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View Full Version : Info su Ryan Air


22lorenzo68
7th Mar 2007, 08:39
Buongiorno a tutti. C'e' qualcuno che può darmi delucidazioni sulle condizioni di contratto della Ryan Air, sul pagamento del Type Rating e stipendi ?
Mi spiego meglio.....che tipo di contratto offre RY ?(entrerei come cadet pilot)
Come funziona il pagamento del TR ? Ci sono agevolazioni o devo tirare fuori tutto di tasca mia ?
Quali sono gli stipendi iniziali ?


Grazie mille:)

JetMcQuack
7th Mar 2007, 13:53
ZERO contributi, ZERO Loss of License Insurance,ZERO spese pagate per il rinnovo Medical, ZERO spese per parcheggio auto.


E i contributi come li paghi se hai base in UK? Commercialista Ukese o Commercialista Italiese?

22lorenzo68
7th Mar 2007, 16:47
Grazie mille per le info... valuterò attentamente il da farsi... soprattutto trovare i soldi non sarà facile. Ma al momewnto è l'unica opportunità concreta che ho in mano...

grazie

Pennellino
7th Mar 2007, 17:04
se è l'unica e vuoi...allora vai! anche facendo degli sforzi se puoi

certo che è la raianè e non qualche opulenta azienda di casa che dà tutti i benefit del mondo :}

enjoy the 5-4 roster experience ;)

JetMcQuack
7th Mar 2007, 18:23
I contributi, ovvero le tasse, le paghiamo,e sotto contratto fisso Ryanair, e non tramite agenzia piloti, in UK se sei base Liverpool, Prestwick,Londra LTN /STN - in quanto sotto contratto UK,mentre se sei base resto d'Europa allora le tasse le paghi in Irlanda... ma e' la società che non versa niente di nulla,this is what I mean..:yuk:

E' semplice pagare le tasse all'estero? Mi spiego meglio, la modulistica e le "procedure" sono semplici oppure ci si cerca un commercialista bravo e fa tutto lui?
Mi chiedevo se fosse possibile farlo con il proprio commercialista italiano.

tarjet fixated
7th Mar 2007, 18:46
Per pagare le "tasse" all'estero non c'e' bisogno di commercialisti, SNAM parla di quello che in Italia equivale all' IRPEF che viene pagato direttamente dall'azienda all' inland revenue che a sua volta ti rilascia una specie di ricevuta che da noi equivale al papiro chiamato CUD.Tutto qua.

JetMcQuack
7th Mar 2007, 21:43
Target, SNAM ha detto:

mentre se sei base resto d'Europa allora le tasse le paghi in Irlanda... ma e' la società che non versa niente di nulla,this is what I mean..:yuk:

Quindi con "la società che non versa niente di nulla" che intendeva dire?

solone
8th Mar 2007, 09:49
:confused: ...se distinguiamo, forse ci capiamo meglio:
"contributi" = versamenti a fondi di previdenza:
"tasse" = imposte sul reddito (tipo IRPEF)
ZERO contributi = nessun veresamento a fondi di previdenza (pensione).
ovvero:
niente previdenza pubblica (tipo INPS-Fondo Volo);
niente previdenza complementare (tipo Previvolo).

JetMcQuack
8th Mar 2007, 10:40
Ora è più chiaro :}

Speevy
9th Mar 2007, 12:12
Snam, se prendi la pensione irlandese, vuol dire che tu i contributi li versi.
La national Insurance o equivalente (non so' se in Irlanda la chiami cosi') la devi pagare, magari tu intendi che non c'è contributo della compagnia per un fondo pensioni privato (vedi U2 o BA), ma ogni soceta' europea è obbligata a pagare la NI che sia Francese Inglese o etc.
Speevy

bauscia
12th Mar 2007, 18:37
infatti ho detto che siamo solo noi piloti a pagare per la nostra previdenza, la società non versa niente affatto eccetto l'equivalente dell'IRPEF...
Questa prassi è solo di Ryanair in particolare, oppure tutte le low cost adottano lo stesso sistema ?

Se come immagino hanno un turnover sostenuto, considerato il numero di low cost esistenti, cercare di cambiare per passare da Ryan ad un'altra low cost la situazione non migliorerebbe praticamente per nulla.

P.S. non avete possibilità di contribuzione volontaria INPS, al lim nella becera gestone separata ?

ricky-godf
12th Mar 2007, 19:19
In Easyjet la situazione è diversa, la compagnia versa l'equivalente del 7% dello stipendio lordo annuale in un fondo pensione privato, e credo si stia parlando di aumentarlo al 9%.

Ricky

bauscia
12th Mar 2007, 21:06
In Easyjet la situazione è diversa, la compagnia versa l'equivalente del 7% dello stipendio lordo annuale in un fondo pensione privato, e credo si stia parlando di aumentarlo al 9%.
Ma neppure quella versa all'inps...certo va anche visto per bene il fondo privato.
E le altre cosa fanno con il TRF?

tarjet fixated
13th Mar 2007, 10:11
Bauscia,
l'INPS e' un istituto italiano come lo e' il TFR, qui si sta parlando di compagnie aeree registrate all'estero per le quali valgono le regole delle nazioni di registrazione.
Nel caso di EasyJet si tratta di UK e nel caso di Ryanair parliamo di Irlanda.
Nel mondo anglosassone i contributi pensionistici sono da decenni versati in fondi privati piuttosto che in uno statale ed il TFR non e' un istituto obbligatorio ma piuttosto un benefit che alcune compagnie offrono.
Verrebbe da pensare che da noi si sta meglio perche' si ha obbligatoriamente una pensione "di stato" ed un TFR a fine carriera, facendo pero' 2 semplici conti si scopre che nei suddetti paesi si guadagna mensilmente di + che da noi e che quel surplus puo' essere utilizzato per pagarsi privatamente servizi pensionistico/assicurativi molto + efficienti che i nostri statali ed anche molto meno costosi.

bauscia
13th Mar 2007, 12:03
Nel mondo anglosassone i contributi pensionistici sono da decenni versati in fondi privati piuttosto che in uno statale ed il TFR non e' un istituto obbligatorio ma piuttosto un benefit che alcune compagnie offrono.

