Caro EI PAUL non é purtroppo l’errore di questa o quella categoria, l’ho detto in alcuni precedenti passaggi, é il LIMITE culturale dell’italiano medio che pensa di essere sempre piů furbo del prossimo, che é ipocritamente solidale con il collega o l’amico in difficoltá ma poi pensa al modo migliore per uscirne senza sporcarsi le mani. Č un limite talmente palpabile e consolidato nella nostra societá, che viene sfruttato ad hoc proprio in occasioni come queste, dove nel momento in cui č il GRUPPO o la CATEGORIA a dover battersi per difendere i propri diritti e quelli dei propri figli (talvolta i diritti di una intera comunitá’, quella del trasporto aereo in questo caso), subentra la piů classica delle “vigliaccherie italiche” alimentata da chi č pratico di queste situazioni: fa leva su argomentazioni politico-economiche su larga scala e sfrutta per questo la mediazione proprio di quei Sindacati snaturati nel loro ruolo istituzionale...