PPRuNe Forums - View Single Post - Privatizzazione ENAV
View Single Post
Old 24th Mar 2018, 23:03
  #23 (permalink)  
blissbak
 
Join Date: Feb 2009
Location: in a TCU
Posts: 558
Likes: 0
Received 0 Likes on 0 Posts
Originally Posted by RaymundoNavarro
Praticamente nel solo giro di due anni (a mio avviso peraltro improponibile) spariscono tutti gli avvicinamenti (esempio Apulia, etc...) rimangono i due centri di Controllo (Roma e Milano) che ti porteranno fino al finale dove ti cambieranno con la Torre (immaginate il panico; pensate a Roma adesso nei momenti di punta....). Rimarranno i Radar di Torre solamente negli Aeroporti provvisti di una certa capacità di traffico, mentre gli Aeroporti "minori" (pensate Perugia, Crotone, Parma, etc, etc) o comunque con minor mole di traffico, verranno gestiti da Torri Remote (molti di Voi ricorderanno la sperimentazione a Linate controllata da Malpensa l'anno scorso). Il tempo di realizzazione del progetto, accompagnerà alla pensione i Dipendenti "più esperti" e quindi (secondo loro...) attualmente..... non dovrebbero esserci esuberi. Se volete entriamo ancora più nel dettaglio anche se mi farebbe piacere che fossero i Colleghi ATM a farlo.
1)Spostare gli avvicinamenti è un punto fermo e attuabile molto facilmente, stacchi una spina e ne attacchi un altra, rispetteranno i tempi, hanno solo qualche piccolo problema di spazio, infatti rimanderanno proprio Apulia e anche Bologna, che resteranno in piedi un po' più a lungo, tra 2 mesi dovesse capitarti di andare ad Olbia, l'avvicinamento te lo faranno da Roma, il cetriolo è già arrivato.

2)Secondariamente si passerà da 4 a 2 ACC, operazione un po' più complicata, soprattutto nel caso di Milano (dovranno costruire una struttura nuova da zero), dovrebbero completare tutto in 4/8 anni.

3)Tra gli aeroporti "minori" dove implementare le torri remote si annoverano posti come Genova, Treviso, Brindisi, Lamezia Terme e Trieste, non sono dei grandi HUB ma neanche degli aeroportini da poco .....

Gli aeroporti remoti verranno gestiti da due Remote Control Center, che verranno creati a Brindisi e a Padova in sostituzione degli ACC.

Questo per completare il tuo già esaustivo intervento .....

Conseguenze

1)Non ci saranno esuberi nell'immediato ma il risultato sarà comunque una progressiva riduzione della forza lavoro (2/300 unità) ;

2)nel frattempo centinaia di famiglie, con mutui, figli, amanti e cosi via, dovrà inventarsi una nuova vita sociale/privata altrove (non è dato sapere come , dove quando e perché ancora) o (sempre se verrà permesso) de-professionalizzarsi per rimanere in loco.

3)Decadimento della qualità del servizio per lungo tempo, dovuto all'implementazione delle nuove tecnologie e alla scarsa motivazione del personale per i motivi sopracitati, voi in FD non potete saperlo, ma il progetto Free-Route, senza gli sforzi dei controllori non avrebbe avuto il "successo" ottenuto.

4)Gli investitori continueranno ad incassare grossi introiti (mediamente facciamo 100 milioni di guadagno all' anno) a spese del personale, la ristrutturazione non è dovuta a problemi finanziari ma serve a continuare a staccare cedole.

5)KO tecnico dei sindacati, andare a tappeto in questa situazione vuol dire non rialzarsi mai più, se non si arriva almeno ai punti sarà un bagno di sangue, le parti sociali non avranno più senso di chiamarsi cosi'.



Per quanto riguarda la contrattualità, il problema non è il premio di risultato, bensi' il grosso obiettivo che la Società intende conseguire è la flessibilità sui turni del personale, ora abbastanza regolari e poco adattabili alle loro esigenze, se riuscissero nel loro intento ci ritroveremmo ad una grossa differenza in negativo della gestione del tempo libero (riposi), grosso risparmio sul fronte extratime da parte loro, e come scrivevo più sopra, ulteriore strappo e delegittimazione sindacale.
Fatto sta che stiamo ancora a contratto scaduto, ma nel frattempo passa in secondo piano perché buttando sta bomba del piano industriale hanno cambiato le nostre priorità.

Per quanto riguarda il discorso scioperi, in Italia non siamo molto lontani dalle restrizioni chieste da A4E, mentre in Francia mettono gli aerei al prato e chiudono gli spazi aerei per giorni (MOL odia a morte i CTA francesi stranamente ) in Italia nel trasporto aereo fare sciopero è un opera da alchimisti, mille restrizioni e poche opportunità, quando riesci a far quadrare tutto e sei finalmente pronto a scioperare, arriva un semplice capo di gabinetto del ministero che ti precetta con la scusa più insulsa che trova .



@Alberto
Se ricordi qualche anno fa iniziai una polemica su questo forum mentre tu ci raccontavi qualcosa sul contratto unico del trasporto aereo , quel contratto fu l'inizio di tutti i nostri guai, purtroppo i sindacati confederali all epoca accettarono di vendere il **** di tutti i dipendenti dell' ENAV in cambio dell' esclusione (che neanche è riuscita) degli autonomi dalla contrattazione .....
blissbak is offline