PPRuNe Forums - View Single Post - Thread Alitalia CAI
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Old 20th Sep 2015, 18:56
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EM75
 
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Caro Joe,
quando ormai qualche anno fa dissi un po urlante ai super manager di Alitalia tutto quello che sarebbe successo tu mi pare che eri presente, purtroppo è successo e sta continuando a succedere.

Certo Bruno il transalpino è certamente uomo rozzo ma preparato, conosce i numeri e sa come farli girare, certamente un gigante rispetto agli Ad di AZ degli ultimi 20 anni. Ha lasciato i cugini transalpini vittima di inutile quanto egocentrica gelosia, lo so perché mio malgrado 1 anno fa ho accettato di mettere a posto un po di cosette ai cugini d'oltre Alpe e lui non ama lavorare con chi magari può competere con Lui su giramenti di numeri, l'uomo ama prevalere ergo si esalta quando incontra gli incompetenti in materia in quanto ha buon gioco, ergo la scelta di Le president di chiamare un Project Manager proprio sui numeri lo inaridì non poco, a tal punto che non ci pensò due volte a dirigersi verso i petrodollari. Adesso è chiaro ed evidente che anche nel golfo giganteggia perché ha buon gioco nel contestare una strategia di crescita folle attuata dal management austroirlandese, dove austro sta per Australia e non Austria. Tale strategia che gli intenditori di economia chiamano IDE, ovvero crescita per acquisizione, nel nostro modello di business è jattura certa, che si declina in torrenziali fallimenti, allo stato evitati solo dalla enorme e illimitata disponibilità del fondo sovrano. Ma è chiaro che il Principe del fondo sta inviperito per gli oltre 8 miliardi di dollari ad oggi investiti in aviation con risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Ergo situazione ideale per Bruno che in poco tempo vedrai diventerà l'incontrastato numero 1 del Golfo. In AZ certamente verrà un suo adepto ovvero un qualcuno che possa supinamente obbedire ai suoi ordini. So già per conoscenza diretta le sue idee, il fallimento ormai quasi certo di AMS è solo un primo passo verso un altro momento di stratosferica macelleria sociale che a brevissimo sarà messa in atto, con buona pace del nostro governo che credeva di aver trovato l'America nel Golfo e si ritrova invece a contare il continua aumento dell'esercito di CIGS o di messi in mobilità.
Uomini trattati come bestie, professionalità di cui non poche eccellenti sempre più mortificate e così via in uno straordinario festival del rigetto della dignità umana.

Ma la vita è così amico mio, i cosiddetti top manager devono lasciare il cuore a casa la mattina, ma non tutti lo fanno, io ne ricordo 1 che anche tu dovresti ricordare, uno che con un plotone di comandanti ed ingegneri straordinari riuscì a non lasciare per strada centinaia di persone ma a garantire loro gli ammortizzatori sociali in una compagnia in cui l'azionista non c'era più xché mandato a rinfrescasi le idee al fresco e tutto era sequestrato. Ricordo che assistemmo ad un ottimo lavoro di team e ricordo anche come i sindacati italiani si resero parte attiva nella realizzazione di quello straordinario obbiettivo che permise a tanta gente di non rimanere in brache di tela. Ma ripeto è un fatto di cuore, e quel manager con un super contratto già firmato in altro loco come ricorderai rimase li sino a quando anche l'ultimo dei dipendenti non venne assicurato ad un futuro immediato quantomeno sereno. Ricordo anche quanto tu facesti seppur non ne avessi alcun obbligo per aiutare e assecondare quel manager.

Credo che un buon manager di questo settore debba necessariamente aver studiato a fondo tutti i meccanismi organizzativi ed i processi componenti una airlines e dopo averi studiati occorre tanta esperienza sul campo per renderli efficienti ed efficaci. Il tema poi è che fatto ciò non bisogna mai dimenticare la dignità umana e occorre la mattina non lasciare il cuore a casa. Forse in quei drammatici momenti tutti voi e quel manager avete dimostrato che questo è possibile.
Ecco Bruno da queste belle storie di solidarietà umana è lontano anni luce, ma forse ha ragione Lui.
Un caro saluto
EM75
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