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davidaz68 19th Jan 2012 15:12

tasse per chi lavora all'estero
 
Mi sto trovando per la prima volta nella condizione di guardare all'estero per lavorare vista l'impossibilità di continuare a farlo in questo paese a dispetto dell'esperienza accumulata.
Chiedendo informazioni qua e là mi sono reso conto che a livello fiscale è un gran casino. Per quelli che hanno trasferito tutto, famiglia compresa per i quali fiscalmente l'italia non esiste più la cosa è chiara, pagano tutto nel paese di residenza. Ma chi pendola o chi lavora ad esempio in Ryanair è obbligato secondo la legge italiana a dichiarare quanto percepito all'estero o in italia da azienda estera. e quindi a lasciare al fisco circa il 40%
Voi come fate? c'è un modo legale per non farsi fregare la metà dello stipendio?

poydras 19th Jan 2012 15:34

Truffavano l'Inps, denunciati tre piloti d'aereo
Percepivano 9mila euro di stipendio più la cassa integrazione
REGIONE

Truffavano l'Inps, denunciati tre piloti d'aereo. Il più bravo portava a casa a fine mese anche 18mila euro di stipendio. Solo 7mila, però, soggetti al pagamento delle tasse. Gli altri 9mila, percepiti da compagnie aeree straniere, non li aveva mai dichiarati. La Guardia di Finanza di Verona, però, nella consueta attività di indagine con l’incrocio dei dati forniti dall’Agenzia delle Entrate e le richieste inoltrate a varie sedi provinciali Inps ha scoperto la truffa e scoperchiato il vaso di pandora che ha coinvolto tre piloti.
I “truffatori” dell’Inps tra cassa integrazione e indennità continuavano a percepire circa 7.000 euro al mese, risultando di fatto disoccupati in Italia, ma allo stesso tempo svolgevano la loro attività di piloti assunti da compagnie aeree mediorientali, particolare, questo, che mai avevano dichiarato all’ufficio imposte e per il quale, ovviamente, non avevano mai pagato un solo euro di tasse. Invece di starsene a casa e percepire quasi l’80% del vecchio stipendio, i piloti furbetti erano riusciti a farsi assumere come piloti di linea in compagnie aeree aventi sede in Paesi del Medio Oriente.
Fra questi c'era chi in un anno è riuscito a percepire indebitamente un importo netto pari ad 84 mila euro in quanto rientrante nel piano di mobilità adottato da una compagnia aerea con sede in Italia e 108 mila euro da una compagnia aerea sita in Medio Oriente presso la quale si era fatto assumere come comandante di Airbus. Tre le persone finite nella rete delle Fiamme Gialle di Verona state alla Procura della Repubblica per i reati di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e per il reato di truffa aggravata.
L'attività investigativa sviluppata dai finanzieri della Sezione Spesa Pubblica di Verona, si è incentrata soprattutto su un'analisi delle informazioni riguardanti i piloti di aerei percettori di ammortizzatori sociali, sulla base delle richieste inoltrate a varie sedi provinciali Inps, per lo più nel Nord Italia. Questi dati sono stati incrociati con le informazioni attinte dalle banche dati di rilievo internazionale in uso alla Guardia di Finanza. Questo ha permesso di portare alla luce la posizione dei tre piloti che, confidando nell'impossibilità di essere scoperti, prestavano la propria opera in paesi stranieri.

(11 Novembre 2011)

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AFD 19th Jan 2012 15:49

dipende dove vai e se vai in europa o extra-europa
alcuni paesi europei hanno l'accordo con l'italia per evitare la doppia imposizione e saresti tu a decidere se pagare in italia o nel paese dove produci il reddito e dove probabilmente vivresti piu' di 6 mesi e un giorno nell'arco di un anno
extra-europa invece da iscritto aire paghi dove risiedi,e se il paese dove lavori e risiedi non ha tassazione meglio cosi'

davidaz68 19th Jan 2012 16:16

Infatti il problema viene fuori in pieno nell extra europa se non sei iscritto aire.Cosa che devi fare solo se risiedi all'estero per più di 12 mesi.

