I nuovi cervelli elettronici offrono una buona dimostrazione di che cosa si intenda per intelligenza. Essi utilizzano dati che vi sono immessi, confrontano, scelgono e, infine, danno risultati più rapidi e più sicuri di quanto non possa fare l’intelligenza umana. Tutto questo però a condizione che siano in loro preventivamente immessi i dati fondamentali. Quel che il cervello elettronico non può fare è pensare creativamente, e giungere a una intima conoscenza dell’essenza dei fatti osservati, andar oltre i dati che gli sono stati forniti. La macchina può far le veci dell’intelligenza o anche correggerla, ma non può contraffare la ragione.
Erich Fromm, Psicoanalisi della società contemporanea,
Amen...