Carta vince! Carta perde!
"Al fin della licenza..." hanno tirato fuori la terza carta.
Good, Bad..., Mid
Alitalia: Hogan, dubbi su impegno soci cai e midco
II vertice notturno di lunedi tra Poste e le banche, scrive MF, aveva portato ad abbozzare le modalità di adesione del gruppo pubblico all'aumento di capitale da 250 milioni di euro della compagnia aerea italiana, corollario di quello da oltre mezzo miliardo riservato a Etihad.
Ora, secondo fonti vicine al dossier, il gruppo guidato da Francesco Caio avrebbe dato il via libera: parteciperà all'aumento con 65 milioni, importo non troppo distante dai 70 inizialmente previsti e ben superiore ai 46 milioni che avrebbe dovuto versare per il suo 18,48% nel capitale di Alitalia.
Questi mezzi freschi però non si mescoleranno col resto del nuovo capitale, ma saranno destinati a una midcompany, una società intermedia tra la vecchia e la nuova Alitalia in cui entrerà Etihad col 43%. Ma proprio questo meccanismo non piace alla stessa Etihad, insieme ad altri aspetti ancora poco chiari dell'operazione.
Lo ha messo nero su bianco il ceo della compagnia emiratina, James Hogan, che ha inviato ieri una mail all'ad di Alitalia, Gabriele Del Torchio, che ha fatto salire di nuovo alle stelle la tensione tra i soci Cai. Nel messaggio Hogan chiede chiarimenti sia sul ruolo della midco che sullo stato degli impegni che gli altri azionisti sarebbero disposti a sottoscrivere, compresa l'adesione all'aumento di capitale da 250 milioni appena deliberato, sollevando anche il dubbio che possano risultare insufficienti e che debbano essere aumentati fino a 350.
Hogan sollecita anche il raggiungimento di un accordo definitivo con i sindacati e vuole tutte le risposte entro domani. L'aut aut degli arabi ha determinato la convocazione per oggi di un vertice a Palazzo Chigi. La situazione, insomma, torna incandescente.
Dow Jones Newswires
July 30, 2014 (06:05 GMT)