Cambio al vertice Alitalia
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Cambio al vertice Alitalia
Arriva Elio Catania al posto di Ragnetti che si becchera' una buonauscita di 2 milioncini di euro per il Bel Lavoro Svolto!!!!!!!!
Si avvicina AirFrance-KLM.
Si avvicina AirFrance-KLM.
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" Nel 2004 il governo guidato da Silvio Berlusconi lo nomina presidente e amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, sostituendo Giancarlo Cimoli passato alla compagnia aerea Alitalia. Causa il disastroso andamento delle Ferrovie (il 2006 di FS si è chiuso con un passivo di circa 2 miliardi di euro triplicando le perdite del 2005[1]), le polemiche sulla pulizia dei treni[2], i dubbi sulla manutenzione e sicurezza dei treni, il 6 settembre 2006 si dimette dal gruppo FS su richiesta (previa liquidazione di 7 milioni di euro) di Tommaso Padoa Schioppa, ministro dell'economia del Governo Prodi II."
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Elio Catania - Wikipedia ora si che stiamo tranquilli!
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Quindi ricapitolando, cai aveva un AD che e' stato sostituito da un altro (ragnetti) che ha fatto piu' danni che altro. Questo a sua volta viene sostituito da uno che viene dalle ferrovie (dove ha fatto disastri) in una situazione di falimento imminente. E si parla di nuovo pure di bad company.....
Sara', ma non avete una senzazione come di Deja vu??
"Folle e' colui che facerndo sempre le stesse cose, si aspetta risultati diversi...!"
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ALITALIA: RAGNETTI VERSO ADDIO, MA AZIENDA SMENTISCE
DOMANI CDA SU FINANZIAMENTO, SOCI MINORI VOGLIONO NUOVO PROGETTO
13 Febbraio , 20 : 02 (ANSA) - ROMA, 13 FEB - Andrea Ragnetti si starebbe preparando a lasciare
Alitalia e avrebbe già concordato una buonuscita da 2 milioni. Ma l'azienda smentisce che l'a.d., da meno di un anno alla cloche della compagnia, sia in trattative per lasciare. E mentre per il dopo Ragnetti prende sempre più peso l'ipotesti di Elio Catania, domani è in programma un cda decisivo per garantire ad
Alitalia la liquidità necessaria per superare l'estate: il consiglio deciderà infatti su un finanziamento di circa 150 milioni di euro. I soci dovrebbero essere tutti d'accordo, ma gli azionisti minori continuano a chiedere agli amministratori un cambio di rotta. E l'arrivo di un nuovo a.d. potrebbe essere già una risposta. Tra ieri e oggi, secondo alcune fonti, Ragnetti avrebbe raggiunto un accordo per una buonuscita di 2 milioni di euro. Ma il manager arrivato in
Alitalia a inizio 2012 (a febbraio come direttore generale e a marzo come a.d. al posto di Rocco Sabelli) smentisce sia le trattative sia di aver concordato la buonuscita. La nomina di un nuovo a.d., secondo diverse fonti, potrebbe arrivare dal consiglio di amministrazione del 25 febbraio, quello convocato per l'approvazione del bilancio 2012. Meno probabile che arrivi dal cda di domani, quello che dovrà decidere sul finanziamento per traghettare la compagnia nei prossimi mesi. Tra i possibili candidati a prendere il timone di
Alitalia in pole position resta il nome del vice presidente Elio Catania, già presidente e ad di Fs e presidente di Atm. E nel toto-nomi compare anche il cfo della compagnia Paolo Amato. Il consiglio di domani intanto deciderà sul prestito ponte che dovrebbe aggirarsi intorno ai 150 milioni per riportare la liquidità a livelli tranquillizzanti. La maggioranza dei soci si è già detta d'accordo sull'ipotesi di prestito in una riunione lunedì. Ma alcuni soci minori dicono di non aver preso ancora una decisione. "Non è vero che tutti i soci sono d'accordo", spiega Cosimo Carbonelli D'Angelo (G&C Holding, 3,1%), precisando di non aver preso ancora una decisione in attesa che gli amministratori elaborino "dei progetti credibili affinché i soci abbiano convenienza per continuare ad investire nell'azienda". Per quanto riguarda la modalità del finanziamento, l'ipotesi più accreditata è quella di un prestito secco con clausola di convertibilità che permetterebbe ai soci, alla scadenza del prestito, di scegliere se riprendere i soldi oppure di optare per le azioni. Resta inoltre in ballo anche la possibilità di un prestito trasformabile in aumento di capitale. Il cda del 25 febbraio sui conti, invece, a quanto si apprende, dovrebbe mostrare che l'obiettivo di Ragnetti di mettere a segno nel quarto trimestre il quarto miglior trimestre di sempre sia stato raggiunto in maniera evidente.(ANSA)
DOMANI CDA SU FINANZIAMENTO, SOCI MINORI VOGLIONO NUOVO PROGETTO
13 Febbraio , 20 : 02 (ANSA) - ROMA, 13 FEB - Andrea Ragnetti si starebbe preparando a lasciare
