I punti critici erano tre:
1) la rappresentanza dei piloti
con la proposta CAI scompariva dato che con 1550 piloti su 12500 dipendenti i rappresentanti eletti difficilmente sarebbero stati piloti.
2) il numero degli esuberi
con 137 aerei iniziali, 153 dopo un anno,ed il network previsto 1550 piloti non bastano, neanche applicando i crew index di FR che fa solo medio raggio multibase senza soste.
3) la remunerazione e la normativa di chi rimaneva.
Allora visto da un addetto ai lavori esterno alla compagnia:
1) Non vedo perchč cercare solidarietą o comprensione in questo visto che stiamo parlando della rappresentaza piloti nell'azienda Alitalia, dalle altre parti ci sono solo, nel caso, le confederazioni normali. I pochi piloti iscritti ANPAC non Alitalia hanno disdetto perchč non li rappersentava e se ne fregava delle loro sorti in quanto non alitalia... quindi CHISSENEFREGA!
2)1550/153 fa su per gił 5 equipaggi ad aereo... abbastanza sufficiente inizialmente, poi si vede. In ogni azienda si inizia con poco
3) La remunerazione a detta dello stesso Berti restava la stessa a patto di un aumento di produttivitą ai livelli chiesti da CAI (750 ore/anno) da parte di tutti e non 400 per gli ANPAC e 900 per gli altri come finora fatto.
La normativa si allineava alle altre compagnie.