armati a bordo
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armati a bordo
In questi giorni, tra le solite tristi tragedie all'italiana, siamo stati testimoni del massacro di Guidonia compiuto da un ex ufficiale dell'Esercito armato fino ai denti e pazzo come un cavallo.
Quanto tempo dovremo attendere perche' anche in Italia si legiferi come nel resto d'Europa sulla presenza di agenti delle forze dell'ordine armati e fuori servizio a bordo degli aeromobili?
Come da copione italiota forse dobbiamo aspettare che la prossima volta, invece di sparare da un balcone, l'agente impazzito si metta a fare il pistolero a bordo di qualche volo di linea.....
Quanto tempo dovremo attendere perche' anche in Italia si legiferi come nel resto d'Europa sulla presenza di agenti delle forze dell'ordine armati e fuori servizio a bordo degli aeromobili?
Come da copione italiota forse dobbiamo aspettare che la prossima volta, invece di sparare da un balcone, l'agente impazzito si metta a fare il pistolero a bordo di qualche volo di linea.....
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Non mi schiero nel merito della questione armati a bordo, ma l'usare l'episodio di ieri per affermare che non ci si può fidare di agenti e militari è quanto meno inesatto. Soprattutto molto pregiudiziale.
Nel caso in questione il protagonista è un ex. Ed è un ex perchè dimesso dalle FFAA per turbe legate a depressione (TG5 di ieri sera). Quindi semmai è un esempio a favore dell'affidabilità dei nostri corpi armati, che a differenza di molte organizzazioni statali e/o private hanno la capacità e la volontà di fare governo del personale. Cosa che alcune volte comporta anche l'allontanamento di qualche elemento, come in questo caso.
Nel caso in questione il protagonista è un ex. Ed è un ex perchè dimesso dalle FFAA per turbe legate a depressione (TG5 di ieri sera). Quindi semmai è un esempio a favore dell'affidabilità dei nostri corpi armati, che a differenza di molte organizzazioni statali e/o private hanno la capacità e la volontà di fare governo del personale. Cosa che alcune volte comporta anche l'allontanamento di qualche elemento, come in questo caso.
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Foggy,
ci sono stati molti casi di ufficiali in servizio attivo che compivano reati anche gravi, il fatto che costui fosse un ex da un lato e' a favore delle FFAA ma dall'altro non significa nulla anche perche' avrebbe potutio fare quello che ha fatto anche da effettivo.
La mia domanda e' se bisogna aspettare che succeda una tragedia a bordo prima di legiferare come nel resto d'Europa oppure se si riesce,almeno in questo caso, a prevenire invece di curare.
ci sono stati molti casi di ufficiali in servizio attivo che compivano reati anche gravi, il fatto che costui fosse un ex da un lato e' a favore delle FFAA ma dall'altro non significa nulla anche perche' avrebbe potutio fare quello che ha fatto anche da effettivo.
La mia domanda e' se bisogna aspettare che succeda una tragedia a bordo prima di legiferare come nel resto d'Europa oppure se si riesce,almeno in questo caso, a prevenire invece di curare.
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Delle armi a bordo possiamo parlarne, anche se mi sembra che applicando le procedure di compagnia il problema poi non esiste.
Il caso in questione e di tutt'altro tipo, come mai una persona che, leggendo i giornali, e' stata congedata per depressione possedeva, probailmente legalmente, un'arma?
Come purtroppo abbiamo visto in questi casi non c'e' nemmeno bisogno di prendere un aereo per fare del male basta affacciarsi al balcone......
Il problema, tutto italiano e non solo aviatorio, e' la cultura del rispetto delle regole che manca, la mancanza del coraggio morale e dignita' professionale di farle rispettare, la prepotenza di chi si al di sopra delle regole.
Ciao
Il caso in questione e di tutt'altro tipo, come mai una persona che, leggendo i giornali, e' stata congedata per depressione possedeva, probailmente legalmente, un'arma?
Come purtroppo abbiamo visto in questi casi non c'e' nemmeno bisogno di prendere un aereo per fare del male basta affacciarsi al balcone......
Il problema, tutto italiano e non solo aviatorio, e' la cultura del rispetto delle regole che manca, la mancanza del coraggio morale e dignita' professionale di farle rispettare, la prepotenza di chi si al di sopra delle regole.
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Mah si in fondo l'argomento lo abbiamo gia' discusso e non siamo riusciti nemmeno a metterci d'accordo fra noi, figuriamoci legiferare.