JHai ragione, è che stando qui e sentire parlare di "fondi privati" a parecchi viene la pelle d'oca, specie se ti vengono in mente banche, fondi integrativi nostrani, ecc, che spesso si rivelano una sòla.
<OT> Ci sono stati dei fonti Cariplo che di recente hanno caracollato<\OT>
anche il discorso TFR in effetti non regge: una italiana che ti offre e.g. 3500 con tfr a confronto con una straniera che te ne dà 4000 senza tfr, la differenza colma il divario, e al lim sta a te accantonare i soldi. Basta comunque che (come spero) sia possibile la ricongiunzione della pensione, nel caso dovessi cambiare nazione o compagnia.

tarjet fixated
13th Mar 2007, 14:12
Se uno dovesse lavorare 30 anni divisi negli attuali 25 paesi della EU pagando le tasse sui vari stipendi base alla fine della sua carriera avrebbe l'equivalente odierno totale di circa 800euro/mese raccolti dai rispettivi 25 enti previdenziali, ognuno dei quali elargirebbe la rispettiva parte a seconda degli anni di contrbuti versati.

bauscia
13th Mar 2007, 14:26
Se uno dovesse lavorare 30 anni divisi negli attuali 25 paesi della EU pagando le tasse sui vari stipendi base alla fine della sua carriera avrebbe l'equivalente odierno totale di circa 800euro/mese raccolti dai rispettivi 25 enti previdenziali,


Metti 3 anni in Ryanair, 2 in Easyjet, 5 in Emirates, 4 in airdolomiten, 10 in Sabena, piu varie taxi e vattelapesca...alla fine ? :confused:

Uno che invece si fa 25 anni filati in Az, invece, dovrebbe essere in una botte di ferro !?

tarjet fixated
13th Mar 2007, 15:12
Emirates e' una compagnia basata negli Emirati e quindi non fa parte della EU ed e' quindi fuori dal discorso comunitario, il loro contratto prevede dei contributi del 12-15% versati in un fondo privato con buonauscita dopo un minimo di 5 anni di servizio.
Sabena non esiste + da circa 6 anni.
Chi lavora per compagnie EU (non italiane) in genere si sceglie il programma previdenziale privato che preferisce e generalmente si costruisce un futuro aquistando immobili o mettendo in piedi business paralleli a quello aviatorio.
Dire che chi e' in AZ sia in una botte di ferro mi sembra un azzardo sia considerando il loro stato di salute economica sia quello degli enti previdenziali del bel paese.

tarjet fixated
14th Mar 2007, 18:54
SNAM,
tu puoi sceglierti un fondo pensione a prescindere dalla compagnia per la quale lavori e contribuire per i fatti tuoi;se invece la compagnia ha un fondo specifico (come nel caso di easyjet) e tu non vuoi pagarne 2 allora puoi semplicemente farti liquidare il primo ed investirlo in fondi per esempio.
Tieni conto che in Italia tra fondo volo ed eventualmente previvolo (quindi con la previdenza obbligatoria + quella privata) andresti in pensione con il 40% dell'ultimo stipendio nel migliore dei casi e con un TFR magrolino.

bauscia
16th Mar 2007, 08:39
SNAM:... e che macello direi,no?

Puoi dirlo forte


Tieni conto che in Italia tra fondo volo ed eventualmente previvolo (quindi con la previdenza obbligatoria + quella privata) andresti in pensione con il 40% dell'ultimo stipendio nel migliore dei casi e con un TFR magrolino.

Attenzione: un conto è la regoletta del 40% dell'ultimo stipendio (magari hai avuto un consistente scatto negli ultimi anni e ti va di lusso), un conto è un vitalizio basato sul "caricato", spesso tipico di alcuni fondi privati. In ogni caso difficilmente -credo- si possa avere meglio di un vecchio cpt Az di lungo corso.

tarjet fixated
16th Mar 2007, 09:10
Il 40% e' calcolato sulla paga base e quindi in media la meta' dello stipendio effettivo che e' invece composto in genere da paga base+ore volo+diarie oppure ,nel caso di AZ, composto da paga base + IVG.
Quindi si sta parlando di circa 1/3 dello stipendio nel migliore dei casi.
Quindi se un Com.te anziano prende mediamente 9000 euro a fine carriera se ne va in pensione con 3000 se gli va bene, a questo aggiungi il TFR :facciamo 30 anni a 4000 euro di paga base=120000 euro tassati al 35%=78000.
Con previvolo uno ottiene dall'azienda un ulteriore 2% della paga base x 30 anni=2400 euro e magari una rivalutazione del patrimonio del 15% in 30 anni=140760 - 35% di tasse =91494.

Riassumendo: nel migliore dei casi un Com.te a fine carriera se ne va in pensione con 3000 euro/mese e un bilocale in provincia.

bauscia
16th Mar 2007, 12:24
Riassumendo: nel migliore dei casi un Com.te a fine carriera se ne va in pensione con 3000 euro/mese e un bilocale in provincia.
Non sono pochi ma mi uccidi un mito..

tarjet fixated
16th Mar 2007, 22:14
Beh qui si tratta solo di fare 2 conti; parla con il tuo ufficio del personale oppure con il tuo rappresentante UP/ANPAC oppure chiama direttamente il fondo volo (se ti risponde qualcuno) oppure previvolo (loro rispondono) e fatti un'idea da solo.
Penso che dovresti semplicemente informarti sui fatti invece di vivere di miti; in fondo si tratta dei tuoi soldi e del tuo domani.

bauscia
17th Mar 2007, 09:25
Beh qui si tratta solo di fare 2 conti; parla con il tuo ufficio del personale oppure con il tuo rappresentante UP/ANPAC ..

C'è solo un particolare: non ho alcun previvolo o rappresentante ANPAC. Leggo le vostre discussioni, e qualche volta intervengo, xchè sto analizzando la convenienza di affrontare un percorso ATPL+TR. Per certi versi, leggendo dei vs. problemi di lavoro, non c'è affatto da scherzare.

