PPRuNe Forums - View Single Post - Low cost fuori legge
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Old 15th Nov 2007, 19:24
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iceman51
 
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scusa mau mau, non volevo sottendere che volevi fare polemica, intendevo sottolineare che lanciare un 3d con una notizia poco professional senza commentarla e senza dire che così come rappresentata è una mega bufala non è carino.

Per quell'altro 3d che hai menzionato mi limito ad un very english... no comment, diversamente... metto una faccina che è meglio

Comunque rallegrati la bufala è stata ripresa alla grande sia dalla free press, sia dalla stampa tradizionale. L'indagine credo, non ho tempo per andare a controllare, riguardasse la vendita di voli on line in senso lato sul web e spacciati come low cost, 11 i siti italiani coinvolti.

magicabula materia molto complessa e difficile da illustare su un 3d. Provo almeno a definirne i contorni.

Tasse/diritti di atterraggio (quelle dovute allo Stato) per quanto a mia conoscenza i vettori le pagano tutti nella stessa misura, trattasi di tasse/diritti e quindi come tali non negoziabili. Occorre però fare una precisazione, ma non voglio e non posso fare nomi >>> mentre la quasi totalità dei vettori low cost, tra cui quello da te citato, e non qs tasse le paga regolarmente, qualcun altro - ed alcuni vettori italiani sono stati (perchè poi sono nel frattempo falliti) ed alcuni sono ancora maestri nel... semplicemente non pagarle del tutto

Servizi di handling, ecc. queste attività sono ora fortunatamente liberalizzate (purtroppo non ancora del tutto nel bel paese ed anche da altre parti) e soggette a libera contrattazione tra le parti. Evidentemente il vettore da te menzionato, ma non solo, è più bravo degli altri sempre da te menzionati nel negoziare i termini della prestazione di questi servizi con i fornitori. Evidentemente i fornitori, che hanno un conto economico da rispettare, hanno ritenuto opportuno concedere uno sconto, non mi interessano i motivi. Ricordo però che, in genere, in una trattativa se la parte (a) concede qualcosa alla parte (b), probabilmente la parte (b) è richiesta di fare/concedere qualcosa d'altro. Non posso ovviamente scendere in particolari, ma potrebbe e sottolineo potrebbe, essere ad esempio che (b) - il vettore - si impegna a GARANTIRE un certo numero di frequenze settimanali su quella rotta, un certo numero di rotazioni, con un a/m di una determinata capacità, un certo NUMERO DI PAX/ANNO in ogni caso, una tariffa minima all-in non superiore a xxx euri per xx% della capacità offerta, una tariffa massima all-in non superiore a xxx euri, ecc. L'handler fa i suoi conti e concede lo sconto del yy% nella speranza pressochè certezza (se ha fatto i conti bene) che le maggiori revenues land side lo ricompensino ampiamente.

Sono i vettori italiani da te nominati disponibili a prendersi impegni di questo tipo a fronte di sconti sulle tariffe dei servizi a loro forniti? Ti anticipo la risposta, NO e ti informo anche che però gli sconti li chiedono, eccome! Siccome poi siamo nel bel paese credo sia innegabile - e qui posso essere preciso - che Alitalia da decenni chiede "sconti" con la sua allegra gestione agli azionisti ed al contribuente SENZA offire in controparte alcunchè! Sempre Alitalia, a suo tempo e credo che sul forum vi sia qualcuno in grado di confermare, si auto-applicò (ed applica di conseguenza ancora) addirittura uno sconto sulle tasse/diritti di atteraggio ! Come? Nel paese di pane amore e fantasia quest'ultima non difetta ed Alitalia fece ricertificare ad hoc tutta una serie di MD-80s ad un peso inferiore per pagare meno tasse/diritti. Ogni commento credo sia superfluo.

Con riferimento infine alla tua ultima frase ti invito quindi a riflettere, anche perchè questo è solo uno dei mille, diecimila, centomila, tasselli che servono per far volare e far volare in utile una low cost (come qualsiasi altro vettore). Da solo serve a nulla, ed esempi in giro ne abbiamo avuti moltissi, anche in Italia dove ancora oggi alcuni vettori si proclamano low cost mentre sono dei "low niente". Colgo poi l'occasione per menzionarti i tasselli numero 1 & 2: disponi di 100mio euro cash per lo start up ed un piano industriale degno ti tale nome?
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