Licenze italiane all'estero
Thread Starter
Join Date: May 2004
Location: allover
Posts: 21
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
Licenze italiane all'estero
C'è qualche collega all'estero che sa come funzionano le nostre licenze Atpl ?
Mi spiego meglio: se vado all'estero a lavorare , il nostro ente cioè Enac cosa richiede per poter lavorare di nuovo in Italia ? e cosa bisogna fare per mantenere aggiornato la stessa licenza di anno in anno ??
Grazie
Mi spiego meglio: se vado all'estero a lavorare , il nostro ente cioè Enac cosa richiede per poter lavorare di nuovo in Italia ? e cosa bisogna fare per mantenere aggiornato la stessa licenza di anno in anno ??
Grazie
Join Date: Jan 2003
Location: italy
Posts: 74
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
caro amico il problema è che nemmeno l'ENAC sa chi è.
Mi spiego meglio.
L'ente nazionale aviazione civile dice (ma in realtà non è così vero) di essere un ente riconosciuto dalle JAA ,se fosse così e tu lavori in una altro paese che aderisce alle JAA non ci sarebbero problemi inquanto i rinnovi fatti in tale paese sono riconosciuti in tutti gli altri paesi che adottano le JAR e quindi l'ENAC deve semplicemente prendere atto del tuo rinnovo ricevendo via posta o fax il certificato dell'esaminatore che ti ha fatto il check.
Se invece lavori in un paese non che non aderisce alle JAR dovresti fare i tuoi check con esaminatori JAR altrimenti non sono validi.
Il mio consiglio è di contattare l'ENAC direttamente inquanto l'ente italiano non è ancora JAR (conferma data dall'headquarter delle JAA in Olanda) e quindi potrebbero anche accettare rinnovi fatti in altri paese.
Mi spiego meglio.
L'ente nazionale aviazione civile dice (ma in realtà non è così vero) di essere un ente riconosciuto dalle JAA ,se fosse così e tu lavori in una altro paese che aderisce alle JAA non ci sarebbero problemi inquanto i rinnovi fatti in tale paese sono riconosciuti in tutti gli altri paesi che adottano le JAR e quindi l'ENAC deve semplicemente prendere atto del tuo rinnovo ricevendo via posta o fax il certificato dell'esaminatore che ti ha fatto il check.
Se invece lavori in un paese non che non aderisce alle JAR dovresti fare i tuoi check con esaminatori JAR altrimenti non sono validi.
Il mio consiglio è di contattare l'ENAC direttamente inquanto l'ente italiano non è ancora JAR (conferma data dall'headquarter delle JAA in Olanda) e quindi potrebbero anche accettare rinnovi fatti in altri paese.
Join Date: May 2001
Location: wrong place at the wrong time
Posts: 73
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
Quindi ancora tutto in alto mare? e vorrebbe dire che come al solito noi non possiamo lavorare in Europa, ma gli Europei da noi si, e tutti gli altri pure...
Complimenti come sempre alla nostra categoria...
Complimenti come sempre alla nostra categoria...
Join Date: Jan 2003
Location: italy
Posts: 74
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
Caro amico hai ragione ad arrabbiarti ma la colpa è solo della dirigenza dell'ENAC.
Credo che l'unico modo per farli smuvere sarebbe che nessuno si iscriva più alle scuole di volo Italiane, che loro spacciano per JAR ma non lo sono, oppure che queste ultime ottenessero il riconoscimeto di scuole jar da altri enti di altri paesi JAR (ciò è possibilissimo infatti la BAE in Spagna a Jerez è una scuola inglese) a quel punto gli esaminatori sarebbero mandati da un altro Paese e le licenze rilasciate da un altro ente JAR.
Credo che se solo una scuola di volo facesse ciò tutto inizierebbe a smuoversi velocemente perchè troppi interessi verrebbero intaccati e L'Italia sarebbe JAR in "quattro e quattr'otto".
Ciao e in bocca al lupo
Credo che l'unico modo per farli smuvere sarebbe che nessuno si iscriva più alle scuole di volo Italiane, che loro spacciano per JAR ma non lo sono, oppure che queste ultime ottenessero il riconoscimeto di scuole jar da altri enti di altri paesi JAR (ciò è possibilissimo infatti la BAE in Spagna a Jerez è una scuola inglese) a quel punto gli esaminatori sarebbero mandati da un altro Paese e le licenze rilasciate da un altro ente JAR.
Credo che se solo una scuola di volo facesse ciò tutto inizierebbe a smuoversi velocemente perchè troppi interessi verrebbero intaccati e L'Italia sarebbe JAR in "quattro e quattr'otto".
Ciao e in bocca al lupo
Join Date: May 2001
Location: wrong place at the wrong time
Posts: 73
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
Ciao a tutti, mi duole riprendere una questione su cui si sono gia' spese tante parole.
Il mio quesito e' ora specifico:
QUALCUNO DI VOI SA SE QUESTO CESSO DI ATPL ITALIANO PUO' ESSERE RICONOSCIUTO DALLE AUTORITA' PORTOGHESI?
