Tecnicamente è fattibile anche l'unmanned, ma ci sono delle cose che mi lasciano un po' perplesso:
-line training, corsi comando, esperienza da secondo come si gestiranno?
-i piloti da remoto saranno tutti in una location immagino, vuol dire che metà crew sarà basato nella stessa base? Quindi per coprire gli standby/sick serviranno paradossalmente più piloti rispetto ad ora?
-dubito che vedremo prezzi a 4,99€, semplicemente perché l'impatto dello stipendio di un pilota non è così elevato da permettere certe tariffe in single pilot. Potrebbe essere un boomerang, perché finirà il giochino del "i prezzi sono alti perché i piloti prendono tanto". E per 2/3€ in meno dubito che qualcuno preferirà un aereo con un singolo pilota a bordo invece che due.
-con gli over 50 cosa facciamo? Mettiamo un 56enne inglese con in BMI pari a 35 a bordo in single pilot ops?
-monitoraggio del single pilot: firmiamo l'autorizzazione a farci monitorare i parametri vitali (che sono informazioni sensibili) mentre siamo a bordo? Non monitoriamo il pilota a bordo?
-safety/security: chi ha priorità, il pilota a bordo o quello da remoto? E se a quello che non è a bordo girano i cinque minuti e decide di spegnere due motori che si fa?
Ad ogni modo facciamo che la prima compagnia che prova ad introdurlo si becca una settimana di sciopero da parte di tutti i piloti, così come la seconda e la terza...se non lo faremo vorrà dire che avremo meritato in pieno la disoccupazione.