Alitalia e avrebbe già concordato una buonuscita da 2 milioni. Ma l'azienda smentisce che l'a.d., da meno di un anno alla cloche della compagnia, sia in trattative per lasciare. E mentre per il dopo Ragnetti prende sempre più peso l'ipotesti di Elio Catania, domani è in programma un cda decisivo per garantire ad
Alitalia la liquidità necessaria per superare l'estate: il consiglio deciderà infatti su un finanziamento di circa 150 milioni di euro. I soci dovrebbero essere tutti d'accordo, ma gli azionisti minori continuano a chiedere agli amministratori un cambio di rotta. E l'arrivo di un nuovo a.d. potrebbe essere già una risposta. Tra ieri e oggi, secondo alcune fonti, Ragnetti avrebbe raggiunto un accordo per una buonuscita di 2 milioni di euro. Ma il manager arrivato in
Alitalia a inizio 2012 (a febbraio come direttore generale e a marzo come a.d. al posto di Rocco Sabelli) smentisce sia le trattative sia di aver concordato la buonuscita. La nomina di un nuovo a.d., secondo diverse fonti, potrebbe arrivare dal consiglio di amministrazione del 25 febbraio, quello convocato per l'approvazione del bilancio 2012. Meno probabile che arrivi dal cda di domani, quello che dovrà decidere sul finanziamento per traghettare la compagnia nei prossimi mesi. Tra i possibili candidati a prendere il timone di
Alitalia in pole position resta il nome del vice presidente Elio Catania, già presidente e ad di Fs e presidente di Atm. E nel toto-nomi compare anche il cfo della compagnia Paolo Amato. Il consiglio di domani intanto deciderà sul prestito ponte che dovrebbe aggirarsi intorno ai 150 milioni per riportare la liquidità a livelli tranquillizzanti. La maggioranza dei soci si è già detta d'accordo sull'ipotesi di prestito in una riunione lunedì. Ma alcuni soci minori dicono di non aver preso ancora una decisione. "Non è vero che tutti i soci sono d'accordo", spiega Cosimo Carbonelli D'Angelo (G&C Holding, 3,1%), precisando di non aver preso ancora una decisione in attesa che gli amministratori elaborino "dei progetti credibili affinché i soci abbiano convenienza per continuare ad investire nell'azienda". Per quanto riguarda la modalità del finanziamento, l'ipotesi più accreditata è quella di un prestito secco con clausola di convertibilità che permetterebbe ai soci, alla scadenza del prestito, di scegliere se riprendere i soldi oppure di optare per le azioni. Resta inoltre in ballo anche la possibilità di un prestito trasformabile in aumento di capitale. Il cda del 25 febbraio sui conti, invece, a quanto si apprende, dovrebbe mostrare che l'obiettivo di Ragnetti di mettere a segno nel quarto trimestre il quarto miglior trimestre di sempre sia stato raggiunto in maniera evidente.(ANSA)
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ALITALIA:ARRIVA BOCCATA OSSIGENO,OK CDA PRESTITO 150MLN
22/2 ASSEMBLEA PER VIA LIBERA; NUOVE ROTTE MA STOP ROMA-PECHINO
14 Febbraio , 19 : 43 (ANSA) - ROMA, 14 FEB - Boccata d'ossigeno per i conti di
Alitalia. Il consiglio di amministrazione ha approvato una proposta di finanziamento convertibile del valore massimo di 150 milioni, che deve ora essere approvato dall'assemblea, convocata per il 22 febbraio. Resta da capire se i soci saranno tutti disposti a sottoscriverlo: al momento Air France, primo azionista, ha confermato che aderirà con 37,5 milioni. Intanto la compagnia annuncia nuove rotte internazionali a partire dalla stagione estiva, ma anche la sospensione dai primi di marzo della rotta Roma-Pechino. Il consiglio di amministrazione, riunito per circa quattro ore sotto la presidenza di Roberto Colaninno, ha esaminato ed approvato una proposta di finanziamento soci convertibile, del valore di massimi 150 milioni di euro, che ogni socio potrà sottoscrivere in rapporto alla quota azionaria detenuta. Il finanziamento permetterà alla compagnia di riequilibrare la situazione finanziaria. L'azienda dovrebbe infatti chiudere il 2012 con un rosso vicino ai 180 milioni. Un passivo che, sommato alle perdite dei tre anni precedenti e a quelle accumulate nei mesi invernali ha quasi azzerato il capitale. Si tratta ora di capire se tutti i soci decideranno di aderire: il verdetto arriverà all'assemblea del 22 febbraio, convocata per il via libera all'operazione. Air France, primo azionista di