Henry VIII
17th Mar 2007, 10:34
Riassumendo: nel migliore dei casi un Com.te a fine carriera se ne va in pensione con 3000 euro/mese e un bilocale in provincia.Questo nella squallida Italia.
Ed un mitico cdr Ryan che va in pensione cosa si ritrova ?

bauscia
17th Mar 2007, 13:08
Questo nella squallida Italia.
Ed un mitico cdr Ryan che va in pensione cosa si ritrova ?
Suppongo tu già conosca una risposta, ordunque ?

tarjet fixated
17th Mar 2007, 17:05
Henry,
cdr?
lascio a SNAM i dettagli su Ryanair sui quali non sono ferrato, quello che posso dirti e' che in linea generale un pensionato europeo (non italiano) sicuramente non prende meno dei nostri anzi....mica pensavi che il nostro sistema previdenziale fosse all'avanguardia in qualche cosa vero?Sai che i giovani di oggi probabilmente non avranno nemmeno la meta' di quello che ho calcolato sopra perche' gia' oggi il sistema e' in grave passivo?
qui (http://www.pensioncalculator.org.uk/pages/interim.php) puoi divertirti con delle simulazioni, mettici chesso' 650 sterline (l'equivalente dei contributi fondo volo/previvolo di un com.te medio italiano) al mese e vedrai il risultato a 60 anni....
A quello pero' ci devi aggiungere il fatto che il soggetto in questione ha guadagnato in media 1000/2000 euro al mese in + per tutta la vita e,a meno che non abbia vissuto in un attico a Kensington o nei docklands, le differenze di risparmio/investimento dopo 30 anni si sentono.

Bauscia,
scusa la schiettezza ma trovo molto deprimenti le tue valutazioni fatte in base agli stipendi,ai contratti ed addirittura alla pensione....magari saro' old style ma io decisi di fare questo mestiere per passione ed amore per il volo, a prescindere dalle valutazioni che invece fai tu.E rifarei tutto altre 1000 volte.
Se hai una passione allora ascoltala, se il tuo pensiero sono i contributi allora lascia perdere.
Senza rancore.

tarjet fixated
17th Mar 2007, 17:50
SNAM,

Tieni conto che un com.te medio in Italia ha circa 1000 euro/mese di trattenute per la previdenza obbligatoria + quella integrativa privata (previvolo) dove confluisce anche il TFR e che il suddetto com.te non ha praticamente il potere di influenzare in nessun modo i suoi investimenti.
Alla pensione il TFR viene tassato circa al 35% e quindi e' come se ogni mese tu perdessi 350 dei 1000 euro investiti.
Se fai 2 calcoli con quei simulatori vedrai che sono un filo meglio del carrozzone italiano.
Io personalmente preferisco il modello anglosassone dove posso decidere quanto,dove,quando,se e come investire i miei risparmi.
Ricordatevi una cosa ragazzi: non esistono + le pensioni d'oro citate nei miti di qualcuno e realizzatesi sulle spalle di ignari contribuenti ma esistono dei fondi integrativi che ci garantiranno un piccolo introito per non morire di fame, se poi sarete stati intelligenti abbastanza da investire in qualche immobile o in qualche business durante la vostra vita da piloti allora si che vi sarete organizzati la pensione.

tarjet fixated
17th Mar 2007, 18:11
SNAM,
capisco il tuo disappunto nel particolar caso, ma io stavo affrontando un discorso che va oltre una azienda specifica e che anzi ti accompagnera' durante la tua carriera attraverso varie aziende magari in varie zone del mondo (esperienza personale).

Alla fine si tratta di semplice matematica (magari iceman potrebbe darci una mano nei calcolini da ragioniere):
se tu vuoi 6000 euro/mese come il tuo ultimo stipendio prima della pensione allora dovrai versarne almeno 4500/mese durante la tua vita lavorativa perche' si presuppone che mediamente i tuoi soldi si rivaluteranno del 15% (inflazione esclusa ) negli anni.
Sei disposto a cedere in contributi i 3/4 del tuo mensile?Non penso proprio.
Ne versi quindi una parte inferiore per tenerti il cash e farne cio' che ti pare....puoi per esempio pagarci un mutuo per un monolocale a Milano che rivenderai tra 10 anni al triplo, reinvestirai quei soldi in un fondo per 5 anni e ci guadagnerai il 30% con il quale magari ti metterai in societa' con un collega per comprare sulla carta 4 villette in riva al mare per poi rivenderne una ed affittare l'altra e cosi via fino alla pensione che sara' si di 1500 euro al mese ma che non ti cambieranno la vita cosi come invece te la avranno cambiata i tuoi investimenti.

Henry VIII
17th Mar 2007, 18:18
Signori, non era per fare ironia, ma per cercare di capire se fuori Italia si hanno pensioni piu alte o piu basse.

Interessanti i calcolatori, li provero' con calma.

A quello pero' ci devi aggiungere il fatto che il soggetto in questione ha guadagnato in media 1000/2000 euro al mese in + per tutta la vita eScusa, ma non capisco se il soggetto in questione è il cdr medio italiano o quello Irish.

comunque dato che Ryanair non mette giu' nulla di contribuzione, quando si arriva a 65 anni ci si trova davvero messi un po' maluccio... dato che magari il tuo uiltimo stipendio da Cpt. era di 6000 EUR/mese e il giorno dopo e' già tanto se ne prendi 1500 EUR/mese!Questo potrebbe evidenziare che a volte non siamo proprio l'ultima ruota del carro.

Alla pensione il TFR viene tassato circa al 35% e quindi e' come se ogni mese tu perdessi 350 dei 1000 euro investitiSe lo fai andare sui fondi pensione privati la tassazione si riduce al 9/15 % a seconda degli anni di contribuizione.

Io personalmente preferisco il modello anglosassone dove posso decidere quanto,dove,quando,se e come investire i miei risparmi.Teoricamente lo preferirei anche io, se avessi 20 anni.
Ma avendo già un bel pò di anni di versamenti passare a quel sistema per me significhgerebbe perdere da entrambe le parti, perchè non avrei tempo di investire in quella direzione una quantità sufficiente ad avere una minima resa ed al contempo perderei l'opportunità di arrivare a pensioni interessanti in Italia.