Mi auguro solo di non dovermi trovare qui, prima o poi, a parlare di qualche triste evento di bordo causato da episodi simili a quello di cronaca sopra citato.
Buona giornata a tutti!
Mi auguro solo di non dovermi trovare qui, prima o poi, a parlare di qualche triste evento di bordo causato da episodi simili a quello di cronaca sopra citato.
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Forse si fa prima dotare gli aerei di linea di un dispositivo che emette gas soporifero istantaneo addormentando tutti quelli che si trovano a bordo meno che i piloti.
Dopo 20 minuti finito l'effetto, i malintenzionati si sveglieranno legati come salami.
Comunque ha ragione FORD, bisogna pur fidarsi....potrebbe esserci pure un giorno che un pilota depresso (e ce ne sono non pochi) o mezzo pazzoide, deciderà di farla finita in maniera eclatante spataccandosi ad aereo pieno per terra.
Un caso c'è già stato: Anni fa un pilota di ATR 42 (di una compagnia africana mi pare) dopo essere stato messo a terra per motivi medici, si è impadronito di un velivolo della compagnia e dopo alcuni looping sull'aeroporto, si è schiantato sul piazzale distruggendo gli altri velivoli della compagnia. L'aereo era vuoto cmq.
Dopo 20 minuti finito l'effetto, i malintenzionati si sveglieranno legati come salami.
Comunque ha ragione FORD, bisogna pur fidarsi....potrebbe esserci pure un giorno che un pilota depresso (e ce ne sono non pochi) o mezzo pazzoide, deciderà di farla finita in maniera eclatante spataccandosi ad aereo pieno per terra.
Un caso c'è già stato: Anni fa un pilota di ATR 42 (di una compagnia africana mi pare) dopo essere stato messo a terra per motivi medici, si è impadronito di un velivolo della compagnia e dopo alcuni looping sull'aeroporto, si è schiantato sul piazzale distruggendo gli altri velivoli della compagnia. L'aereo era vuoto cmq.
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Un caso c'è già stato: Anni fa un pilota di ATR 42 (di una compagnia africana mi pare) dopo essere stato messo a terra per motivi medici, si è impadronito di un velivolo della compagnia e dopo alcuni looping sull'aeroporto, si è schiantato sul piazzale distruggendo gli altri velivoli della compagnia. L'aereo era vuoto cmq.
Invece qualche anno fa un B767 Egyptair..... Mai chiarito del tutto, ma all'epoca si parlò della possibilità che il copilota si fosse suicidato (portandosi appresso tutti gli altri ovviamente). Poi il silenzio. Meglio non impressionare i clienti!!
Quindi che si fa? Togliamo anche i piloti?
PS: Comunque, tanto per chiarire, io sono contrario a qualsiasi passeggero armato a bordo (compresi i nostri corpi armati). Ma sono molto favorevole all'impiego degli skymarshall.
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Infatti noi piloti veniamo continuamente controllati nelle nostre performances sia a livello medico sanitario che a livello di preparazione psico/fisico/professionale per cercare di evitare simili degenerazioni.
Un finanziere o un poliziotto quanto vengono tenuti sotto controllo e con quale frequenza?
Un finanziere o un poliziotto quanto vengono tenuti sotto controllo e con quale frequenza?
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Infatti noi piloti veniamo continuamente controllati nelle nostre performances sia a livello medico sanitario che a livello di preparazione psico/fisico/professionale per cercare di evitare simili degenerazioni.
Inoltre molti piloti volano con problemi fisici più o meno seri (vedi comandanti con 2 bypass, trapianto di cornea e pure diabete, quest'ultimo, di mia personale conoscenza) quindi non è che i piloti siano poi superuomini perfetti.
Il problema è che non si riesce ad arginare il pericolo....si può solo cercare di prevenirlo per quanto possibile e, forse, è più probabile imbarcare un pazzoide qualunque piuttosto che sia pazzoide proprio il mashall imbarcato.
Cmq il sonnifero resta la migliore soluzione
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vi ricordo il caso del comandante straniero messo sotto indagine dalla polizia perchè si era permesso di offrire l'opsione ad alcuni agenti o di salire a bordo ma di lasciare le armi in stiva oppure di lasciare l'areomobile e di prendere il successivo volo della compagnia italiana con cui faceva code-sharing che avrebbe permesso loro di salire armati.
la giornata non finì in gabbia solo grazie alla comprensione sia del comandante che dell'agente di polizia a cui era stato affidato il compito di "indagare" sull'ingrato pilota
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