Caro Flyfede, non hai torto nel considerare la fortuna e gli agi che comporta fare il pilota, anche nel mercato di oggi.
Posso chiederti da quanto lo fai?
Vedi, da 10 anni dormo in un letto domestico 10 volte al mese quando va bene, mai nelle feste comandate; la mia famiglia invecchia mentre io sono fuori; con le persone che ne sono fuori e a cui tengo (c.d. amici) il contatto è raro e difficile.
Eppure questo lavoro non lo cambierei per niente al mondo, me lo tengo così: l'ho scelto perché mi piaceva e mi piace sempre di più.
Ma è un lavoro.
Per farlo rinuncio a sonno, salute, famiglia e amici. Per di più ci tengo a farlo bene. Tutto ciò ha valore, e con l'età te ne rendi sempre più conto. Altri lavori, a parità delle condizioni elencate vengono pagati di più perché non sono fighi. Stai veramente dicendo che il metro di pagamento può essere la soddisfazione nel lavorare?
Se un passeggero volesse pagare in soddisfazione come pensi che la prenderebbe il tuo capo?
L'ho buttata sul lagnoso d'accordo, e non dico che 7000 siano pochi per fare una vita decente in Italia. Ma in mancanza di necessità accettare ribassi delle condizioni lavorative, retributive o accessorie che siano, in cambio di soddisfazione è una mancanza di rispetto nei confronti del proprio operato.
Non credere che se ti pagano meno i soldi che non prendi vadano a chi sta peggio. E' più facile che succeda se tu guadagni più soldi e poi li spendi.
Cordialmente,
ECENE