Certo se confronto di nuovo lo scenario da Cpt. era di 6000 EUR/mese e il giorno dopo e' già tanto se ne prendi 1500 EUR/mese! non mi vedo messo male in Italia.

Ne versi quindi una parte inferiore per tenerti il cash e farne cio' che ti pare....puoi per esempio pagarci un mutuo per un monolocale a Milano che rivenderai tra 10 anni al triplo, reinvestirai quei soldi in un fondo per 5 anni e ci guadagnerai il 30% con il quale magari ti metterai in societa' con un collega per comprare sulla carta 4 villette in riva al mare per poi rivenderne una ed affittare l'altra e cosi via fino alla pensione che sara' si di 1500 euro al mese ma che non ti cambieranno la vita cosi come invece te la avranno cambiata i tuoi investimenti.Concordo in pieno.
Se però parto da una pensione italiana di 3000 euri mi piace di più ! :E

tarjet fixated
17th Mar 2007, 19:04
Henry,
quando mi riferivo a Cpt. che guadagnano 1-2000 euro/mese + che da noi (ed anche oltre queste cifre) mi riferivo naturalmente agli stipendi esteri.
3000eur/mese te li auguro di tutto cuore henry, ma ho il sentore che fossero calcoli troppo ottimistici, mere questioni matematiche riguardanti un ente colabrodo e quasi arrivato alla frutta.
9-15%?Io,che di TFR ne ho gia' presi,ho pagato anche il 38% quindi non farti abbindolare da proclami populisti di questo o quel politico. Come giustamente ha poi riferito SNAM ,altrove si tratta di spese interamente deducibili e quindi stiamo parlando come minimo del 9-15% in +.
Pensa un po' alla nostra societa' in generale e dimmi se la sicurezza ed il futuro dei nostri vecchi la fanno le loro pensioni oppure magari gli immobili o le attivita' di una vita?

bauscia
18th Mar 2007, 22:28
Bauscia,
scusa la schiettezza ma trovo molto deprimenti le tue valutazioni fatte in base agli stipendi,ai contratti ed addirittura alla pensione....Se hai una passione allora ascoltala, se il tuo pensiero sono i contributi allora lascia perdere

Tarjet, si stava solo cercando di capire un aspetto di questo lavoro, ma ua cosa che acccomuna il vostro lavoro agli altri, seppure in diversa misura, è l'incognita legata al fattore previdenza, perlomeno per i meno anziani. Neanche io saprò se la mia misera INPS esisterà ancora tra 20+ anni. Pertanto meglio non pensarci in ogni caso..fermo restando che un domani con la sola passione non potrai riempirci il piatto in tavola.

tarjet fixated
19th Mar 2007, 15:52
Bauscia,
se,come tu dici, il mio lavoro e' accomunato a tutti gli altri dalle incognite legate alla previdenza allora preferirei un' incognita appassionante piuttosto che un'incognita e basta.

Io ho cercato di dare un paio di spunti sull'argomento da diversi punti di vista ,perche' ritengo certe analisi antiquate ed anacronistiche (mi riferisco alla concezione di "pensione" che si ha generalmente in Italia).
Sapete che il "fondo volo" e' un'istituzione prettamente italiana?Sapete che la "cassa marittima" e' un'altra cosa prettamente italiana?Sapete che l' "Enga" e' anch'essa una peculiarita' solo nostra?Bene con tutte queste organizzazioni ad hoc mi sapreste spiegare il motivo per il quale abbiamo tra gli stipendi + bassi d'Europa?Mi direste perche' solo da noi ci sono seri dubbi sulla capacita' del sistema di elargire pensioni ai futuri pensionati?Qualcuno mi spiega perche' fino all'altro ieri (con tutti i soldi che per decenni si sono versati nei suddetti enti) non esisteva nemmeno la cassa integrazione per il personale navigante (oggi un com.te prende 800 euro n.d.r.)?

marcotiloca
19th Mar 2007, 16:35
secondo me, ha ragione chi diceva nell'antichità che ognuno ha il governo che si merita.

In definitiva il detto "chi si somiglia si piglia" si potrebbe riferire anche agli eletti ai governi delle nostre istituzioni, per cui il motivo dei nostri mali potrebbe essere che siamo un tantino ipocriti e furbetti tutti quanti: non appena ci si presenta l'occasione cerchiamo di fare i furbi e anzichè adattare il sistema alle esigenze comuni a tutti per migliaia di anni abbiamo adattato il sistema alla furbizia dei pochi, predicando il bene e vedendo che in altri Paesi un tantino più civili del nostro venivano portati a frutto i semi del buon senso, e razzolando male, sprecando le risorse comuni a favore di pochi che, comunque, si ritrovano con meno risorse rispetto a chi, a partire dalle stesse condizioni nel resto del mondo dove le opportunità ed i margini di miglioramento individuale e collettivo sono sicuramente migliori, sta sicuramente molto meglio di noi...:E

Magari mi sbaglio e qualcuno me lo farà notare, prima o poi...:confused:

Marco;)

Henry VIII
22nd Mar 2007, 14:29
9-15%?Io,che di TFR ne ho gia' presi,ho pagato anche il 38% quindi non farti abbindolare da proclami populisti di questo o quel politicoSorry x delay tarjet, le ferie sono ferie... ;)
Le percentuali riportate sono legge, non un punto di vista. Comunque vedo che tu sei ferrato più di me in materia, magari prima o poi ti contatto per PM.
Grazie e ciao
HVIII :ok:

winglet1961
25th Mar 2007, 18:14
ho una curiosita' come piloti italiani con licenza italiana e lavorate in italia con compagnie straniere, come fate ad aprire chiudere malattia ? e come si fa ha vivere in un paese senza pagare le tasse a quel paese?:hmm: cosa dicono le autorita'??

winglet1961
26th Mar 2007, 11:45
grazie,ma questo e vero se tu lavori e risiedi in irlanda ,ma se vivi e risedi perche lavori in italia ai tutti i servizi qui e paghi le tasse li??? :bored: mi riferivo anche se ti ammali in italia dove apri malattia? e con chi la chiudi ?,e anche che tu sappia chi viene pagato in paradisi fiscali come fa? risulta disoccupato?:cool: booo!!Ed e la stessa cosa per chi lavora easyjet??

