PPRuNe Forums - View Single Post - Curiosità: pilotesse con secondo lavoro
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Old 28th Aug 2017, 08:36
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sonicbum
 
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Originally Posted by bufe01
Ricorda un cartello al LH training center che grosso modo diceva risolvere un'emergenza è da professionisti, due contemporaneamente e da amatori.
Concordo ma suppongo si riferisse al fatto del dare priorità e risolvere una cosa alla volta.

Detto questo lo scenario è molto plausibile, bisogno vedere come lo fai e a quale scopo....
Quindi Sonic sono d'accordo con te che serve ma forse briefingare prima e/o rallentare e fare finire una procedura prima di iniziare un'altra priduce un risultato finale migliore.
Si e no. Lo scopo di questi scenari complessi e a volte poco realistici è di andare a valutare la resilienza dell'equipaggio, ovvero come insieme riescono a trovare una via di uscita safe, legal e possibilmente economica per la compagnia anche in situazioni di alto workload e di task saturation. Questo fa si che l'equipaggio possa avere un feedback della propria performance in una situazione simile. Ed è proprio sulla parola "simile" che si basa il tutto, cioè sul fatto che molto probabilmente un domani (sperando mai) l'equipaggio potrebbe trovarsi di fronte ad uno scenario reale magari molto diverso da quello fatto nei vari simulatori della loro carriera ma che comunque li possa portare ad una situazione di alto workload e la necessità di dover gestire una situazione che può rapidamente diventare critica (vedi AF447, Air Asia, ecc..). Essendo l'equipaggio stato esposto a situazioni simili, ovvero a situazioni in cui si sono dovuti ricavare una via d'uscita in qualche modo e portare l'aereo a terra in mezzo a una bella serie di casini si presume (non io ma i vari gruppi di studio dell'ICAO e della IATA) che un domani possano rifarlo qualora dovesse capitare qualcosa che non è necessariamente un pack associato da un engine fire ma magari qualcosa di totalmente diverso ma gestito con la stessa forma mentis. Ovviamente il TRE deve fare delle valutazioni di performance considerando che :
- ad ogni check c'è sempre un decremento della performance dovuto allo stress del simulatore e questo vale per tutti.
- Lo scenario è complesso e quindi non bisogna andare a fare "nitpicking" sulle cazzatine ma guardare la big picture della performance e dare un voto a quest'ultima.
- Evidenziare le macro aree da portare al debriefing senza focalizzarsi su ogni singolo particolare.
IMHO se si lavora così si trae un beneficio da scenari più complessi. Certo se l'esaminatore usa il debriefing per dimostrare quanto sia un genio e tutti gli altri dei mestieranti allora siamo proprio fuori strada, ma mi auguro che di persone così ce ne siano sempre meno.
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