AFD 19th Jan 2012 16:18

infatti per iscriverti all'aire devi avere un contratto di lavoro,temporaneo o fisso che cmq preveda che tu stia all'estero per almeno un anno

THR 19th Jan 2012 16:29

Confermo che se rimani con la residenza in Italia paghi circa il 37-40% di IRPEF e in piu' devi aggiungerci i contributi INPS.
Un salasso.

Henry VIII 19th Jan 2012 16:43

Occhio al concetto di "centro di interessi di affari"... se volete restare legali :rolleyes:

david10 19th Jan 2012 19:54

Dipende MOLTO da questi:
Dipartimento delle Finanze - Fiscalità Comunitaria e Internazionale - Convenzioni per evitare le doppie imposizioni

CorradoT 20th Jan 2012 07:07

6 mesi e 1 giorno
 
Non sono pilota, ma vi leggo sempre volentieri, e mi guardo bene dal mettere bocca. Pero' mi intendo un poco di doppie imposizioni e modo di ragionare dei nostri amici con le fiamme gialle sul berretto.
La regola principe e' pagare le tasse nel paese dove complessivamente si risiede, per almeno 6 mesi e 1 giorno. Questo e' il limite che frena o scatena i nostri amici.
Attenzione, pero': i 6 mesi e 1 giorno devono essere dimostrati con carte, niente chiacchere.
Il che vuol dire conservare ed esibire a richiesta tutti gli scontrini e altri documenti che riportino una data.
Lo so, lo so, ma questa e' la regola. :ugh:

EH574 20th Jan 2012 12:53

E chi ha busta paga irlandese, lavora su aeromobili immatricolati in irlanda per una compagnia irlandese cosa deve fare? Ovviamente parlo di piloti italiani residenti in Italia. Grazie mille

N-757PJ 20th Jan 2012 13:16

Secondo quanto confermatomi da uno studio commercialistico bene informato in materia estera ... o sei assunto da una società con base di armamento in un paese che ha stipulato una convezione con l'Italia per le doppie imposizioni e risiedi 6 mesi più un giorno (da documentare a posteriori in caso di verifica fiscale da carte d'imbarco, fatture alberghi, orari di servizio), oppure essere iscritti all'AIRE.

Ma, per esperienza personale, anche l'iscrizione all'AIRE è tutta da verificare: dopo aver lavorato in Tanzania per due anni, con tanto di iscrizione AIRE al consolato italiano di Dar es Salaam, una volta rientrato in Italia per essere ri-iscritto all'Anagrafe, mi fu comunicato che non avevano mai ricevuto alcuna comunicazione di cancellazione e che pertanto risultavo sempre residente in quel comune!

Un cosa che non ho mai capito è per l'aspetto pensionistico ... li i casini e l'incomprensione è esponenziale e almeno a me non hanno mai dato una risposta univoca.

Mah ... tanto quelli della mia generazione in pensione non ci andranno MAI quindi problema risolto!

Auguri ...

P.S.: ...ma se si guarda RAI UNO sulla TV satellitare di un albergo estero e siamo italiani, il Canone RAI bisogna pagarlo ??? :ugh:

david10 20th Jan 2012 13:52

Almeno per l'Irlanda: della convenzione contro la doppia imposizione leggete articoli 7, 14 (par 3), 15, 21 (par. 3)...è molto chiaro!

Dg800 20th Jan 2012 14:53

Parlando in termini generali e non limitatamente ai piloti professionisti, non credo proprio che sia possibile scegliere liberamente dove pagare le tasse, a prescindere da accordi per la doppia imposizione esistenti o meno, ma bisogna applicare criteri che, almeno sulla carta, sono oggettivi. Per esempio il già citato "centro della propria vita e affari" piuttosto che il paese dove si risiede per oltre 6 mesi. Il primo di solito viene tirato in ballo per incastrare quelli che non risiedono per più di 6 mesi da nessuna parte e pensano quindi di non dover pagare le tasse a nessuno.

Mi ricordo un caso di alcuni anni fa dove un noto pilota di moto da corsa riteneva di dover pagare le tasse in Gran Bretagna e così ha fatto, ma l'Agenzia delle Entrate non era d'accordo e gli ha presentato il conto. Morale: ci si può provare, ma poi non lamentiamoci se ci troviamo un contenzioso da sbrogliare.

