissimo e superaddestrato ( e anche qui ce ne sarebbe da dire) ma chi va a farsi un voletto la domenica perche' deve cacciare migliaia di euro o essere sottoposto a visite degne di un candidato astronauta?
mi piacerebbe che le cose fossero ricondotte al ragionevole. volare non e' difficile e non richiede speciale attitudine, una laurea o 3 gonadi. veramente c'e' qualcuno che pensa che atterrare a linate possa essere piu' difficile o pericoloso che fare la tangenziale di milano?
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