Alitalia con il 25%, ha già fatto sapere di aver "accettato di aderire come gli altri azionisti" e la sua partecipazione sarà "proporzionale alla quota" detenuta, cioé 37,5 milioni. Potrebbero non partecipare Unipol-Fonsai (4,4%) che ha ereditato dai Ligresti la presenza in in Cai, così come qualche socio in chiara difficoltà finanziaria come Acqua Marcia (1,8%). Al cda di oggi non era invece all'ordine del giorno il futuro dell'amministratore delegato Andrea Ragnetti, che secondo i rumors sarebbe in bilico, ma che ieri ha smentito di essere in trattative per lasciare. La questione sarebbe stata rimandata a fine mese: forse al 25 febbraio, quando è già in programma un cda per l'approvazione dei conti. Intanto la compagnia si prepara ad aggiungere 9 nuove rotte internazionali in partenza di Fiumicino: lo prevede il nuovo orario estivo, in vigore dal 31 marzo, che prevede 101 destinazioni (26 in Italia e 75 nel resto del mondo) e 149 rotte, per un totale di oltre 4.800 voli settimanali. Nell'ambito della riorganizzazione dell'offerta di voli di lungo raggio, la compagnia valuta un nuovo collegamento per il Sud Africa da settembre e nuove rotte verso il Sud America, ma dai primi di marzo sarà sospeso il Roma-Pechino. "La sospensione é temporanea - ha spiegato il Chief Commercial Officer Gianni Pieraccioni - poi dopo l'estate si vedrà. Il collegamento diretto con la Cina sarà comunque garantito con dei nostri partners". Intanto si preannunciano disagi sui cieli europei: la compagnia di bandiera spagnola Iberia ha cancellato oggi 415 voli nel periodo 18-23 febbraio per i primi cinque dei 15 giorni di sciopero proclamati dai sindacati contro il piano di ristrutturazione che prevede 3.807 licenziamenti (su 21 mila) e riduzioni del salario fino al 25%. (ANSA
22/2 ASSEMBLEA PER VIA LIBERA; NUOVE ROTTE MA STOP ROMA-PECHINO
14 Febbraio , 19 : 43 (ANSA) - ROMA, 14 FEB - Boccata d'ossigeno per i conti di
Alitalia. Il consiglio di amministrazione ha approvato una proposta di finanziamento convertibile del valore massimo di 150 milioni, che deve ora essere approvato dall'assemblea, convocata per il 22 febbraio. Resta da capire se i soci saranno tutti disposti a sottoscriverlo: al momento Air France, primo azionista, ha confermato che aderirà con 37,5 milioni. Intanto la compagnia annuncia nuove rotte internazionali a partire dalla stagione estiva, ma anche la sospensione dai primi di marzo della rotta Roma-Pechino. Il consiglio di amministrazione, riunito per circa quattro ore sotto la presidenza di Roberto Colaninno, ha esaminato ed approvato una proposta di finanziamento soci convertibile, del valore di massimi 150 milioni di euro, che ogni socio potrà sottoscrivere in rapporto alla quota azionaria detenuta. Il finanziamento permetterà alla compagnia di riequilibrare la situazione finanziaria. L'azienda dovrebbe infatti chiudere il 2012 con un rosso vicino ai 180 milioni. Un passivo che, sommato alle perdite dei tre anni precedenti e a quelle accumulate nei mesi invernali ha quasi azzerato il capitale. Si tratta ora di capire se tutti i soci decideranno di aderire: il verdetto arriverà all'assemblea del 22 febbraio, convocata per il via libera all'operazione. Air France, primo azionista di
Alitalia con il 25%, ha già fatto sapere di aver "accettato di aderire come gli altri azionisti" e la sua partecipazione sarà "proporzionale alla quota" detenuta, cioé 37,5 milioni. Potrebbero non partecipare Unipol-Fonsai (4,4%) che ha ereditato dai Ligresti la presenza in in Cai, così come qualche socio in chiara difficoltà finanziaria come Acqua Marcia (1,8%). Al cda di oggi non era invece all'ordine del giorno il futuro dell'amministratore delegato Andrea Ragnetti, che secondo i rumors sarebbe in bilico, ma che ieri ha smentito di essere in trattative per lasciare. La questione sarebbe stata rimandata a fine mese: forse al 25 febbraio, quando è già in programma un cda per l'approvazione dei conti. Intanto la compagnia si prepara ad aggiungere 9 nuove rotte internazionali in partenza di Fiumicino: lo prevede il nuovo orario estivo, in vigore dal 31 marzo, che prevede 101 destinazioni (26 in Italia e 75 nel resto del mondo) e 149 rotte, per un totale di oltre 4.800 voli settimanali. Nell'ambito della riorganizzazione dell'offerta di voli di lungo raggio, la compagnia valuta un nuovo collegamento per il Sud Africa da settembre e nuove rotte verso il Sud America, ma dai primi di marzo sarà sospeso il Roma-Pechino. "La sospensione é temporanea - ha spiegato il Chief Commercial Officer Gianni Pieraccioni - poi dopo l'estate si vedrà. Il collegamento diretto con la Cina sarà comunque garantito con dei nostri partners". Intanto si preannunciano disagi sui cieli europei: la compagnia di bandiera spagnola Iberia ha cancellato oggi 415 voli nel periodo 18-23 febbraio per i primi cinque dei 15 giorni di sciopero proclamati dai sindacati contro il piano di ristrutturazione che prevede 3.807 licenziamenti (su 21 mila) e riduzioni del salario fino al 25%. (ANSA