tarjet fixated
26th Mar 2007, 15:36
winglet,
la doppia tassazione e' proibita dalla EU.
Ryanair paga i contributi in Irlanda, l'Irlanda e' un paese della EU e quindi un loro dipendente non deve essere tassato una seconda volta da un altro paese membro.
La residenza non implica automaticamente la tassazione perche' tu puoi risiedere e vivere in un paese ma essere dipendente di una azienda straniera con un contratto straniero e tassazione straniera.
La copertura sanitaria di un qualsiasi lavoratore della EU e' valida in un qualsiasi paese membro esattamente come lo e' quella di un italiano che dovesse ammalarsi in Irlanda.
Aprire e chiudere malattia sono procedure complesse per coloro che conoscono solo il sistema italiano (cassa marittima, medici convenzionati,modulistica apposita etc etc.), altrove basta una autocertificazione o un qualsiasi certificato medico emesso da un qualsiasi dottore od ospedale.

winglet1961
26th Mar 2007, 18:13
A me risulta che le tasse le devi pagare dove risiedi:confused: , altrimenti mi faccio una residenza dove si pagano meno tasse in europa et voila', o risolto uno dei problemi:p per quando riguarda la malattia se hai una licenza italiana e lavori con base in italia dovresti rispondere alle normative italiane,che poi si faccia finta di non vedere e un'altra cosa, tutti teniamo famiglia:) insomma mi piacerebbe che qualcuno mi paghi la pensione di la a venire come io la pago adesso agli altri ,altrimenti va tutto per aria.I nostri legislatori italiani ,e specie europei dovrebbero liberalizzare ma facendo giocare tutti con lo stesso mazzo di carte,non me ne vogliate:) :) p.s. mi sembra che in francia si muovono nella direzione che voglio io ,cioe' tu crei ricchezza qui, la tua base e qui, paghi le tasse qui. :ok: i profitti sono i tuoi.ciao

tarjet fixated
26th Mar 2007, 21:46
winglet,
ti consiglio di informarti sugli argomenti trattati prima di uscirtene con questi commenti, ne guadagnerebbe l'intera discussione qui sul forum.
Le tasse non sono subordinate alla residenza: tu puoi essere un pilota BA con base LHR, la BA paga per te le tasse UK etc. ma tu di fatto pendoli e vivi a Milano (e sto facendo un esempio di vita reale) con tanto di residenza.
Nel caso di un controllo fiscale l'unico obbligo che hai verso le autorita' italiane e' dimostrare che tu ,da qualche parte, paghi le tasse; cosa che fai mostrando l'apposito form UK equipollente al nostro CUD.

Per quanto riguarda la nazionalita' della tua licenza e la base dalla quale operi non sono ne' uno ne' l'altro fattori che determinano la paternita' dell'autorita' medica in caso di malattia; in questo caso la nazionalita' del AOC (COA in italiano) e' determinante.Nel caso di Ryanair, come dice SNAM, le autorita' competenti sono irlandesi.

Parlando di residenza, per spostarla in un altro paese della EU devi avere uno dei seguenti requisiti: motivi di famiglia (matrimonio misto et similia), un contratto di lavoro nel paese suddetto oppure aprire una attivita' commerciale a tuo nome in loco.

Infine il discorso francese: certamente questione molto soggettiva ed opinabile, sta di fatto che non e' sicuramente il modello transalpino quello che si studia nelle + prestigiose scuole di management....

iceman51
26th Mar 2007, 22:41
winglet,

tarjet, come al solito, è preciso. Vuoi un esempio? Mai sentito parlare di un tale Marchionne? Mi pare che spenda la maggior parte del suo tempo dalle parti del Lingotto a Torino, presso mi pare :E la FIAT. Certo ha anche altri interessi in giro peril mondo, ma sai dove ha la residenza fiscale? A Zug, Cantone di Zug, 30km s S di ZRH, ridente località in riva all'omonimo lago e nota per essere uno dei posti dove in Svizzera, ma non solo, si paga meno tasse. E qui non siamo neanche nella UE, ma aAnzi, a certi livelli si possono addirittura concordare ...:eek: :oh: :rolleyes: :cool: :O

Parlando di motivazioni per trasferire la tua residenza in un Paese UE, oltre a quelle indicate da tarjet, che sono quelle formali, credo che la casistica si possa allargare di molto ...it depends. Un esempio: amico italiano, domiciliato a Londra, titolare di una società nel settore della ristorazione a Londra, è fiscalmente residente a Menorca (Spagna). Laggiù, per il Governo delle Isole Baleari (att. non quello spagnolo!) è sufficiente essere proprietari di un immobile e trascorrervi non so quanti pochi giorni di vacanza all'anno :E . Quasi dimenticavo, ovviamente non deve essere un monolocale ...:uhoh: :oh:

Con riferimento ai cugini transalpini: quando ero a Parigi ed a Francoforte le tasse le pagavo in Italia, a Londra e Zurigo in loco. Nell'esagono poi credo che prestino molta attenzione alle loro "belle convenienze" e, nuovamente, ...it depends :* easyJet case docet, ma aspettiamo a vedere come va a finire perchè mi pare di aver capito (ma non sono aggiornatissimo) che dopo il polverone iniziale i bleu abbiano cambiato registro (nella sostanza se non formalmente, info sul caso welcome).

tarjet fixated
27th Mar 2007, 09:27
se residenti anagraficamente in Italia devono compilare la dichiarazione dei redditi specificandoli tutti, anche quelli esteri e quanto trattenuto all'estero.
FORD, la dichiarazione dei redditi non e' subordinata alla residenza ma ad una attivita' propria oppure a beni immobili.Nel caso di un lavoratore dipendente senza proprieta' non e' richiesta nessuna dichiarazione.
Ci sarà probabilmente poi da fare un conguaglio con le tasse italiane (che sono presumibilmente più alte di quelle irlandesi).
Dopo aver adempiuto a questo dovere civico potranno usufruire a pieno titolo di tutti i servizi socio-sanitari del nostro paese.
Come riportato + sopra la doppia tassazione non e' prevista dalla EU quindi non ci sono conguagli (tranne nei casi di proprieta' o attivita' commerciali come gia' detto sopra).
I servizi sanitari di cittadini EU all'estero non sono subordinati ne' a dichiarazioni dei redditi in altri paesi ne' a eventuali conguagli ma a 2 moduli EU sui quali potete leggere tutto qui (http://www.ministerosalute.it/assistenza/approfondimento/sezApprofondimento.jsp?id=9&label=stra)

Scusa FORD ma cosa sarebbe successo in Francia?