Vi ringrazio e spero che sti caciottari comicino a fare le cose sul serio...
PS: Forse se le cose si mettono al peggio per AZ e i piloti si devono cercare un lavoro allora i cari sindacati spingeranno sulla Mutual Recognition...
Che Bel Paese!...
Il mio quesito e' ora specifico:
QUALCUNO DI VOI SA SE QUESTO CESSO DI ATPL ITALIANO PUO' ESSERE RICONOSCIUTO DALLE AUTORITA' PORTOGHESI?
Vi ringrazio e spero che sti caciottari comicino a fare le cose sul serio...
PS: Forse se le cose si mettono al peggio per AZ e i piloti si devono cercare un lavoro allora i cari sindacati spingeranno sulla Mutual Recognition...
Che Bel Paese!...
Moderator
Join Date: Apr 2004
Location: Rome
Posts: 792
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
L'ATPL pratico o l'ATP frocen ? Da quanto ne so devi andare all'ENAC e richiedere i moduli per farti rilasciare la licenza JAR (CPL o ATPL). La richiesta deve essere però motivata da un datore di lavoro di uno stato JAA dichirando che una volta che tu gli porti la tua licenza JAR rilasciata dall'Italia, lui ti assume o perlomeno non ti spara a pallettoni.
Join Date: Mar 2003
Location: ? ? ?
Posts: 2,281
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
Bugs bunny,
se non mi sbaglio il Portogallo e' ancora compagno di merende dell'Italia, cioe' non ha la mutual recognition.
Quindi dovrebbe essere come da noi per una qualsiasi licenza ICAO: se trovi qualcuno a cui interessi si preoccupano loro di farti avere direttamente una validation portoghese del tuo atpl.
Certo con ATP JAA sarebbe piu' semplice.
Buona fortuna !
Henry
Per Palmizio.
Maddog e Golden Parrot, che sono gia' degli expats, potrebbero aver gia' affrontato il problema.
Secondo me ti devi mantenere la validita' dei rating con check a tue spese fatti da TRE/TRI riconosciuti da Enac, su Sim accettati da Enac.
Per Maddog.
Scusa l'ignoranza, ma non riesco a tradurre CMN...
Domanda tecnica:
Come cavolo fate a riportare le frasi dette dagli altri con quella bella presentazione "quote" ???
A ME NON RIESCE... e non trovo nessuno che mi dirada le nebbie.
Tks
se non mi sbaglio il Portogallo e' ancora compagno di merende dell'Italia, cioe' non ha la mutual recognition.
Quindi dovrebbe essere come da noi per una qualsiasi licenza ICAO: se trovi qualcuno a cui interessi si preoccupano loro di farti avere direttamente una validation portoghese del tuo atpl.
Certo con ATP JAA sarebbe piu' semplice.
Buona fortuna !
Henry
Per Palmizio.
Maddog e Golden Parrot, che sono gia' degli expats, potrebbero aver gia' affrontato il problema.
Secondo me ti devi mantenere la validita' dei rating con check a tue spese fatti da TRE/TRI riconosciuti da Enac, su Sim accettati da Enac.
Per Maddog.
Scusa l'ignoranza, ma non riesco a tradurre CMN...
Domanda tecnica:
Come cavolo fate a riportare le frasi dette dagli altri con quella bella presentazione "quote" ???
A ME NON RIESCE... e non trovo nessuno che mi dirada le nebbie.
Tks
Last edited by Henry VIII; 17th Jul 2004 at 20:15.
Join Date: May 2001
Location: wrong place at the wrong time
Posts: 73
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
Scusa l'ignoranza, ma non riesco a tradurre CMN...
Si, funziona! Quando vai su "POST REPLY" Nella riga chiamata "vB Code" Trovi il tasto "Quote" che ti apre una nuova finestra e li ci incolli quello che hai tagliato dalle risposte altrui....
Cheers,
Bugs
Join Date: Jun 2000
Location: Pleiades
Posts: 232
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
In UK con la licenza JAR Italiana rilasciano una convalida in attessa che L'ENAC abbia passato il JAR-FCL 3 (visite mediche). In Irlanda invece riconoscono l'ATPL JAR Italiana. Queste cose le so per certo perche' ho lavorato in Irlanda ed anche in UK.
Per quanto riguarda i rinnovi dell'ATPL JAR basta fare i checks con un esaminatore JAR (JAR TRE) e spedire insime al formulario una copia del suo certificato di esaminatore con allegato una lettera del tuo Capo Pilota certificando che lavori per loro.
Per quanto riguarda i rinnovi dell'ATPL JAR basta fare i checks con un esaminatore JAR (JAR TRE) e spedire insime al formulario una copia del suo certificato di esaminatore con allegato una lettera del tuo Capo Pilota certificando che lavori per loro.
