@exaz:
Ben arrivato. In questo forum mi auguro tu ti trovi bene.
I miei due centesimi sull'argomento. CAI AZ e' fallita dopo 6 anni dallo start up, uno start up realizzato senza rischio di impresa, con gli aeroplani in volo, al netto di debiti pregressi, con il personale che volevano, con una benevolenza triennale dell'antitrust, con la flotta che si sono cercati. Gli asset aziendali sono stati rilevati da AZ LAI a valori risibili ( basta consultare il sito della amministrazione straordinaria). Quella azienda, nonostante abbia anche fortemente abbattuto i costi di addestramento del personale ground e flight grazie al soccorso del fondo speciale del trasporto aereo, ha bruciato in sei anni la cassa ed i proventi straordinari derivanti dalla alienazione di tutto il patrimonio immobiliare che era di proprieta' (e non mi riferisco solo alla zona NPU) e da operazioni di lease back che hanno interessato quasi tutta la flotta che era di proprieta', compresa anche la vendita di alcuni slot pregiati. Ciononostante, mai chiuso un bilancio neanche lontanamente in attivo: sfiorato una sola volta l'utile operativo ma solo grazie ad alcuni proventi straordinari quali quelli di cui sopra.
Colpa dei dipendenti? Certo che no: le imprese non falliscono per i dipendenti anche se al telefono le mie orecchie di qualche anno fa hanno sentito piu' di qualche comandante che si sentiva, siccome dirigente, automaticamente laureato alla Bocconi. Le imprese falliscono perche' non riescono ad impiegare i fattori di produzione in modo efficiente ed efficace. Oggi CAI e' meno efficiente ed efficace dei competitor. Inoltre opera su un aeroporto che per 4 anni e' stato piu' simile all'Africa che all'Europa, nonostante la proprieta' di ADR sia anche socia in CAI. Per Ethiad e' un colpo grosso: la piu' piccola e sfigata delle tre mediorientali, soprannominata Empthiad dai vicini, che non riesce a convogliare traffico incoming ed outcoming sul suo Hub di riferimento (Abu Dhabi) ha necessita' di estendere la propria capacita' di feeder. In Italia riesce ad acquisire con due spiccioli una compagnia asfittica ma dal nome blasonato e con diritti di traffico europei oltre a mettere mano su un Hub europeo come Fiumicino. Roba da leccarsi i baffi: nessuno glielo avrebbe mai consentito da altre parti in Europa.
L'accordo si fara': che poi questo voglia dire immediatamente espansione di AZ, non so: il denaro che investe la promessa sposa e' pari a quello bruciato in due anni di operazioni dalla attuale compagine, quindi ci si deve aspettare un turn around impegnativo del quale pero' non vedo ancora traccia.
Ripeto, solo i miei due centesimi