Tiennetti
27th Mar 2007, 09:49
Salve a tutti :}
Il tema é davvero interessante, ma continuo a non capirci niente (sará perché la mia forma-mentis non si sposa bene con la contorta burocrazia?)

Io sono in una situazione simile, cittadino italiano in tramite di residenza all'estero in uno stato UE, nullatenente :}
Ho dato un occhiata al sito finanze.it ma alla pagina "italiani residenti all'estero" mi sono perso...

Dove/cosa devo guardarmi per capirci qualcosa?
Grazie mille

tarjet fixated
27th Mar 2007, 09:53
tienneti,

dove hai la tua residenza ufficiale?
che contratto hai?
il tuo datore di lavoro paga i contributi per te?
in quale paese?

Tiennetti
27th Mar 2007, 10:00
-Per il momnto Italia ma la sposteró in Spagna (sempre se é conveniente)
-Indeterminato
-Si (almeno credo)
-Spagna


Scusate l'intrusione, che i moderatori dicano se vogliono che apra un nuevo thread :} o possiamo continuare qui :O

tarjet fixated
27th Mar 2007, 10:12
Beh se vuoi spostare la tua residenza in Spagna sei libero di farlo visto che hai un contratto di lavoro in loco, non avrai vantaggi particolari visto che i contributi te li paga gia' il datore di lavoro secondo lo schema contributivo spagnolo...a parte magari il tenerti la patente italiana per evitare di farti togliere i punti in Spagna!

Tiennetti
27th Mar 2007, 10:21
Ovviamente dichiarazione dei redditi in Spagna suppongo :confused:

E il sistema pensionistico? Mettiamo che fra X anni volessi tornare in Italia (lo dubito :} )... nonostante abbia versato X anni di contributi in Spagna mi verrebbero riconosciuti?
Stavo pensando di farmi un'assicurazione privata e dimenticarmi della burocrazia

tarjet fixated
27th Mar 2007, 10:28
Non conosco bene il sistema spagnolo ma non penso che tu debba fare nessuna dichiarazione, come dipendente se ne occupa per te il datore di lavoro.
Se poi comprerai case etc. allora la cosa potrebbe essere diversa ed in quel caso ti conviene chiedere a qualche collega spagnolo.
Per quanto riguarda la previdenza (pensione) non ti preoccupare perche' all'interno della EU potrai ,un giorno, accorpare tutti gli anni lavorati ed ottenere la pensione....4 spicci naturalmente.
Pensione integrativa?Certo ,ottima mossa.

Tiennetti
27th Mar 2007, 11:00
Non conosco bene il sistema spagnolo ma non penso che tu debba fare nessuna dichiarazione, come dipendente se ne occupa per te il datore di lavoro.
mhhh chiederó, perché mi sembra che un paio di amici miei hanno dovuto farla l'anno scorso, anche se il reddito era veramente minimo

Se poi comprerai case etc. allora la cosa potrebbe essere diversa ed in quel caso ti conviene chiedere a qualche collega spagnolo.
OK! :ok:

Per quanto riguarda la previdenza (pensione) non ti preoccupare perche' all'interno della EU potrai ,un giorno, accorpare tutti gli anni lavorati ed ottenere la pensione....4 spicci naturalmente.
Ovvero una pensione "per anni lavorati" e non commisurata ai contributi versati? :=

Pensione integrativa?Certo ,ottima mossa.
Giá, anche se il dubbio della possibilitá di muovere la pensione da uno stato all'altro mi fá pensare quasi a non versare la parte dei contributi della previdenza e utilizzarla per pagare la pensione integrativa (sempre se la legge spagnola me lo permetterá)

winglet1961
27th Mar 2007, 11:52
Caro tarjet fixeted, come vedi.. ,la situazione non e' per niente chiara,naturalmente mi auguro che tutti si lavora ma!! se" vivo, lavoro, e risiedo" un certo numero di mesi mi sembra piu' di sei con la base in un'altra nazione si devono avere contratti locali, non fare come un mio amico che lavorava in inghilterra dichiarava di essere residente in italia e non pagava le tasse li', cosi una notte e scappato perche' lo cercavano per fargliele pagare. per quello che dici tu cioe' residenza dove vuoi, e lavori dove vuoi, l'ue ci sta ancora lavorando, certo sarebbe meglio prima armonizzare i livelli di tassazione around europe. Per quando riguardo la malattia se sei base in italia come ti puo'certificare un dottore in irlanda, se sei in italia?quali dottori si usano?aeronautici:hmm: mistero.Che siamo in italia che tutto va a finire a tarallucci e vino non fa una piega.Per quando riguarda la francia ,lascia stare i cosidetti paesi proggrediti ,dove poi non ti pagano la pensione, ma vediamo di migliorarci e avere anche una pensione alla fine della carriera come in francia.salutoni

winglet1961
27th Mar 2007, 11:59
mi hanno detto ma non sono sicuro ,che sono stati dati alla sola ryanair in italia circa 400 milioni di euro:ugh: in aiuti da vari enti pubblici italiani e vero?:uhoh:

tarjet fixated
27th Mar 2007, 23:29
ragazzi ci stiamo ripetendo:

FORD,
i redditi esteri non devono essere dichiarati ad un paese che nulla ha a che vedere con tali redditi, nemmeno se ci risiedi.Tu puoi risiedere in italia ed aprirti un'azienda in Romania ma la dichiarazione e le tasse le paghi solo in Romania.