Join Date: Mar 2004
Location: in the kitchen
Posts: 249
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
dal settimanale "AirPress" del 28 giugno, fascicolo 25 - pagina 1069
Uomini & Fatti
UNIONE PILOTI
«Siamo piloti europei
e vogliamo licenze europee»
«Siamo piloti europei e vogliamo licenze europee». Questa la dichiarazione di Unione Piloti (UP) a proposito delle licenze dei piloti di linea, tema già affrontato su queste colonne dal comandante Pierluigi Rossi, direttore del dipartimento tecnico dello stesso sindacato, in una lettera pubblicata a pagina 1016 del fascicolo 23/04 di AIR PRESS. «I piloti italiani non possono volare all'estero» e «dopo un decennio di licenze provvisorie, lo Stato italiano fornisce licenze valevoli solo sul territorio nazionale, precludendo la possibilità di trovare lavoro nella, ormai comune, casa europea» ricorda UP. Ora «siamo al paradosso» perché, prosegue la nota di UP, «nel momento in cui sosteniamo visite mediche più restrittive rispetto ai colleghi europei, queste non sono riconosciute oltralpe, invalidando la licenza» quando, «al contrario, i piloti europei possono volare in Italia senza alcun ulteriore controllo da parte dell'Enac, in quanto le loro licenze sono pienamente in linea con le norme europee». Visto che «subiamo la concorrenza sul mercato del lavoro di tutti i piloti europei facendoci di fatto essere discriminati in ambito Ue» Unione piloti «difende le pari opportunità di tutti i piloti e chiede con urgenza, da parte dello Stato italiano, l'approvazione delle norme FCL 3 che consentirebbero di avere una licenza JAR». Affermando, poi, che «in Italia ci sono circa trecento piloti stranieri impiegati da vettori italiani, mentre molti piloti italiani sono disoccupati e senza possibilità di trovare lavoro oltre i confini nazionali» UP sostiene che «questa discriminazione è dovuta ad un cavillo burocratico, un conflitto di competenze, in cui il ministero della Salute, attualmente responsabile delle visite mediche, non è disposto ad attuare i cambiamenti richiesti delle JAA (Joint Aviation Authorities)». In ogni caso UP «continua con caparbietà la campagna per l'approvazione delle regolamentazioni europee sul territorio nazionale».
Uomini & Fatti
UNIONE PILOTI
«Siamo piloti europei
e vogliamo licenze europee»
«Siamo piloti europei e vogliamo licenze europee». Questa la dichiarazione di Unione Piloti (UP) a proposito delle licenze dei piloti di linea, tema già affrontato su queste colonne dal comandante Pierluigi Rossi, direttore del dipartimento tecnico dello stesso sindacato, in una lettera pubblicata a pagina 1016 del fascicolo 23/04 di AIR PRESS. «I piloti italiani non possono volare all'estero» e «dopo un decennio di licenze provvisorie, lo Stato italiano fornisce licenze valevoli solo sul territorio nazionale, precludendo la possibilità di trovare lavoro nella, ormai comune, casa europea» ricorda UP. Ora «siamo al paradosso» perché, prosegue la nota di UP, «nel momento in cui sosteniamo visite mediche più restrittive rispetto ai colleghi europei, queste non sono riconosciute oltralpe, invalidando la licenza» quando, «al contrario, i piloti europei possono volare in Italia senza alcun ulteriore controllo da parte dell'Enac, in quanto le loro licenze sono pienamente in linea con le norme europee». Visto che «subiamo la concorrenza sul mercato del lavoro di tutti i piloti europei facendoci di fatto essere discriminati in ambito Ue» Unione piloti «difende le pari opportunità di tutti i piloti e chiede con urgenza, da parte dello Stato italiano, l'approvazione delle norme FCL 3 che consentirebbero di avere una licenza JAR». Affermando, poi, che «in Italia ci sono circa trecento piloti stranieri impiegati da vettori italiani, mentre molti piloti italiani sono disoccupati e senza possibilità di trovare lavoro oltre i confini nazionali» UP sostiene che «questa discriminazione è dovuta ad un cavillo burocratico, un conflitto di competenze, in cui il ministero della Salute, attualmente responsabile delle visite mediche, non è disposto ad attuare i cambiamenti richiesti delle JAA (Joint Aviation Authorities)». In ogni caso UP «continua con caparbietà la campagna per l'approvazione delle regolamentazioni europee sul territorio nazionale».
Join Date: Mar 2003
Location: ? ? ?
Posts: 2,281
Likes: 0
Received 0 Likes
on
0 Posts
Bugs Bunny
Mi spiace Bugs, ma ho parlato con un pilota portoghese e mi ha detto che da poco anche loro sono full Jar Fcl con mutual recognition.
Quindi con la ns. licenza siamo messi male.
Palmizio
Se vuoi i fatti devi andare all’Enac, visto che sono loro a decidere. Altrimenti chiedi in giro sui forum e ti accontenti delle chiacchere.
Ciao
Henry
Mi spiace Bugs, ma ho parlato con un pilota portoghese e mi ha detto che da poco anche loro sono full Jar Fcl con mutual recognition.
Quindi con la ns. licenza siamo messi male.
Palmizio
Se vuoi i fatti devi andare all’Enac, visto che sono loro a decidere. Altrimenti chiedi in giro sui forum e ti accontenti delle chiacchere.
Ciao
Henry