mau mau

Come da titolo, avete qualche commento sull'autorevole rivista italiana?

Io l'ho sempre comperata ma ultimamente mi lascia un pò indifferente.
Mi sembra che voglia prendere un pò in troppi argomenti (militare, civile, ULM...e di recente anche lo STORICO, che però è interesante) .
A mio avviso per il militare ci sono già riviste che trattano solo quello quindi lascierei perdere....ULM idem....mi concentrerei più su linea ed executive.
Ultimamente ha un pochino più voce l'executive per via del fenomeno VLJ (il mio parere sui VLJ è : che dio ce la mandi buona ) però è ancora presto come fenomeno quello dell'air taxi.

DrPepper

anche secondo me stanno perdendo...specie tra i piloti che lavorano...

dovrebbero aggiungere qualcosa anche su l'ambiente lavorativo (linea\executive), condizioni economiche e vita,barzellette e sopratutto offerte di lavoro x andare all'estero...fregherebbero Flight int. alla grande...

saluti

Dmax

Quoto, troppo poche le problematiche trattate sul lavoro di linea.

hansstrudel

Ricordo quando tanti anni fa la promozione della nuova rivista Volare recitava+ o - 'volare da oggi costa meno'.
Anni 80 se ricordo bene, ammetto che fu allora una delle poche iniziative italiane su carta stampata a divulgare in modo innovativo il volo.
Inserti tecnici concorsi, ecc.
Da anni non l'acquisto piu' perche?
Se leggete Flight International, Flying, Business Aviation, Aviation week,ecc. (o le relative edizioni digitali); vi accorgete subito che gli articoli con relative foto so la traduzioni delle testate sopracitate.
Quindi a mio avviso visto che il mondo gira molto veloce specialmente quello aeronautico preferisco spendere un po' di piu'ed avere notizie inchieste di prima mano senza aspettare un mese la traduzione.
Con tutto il rispetto per la redazione ed il loro impegno, se non si rinnovano in maniera totale non vedo un gran futuro.

marcotiloca

Sono d'accordo con tutti, mi sa che non stanno molto bene da un po' di tempo a questa parte, cercano di risparmiare anche loro, non mi sono mai abbonato ma la compro spesso, le foto sono belle, specie quelle del calendario 2007, poi ci sono stati i DVD, molto interessanti, ma dai loro testi traspare la frustrazione e l'abbandono della categoria da parte degli interessi della società "cosiddetta" civile, insomma, fanno venire la depressione, se non ce l'hai già. Comunque costa cara, come tutte le riviste del settore, del resto siamo in Italia e il nostro è un settore di nicchia parecchio inflazionato...
Marco

liftman

Nato e cresciuto con Volare non la compro più da un bel pò....troppo lontana dalle reali problematiche del settore "professionale", articoli ormai pubblicitari e senzazionalistici....peccato, un'occasione sprecata.....

Nick 1

Paragonata a Flight International , volare e' patetica .
Soprattutto quando fanno le inchieste sull'aviazione generale , che ormai non esiste piu'.
Fanno una riunione si fanno fotografare tutti intorno al tavolo , il piu'giovane ha l'eta' di Noe, raccontano due caxxxxte , e poi tutti a magna' all'osteria.
D' altronde sono giornalisti anche loro , prima di fare un titolo devono sentire l'enac , enav, az, se no poi si incaxxxxno !
Ultimamente erano a bordo di un volo per l'america per fare un servizio.
Ma che servizio fai se viaggi gratis?
Comprati il biglietto , viaggia anonino e poi scrivi.
Per me potrebbero fare lo sciopero per il contratto a vita.

mau mau

Io a Flight int. non sono abbonato ma talvolta la leggo di straforo in aeroporto e devo dire che la sento più vicina all'attualità.
Però da quanto ho capito, Volare scrive notizie prendendole un pò come ha fatto il TREBBI con i suoi libri di testo: copiati pari pari dai libri di testo americani ...soltanto tradotti.
Però c'è da dire che la rivista VOLARE la comprano anche non i addetti ai lavori, i ragazzini interessati di aviazione ecc....non mi sento di darle addosso proprio tutte tutte le colpe, perchè la gente "comune" non gli importa molto dei nostri problemi e di notizie tecniche......credo quindi che la rivista abbia deciso di soddisfare marginalmente un pò tutti, pienamente però nessuno.
D'altra parte che lo stato di putrefazione dell'aviazione generale (e anche quella di un gradino superiore) sia un fatto irreversibile, è sotto gli occhi di tutti, come è sotto gli occhi di tutti che tra JAR e EASA ogni giorno salta fuori una stronzata nuova CONTRO l'aviazione camuffata da "norma per la sicurezza"....quindi più che scrivere malcontenti e imprecazioni, come fa Giaculli nell'editoriale, poco c'è da dire: andare all'osteria credo sia l'unica cosa da fare per davvero

marcotiloca

Credo che l'alternativa più economica all'osteria sia quella di emigrare...

Marco