@ Buon intenditore...
Debbo spezzare una lancia in favore di mau.
La 'congiuntivite' non è una malattia, è un sintomo: la dice lunga sulla irriflessibilità del soggetto che ne è affetto.
Un vecchio Comandante mi disse una volta: "Volare in sicurezza è come percorrere un'autostrada. Si può viaggiare dal paracarro di destra a quello di sinistra.
Noi osservando pedissequamente le SOP (facendo salite e discese esattamente alla velocità prescritta, essendo correttamente configurati e veloci alle quote e distanze disposte, etc.) e le limitazioni nostre e dell'aereo, procediamo al centro, talchè se un fattore esterno interviene a deviare il nostro corso è più probabile che non usciamo di strada".
Forse nell'ambito di un clan si possono esprimere i bisogni elementari con grugniti, muggiti, belati:
- ti garantisco che il mio gatto fà capire bene se e quando ha fame, quando ha sonno, quando deve mingere o defecare
- per due innamorati uno sguardo è più espressivo di mille discorsi -.
Ma se dobbiamo spiegare la relatività, la teoria dei buchi neri... (forse in questo caso basta un profondo espiro), la portanza, la resistenza, l'efficienza, gli strumenti e il controllo incrociato, la fraseologia standard, la Crew Integration e Coordination, dobbiamo avvalerci della corretta semantica e di qualche lemma in più, ben assortito.
Sarà stato per colpa dell'inadeguatezza della scuola pubblica, per la storpiatura di vocaboli, grammatica e sintassi causata dalla comunicazione globale (Internet, Tweet, SMS, etc.) ma ho spesso la sensazione che si stia generando un altro Italiano.
Se così è qualcuno, novello Dante Alighieri, si prenda la briga di Codificare con una nuova Divina Commedia, il Volgare.
Se così non è, forse è meglio che leggiamo almeno un quotidiano al giorno, e un libro al mese prima di esprimere il nostro pensiero.
Meditate gente!
Romano