Riguardo proprio l'esempio della nota compagnia irlandese che pensa di poter pagare le tasse (basse) e i contributi (quasi nulli) in Irlanda per tutti, mi ricordo che l'anno scorso il fisco francese ha espresso parere contrario e ha presentato il conto. Risultato, voli cancellati e base francese chiusa.

Ciao,

Dg800

Dg800 20th Jan 2012 14:58


P.S.: ...ma se si guarda RAI UNO sulla TV satellitare di un albergo estero e siamo italiani, il Canone RAI bisogna pagarlo ???
Dipende. I servizi rai internazionali sono destinati a tutti, anche chi non paga il canone. Per questo certi programmi in programmazione italiana, soprattuto sport e film, sul satellite sono sostituiti da altri. Se invece vuoi vedere gli stessi canali che vede uno in italia devi comprare un decoder apposito e attivare la schedina sul sito RAI, dando il Codice Fiscale del membro della tua famiglia a cui è intestato il canone.

Lo so non per mie sege mentali ma perchè stufato dal funzionamento pietoso del digitale terreste me ne sono dotato e ho dovuto attivarlo.

Ciao,

Dg800

puffo22 22nd Jan 2012 12:13

Dipartimento delle Finanze - Fiscalità Comunitaria e Internazionale - Convenzioni per evitare le doppie imposizioni


Redditi di lavoro dipendente prestato all

questi 2 documenti dovrebbero essere abbastanza esaustivi..

al di la' di cio' se si e' fiscalmente residenti in italia (famiglia ,interessi ecc ecc residenti in italia) occorre fare riferimento alle tabelle delle agenzie delle entrate per la tassazione forfetaria che comunque, anche se prendiamo in considerazione il livello retributivo piu' alto (5500 euro di imponibile al mese), e' inferiore spesso al quello reale

davidaz68 22nd Jan 2012 13:56

In realtà cercando cercando qualcosa salta fuori.
Proprio negli accordi contro le doppie imposizioni c'è una postilla all'articolo 15 (che comunque non esiste per tutti i paesi)
La nota dice letteralmente:
3. Nonostante le precedenti disposizioni del presente articolo,(lavoro dipendente n.d.r.) le remunerazioni percepite in corrispettivo di un lavoro subordinato regolarmente svolto a bordo di navi o aeromobili utilizzati da un'impresa di uno Stato contraente in traffico internazionale sono imponibili in detto Stato.

Per gli stati in cui esiste un accordo e c'è questo articolo la cosa sembra chiara: si pagano tasse dove è la sede della compagnia, e questo indipendentemente dai 183 giorni o meno.
In effetti avevo letto qualcosa riguardo agli stipendi dei marittimi che infatti sono equiparati a noi.
Come dicevo però questa clausola non esiste per tutti i paesi con accordi con l'italia. Il qatar solo per dirne uno non ha questa nota sull'accordo e quindi la cosa si complica...

THR 22nd Jan 2012 14:28

@Davidaz68
Tieni presente che se scegli un lavoro tramite agenzia, sara' l'agenzia il tuo datore di lavoro.
Quasi tutte le agenzie hanno sede fisica in paesi come Irlanda, Uk e USA ma la loro sede fiscale e' quasi sempre presso pardisi fiscali.
In questo caso, chiaramente, di accordi con l'Italia non ce ne sono.

Questo lo dico a titolo informativo. Non so a che compagnie stai mirando...

davidaz68 22nd Jan 2012 14:31

l'agenzia in questo caso è americana e qui si insinua un altro problema.
L'accordo italia usa esiste e riporta quanto ho scritto prima. Ma l'agenzia non è una compagnia aerea che è in realtà in uno stato europeo.
Quindi le tasse in questo caso dove si pagano? Nel paese dell'agenzia? Nel paese della compagnia? In Italia? Che casino ragazzi!!!!

THR 22nd Jan 2012 14:38

Devi capire se il contratto lo fai con la compagnia o con l'agenzia.
Se lo fai con l'agenzia, il tuo datore di lavoro e' l'agenzia americana, non la compagnia europea.
Questo e' il primo passo.

THR 22nd Jan 2012 14:48

In alcuni casi capita che l'agenzia opera solo come recruiter, quindi puo'nche essere che il contratto lo firmi direttamente con la compagnia.


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