ci sono dei test che non hanno senso. Tipo quello d'orientamento spaziale della OAA dove mettono un HSI, che per chi ha masticato aeronautico sapendo il principio di funzionamento, riesce a farsi l'esercizio, chi è alle prime armi non sa da dove cominciare. O quando pretendono che uno riesca a fare in meno di un minuto 13480/150, ma di che parliamo?
Il punto è tutto lì. In volo non avrai sempre il manuale e il comandante a cui poterti appoggiare, non tutte le situazioni possono venire analizzate e risolte a priori per permettere ai piloti di avere tutto pronto, bisogna sapersi destreggiare con quel poco di informazioni che spesso si hanno, saper mantenere la calma e riuscire a ragionare pure se la situazione è compromessa (cosa che nell'esercizio viene in minima parte rappresentata dal "non saper dove mettere mano") e trovare il modo di procedere per quello che non si conosce. Quello è il senso dei test secondo me.
La divisione in sé serve per tenere allenato il cervello. All'università, sul lavoro come nella vita di tutti i giorni si è portati ad utilizzare la calcolatrice a più non posso, e questo a lungo andare atrofizza il cervello. Prepararsi per certi test e riguadagnare una certa fluidità di calcolo non può che far bene, anche se poi il test in sé è fatto per vedere se sai almeno fare una divisione, pure approssimata, a mente, ed essere "smart" nella scelta di una risposta e nella gestione del tempo a disposizione. Sempre secondo me, ovviamente.
P.S. Non so se altrove sia più difficile, però il test di matematica in CTC era 15 domande in 15 minuti, e la maggior parte si facevano in non più di 30 secondi, per cui per quelle più lunghe avevi comunque più tempo a disposizione, se sapevi come gestirlo, naturalmente.