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Thread: Appello
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Old 13th Jun 2004, 01:15
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Skualo3
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Taralluccio

Non Vorrei che il mio Post demoralizzasse nessuno, vorrei solo spingere il discorso su un piano piu vasto, nella speranza di ottenere un dialogo costruttivo.

Premetto di non essere il candidato migliore per una discussione Europea, visto che risiedo negli USA, ma piu vado in giro e piu` mi accordo che tutto il mondo e` paese, queste sono, per quello che valgono, le mie cinque lire.

La maggior parte degli aerei di cui discutiamo sono multi crew.
Cio significa che gli operatori sono costretti ad usare due piloti.

Nel momento in cui uno dei due diventa un training Captain, il secondo membro dell` equipaggio diventa, in un certo senso, superfluo. Nel servizio Aerotaxi questa situazione a permesso a molti operatori di"vendere esperienza" a persone piu`o meno qualificate. Questa tendenza si e` estesa fino ad abbracciare alcuni operatori 121, che sono riusciti ad "addescare" molti piloti disoccupati.
Tra i piloti disoccupati, alcuni avevano migliaia di ore in diversi settori aeronautici ( Flight training, Alianti, Paracadutisti, Riporti traffico Etc.) altri erano appena uscita dalle scuole di volo con una licenza commerciale, un certificato, tante promesse e poca sostanza.

Nel momento in cui una compagnia non ha dei minimi ( assicurativi, personali etc) per quello che riguarda l`assunzione di un copilota, allora assumere un pilota disoccupato con 2500 ore di volo e` quasi piu` costoso di uno con poca/0 esperienza.
E se il copilota non ha esperienza, perche prendere un rischio investendo in un copilota, quando ci sono quelli che sono disposti a pagare?

I piloti che lavorano stanno difendendo cio che hanno. C`e' chi pensa che abbiano troppo. Forse e` vero, ma sono sicuro che se uno dei piloti PAY-TO-FLY riuscisse ad entrare in una delle compagnie che pagano bene sarebbe il primo a difendere il suo contratto, magari giustificandosi con la propria situazione finanziaria.
Negli Usa alcune compagnie hanno ottenuto un accordo con i piloti ( post 9/11) che ha permesso riduzioni di orari e compensi in cambio di garanzia dei posti di lavoro.

Quello che mi chiedo e che ho quasi paura di stampare e` il seguente, quanti dei piloti disoccupati hanno fatto le loro ricerche prima di entrare nel campo Aeronautico?
Permettetemi.
Quando ho pensato di cambiare carriera per diventare un pilota, ho messo sul tavolo le mie diverse possibilita`.
Anziche andare per la JAA, sono andato FAA, e per meno della meta`dei corsi europei ho ottenuto 1500 un ATP e 1100 ore di bimotore. Nei fine settimana portavo su paracadutisti su un C208 e adesso lavoro su un LJ35. Non sono un Ace, ma prima di investire una cifra sufficiente a comprare una casa, mi sono fatto i conti in tasca. Ed ho fatto una scielta. Molti paesi africani accettano licenze FAA, ed ero disposto a trasferirmi per continuare a volare, era una delle possibilita` che avevo esplorato PRIMA di cominciare a volare.

Purtroppo sembra che troppe persone non hanno fatto bene i loro conti, e altre preferiscono le scorciatoie, e , alla lunga, rischiano di sputare nel proprio piatto.

Se le compagnie adottassero questa mentalita` e facessero pagare per i Proficiency checks e per gli Upgrade, quanti di noi cambierebbero lavoro?

Critiche costruttive sono sempre benvenute