Mah....
Tutto dipende dai punti di vista.
Ovvio, no?
Come pilota di elicottero, lavoro 180 gg annui e non uno di più, oltre a fare come voi le 2000 ore di servizio all'anno.
Il salario non è mai stato legato alle ore volate ma ai giorni lavorati, giorni in cui si sta di servizio e magari non si vola, come succede nel SAR, nel Hems e nell'offshore petrolifero.
Per il resto, in Italia c'è un contratto nazionale che livella tutto ad una media minima sindacale che prevede i comandanti percepire salari da neoassunto dai 4000€ ai 5000€ netti mensili moltiplicati 13.
All'estero il salario di un comandante arriva tranquillamente a 10.000€ lordi mensili.
Sicuramente l'elicotterista è meno stressato del pilota di aereo riguardo alla schedule lavorativa dasto che fa 7 giorni ON e 7 giorni OFF (esiste l'equal time off), lo è magari maggiormente sul lavoro quando vola rasoterra a cercare di recuperare lo sfigato in moto spiaccicato contro un platano oppure incrodato in parete a 4000 metri....va beh, non andiamo OT.
Ho un amico che lavora per Blue Air: cadet, contentissimo di avere intrapreso la carriera di pilota di linea a 30 e passa anni.
Un altro che, comandante in WizzAir, mollerebbe tutto a 46 anni per aprire un chiosco sulla spiaggia a Gran Canaria.
Degustibus.
Ma quale è la spinta motivazionale iniziale?
Vivere per volare o volare per vivere?
Saluti.