Per quanto riguarda la storia di easyjet in Francia mi sono documentato un po'...beh mi sembra un classico caso di ingerenza politico/sindacal/protezionistica tipica di un paese come la Francia e sicuramente contraria alle normative EU che, come ben sappiamo, i francesi usano o rigettano a loro piacimento.
E' come se gli equipaggi Atlas che volano per AZ basati a MXP dovessero avere obbligatoriamente i contratti AZ.

Winglet,

forse non hai letto bene quello che ho gia' postato (oppure non mi sono espresso in maniera chiara) ma ho risposto esaurientemente a tutti tuoi quesiti con tanto di link informativi e non vi e' nulla di poco chiaro e la UE non sta lavorando alla questione della residenza perche' e' gia' tutto stabilito da tempo (lo so bene visto che la cosa mi tocca personalmente).

se" vivo, lavoro, e risiedo" un certo numero di mesi mi sembra piu' di sei con la base in un'altra nazione si devono avere contratti locali


niente di + scorretto, leggi qui (http://www.finanze.it/export/sites/default/finanze/residenti_estero_new/index.htm)

Per quando riguardo la malattia se sei base in italia come ti puo'certificare un dottore in irlanda, se sei in italia?quali dottori si usano?aeronautici mistero.Che siamo in italia che tutto va a finire a tarallucci e vino non fa una piega.Per quando riguarda la francia ,lascia stare i cosidetti paesi proggrediti ,dove poi non ti pagano la pensione, ma vediamo di migliorarci e avere anche una pensione alla fine della carriera come in francia.


Dove lavoro io (compagnia EU) la malattia posso autocertificarla o,nel caso di assenze + lunghe, mi basta un qualsiasi certificato medico di un qualsiasi dottore/ospedale del posto dove mi trovo in quel momento (anche se redatto in una lingua diversa da quella del mio datore di lavoro) e non esistono casse marittime o dottori convenzionati con modulistica apposita o tesserini SASN antidiluviani.
Per quanto riguarda i tuoi commenti sulla Francia e le pensioni...beh scusami ma mi sembra di sentire Bertinotti o Pecoraro Scanio con i loro populismi retorici, su dai siamo piloti non politicanti.

tarjet fixated
28th Mar 2007, 08:46
FORD,
e' esattamente quello di cui si parlava all'inizio della discussione:la doppia tassazione.
Se paghi l'IRPEF in Irlanda non la dovrai pagare in Italia, se paghi l'INPS irlandese non dovrai pagare quella italiana etc. e per quanto riguarda i servizi sociali utilizzerai quelli del paese nel quale contribuisci che, come nel caso di malattia/infortunio, valgono anche negli altri paesi membri.

Lascio di seguito un paio di "quote" interessanti per quello che riguarda in particolare gli accordi in vigore con l'Irlanda:

Articolo 7 - Navigazione marittima ed aerea

I redditi derivanti dall'esercizio, in traffico internazionale, di navi o aeromobili non sono tassabili
che nello Stato contraente in cui è situata la sede della direzione effettiva dell'impresa.


rticolo 13 - Professioni libere

1. I redditi che un residente di uno Stato contraente ritrae dall'esercizio di una libera professione o
da altre attività indipendenti di carattere analogo non sono tassabili che in detto Stato, a meno che
egli non disponga abitualmente nell'altro Stato contraente di una base fissa per l'esercizio delle sue
attività. Se egli dispone di una tale base fissa i redditi sono tassabili nell'altro Stato ma soltanto
nella misura in cui essi sono attribuibili alla detta base fissa.


Articolo 14 - Lavoro subordinato

1. Salve le disposizioni degli articoli 15, 17 e 18, gli stipendi, i salari e le altre remunerazioni
analoghe percepiti come corrispettivo di lavoro subordinato effettuato nell'uno o nell'altro Stato
contraente da un residente di uno Stato contraente non sono tassabili che in quest'ultimo Stato, a
meno che il lavoro subordinato non venga svolto nell'altro Stato contraente. Se il lavoro è quivi
svolto, le remunerazioni percepite a questo titolo sono tassabili in detto altro Stato.

2. Nonostante le disposizioni del precedente paragrafo 1, le remunerazioni che un residente di uno
Stato contraente riceve in corrispettivo di lavoro subordinato svolto nell'altro Stato contraente non
sono tassabili che nel primo Stato se:
a) il beneficiario soggiorna nell'altro Stato per un periodo o periodi che non oltrepassano in
totale 183 giorni nel corso dell'anno fiscale considerato, e

b) le remunerazioni sono pagate da o per conto di un datore di lavoro che non è residente
dell'altro Stato, e

c) l'onere delle remunerazioni non è sostenuto da una stabile organizzazione o da una base fissa
che il datore di lavoro ha nell'altro Stato.

3. Nonostante le precedenti disposizioni del presente articolo, le remunerazioni relative a lavoro
subordinato svolto a bordo di navi ed aeromobili in traffico internazionale sono tassabili nello Stato
contraente in cui è situata la sede della direzione effettiva dell'impresa.


Mi rendo conto che non si tratta della + divertente delle letture, ma penso possa esservi d'aiuto per capire meglio come funzionano queste cose.

jackiemargot
28th Mar 2007, 10:22
mi hanno detto ma non sono sicuro ,che sono stati dati alla sola ryanair in italia circa 400 milioni di euro in aiuti da vari enti pubblici italiani e vero?

