ciao mau mau,
il velivolo in questione probabilmente nasce dalla tesi di laurea di un laureando, costruito con martello e scalpello, vola secondo le piu' elementari leggi dell'aerodinamica.......consuma poco e non si rompe.
Detto cio' devi sapere che i sistemi che sghiacciono le superfici funzionano bene quando sei in volo livellato. Mi spiego meglio:
quando voli in crociera, l'assetto di volo va da 0 gradi a 2, 3 gradi positivi (varia col peso). In queste condizioni se attraversi uno strato di ghiaccio, esso si deposita o sulle parti protette (bordi di attacco) o su parti poco importanti (es muso, windshield). Quindi se i boot funzionano non hai grossi problemi.
La sfiga vuole pero' che tu lo strato di ghiaccio lo attraversi in salita, a bassa velocita' ed a quote dove il ghiaccio e' ghiaccio che si attacca.
In questo caso gli accumuli si verificano in parti non protette (es parte inferiore dell'ala) e riducono drasticamente le prestazioni finche' nei casi piu' rari e severi le prestazioni sono cosi' penalizzate che e' necessario rientrare. Non sono rari i casi di salite a quote di crociera facendo dei 360 in zone dove non c'e' ghiaccio per poi affrontare le zone di ghiaccio (note dai riporti) con assetti piu' piacevoli e velocita' maggiori.
In piu', sull'atr, possono verificarsi degli spiacevoli epidodi di rollio indotto che se non riconosciuti sono molto pericolosi.....ma questa e' un'altra storia............