PPRuNe Forums - View Single Post - ennesima domanda agli ATC
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Old 15th Feb 2007, 23:46
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Ema_CTA
 
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Red face Non capisco una cosa...

Buonasera a tutti, sono nuovo del Forum, sono un ragazzo di 20 anni scarsi, che sognando un giorno di diventare un CTA si diletta in un ente Radio che presto diventerà AFIS, leggendo tutti questi Topic mi sono reso conto più che mai, di quanto i piloti si ostinino a criticare l'operato dei controllori o a paragonarlo a quello di altri paesi.
Io credo che la differenza stia sopratutto nella mentalità delle persone che animano il settore, mi viene da ridere sentendo alcuni di voi utilizzare scuse assurde per ottenere autorizzazioni a salite, o come si sente spesso dire tagli dovuti a maltempo che guardacaso vi portano diretti sull'IAF.
Per quanto ho potuto sondare nella mia breve esperienza (ho lavorato in una compagnia aerea) da parte del personale navigante c'è una totale incomprensione di quali sono gli obiettivi che si prepone il servizio di controllo del traffico aereo. Dando per scontato che tutti i miei "colleghi" (scusate il termine inappropriato ) conoscano questi obiettivi, gli elenco per quelle persone che scrivono lamentandosi di non avere livelli alti o di dover fare discese assurde, di consumare carburante etc.

Gli obiettivi che interessano la nostra causa sono soltanto i primi 3, quelli che riguardano i servici ATCS_Air Traffic Control Service, e sono:

1. Prevenire le collisioni tra aeromobili; (Notare il prevenire e non evitare come molti pensano)
2. Prevenire le collisioni tra aeromobili ed ostacoli sull'area di manovra; (Sottolineo Area di Manovra, ben diversa da quella di Movimento e lo sottolineo soprattuto per i piloti di Aviazione Generale)
3. Accelerare e mantenere ordinato il flusso del Traffico Aereo.

Vorrei soffermarmi su questo 3 punto, per l'esperienza che ho maturato tra i banchi di scuola (Istituto Tecnico Aeronautico) l'armonizazione dei flussi di traffico, come piace dire a ENAV, è una cosa molto complessa, perchè si tratta di dover "mettere d'accordo tutti" e sopratutto di creare un sistema di spazi aerei e aerovie che consenta di "incanalare" i flussi di traffico in modo armonico, cioè in modo da consentire il minor ritardo possibile in rotta. Questo a mio avviso significa suddivisione orizzontale e verticale dello spazio aereo, significa rendere sicure le Buffer Zone di confine tra 2 centri limitrofi, e qualcuno di voi conosce un modo più sicuro di una separazione verticale? Se si, si faccia pure avanti, non aspettavamo miglior notizia.
Ora io credo che un cambio di livello non sia la fine del mondo, se voi volate a FL400 e pretendete di farvi una discesa diretta e liscia dal T/D all'IAF o siete dei sognatori abituali oppure non avete idea di quanto sia complesso il sistema che vi sta intorno.
Premettendo che conosco geograficamente l'area di Milano e Padova e ho a grandi linee un idea delle LOAs e delle procedure applicate, credo di poter dire che una discesa su nodi critici come possono essere i vari ODINA, AOSTA (forse..) e il famoso "nodo" di Bolzano, faccia parte di un piano di armonizzazione dei flussi di traffico che si rende necessario dal continuo scorrimento di traffico omni o bidirezionale che sia.
Per questo ritengo che, se i vostri amatissimi TCAS dalle strabilianti prestazioni di miglia e miglia ogni tanto li usaste per farvi un'idea di cosa vi sta intorno, forse capireste che una discesa a 260 su ODINA è quello che fa la differenza tra una gestione sicura del traffico aereo e una gestione (come voi stessi la definite) pessima.
Un'altro invito che estendo a tutti i piloti di questo forum è quello di uscire ogni tanto da quel "guscio" che è il vostro cockpit e invece di pensare soltanto alle vostre discese, date troppo presto o date troppo tardi, provate a pensare un attimo a quella persona che sta "nel retroscena" a "muovere i fili di migliaia di marionette" ogni giorno, invece di pensare solo a voi pensate a chi, seduto dietro uno schermo 11000 metri sotto ogni giorno vi fa volare in sicurezza, nonostante il sistema cerchi di complicare la vita.
Io vi invito a riflettere: mentre voi lassù pensate al vostro volo, la situazione intorno a voi è in continua evoluzione, e seduto dietro uno schermo c'è una persona che deve farla evolvere in sicurezza.
Prima di pensare al carburante che bruciate a FL260, pensate che quella discesa che tanto vi da fastidio o quel livello negato, non è una bastardata, ma è per la vostra sicurezza.
Io non ho illusioni ne pretese, ma magari un giorno qualche pilota caprà, che il cielo sembra grande, ma visto da dietro uno schermo è una scatola cinese in 32 pollici. (Quando va bene)

Ciao a tutti,

Emanuele
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