E' tutto vero, solo il soggetto della frase e' sbagliato: si tratta di Alitalia.

winglet1961
28th Mar 2007, 11:28
Caro snam,tutti sappiamo che i vari aeroportini in italia in maggioranza sono pubblici, e prendono soldi da enti statali, regionali, e comunali, e vari enti di turismo che sono pubblici ,ho credi a babbo natale da 1 euro a biglietto, inoltre do una notizia ai pseudo liberisti, ryanair compra i boeing in u.s.a. con un sostanziale ed indiretto sconto sul mutuo dal governo americano ,inoltre non rispetta le regole sul risarcimento in caso di ritardo etc,etc.brava ryanair ed altri ,che sono riusciti in questo momento storico a piegare e fare gli gnorri sulle regole europee,nonostante cio' sputano sul piatto che mangiano. ma considerando che la miglior difesa e l'attacco di nuovo bravi loro.ma...le cose non cambiano , cari voi tutti, per noi naviganti e un gioco al massacro,e tanti di noi con questi ritmi di lavoro, non avranno probblemi per la pensione, ci lasciano la pelle prima.forse dico bugie? di nuovo, per poter lavorare si fanno sacrifici e questo e meglio di niente, ma questa e un'altra storia. ciao a tutti

jackiemargot
28th Mar 2007, 11:31
Ma voi avete capito qualcosa?winglet hai parlato di tutto e di niente......riprova e controlla.

winglet1961
28th Mar 2007, 11:44
ed aeromobili in traffico internazionale sono tassabili nello Stato
contraente in cui è situata la sede della direzione effettiva dell'impresa.

si vede che la normativa non e aggiornata perche' si parla di "traffico internazionale:ooh: "

per quando riguarda apertura - chiusura malattia ,fatti da medici qualunque e i tre giorni autocertificati ,consentitemi di dissentire non mi sembra corretto,in tutte le nazioni ci sono medici aeronautici certificati,qui si comincia a rosicchiare pure la sicurezza:ugh: ,ma!! forse sono io che sbaglio:E .
saluti a tutti

winglet1961
28th Mar 2007, 11:49
ciao jackiemargot, non ce' peggior sordo di chi non vuol sentire (e capire),:D

tarjet fixated
28th Mar 2007, 23:02
winglet,

il traffico "internazionale" e' quel traffico che si svolge tra 2 aeroporti situati in 2 stati diversi.La EU non e' uno stato.Non capisco cosa non ti torni.

Per quanto riguarda i medici aeronautici certificati (AME in gergo JAA) ce ne sono in tutti gli stati, come giustamente tu riporti, tranne che in Italia dove gli unici medici certificati sono quelli dell'IML.
I medici convenzionati cassa marittima sono normalissimi medici che hanno pero' dovuto fare un corso di gestione della modulistica SASN, quindi non sanno nulla di medicina aeronautica ma sanno tutto di burocrazia.
A questo punto mi chiedo in base a quali valutazioni tu reputi i medici di casa nostra + professionali dei loro omologhi tedeschi,danesi,olandesi ,inglesi etc.
Non trovi poi che sia + efficente una autocertificazione di indisponibilita' nel caso di un mal di testa o di un raffreddore piuttosto che andare a fare code da un medico (che non ti visita nemmeno) negli appositi orari sia quando ti sei ammalato che quando sei guarito facendosi dare l'apposito modulo in doppia copia da spedire in azienda entro 24 ore etc etc....?
Siamo veramente un grosso "ufficio complicazioni affari semplici".

Caro winglet, se il sistema italianio fosse meglio di quello altrui ce lo avrebbero sicuramente gia' copiato.

cleartouchandgo
29th Mar 2007, 22:56
Scusate se ripeto qualcosa ma al volo ho letto solo l'ultima pagina. Le leggi e regole per tasse ecc sono simili ma non uguali nell'EU.

Io per esempio sono impiegato in UK, ma da 2 anni mi hanno trasferito a Madrid. La legge Spagnola dice che se passi più di 183gg all anno in Spagna, paghi le tasse e punto. Col UK c'è un tax treaty dove cercano di evitare situazioni di double taxation, ossia di essere martellato da entrambi...che tranne casi rari e complicati non succede. Cose da valutare sono che in UK per esempio, si pagano le tasse come residente...ma come non residente si pagano solo le tasse su entrate, basate in UK (es. affitti, vendite di 2a casa, 3o lavoro ecc). In Spagna invece, le tasse sono basate sui beni "mondiali"...ossia in UK non gli interessa la villa alle Bahamas o l'appartamento a Campo de Fiori, in Spagna invece si, anche se sei residente qua (Spagna) ste cose le vogliono sapere.

Per pensione ecc, io ho la pensione del datore di lavoro, e pago i contributi (social security) in UK. Per questo in Spagna non ho medico o servizi sanitari, e non ho alcun titolo ad una pensione spagnola (la agencia tributaria mi ha fatto firmare un disclaimer).
Poi, siccome siamo in 7 in trasferta, ci stiamo ancora informando, ma pare che la legge EU, non permetta questa situazione indefinitivamente. Mi pare che per versare contributi sociali, ci sia un limite di 5 anni (poi fuori dal Uk e tocca pagà in Spagna). Era lo stesso per la pensione anche se forse è una regola "aziendale" (vietato pagare in una pensione di un altro paese), ma la mia azienda pare abbia cambiato le regole e ha aumentato il limite a 8.

Posso solo dire di informarsi bene, e magari spendere anche qualche spiccio per ottenere "tax advice" da qualcuno serio (D&T ecc) in quanto la cosa non è semplice per niente! Sono 2.5 anni che tribolo.....

CTG

winglet1961
31st Mar 2007, 13:07
Infatti io parlo dell'italia. stai certo,che enti pubblici italiani pagano profumatamente ed indirettamente le low cost come? ti faccio unesempini ,pagina web di una low cost, quanto paga la regione XY per avere la pubblicita' su quel sito web? non e dato a sapere:= ,chi a chiuso l'aeroporto di perugia allungato la pista per far venire la low cost con quali soldi? non certo le low cost, sono soldi nostri anzi miei . perche' tu le tasse in italia non le paghi,:) :) e sono soldi che non restano in italia ma vanno via e non tornano.mentre con le compagnie nazionali i soldi tornano con le tassazioni dei dipendenti, degli aerei ,etc si creano scuole di volo per aa/vv e tecnici creando un circolo che produce ricchezza, e conoscenza . le low cost prendono i soldi e scappano via, non creano nulla solo incertezza per chi ci lavora ,e soldi per i commercianti e pochi altri . Per quanto riguarda la proprieta' degli aerei di ryanair non metterci la mano sul fuoco potresti bruciarla,non sono un economista ,ma la notizia lo letta su un giornale economico , saluti e buon lavoro.:ok: